Dal tramonto all'alba
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«La fuori c'è un branco di vampiri del cazzo che vogliono entrare qui per succhiarci un bel po' di sangue, e questo è tutto. Chiaro e semplice. E non voglio sentir dire da nessuno: "Ma io non ci credo ai vampiri del cazzo!" perché io non ho mai creduto ai vampiri del cazzo, ma credo a quello che vedono i miei occhi e quello che ho visto erano dei vampiri del cazzo! Allora, siamo tutti d'accordo nell'affermare che abbiamo a che fare con dei vampiri del cazzo?»
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(Seth Gecko/George Clooney - dai dialoghi del film)
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Dal tramonto all'alba è un film horror/splatter del 1996, diretto da Robert Rodriguez, con George Clooney, Quentin Tarantino, Harvey Keitel e Juliette Lewis.
È il frutto di una collaborazione tra Robert Kurtzman e Quentin Tarantino, che ai tempi de Le Iene lavorarono ad una sceneggiatura (scritta da Tarantino ai tempi del liceo) mirante a unire il poliziesco all'horror.
Il film uscì negli Stati Uniti il 19 gennaio 1996 e in Italia quasi un anno dopo, il 3 gennaio 1997[1].
Visto il successo della prima pellicola, Quentin Tarantino, Robert Rodriguez e Lawrence Bender produssero i due seguiti del film: Dal tramonto all'alba: Texas, sangue e denaro e Dal tramonto all'alba: la figlia del boia, che però non raggiunsero il successo del primo capitolo.
A causa del contenuto violento, il film venne vietato in Italia ai minori di 18 anni. Dal 1998, il divieto si è ristretto ai minori di 14 anni[2].
Indice |
[modifica] Trama
Dopo una sanguinosa rapina ed una rovinosa fuga, i famigerati fratelli Gecko, Seth (George Clooney) e Richard (Quentin Tarantino), si dirigono verso la frontiera messicana con una donna ostaggio ed una valigetta piena di soldi, per sfuggire alle autorità che li cercano senza sosta.
La vicenda ha inizio in un minimarket lungo l'autostrada, dove Richard è vittima di allucinazioni che lo portano ad uccidere il titolare del negozio, Pete Bottoms (John Hawkes) e il ranger texano Earl McGraw (Michael Parks). In seguito a questi omicidi, i ranger texani e l'FBI iniziano a collaborare per non far arrivare i due criminali vivi alla frontiera. I fratelli Gecko trovano rifugio in un modesto motel; Richard rimane a fare da guardia all'ostaggio, mentre Seth va ad esplorare la situazione alla frontiera e ad organizzarsi con il loro contatto in Messico, Carlos (Cheech Marin). Al suo ritorno, Seth scopre che Richard ha stuprato e ucciso la donna ostaggio, mostrando ancora segni di deviazione mentale. Seth si infuria con Richard e teme per la sua stessa incolumità; infine riferisce che Carlos li aspetterà il giorno dopo al Titty Twister, un bar messicano per camionisti aperto "dal tramonto all'alba". Il problema, dunque, è giungere in Messico senza essere notati alla frontiera.
A questo punto, si incastra la vicenda della famiglia Fuller, diretta in vacanza in Messico. Jacob (Harvey Keitel), un pastore in crisi di vocazione, e i suoi due figli, Kate (Juliette Lewis) e Scott (Ernest Liu) sono stanchi a causa dell'estenuante viaggio in camper e sostano allo stesso motel dove alberga la coppia di criminali. Con una banale scusa, Richard e Seth irrompono nella camera della famigliola e prendono in ostaggio Jacob e Scott. Di lì a poco entra in camera Kate, per la quale Richard prova subito una fortissima attrazione. I fratelli dettano le loro condizioni e decidono di usare il camper della famiglia per giungere alla frontiera.
In camper, Richard inizia ad avere allucinazioni erotiche su Kate, mentre Seth instaura un rapporto di amicizia con Jacob. Giunti alla frontiera, tutto sembrerebbe filare liscio, quando ad un tratto inizia una lite tra i due fratelli, che rischia di farli scoprire: la coppia si rifugia nel bagno e utilizzando come escamotage la giovane Kate, riesce a farla franca. I due riescono quindi a giungere in Messico.
In breve tempo arrivano al Titty Twister, il luogo dell'incontro, un locale pieno di camionisti, ballerine nude, musica rock e alcol. Il posto è un rifugio per motociclisti, contadini e bifolchi: tra questi, il virile Frost (Fred Williamson) e l'astuto Sex Machine (Tom Savini).
