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Benevento - Wikipedia

Benevento

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Benevento
Stato: Italia
Regione: Campania
Provincia: Benevento
Coordinate:
Latitudine: 41° 8′ 0′′ N
Longitudine: 14° 47′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 135 m s.l.m.
Superficie: 129 km²
Abitanti:
63.026 31-12-05
Densità: 489 ab./km²
Frazioni: C.da Epitaffio, C.da Olivola, Piano Cappelle 
Comuni contigui: Apollosa, Castelpoto, Foglianise, Fragneto Monforte, Paduli, Pesco Sannita, Pietrelcina,San Giorgio del Sannio, San Leucio del Sannio, San Nicola Manfredi, Sant'Angelo a Cupolo, Torrecuso
CAP: 82100
Pref. tel: 0824
Codice ISTAT: 062008
Codice catasto: A783 
Nome abitanti: beneventani 
Santo patrono: San Bartolomeo apostolo 
Giorno festivo: 24 agosto 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Benevento è un comune di 63.026 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia.

La città di Benevento è situata tra due fiumi (il Sabato ed il Calore Irpino) ed è protetta da una corona di montagne dell'Appennino campano - tra cui il monte Taburno che, insieme alle altre cime, disegna la "Dormiente del Sannio", un monumento montuoso naturale che sembra raffigurare una donna che dorme.

La sua fondazione viene fatta risalire a Diomede, eroe omerico che partecipò alla caccia al cinghiale di Calidone (che ancora oggi campeggia sullo stemma della città). La leggenda riporta però un fraintendimento tra Diomede che partecipò alla caccia, figlio di Ares e Diomede, l'eroe omerico che dopo la Guerra di Troia approdò sulle coste italiche.

Indice

[modifica] Clima

Chi dalla Campania entra, per la valle Caudina o per quella di Maddaloni, nella conca beneventana, avverte subito in qualsiasi stagione, un brusco cambiamento di clima:dal clima marittimo,dolce e delizioso,della Campania, sente di passare ad un tratto in un clima continentale, dove la temperatura è più bassa,le pioggie più frequenti e vedonsi la nebbia con gelate notturne nel periodo invernale. Gli è che le umidi correnti australi prevalenti nella regione campana,venendo dal Tirreno, incontrano quivi i primi baluardi appenninici (Il Taburno ed il Partenio) dietro ai quali la temperatura si fa piuttosto bassa; e qui al contatto di un ambiente meno caldo e più umido, l'aria diventa ad un tratto satura ed avviene la precipitazione. Il clima di Benevento è di tipo appenninico, con temperatura media annua di 15.2 C°. La temperatura media del mese più freddo (Gennaio) è 7.1 C°. La temperatura media del mese più caldo (Agosto) è di 24.7 C°. Le precipitazioni superano i 700 mm l'anno e si manifestano specialmente nelle stagioni autunnali e invernali. Le precipitazioni nevose sono frequenti in inverno.Il più alto grado di caldo cui sia mai giunta la temperatura del capoluogo fu di 42° al 18 luglio del 1884,ed un minimo di -11° al 21 gennaio del 1891.L'umidità raramente raggiunge la saturazione normalmente nel periodo invernale è di 72 % ed in quello estivo del 57 %

[modifica] Storia

[modifica] Epoca pre-romana e romana

Le testimonianze culturali più antiche esistenti nel territorio di Benevento e della sua provincia risalgono al paleolitico. I ritrovamenti archeologici di palafitte nel territorio di Castelvenere e numerosi reperti ritrovati altrove testimoniano la presenza dell'uomo preistorico in questa provincia. Ma la storia di Benevento si lega sostanzialmente a quella dei Sanniti.

I Sanniti, tra i primi popoli autoctoni a definirsi "Italiani", erano una confederazione di popoli, discendenti in larga parte dai Sabelli e dispersi su di un vasto territorio teso tra il Tirreno e l'Adriatico. A seconda della disposizione geografica, i Sanniti assunsero varie denominazioni, ma mantennero il riferimento alla loro gens.

Le loro terre erano delimitate a nord dai monti della Maiella nell’alto Abruzzo al confine con gli Umbri, i Piceni (a nord-est) e con i Sabini (nord-ovest), al sud ed ad est dal Tavoliere delle Puglie e dalle coste adriatiche e ad ovest fino al Tirreno, dalle terre dei Volsci, degli Aurunci, dei Sidicini e dei Latini.

