Calizzano
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 647 m s.l.m. | ||
Superficie: | 63,21 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 25 ab./km² | ||
Frazioni: | Caragna, Mereta, Vetria | ||
Comuni contigui: | Bagnasco (CN), Bardineto, Bormida, Garessio (CN), Magliolo, Massimino, Murialdo, Osiglia, Priola (CN), Rialto | ||
CAP: | 17020 | ||
Pref. tel: | 019 | ||
Codice ISTAT: | 009017 | ||
Codice catasto: | B416 | ||
Nome abitanti: | calizzanesi | ||
Santo patrono: | Madonna delle Grazie | ||
Giorno festivo: | 2 luglio | ||
Sito istituzionale | |||
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Calizzano (Carizan in lingua ligure) è un comune di 1.592 abitanti della provincia di Savona.
Indice |
[modifica] Geografia
L'abitato di Calizzano si colloca nell'alta Val Bormida, nell'entroterra ligure della Riviera di Ponente, quasi a confine tra la Liguria e il Piemonte. Dista dal capoluogo circa 51 km.
Il comune fa parte della Comunità Montana Alta Val Bormida.
[modifica] Storia
I primi insediamenti umani sembrano risalire all'epoca romana anche se il toponimo di Calizzano, conosciuto come Caliciano, apparve solamente nel 1077 in un atto di cessione delle terre e della chiesa all'abbazia di Ferrania (Cairo Montenotte). Nel 1142 il borgo, precedentemente dominato dai marchesi di Savona (Bonifacio del Vasto), viene ceduto ad Enrico Del Carretto signore di Finale Ligure.
Nel 1335 Carlo IV confermò il dominio terriero dei Del Carretto sul territorio di Calizzano e delle terre circostanti, divenendone parte integrante del Marchesato di Finale Ligure. Durante la guerra di potere, scoppiata nel 1447, tra la Repubblica di Genova e il marchesato finalese, il signore di Calizzano Marco Del Carretto tradisce un componente della propria famiglia (Galeotto Del Carretto) stipulando una sorta di convenzione pacifica tra il borgo con la repubblica genovese. La reazione al tradimento fu tremenda; il borgo venne saccheggiato ed incendiato, costringendo alla fuga Marco Del Carretto ed i suoi cugini e scatenando una profonda crisi economica tra gli abitanti, costretti all'elemosina. Calizzano ritornò sotto il controllo di Galeotto Del Carretto.
Tra il 1530 e il 1540 vennero compiute nuove opere costruttive, come il convento dei Domenicani e la chiesa dell'Annunziata al Pasquale. Successivamente verrà ampliata, grazie all'abbattimento delle mura, anche la chiesa di San Lorenzo.
Nel 1572, a causa dell'alleanza francese dei Del Carretto, truppe provenienti dalla Spagna invadono il marchesato e le sue terre feudali, tra cui Calizzano. La popolazione del marchesato non riuscì ad imporre resistenza, soggiogata dalla cessione del borgo a Filippo III di Spagna da parte di Andrea Forza Del Carretto. Calizzano giurerà in seguito la propria fedeltà al nuovo governatore marchesale Don Pedro De Toledo e al regno spagnolo. Il governatore confermò gli stessi statuti, il 27 febbraio 1603, varati dalla famiglia Del Carretto nel 1600.
Il borgo vide così invasioni di soldati spagnoli ed alemanni provvedendone al loro sostentamento e alloggio, fino allo scoppio della peste bubbonica nel 1631, che mise in ginocchio il paese intero.
Nel 1713 il Trattato di Utrecht stabilì la fine del dominio spagnolo e il conseguente passaggio del marchesato finalese alla Repubblica di Genova. Nuove guerre locali si scatenarono intorno al 1747-1748 quando truppe piemontesi, comandate dal Regno di Sardegna, cercarono di sottrarre le terre alla repubblica genovese per poi cederle alla famiglia Del Carretto. Il Trattato di Aquisgrana nel 1748 ristabilì il giusto dominio genovese sulle terre.