Ben presto, lo sfrenato spettacolo delle ballerine cessa, per dare spazio al sensuale ballo di Santanico Pandemonium (Salma Hayek). Al termine di esso, entrano nel bar dei camionisti che Seth e Richard avevano picchiato prima di entrare nel locale. I camionisti attaccano briga con i due fratelli, che li uccidono senza pensarci due volte. Durante la sparatoria, Richard viene ferito alla mano: alla vista del sangue che sgorga dall'arto, gli avventori del locale svelano il loro vero aspetto di vampiri.
Santanico Pandemonium attacca e morde Richard, che si trasforma in vampiro e viene prontamente ucciso da suo fratello Seth, affinché non vampirizzi altri innocenti. Poco dopo, Seth uccide Santanico Pandemonium ed inizia - al fianco della famiglia Fuller, di Frost e Sex Machine - a far fuori i vampiri, tra cui le ballerine, il barista e la banda che suonava all'interno del locale. Quando tutti gli avventori sono morti, dopo un momento di choc il gruppo realizza che i vampiri non sono un frutto della loro immaginazione e, soprattutto, che ce ne sono altri che assediano il locale.
Mentre si accerta che siano tutti morti, Sex Machine viene morso da uno di loro ed inizia a trasformarsi in vampiro. Per evitare di essere ucciso, egli maschera la cosa al gruppo, sino a quando, mentre Frost sta parlando di un episodio della guerra del Vietnam, egli non si trasforma definitivamente e attacca l'uomo, vampirizzandolo. Seth stordisce Sex Machine e in seguito Frost, ma Jacob viene morso al braccio e inizia il suo processo di trasformazione.
Intanto, dall'esterno del locale iniziano ad entrare tanti pipistrelli che di lì a poco si trasformeranno in belve assetate di sangue. Per far fronte all'incombente minaccia, Seth e i Fuller si rifugiano in un magazzino del locale dove trovano diversi oggetti da poter usare come arma: due fucili a pompa, che posizionano "a croce", una balestra che caricano di stecche d'argento, dei preservativi che vengono gonfiati con dell'acqua santa e un martello pneumatico sulla cui punta viene aggiunto un paletto di legno. Prima di uscire dal deposito per affrontare i vampiri, Jacob fa giurare ai suoi figli che quando si trasformerà, essi lo uccideranno, per evitare che egli li morda. Malvolentieri, i due accettano di uccidere il loro stesso padre.
Il quartetto esce dal deposito ed inizia ad uccidere i vampiri all'interno, tra cui Sex Machine e Frost. Jacob si trasforma in un vampiro, morde Scott ma viene da questi prontamente ucciso. Infine quest'ultimo viene morso e muore sotto gli occhi della sorella, sepolto sotto un'orda di vampiri. Seth e Kate, rimasti soli, si trovano a dover fronteggiare un esercito di vampiri. La situazione sembra disperata, quando la luce dell'alba, che entra dalle finestre del locale, uccide i vampiri rimasti.
Seth e Kate escono dal locale e vengono raggiunti da Carlos; Seth, infuriato, accusa l'uomo di essere in gran parte responsabile della morte di suo fratello e della famiglia di Kate, ma accetta i soldi e va con Carlos a Città del Messico a rifarsi una vita. Kate, invece, fugge con il camper del padre.
Nella scena finale, viene rivelato che il locale era stato costruito sulle basi di un antico tempio azteco, probabilmente tana dei vampiri da secoli.
[modifica] Versioni alternative
A causa del contenuto violento, alcune scene vennero tagliate durante il montaggio della pellicola: l'attacco dei vampiri è molto più lungo e non censurato[3]. È qui presente anche una scena in cui Sex Machine (Tom Savini) uccide due vampiri e si scatta una foto insieme a uno di loro[3].
In Germania, è stata distribuita una versione VHS del film pesantemente tagliata[3], che manca dell'intera scena iniziale al supermarket e di alcune parti dell'attacco dei vampiri.
Negli Stati Uniti, la versione televisiva è stata ampiamente modificata rispetto all'originale[3]: ad esempio, le ballerine nude sono state rivestite in digitale, il nome del Titty Twister è stato cambiato in Kitty Twister (modificato in digitale in tutte le inquadrature e doppiato nelle sequenze audio in cui il nome compariva), sono assenti le parti in cui vengono uccise le ballerine/vampiri e mancano quasi tutte le scene in cui Seth uccide i vampiri con la motosega modificata[3].