Benevento sorge nella parte meridionale del Sannio, nel territorio delimitato dalle vallate dei fiumi Ofanto, Calore e Sabato, occupata all'epoca dai Sanniti irpini. Irpino deriva dall'osco hirpus ("lupo"), animale venerato dalla diramazione irpina a testimonianza della loro fierezza. Tuttavia, la vicinanza con la Magna Grecia influenzò la società sannita, attraverso lo sviluppo di una cultura artistica indipendente.

Il mito vorrebbe addirittura Diomede, eroe della guerra di Troia, fondatore della città. Nelle peripezie affrontate al ritorno dall'impresa achea (narrata in uno dei perduti nostoi,"i ritorni", ove tutti i maggiori eroi di Troia erano i personaggi di avventure epiche e sovrumane alla maniera dell'Ulisse dell'odissea) tra le imprese leggendarie compiute, pare che aiutò una popolazione dell'entroterra campano, uccidendo un cinghiale feroce che flagellava da tempo la comuinità indigena. Ucciso il mostro egli avrebbe fondato la città, che da allora, e tutt'oggi, ha nel suo stemma un cinghiale.

Storicamente, la principale città era Malies o Maloenton, la cui etimologia significa probabilmente terra di greggi o terra di malia per la felice posizione. I romani latinizzarono il nome in Maleventum.

Il Sannio fu teatro di ben tre guerre dei Romani. La Prima Guerra Sannitica (354 a.C.330 a.C. circa) sancì la definitiva sottomissione del Lazio al potere romano, ma non della zona sannitica.

La Seconda Guerra Sannitica (327 a.C.304 a.C. circa) costituì il primo vero scontro fra la nascente potenza e i Sanniti, che si risolse a favore di questi ultimi. I romani tentarono di muovere guerra da Capua a Benevento, ma un astuto stratagemma sannita riuscì a bloccare presso Caudium le truppe romane.

Una volta in trappola, i soldati romani furono costretti a passare sotto le Forche Caudine, un arco composto dalle lance nemiche in maniera tale da costringere ogni soldato a piegare la schiena per poter passare. Durante il passaggio, i romani furono costretti a subire ogni tipo di oltraggio, anche fisico e, infine, a lasciare in ostaggio tutta la loro cavalleria.

L'episodio è ricordato anche da Niccolò Machiavelli ne i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio:

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«Era, come di sopra si è detto, il Consolo e lo esercito romano assediato da' Sanniti: i quali avendo posto ai Romani condizioni ignominiosissime (come era volergli mettere sotto il giogo, e disarmati rimandargli a Roma), e per questo stando i Consoli come attoniti, e tutto lo esercito disperato.»

I sanniti, subito dopo la vittoria, aizzarono le altre popolazioni italiche del Centro e del Sud Italia (Etruschi in primis) contro i Romani, dando vita alla Terza Guerra Sannitica (298 a.C. - 290 a.C. circa). Stavolta però furono i Romani ad averla vinta, sconfiggendo uno ad uno tutti gli alleati dei Sanniti e costringendo infine questi ad un trattato di pace intorno al 290 a.C..

Tuttavia, fu solo nel 275 a.C. che questi vennero domati, a seguito della vittoria ottenuta su Pirro, re d'Epiro, proprio a Maleventum. Il fausto evento della vittoria e della definitiva conquista di tutto il Centro-Sud suggerì ai Romani l'idea di cambiare il nome della città in Beneventum.

Nel 268 a.C., Benevento diventò definitivamente una colonia romana e legò i suoi destini a quelli della Repubblica Romana e, successivamente, dell'Impero. La città assurse ad importante snodo di comunicazione da e verso la Puglia. Molti sono ancora i resti della dominazione romana, taluni dei quali ben conservati (arco di Traiano e Teatro Romano).

Numerose sono inoltre le testimonianze della presenza di un culto egizio in epoca imperiale che si celebrava al Tempio di Iside (come il Bue Apis, l'Obelisco e numerosi altri importanti reperti, conservati oggi in una sezione nel "Museo del Sannio").

[modifica] La dominazione longobarda

Dopo la caduta dell'Impero romano, Benevento fu a lungo contesa fra Goti e Bizantini. In seguito, fu occupata nel 570 dai Longobardi, che ne fecero la capitale di un vasto Ducato (che veniva anche chiamato Langobardia Minor). Più piccolo rispetto ai possedimenti longobardi nel Nord Italia, il Ducato si dimostrò molto più stabile politicamente e continuò a mantenersi indipendente anche dopo la conquista del Regno longobardo del Nord Italia da parte di Carlomagno (774).