Durante l'invasione francese del 1797, comandate da Napoleone Bonaparte, il borgo subì gli scontri tra l'esercito d'oltralpe con l'esercito dell'Impero Austro-Ungarico, divenuto possessore delle terre dopo l'occupazione di Genova e della Liguria. Negli incendi, appiccati da entrambi gli schieramenti, finirono bruciate le chiese ed il convento.
Alla caduta di Napoleone Bonaparte, nel 1815, Calizzano passò nel Regno di Sardegna e, nel 1860, al nuovo Regno d'Italia.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi di interesse
[modifica] Architetture religiose
- Chiesa di Santa Maria e San Lorenzo. La sua costruzione risale tra il 1587 e il 1600 in stile romanico. Al suo interno, sono conservate tele del XVI secolo dipinte da autori ignoti, oltre che un dipinto raffigurante la Sacra Famiglia di Domenico Piola. Gli interni sono stati dipinti nel 1909, dal pittore torinese Luigi Morgari. Sono inoltre conservati un crocifisso processionale e una statua raffigurante San Giovanni Battista della scuola di Anton Maria Maragliano. La torre campanaria, posta affianco alla chiesa, è del XIV secolo.
- Chiesa della Madonna del Rosario. Già intitolata all'Annunziata al Pasquale, con annesso convento dei Domenicani è stata costruita ad un'unica navata con abside quadrangolare munita di due alte monofore ad arco ribassato. La precedente costruzione era costituita da tre navate su pilastri ottagonali in mattoni e capitelli in pietra.
- Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli in frazione Vetria.
- Chiesa parrocchiale di Sant'Agostino in frazione Caragna.
- Santuario di Nostra Signora delle Grazie. Già chiesa parrocchiale è stato eretto forse intorno al II secolo. Conserva un portico romanico affrescato e un campanile che ha mantenuto inalterate le linee primitive. A causa dell'incendio appiccato dall'esercito francese nel 1797, il santuario venne parzialmente ricostruito nel XIX secolo.
- Oratorio di San Giovanni Battista. Conserva al suo interno affreschi del XVII secolo.
- Cappella di San Giacomo il Minore in regione Bosco.
- Cappella di San Bernardo in regione Frassino.
- Cappella di Sant'Anna e San Gioacchino in regione Maritani.
- Cappella Madonna della Neve in regione Barbassiria.
- Cappella di San Felice in regione Caragnetta.
- Cappella di San Magno in regione Zerboraglia.
- Cappella di San Matteo in località Riini.
- Cappella di San Rocco in località San Rocco.
- Cappella di San Mauro in località Valle Superiore.
- Cappella dei Santi Gervasio e Protasio in frazione Mereta.
- Cappella Confraternita di San Giovanni Battista in frazione Vetria.
- Cappella di San Bartolomeo in frazione Caragna.
[modifica] Palazzi
- Palazzo Franchelli. Ora sede del Municipio è stato costruito nel XVIII secolo.
[modifica] Cultura
[modifica] Manifestazioni
- Festival delle acque e delle erbe di campo nel mese di maggio.
- Funghinpiazza la seconda domenica di ottobre. Mostra micologica e Stand gastronomici.
[modifica] Feste e fiere e sagre
[modifica] Economia
Si basa principalmente sull'agricoltura, ma anche sul turismo. Ottima la raccolta e la vendita delle castagne e dei funghi.
[modifica] Trasporti e vie di comunicazioni
[modifica] Strade ed autostrade
Calizzano è situata lungo la Strada Provinciale 490 del Colle del Melogno la quale collega Finale Ligure con Bagnasco. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Finale Ligure sull'Autostrada A10 è l’uscita consigliata per raggiungere la destinazione.
[modifica] Linee ferroviarie
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Finale Ligure sulla linea ferroviaria Ventimiglia – Genova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Enrico Mozzoni dal 28/05/2002, partito: Lista Civica
Centralino del comune: 019 79603
Email del comune: segreteria@comunedicalizzano.it
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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