Alberobello
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Alberobello | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Puglia | ||
Provincia: | Bari | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 428 m s.l.m. | ||
Superficie: | 40 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 271 ab./km² | ||
Frazioni: | Coreggia | ||
Comuni contigui: | Castellana Grotte, Fasano (BR), Locorotondo, Martina Franca (TA), Monopoli, Mottola (TA), Noci | ||
CAP: | 70011 | ||
Pref. tel: | 080 | ||
Codice ISTAT: | 072003 | ||
Codice catasto: | A149 | ||
Nome abitanti: | alberobellesi - selvesi | ||
Santo patrono: | Santi Cosma e Damiano | ||
Giorno festivo: | 27 settembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Alberobello è un comune di 10.930 abitanti in provincia di Bari.
Celebre per le sue caratteristiche abitazioni, chiamate trulli, dichiarati patrimonio dell'umanità dell'UNESCO
Indice |
[modifica] Cenni storici
Le origini della cittadina risalgono alla seconda metà del XVI secolo, quando, piccolo feudo sotto il dominio degli Acquaviva, conti di Conversano, cominciò a popolarsi di contadini che resero la selva (così denominata) fertile. I conti autorizzarono i coloni a costruire le abitazioni a secco, in modo da poter essere dirute in caso d'ispezione regia, poiché la nascita di un agglomerato urbano esigeva il pagamento del tributo secondo la prammatica de baronibus; con l'astuta proposta si evitava il balzello.
Correva l'anno 1797 e un gruppo di coraggiosi alberobellesi, stanco della precaria condizione, si recò a Taranto per chiedere ausilio al re Ferdinando IV di Borbone che ascoltò e promise.
Il 27 maggio 1797 il re emanò un decreto con il quale il piccolo villaggio divenne libero.
[modifica] I rioni
I rioni più caratteristici, al centro di Alberobello, sono:
- il rione Monti;
- il rione Aia Piccola.
In queste zone tutte le costruzioni rimandano alla tipica struttura del trullo e sono adibite ad abitazioni, negozi, bar, ristoranti.
Ogni trullo è formato solitamente da un vano centrale a pianta quadrata, che comunica per mezzo di arcate con la cucina e altre stanze. Molti dei trulli possono essere visitati dal pubblico.
Il rione Monti e stato dichiarato "monumento nazionale" nel 1910.
Qui su una superficie di 15 ettari si trovano più di mille trulli.
La denominazione del rione Aia Piccola è da ricercarsi nell'usanza che un tempo veniva fatta dell'aia pubblica all'interno del rione, dove si eseguiva la trebbiatura e la pulitura del grano. Nell'aia era effetuata inoltre la pesatura delle decime dovute dai contadini ai conti di Conversano.
[modifica] Cultura
[modifica] I trulli
I tetti a cupola dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi. La loro forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi.
Essi erano realizzati dalla maestranza assunta per la costruzione del trullo e ne identificavano l'artigiano.
In base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva dunque identificare non solo la destrezza artigianale del costruttore, ma anche il valore della costruzione. Una maggiore spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare pertanto, le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose.
Per quanto riguarda i simboli dipinti sopra i tetti dei trulli spesso assumono un significato religioso; talvolta possono rappresentare segni dello zodiaco. Pinnacolo e simbolo dipinto insieme formavano una sorta di identificativo civico, in quanto per lungo tempo Alberobello ha visto negarsi un riconoscimento ufficiale da parte dei conti di Conversano.
[modifica] Il trullo sovrano
Il trullo più alto del paese è chiamato Trullo Sovrano. Fatto costruire dalla famiglia Perta nella metà del Settecento, questo edificio a due piani è adibito a museo ed è possibile visitarne l'interno, arredato secondo il gusto d'epoca, ricostruito tramite le testimonianze dei più anziani abitanti alberobellesi. Durante il periodo estivo, il Trullo Sovrano ospita manifestazioni quali spettacoli teatrali, concerti di piccole orchestre o formazioni Jazz, serate di cultura e poesia.
[modifica] La Chiesa di Sant'Antonio
Sulla sommità del rione Monti si trova la chiesa di Sant'Antonio, anch'essa a modi trullo.
Fu edificata tra il 1926 e il 1927 su un terreno donato da una cittadina di Alberobello ai sacerdoti Guanelliani.
La cupola è a forma di trullo e si integra perfettamente con gli edifici circostanti.
La chiesa è a croce greca. La cupola è alta 21 metri. La chiesa ha subito un completo restauro nel 2004 che l'ha riportata agli antichi splendori.
[modifica] Artigianato
Diversi i prodotti ed i lavori dell'artigianato locale: si va dalla lavorazione del ferro alla fattura di cesti in legno d'ulivo; dalla lavorazione della pietra alla produzione del tipico vino novello. Baluardo artigianale è altresì l'arte gastronomica che vede la produzione di tipiche specialità locali: i dolci di mandorle, le pettole, le cartellate e gli amaretti.
Proposte fisse, ormai da decenni, volte al fine di non perdere la memoria delle tradizioni popolari, sono la rievocazione storica (in cui si ricorda la cacciata del conte), il presepe vivente (durante il quale la parrocchia di Sant'Antonio propone temi di riflessione, insieme ad uno spaccato della vita paesana del secolo scorso).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Voci correlate
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