San Beda il Venerabile
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Beda, comunemente conosciuto come il Venerabile Beda (672 - 25 maggio 735) fu un monaco del monastero benedettino di San Pietro e San Paolo a Wearmouth (oggi parte del Sunderland), in Inghilterra, e a Jarrow, Northumberland.
È famoso come studioso e autore di numerose opere, tra le quali la più conosciuta è la Historia ecclesiastica gentis Anglorum (Storia ecclesiastica del popolo inglese), che gli è valsa il titolo di Padre della storia inglese.
Scrisse su molti altri argomenti, dalla musica alla poesia, ai commentari biblici.
Fu dichiarato santo e dottore della Chiesa dalla Chiesa cattolica.
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[modifica] Biografia
[modifica] La sua testimonianza
Quasi tutto ciò che conosciamo della vita di Beda è quanto è stato raccontato da lui stesso nella sua Historia. Le sue parole, scritte nel 731, quando la morte era ormai vicina, mostrano la semplicità e pietà caratteristiche della sua persona, e gettano una luce sulla composizione del lavoro attraverso il quale è meglio ricordato nel mondo. Scrive egli stesso:
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«Così io, Beda, servo di Cristo e sacerdote del monastero dei Beati Apostoli san Pietro e san Paolo, che si trova a Wearmouth e a Jarrow (nel Northumberland), con l'aiuto di Dio ho composto fino a dove ho potuto raccogliere, o dagli antichi documenti o dalle tradizioni degli anziani o dalla mia conoscenza, questa storia ecclesiastica della Britannia, e specialmente alla razza inglese. Sono nato nel territorio del detto monastero, e all'età di 7 anni i miei genitori mi affidarono alla cura del reverendissimo abate Benedetto, e successivamente a Ceolfrid, perché mi istruissero. Da quel momento ho passato tutta la mia vita all'interno del monastero, dedicando tutte le mie fatiche allo studio delle Scritture, e fra l'osservanza della disciplina monastica e del compito quotidiano di cantare in Chiesa, è stato sempre mia delizia imparare o insegnare o scrivere. A diciannove anni fui ammesso al diaconato, a trent'anni al sacerdozio, entrambi nelle mani del reverendissimo Vescovo Giovanni, e sotto la disciplica dell'abate Ceolfrid. Dal momento dell'ammissione al sacerdozio al mio attuale cinquantanovesimo anno, mi sono sforzato di scrivere brevi note sulle Scritture, tratte dai lavori dei Venerabili Padri o in conformità con il significato e l'interpretazioni da essi indicati, e ciò per mio uso personale e per quello dei miei confratelli.»
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Dopo questo, Beda inserisce una lista, o Indiculus, dei suoi precedenti scritti, e alla fine conclude il suo grande lavoro con le seguenti parole:
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«E io Ti prego, Gesù amorevole, che come Tu mi hai graziosamente dato di bere con piacere della tua conoscenza, così voglia Tu pietosamente concedermi di attingere una giorno a Te, la fontana di tutta la saggezza, e di comparire per sempre davanti al Tuo Volto.»
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[modifica] Riassunto
Entrato nel monastero di Wearmouth all'età di 7 anni, divenne diacono a 19 e sacerdote a 30 anni. Non è chiaro se fosse di famiglia nobile.
Fu educato dagli abati Benedetto Biscop e Ceolfrid, e probablimente fu quest'ultimo ad accompagnarlo a Jarrow nel 682.
Qui trascorse il resto della sua vita dividendo il suo tempo tra lo studio, l'insegnamento, l'attività di scrittore e l'assolvimento delle funzioni monastiche.
[modifica] Venerazione
Il titolo Venerabilis sembra essere stato associato al nome di Beda già due generazioni dopo la sua morte.
La sua importanza per la religione cattolica fu pienamente riconosciuta solo nel 1899, quando fu dichiarato Dottore della Chiesa, con il nome di San Beda il Venerabile.
Non ci sono conferme ufficiali alla leggenda riportata da Thomas Fuller[1] del "monaco ignorante" che, componendo un epitaffio su Beda, non riusciva a completare la riga: Hoc sunt in fossa Beda ... ossa e che la mattina dopo trovò che gli angeli avevano riempito lo spazio con la parola venerabilis.