Il Duca di Benevento Arechi II, al potere al momento del crollo del Regno del Nord, assunse il titolo di Principe, sebbene tra alterne vicende. Il Principato beneventano fu influenzato dalle lotte fra il Sacro Romano Impero e l'Impero Bizantino e coinvolto in vari conflitti con i vicini Ducati campani.

Intorno al X Secolo, il Principato di Benevento venne assorbito dal Regno dei Normanni, assieme agli Stati di Salerno e Capua (nati da una scissione dal Principato). L'ultimo Principe longobardo di Benevento, Landolfo VI, morì senza figli nel 1077.

La persistenza di uno stato longobardo autonomo a Benevento (e successivamente anche a Salerno e Capua), permise ai Longobardi di salvaguardare una propria identità culturale e mantenne gran parte dell'Italia del Sud nell'orbita culturale occidentale, anziché bizantina. A Benevento resta ancora la chiesa longobarda di Santa Sofia, fatta erigere proprio dal Principe Arechi II, nell'VIII Secolo e tuttora considerata uno tra i più bei esempi di architettura longobarda

[modifica] La dominazione pontificia

In seguito all'accordo di Worms (1052) fra Papa Leone IX e l'Imperatore Enrico III, la città di Benevento passò in mano allo Stato Pontificio (la cessione ufficiale risale al 1077). Benevento rimase quindi isolata dalle vicende dei Regni del Sud Italia, restando legata al potere papale, salvo brevi interruzioni, sino al 1860.

La città fu saccheggiata dall'imperatore Federico II nel 1229 e nel 1241. Nel 1266, vi si svolse la celebre battaglia tra Manfredi di Svevia (il cui corpo venne probabilmente tumulato accanto al fiume Calore. Questa tradizione è ripresa dall'Alighieri nel Purgatorio, Canto III : "l'ossa del corpo mio sarieno ancora/ in co' del ponte presso a Benevento,/ sotto la guardia de la grave mora.") e Carlo d'Angiò, che restituì Benevento alla Chiesa.

Nel XIV Secolo, Benevento fu travagliata da lotte intestine che durarono fino al 1530, quando fu sottoscritto un atto di pace. Nel 1688, uno spaventoso terremoto distrusse quasi completamente la città, che venne ricostruita con enormi sacrifici, anche grazie all'intervento economico del Cardinale Vincenzo M. Orsini (in seguito divenuto Papa con il nome di Benedetto XIII.

La città venne poi occupata da Ferdinando IV di Borbone dal 1768 al 1774. Nel 1799, un moto popolare dovuto alle rivoluzioni napoleoniche portò Benevento ad aderire alla Repubblica Partenopea, poi divenuta nel 1806 Principato con a capo il Marchese Talleyrand.

Con il Congresso di Vienna, Benevento tornò alla Chiesa fino al 1860, quando prima che Garibaldi giunga a Napoli, il beneventano Salvatore Rampone, solo, senza scorta, vestito da colonnello dei garibaldini, in camicia rossa, si porta al castello per comunicare all'ultimo delegato apostolico, Edoardo Agnelli, l'ordine di lasciare la città entro tre ore. È il 3 settembre 1860.

[modifica] Dal 1860 ad oggi

In cambio dell'incorporazione nel regno sabaudo, Salvatore Rampone ottenne che a Benevento fosse creata una Provincia ad hoc (essendo priva di un "suo" territorio) che comprendeva anche alcune delle province del Regno delle Due Sicilie più prossime (Principato Ultra, Molise, Terra di Lavoro, in minor misura Capitanata).

A causa della sua centralità nelle comunicazioni ferroviarie fra Roma e Puglia (centralità mantenuta fin dai tempi dei Romani), la città venne colpita in maniera durissima dai bombardamenti angloamericani nel 1943. Sotto le bombe venne persa ampia parte del centro storico, così come numerose furono le vittime. Negli Anni '70, la città venne insignita della medaglia d'oro al valor civile.

L'economia della città, prevalentemente agricola, nel II dopoguerra si è poggiata prevalentemente sul settore pubblico: i numerosi impieghi nelle pubbliche amministrazioni e, comunque, le maggiori possibilità di lavoro hanno indotto molti degli abitanti dei comuni della Provincia ad inurbarsi.

L'ampliamento della città, almeno sino agli Anni Settanta, non è stato governato efficacemente dai pubblici poteri. Negli Anni Ottanta si è però osservata una prima inversione di tendenza.