[modifica] Produzione
[modifica] Sceneggiatura
Quentin Tarantino scrisse la sceneggiatura del film ai tempi del liceo[4]. Egli si ispirò al finale del film Getaway, il rapinatore solitario: due delinquenti si devono dirigere alla frontiera messicana per sfuggire alla polizia dopo aver compiuto una rapina[5]. Giunto a questo punto, per evitare che la storia divenisse stereotipata, Tarantino decise di introdurre una tematica horror che ricordasse La notte dei morti viventi e Zombi di George A. Romero, sostituendo ai morti viventi i vampiri[5]. «Ma dato che le persone erano rinchiuse in un locale» - disse Tarantino - «decisi di applicare lo schema da Distretto 13, un classico di John Carpenter che adoravo!»[5].
Nello scriverlo, lo sceneggiatore ammise di aver abbandonato la formula "domande prima, risposte dopo"[5], caratteristica dei suoi primi script (Pulp Fiction, Le Iene, Una vita al massimo ed Assassini nati) e decise, invece, di giocare sul duo suspense/sorpresa[5], caratteristico del cinema di John Ford ed Alfred Hitchcock[5].
Dopo il successo di Pulp Fiction, Tarantino decise di prendersi una pausa dalla regia: girò il breve episodio di Four Rooms, L'uomo di Hollywood, e quindi decise di partecipare ad un progetto che l'amico Rodriguez aveva in mente di fare: un horror, del quale non conosceva ancora la trama[5]. Tarantino decise allora di affidargli la regia della sua sceneggiatura di Dal tramonto all'alba[5]. Rodriguez accettò volentieri di dirigere il film. Quentin Tarantino, che perfezionò la storia insieme a Robert Kurtzman, apparve anche nel ruolo di Richard Gecko.
[modifica] Cast
Il cast del film è composto da attori del calibro di George Clooney, Harvey Keitel e Juliette Lewis. Clooney era noto per la serie televisiva E.R. Medici in prima linea. A parte questo, il pubblico statunitense lo conosceva soltanto per qualche sporadica presenza in film per la televisione o in pellicole di scarso successo.
Keitel, che aveva già collaborato con Quentin Tarantino ne Le Iene e Pulp Fiction dichiarò che «lavorare con Quentin era un'esperienza unica: figurarsi cosa sarebbe stato lavorare con un amico di Quentin»'[6]. Keitel fu l'unico attore, a detta del critico James Berardinelli, a recitare in maniera decente nel film[7].
Molte persone giudicarono buona anche l'interpretazione di Juliette Lewis[6], già notata in altre pellicole come Assassini nati di Oliver Stone e Cape Fear - Il promontorio della paura di Martin Scorsese. La Lewis affermò che una delle cose che più l'avevano aiutata nel girare alcune scene d'orrore, era la sua capacità di non immedesimarsi nella protagonista: riusciva a interpretarla nel modo corretto, ma mai ad immedesimarsi[6]. Concluse che, se molte persone considerano la "non-immedesimazione" in un personaggio uno svantaggio, lei la considerava la sua fortuna[6].
Deleteria, nel parere di Roger Ebert fu l'interpretazione di Ernest Liu, esordiente per il grande schermo nel ruolo di Scott Fuller, forse il personaggio più debole che Tarantino abbia mai ideato[8]. Accanto a quella di Liu si collocava la pessima interpretazione di Quentin Tarantino[7].
Alla grande parata di attori hollywoodiani si contrapponeva una schiera di vecchie conoscenze di Robert Rodriguez, regista della pellicola: tra queste, Salma Hayek, che aveva già lavorato al fianco di Rodriguez e Tarantino in Desperado; Tito Larriva, anch'egli presente in Desperado insieme a Cheech Marin (che qui interpreta addirittura tre ruoli) ed il poliedrico Danny Trejo.
In fine, in tributo alle vecchie pellicole splatter e d'exploitation, nel film sono presenti due degli attori preferiti dal duo Tarantino-Rodriguez: l'eccentrico Tom Savini, che la coppia di registi aveva ammirato nel campo degli effetti speciali nei film degli zombi di George A. Romero, e Fred Williamson, attore che Tarantino in particolare aveva amato per le sue interpretazioni nei classici di blaxploitation degli anni settanta.
[modifica] Regia
La regia del film venne affidata a Robert Rodriguez, fraterno amico di Quentin Tarantino. Quest'ultimo era reduce dal successo di Pulp Fiction e stava lavorando ad un episodio del film Four Rooms; il suo amico Rodriguez lo contattò, dicendogli che gli sarebbe piaciuto dirigere un horror, ma non aveva ancora una sceneggiatura tra le mani[5]. A questo punto, Tarantino decise di affidargli la regia di una sua vecchia sceneggiatura[5], sapendo che nessun altro regista avrebbe potuto rendere meglio la storia[5].