Il titolo è usato da Alcuino, Amalario e apparentemente da Paolo Diacono, e il concilio di Aquisgrana dell'835 lo descrive come venerabilis et modernis temporibus doctor admirabilis Beda ("il venerabile e meraviglioso dottore dei nostri tempi Beda").
A questo decreto fece riferimento specificatamente la petizione che il cardinale Nicholas Patrick Stephen Wiseman e i vescovi inglesi indirizzarono alla Santa Sede nel 1859, chiedendo che Beda fosse dichiarato dottore della Chiesa.
La questione era già stata dibattuta prima del tempo di Benedetto XIV, ma fu solo il 13 novembre 1899 che Leone XIII decretò che la festa di San Beda il Venerabile con il titolo di Doctor Ecclesiae fosse celebrata da tutta la Chiesa cattolica il 27 maggio.
Un culto locale di San Beda si era mantenuto a York e nel nord dell'Inghilterra durante il medioevo, ma la sua festa non era osservata in genere al sud dello stesso paese, dove era seguito il rito di Sarum.
[modifica] Opere
Secondo la Catholic Enciclopedia gli scritti di Beda mostrano la sua profonda conoscenza del suo tempo e del passato, conoscenza ottenuta dalla lettura dei volumi delle biblioteche di Wearmouth e di Jarrow, che contenevano dai 300 ai 500 volumi ed erano tra le più grandi d'Inghilterra.
Beda fu un grande esperto in letteratura patristica e nei suoi scritti si ritrovano citazioni di Plinio il Giovane, Virgilio, Lucrezio, Ovidio, Orazio e di altri autori classici, malgrado qualcuno all'epoca disapprovasse queste conoscenze.
Conosceva anche il greco e un po' di ebraico. Il suo latino è semplice e privo di affettazione, ma fluido nella narrazione.
Beda utilizzava il metodo di interpretazione allegorica ed aveva un atteggiamento "moderno" di fronte all'interpretazione dei miracoli. Si riteneva che fosse dotato di molto buon senso, simpatia, amore alla verità e all'imparzialità, sincera pietà e capacità di mettersi al servizio degli altri.
Gli scritti di Beda sono classificati in scientifici, storici e teologici.
Tra gli scritti scientifici troviamo trattati di grammatica (scritti per i suoi allievi), un lavoro sui fenomeni naturali (De Rerum Natura) e due sulla cronologia (De temporibus e De temporum ratione).
Beda fece anche un calcolo approssimato dell'età della Terra ed iniziò a dividere gli anni in prima di Cristo e dopo Cristo.
Scrisse che la Terra è rotonda "come una palla da gioco", in contrasto con l'opinione corrente di una terra rotonda ma piatta.
[modifica] La Storia ecclesiastica
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Per approfondire, vedi la voce Historia ecclesiastica gentis Anglorum. |
Il più importante e meglio conosciuto dei suoi lavori è la Historia ecclesiastica gentis Anglorum ("Storia ecclesiastica dei popoli anglici"), in 5 libri (circa 400 pagine), e che narra la storia dell'Inghilterra, sia dal punto di vista politico che ecclesiastico, dal tempo di Cesare alla data di composizione (731).
[modifica] Altre opere
La sua edizione della Bibbia fu molto importante e fu utilizzata dalla Chiesa fino al 1966. Quest'opera non è la copia di una precedente versione ma è il risultato di molte ricerche per ciascuno dei libri della Bibbia.
Suoi altri lavori importanti sono le vite degli abati di Wermouth e Jarrow e le vite in versi e in prosa di San Cutberto di Lindisfarne.
La maggior parte dei suoi scritti è di tipo teologico e consiste in commentari di libri del Vecchio e Nuovo Testamento, omelie e trattati su brani della sacra scrittura.
Il suo ultimo lavoro, completato sul letto di morte, fu la traduzione in lingua anglosassone del Vangelo secondo Giovanni.
[modifica] Altri progetti
Wikisource contiene opere originali di o su Beda Venerabilis
Wikisource contiene il testo completo di Historia Ecclesiastica gentis Anglorum
[modifica] Fonti
- Bede, The Venerable in Catholic Encyclopedia. (in inglese) Encyclopedia Press, 1917.
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