Attualmente, è sede di università e di importanti centri di ricerca. Celato nei suoi vicoli, nel segreto del ghetto ebraico, è presente l'Hortus Conclusus dell'artista beneventano di fama mondiale, Mimmo Paladino.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] La "città delle streghe"

Benevento è nota anche come la "città delle streghe", fama che risale alla dominazione longobarda e che rimane tuttora diffusa grazie al famoso volume redatto dal protomedico beneventano Pietro Piperno[[2]], dal titolo "De nuce maga beneventana", importantissima fonte storica.

I rapporti tra gli invasori Longobardi e i beneventani all'inizio furono comprensibilmente freddi. Ma le più gravi difficoltà insorsero per via delle rispettive credenze religiose: i nuovi venuti svolgevano infatti strane cerimonie rituali che apparivano, agli occhi degli autoctoni, alquanto bizzarre.

Un rito particolare si svolgeva a pochi passi dal fiume Sabato: alcune donne urlanti saltavano intorno ad un albero di noce da cui pendevano serpenti.

I Longobardi però capirono presto che era molto più conveniente accettare la religione dei beneventani (il cristianesimo), piuttosto che continuare a difendere ad oltranza le "streghe". Questa valutazione politica (forse ancor più della perseveranza di San Barbato) portò dunque i nuovi padroni a convertirsi nel 664 d.C.

Se da una parte ciò garantì una lunga e stabile prosperità alla città e ai suoi governanti (Benevento diventò infatti un punto nevralgico per il passaggio dei pellegrini italiani verso la Terra Santa), dall'altra portò all'abbattimento di quel famoso "noce magico" da parte di San Barbato. Le donne invasate sparirono fisicamente dalla capitale della Langobardia minor, ma la loro leggenda divenne eterna.

[modifica] Monumenti

L'Arco di Traiano (Porta Aurea) a Benevento
L'Arco di Traiano (Porta Aurea) a Benevento

[modifica] Arco di Traiano

Arco di Traiano (Benevento) arco trionfale fu eretto in onore dell'imperatore dal senato e dal popolo romano nel 114, e presenta rilievi che mostrano le sue imprese civili e militari. Incluso nella cinta muraria, l'arco costituiva l'entrata della città dalla Via Traiana, la strada costruita dall'imperatore iberico per abbreviare il percorso da Roma a Brindisi.

[modifica] Chiesa di Santa Sofia

La chiesa di Santa Sofia è un edificio longobardo che risale circa al 760, ora restaurato, di piccole proporzioni: si può circoscrivere con una circonferenza di diametro 23,50 m. È uno degli esempi più importanti dell'achitettura europea altomedievale. La pianta è molto originale per quei tempi: consiste in un esagono centrale con, ad ogni vertice, colonne prelevate dal tempio di Iside, collegate da archi che reggono la cupola. L'esagono interno è circondato da un anello decagonale con otto pilastri di pietra calcarea bianca e due colonne ai fianchi dell'entrata. Annesso alla chiesa è un monastero con bel chiostro del XII secolo, in parte costruito con frammenti di edifici anteriori. Una volta l'interno della chiesa era ricoperto di affreschi di artisti bizantini; alcuni frammenti di questi dipinti, che rappresentano le Storie di Cristo, possono ancora essere visti nelle due absidi laterali.

Santa Sofia fu quasi completamente distrutta dal terremoto del 1688 e ricostruita in forme barocche per volere dell'allora cardinale Orsini di Benevento (poi divenuto papa Benedetto XIII). Le forme originarie furono nascoste, e furono riscoperte solo dopo il discusso restauro del 1951.

L'ex monastero è ora sede Museo del Sannio (insieme alla Rocca dei Rettori), raccolta di reperti archeologici (tra cui un consistente insieme di elementi dell'antico tempio di Iside, come uno dei due obelischi), armi, stampe, monete, pinacoteca con quadri dal '500 al '700; riordinato in termini moderni e gestito come istituzione culturale polivalente sotto la direzione del Dott. Elio Galasso, Direttore sino al 2004.

La pontificia Rocca dei Rettori
La pontificia Rocca dei Rettori

[modifica] Rocca dei Rettori

Il castello di Benevento, meglio conosciuto come Rocca dei Rettori o Rocca di Manfredi, si trova nel punto più elevato della città, a dominare le valli dei fiumi Sabato e Calore, e le due importanti e antiche Via Appia e Via Traiana. il sito era già stato utilizzato dai Sanniti, che vi avevano costruito una serie di terrazzi difensivi, e dai Romani, che vi costruirono un edificio termale (Castellum aquae), i cui resti possono ancora essere visti nel giardino del castello. I benedettini vi ebbero un monastero. La Rocca ricevette il nome attuale nel Medioevo, quando divenne sede dei governatori per conto del papa, i Rettori.

