Armand-Jean du Plessis de Richelieu
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Cardinale | |
![]() Armand-Jean du Plessis de Richelieu della Chiesa cattolica |
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Proclamato | 5 settembre 1622 da papa Gregorio XV |
Nato | 5 settembre 1585, Parigi |
Ordinato | |
Consacrato | |
Vescovo | |
Deceduto | 4 dicembre 1642 |
Cardinale Titolo cardinalizio Collegio cardinalizio · Concistoro Tutti i cardinali dati |
Armand-Jean Du Plessis, Cardinale e Duca di Richelieu (Parigi, 9 settembre 1585 – 4 dicembre 1642) fu nominato primo ministro dal re Luigi XIII di Francia. Fu un abile ed astuto uomo politico.
Richelieu aveva due grandi obiettivi:
Per raggiungere il primo obiettivo, Richelieu si scontrò sia con i nobili sia con i protestanti, e cioè con i calvinisti francesi chiamati Ugonotti. I nobili infatti volevano aumentare il loro potere. Contro di essi Richelieu usò, quando necessario, la forza.
Particolare durezza Richelieu usò nei confronti degli ugonotti, che per difendere la loro libertà religiosa si erano organizzati militarmente e controllavano delle fortezze, cioè delle città fortificate; ordinò di distruggerle tutte, compresa quelle della Rochelle, la più potente, che venne conquistata nel 1628.
Poi per fare della Francia la più grande potenza d'Europa Richelieu decise di far intervenire l'esercito francese nella Guerra dei trent'anni contro la Spagna e l'Austria ottenendo numerosi successi.
Indice |
[modifica] Biografia
Nato a Parigi da una famiglia originaria della zona di Poitiers, suo padre era capitano delle guardie del re Enrico IV, era destinato ad una carriera militare ma si trovò ad affrontare invece una carriera ecclesiastica, nel 1605, al posto del fratello che l'aveva rifiutata.
Cominciò quell'anno i suoi studi in teologia per essere nominato già l'anno successivo vescovo di Luçon da parte del re Enrico IV ed ottenere la stessa investitura anche dal Vaticano pochi mesi dopo, il 14 aprile 1607. Per conferirla gli venne elargita una dispensa speciale per permettere una nomina a così alta prelatura già prima dei 21 anni.
Nel 1614 iniziò anche la sua carriera politica, quando riuscì a farsi eleggere deputato, diventando anche in breve il portavoce dell'assemblea. In presenza della reggente Maria de' Medici fece il suo primo discorso importante, elogiando il governo, il 23 febbraio 1615.
Nel novembre dello stesso anno venne nominato da Maria de Medici Gran cerimoniere alla corte della regina Anna d'Austria, cosa che gli permise di entrare nel consiglio del re di Francia e assumere il compito di Segretario di Stato per l'interno e la guerra.
L'assassinio di Concino Concini, il favorito di Maria de Medici, istigato dal re Luigi XIII portò ad un periodo di isolamento di Richelieu dalla vita politica, avendo egli seguito la regina madre a Blois ed essendo poi stato confinato nella sua sede vescovile.
Incaricato di negoziare un accordo tra madre e figlio, riuscì a riavvicinare Luigi XIII e la madre Maria de Medici, acquisendo fama di abilissimo negoziatore e ricevendo, in cambio dei servizi forniti, la nomina a cardinale. Verrà ratificata ufficialmente tale nomina a Lione il 12 dicembre 1622.
Il 29 aprile 1624 rientrò a far parte ufficialmente del consiglio del re, iniziando da subito ad operare per il perseguimento dei suoi 2 grandi obiettivi politici.
Tra le operazioni militari e politiche messe in atto a questo scopo, dopo le guerre contro i protestanti francesi, si possono ricordare la conquista della Valtellina e della Savoia in Italia e le alleanze con i nobili tedeschi ed i reali svedesi per combattere l'impero asburgico.
Anche nel campo della politica interna Richelieu non fu affatto tenero; per ottenere l'ubbidienza della nobiltà, riottosa ad assoggettarsi agli editti reali, non esitò a far eseguire condanne capitali ai danni di molti nobili. Fece altresì distruggere più di 2.000 castelli che non riteneva fondamentali per la difesa del territorio francese, sostituì molti coronati presenti nel consiglio del re con personaggio di più umili estrazioni, ed infine vietò i duelli, molto frequenti in quel periodo. In definitiva il carattere assolutista della monarchia venne molto accentuato sotto la direzione del cardinale.
Oltre che della direzione politica del regno si occupò anche della parte economica ristabilendo l'ordine nelle finanze reali, spinse inoltre sulla colonizzazione estera, spingendo la Francia ad acquisire il Canada, varie isole caraibiche, la Guyana ed il Senegal. Durante la sua direzione nacquero anche una forte marina militare e, sotto il punto di vista della cultura, bisogna ricordare anche la nascita dell'Accademia francese delle scienze nel 1635.
Nel 1631 all'apice della sua carriera politica riuscì ad ottenere dal re anche l'autorizzazione a costruire un castello ed un borgo con il suo nome, considerato ancor oggi come un capolavoro dell'urbanistica europea del XVII secolo.
Prima di morire, non molto amato dal suo popolo, nel 1642 riuscì anche a raccomandare al re il suo successore il cardinale Mazarino. Risulta altresì che fosse riuscito ad accumulare negli anni una immensa fortuna, forse la più grande di Francia, superiore anche a quella del re.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Carl Jacob Burckhardt, Richelieu, a cura di Bruno Revel, Mondadori, Milano 1983.
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[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Fonti
- Dati riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]