Il castello è di fatto costituito da due edifici distinti: il Torrione, costruito dai Longobardi a partire dall'871, e il Palazzo dei Governatori, costruito dai papi a partire dal 1320.

[modifica] Altri monumenti

  • Teatro Romano del 200 d.C..
  • Arco romano del Sacramento
  • Ponte Leproso (romano); Ponte Valentino (romano, poco fuori della Città)
  • Cattedrale (medievale): facciata (romanica, con l'originaria porta di bronzo), campanile (gotico) e resti della cripta
  • Janua Major: Porta di bronzo del Duomo di Benevento, composta da 72 pannelli (citata tra l'altro nel film Hannibal con Anthony Hopkins)
  • Chiesa e chiostri di San Francesco alla Dogana (gotici)
  • Cinta muraria di origine longobarda (tratti)
  • Palazzo Paolo V (Palazzo Comunale) costruito verso la fine del '500
  • Chiese barocche dell'Annunziata, di San Bartolomeo, di San Filippo; chiesa neoclassica della Madonna delle Grazie
  • Altre chiese ed edifici religiosi: chiesa di San Domenico e convento di San Domenico (quest'ultimo, sede universitaria), San Nicola (traformata in auditorium), Sant'Agostino (oggi adibita a sala dell'Università degli Studi), Sant'Anna, Sant'Ilario a Port'Aurea (Alto Medio Evo), SS. Salvatore (di origini altomedievali), San Cristiano, SS. Cosma e Damiano, cimitero di Santa Clementina, chiesa e convento di San Felice (ex carcere, oggi uffici delle Soprintendenze), Santa Teresa (chiusa dal terremoto del 1980), San Vittorino, San Pasquale, etc.
  • Fontana di Santa Sofia (primi dell'Ottocento)
  • Palazzi nobiliari tra Seicento ed Ottocento: Palazzo De Simone, Palazzo Terragnoli, Palazzo Mosti, Palazzo Annubba, Palazzo Andreotti Leo, Palazzo Collenea Isernia, Palazzo Pedicini
  • Epitaffio (a pochi km, verso Napoli, segnava il confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno di Napoli)
  • Villa dei Papi
  • Hortus Conclusus
  • Palazzo della Banca d'Italia (Secondo Dopoguerra

[modifica] Fiere ed eventi

[modifica] Cinema e teatri

  • Teatro Comunale Vittorio Emanuele
  • Cinema S. Marco
  • Cinema Teatro Massimo
  • Teatro San Nicola
  • Teatro Calandra
  • Multisala Gaveli [3]
  • Multisala Torrevillage [4]

[modifica] Collegamenti

Benevento è raggiungibile mediante il suo raccordo autostradale con l'autostrada A16, oppure tramite treno sulla direttrice Roma<->Bari

[modifica] Prodotti tipici

  • Gastronomia: Lasagne imbottite, mugliatelli, timballo di maccheroni, zuppa di soffritto, torrone, cardone.
  • Vini:Aglianico del Taburno (rosso), Coda di Volpe (bianco), falanghina del Sannio (bianco),Bue Apis(rosso).
  • Artigianato: pizzi al tombolo oggetti creati con spighe di grano, lavori in lana e corda, ceramica cerretese.

[modifica] Sport

La colorata coreografia giallorossa
La colorata coreografia giallorossa
  • Calcio: Il Benevento Calcio (nato dopo il fallimento dello Sporting Benevento) attualmente milita in Serie C/2.
  • Ciclismo: Il 22 maggio 2002 la 10^ tappa del Giro d'Italia 2002 si è conclusa a Benevento con la vittoria dell'australiano Robbie McEwen.
  • Rugby: Unione Rugby Sannio (nato nel 1998) attualmente milita in serie B, nella stagione agonistica 2001-2002 è stata l'unica squadra del Sud Italia ad aver partecipato al "TOP TEN" under 21.
  • Rugby: Il Rugby Benevento (nato nel 1966) attualmente milita in serie A, nel campionato 2005/2006 è stato campione italiano UNDER15 e vice-campione italiano UNDER19.

[modifica] Collegamenti esterni

[modifica] Politica ieri ed oggi

Attualmente il sindaco della città è l'Ing. Fausto Pepe, schierato a centro-sinistra.

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