Come Tarantino[6], Rodriguez disse di aver cercato di applicare la struttura tipica dei romanzi di Stephen King al film: inizialmente, la tematica trattata non ha a che fare con l'horror.[6]. In questa maniera lo spettatore si immedesima nei protagonisti del film, non aspettandosi l'avvento dei vampiri, che quando sopraggiungono sono una sorpresa per il pubblico e per il protagonista stesso[6].
Oltre alla regia, Rodriguez curò gli effetti speciali del film, dirigendo i truccatori Robert Kurtzman e Greg Nicotero[6], disegnò il volto e le caratteristiche fisiche dei vampiri[6] e si applicò - insieme ai ZZ Top - a creare le musiche originali della pellicola[6].
[modifica] Accoglienza
Il film guadagnò negli Stati Uniti 25.836.616 dollari, dei quali, 10.240.805, nel solo fine settimana d'apertura[9]. La pellicola venne distribuita dalla Miramax International.
[modifica] Merchandising
Nel 1996, la sceneggiatura del film venne redatta da Robert Kurtzman in forma di romanzo, pubblicato dalla Miramax stessa. Il 3 ottobre 2000 la Dimension Films mise sul mercato la "Collector's Edition" del film, che includeva tra i tanti contenuti speciali anche il documentario Full Tilt Boogie di Sarah Kelly, un "making of" del film, del quale non esiste una versione italiana. Sempre il 3 ottobre 2000 uscì un cofanetto DVD che includeva Dal tramonto all'alba e i due capitoli successivi: Texas, sangue e denaro e La figlia del boia.
[modifica] Critiche
Un film chiassoso, esagerato, anche divertente ma certamente niente di più di un lavoro discreto per la maggior parte dei giudizi, nonostante che, sia il regista, ma soprattutto l'autore/protagonista Tarantino, arrivassero a questo film con un credito notevole, anche presso molta parte della critica, in virtù dei loro grandi successi precedenti.
In sostanza le critiche sono pressoché unanimi, in Europa come negli Stati Uniti e questo dà l'idea che si tratti di un film con una chiave di lettura chiara che, con i pro e i contro che questo porta con sé, non richiede troppe analisi interpretative né solleva interrogativi o stimola particolari analisi sociologiche o di altro genere. James Berardinelli, ad esempio, lo bollò con l'espressione «molto divertimento, poca arte»[7].
La critica plause a Rodriguez[10], regista che confermava grandi doti tecniche, ma si interrogò su cosa ne potesse essere di questo grande talento di Tarantino, che rischiava di incagliarsi su generi che potevano esaltarne la verve, ma che evidenziavano un'esilità contenutistica difficilmente accostabile alla definizione di "grande cineasta" che, dopo solo due lungometraggi da regista, in moltissimi gli avevano attribuito con convinzione. Ma Tarantino non sembra tenere conto delle altrui aspettative nei suoi confronti. Non fa quello che gli altri si aspetterebbero da lui e questo può senz'altro essere un pregio. Il successo gli ha dato la possibilità di dare corpo ad alcune idee giovanili che forse altri al posto suo avrebbero tenuto nel cassetto e che invece egli si "diverte" a portare sullo schermo[11], coinvolgendo i suoi amici e, in definitiva, divertendo il pubblico, soprattutto quello più giovane.
Il clima di tensione di un primo tempo da buon thriller con dialoghi bizzarri e ammazzamenti brillanti, in perfetto "stile Pulp Fiction"[12], si scioglie in un crescendo sfrenato horror-splatter che ha un effetto molto coinvolgente sul pubblico. Tutto sorprende, niente è preso sul serio, più la si spara grossa e più vien voglia di guardare e vedere come va a finire[12]. A conti fatti, il meccanismo funziona e il B-movie, deliberatamente concepito come tale, è perfettamente riuscito e poco importa che, ad esempio, lo stesso Tarantino sia un pessimo interprete[7], che certe trovate siano più che grottesche, a tratti scontate, o che i personaggi siano piatti[13], come in una sorta di grande fumetto, specie se tutto questo è il frutto di una scelta stilistica perfettamente consapevole.
Uno dei critici che più apprezzò la pellicola fu Chuck Dowling, il quale scrisse che la pellicola era il riscatto di Rodriguez e Tarantino dopo gli insuccessi di Four Rooms[13].
[modifica] Colonna sonora
La colonna sonora del film comprende brani che spaziano dal rock'n roll alla musica surf degli anni sessanta: tra i tanti collaboratori gli ZZ Top, che eseguirono dei nuovi brani esclusivamente per la pellicola e Stevie Ray Vaughan.
Occasionalmente, tra un brano ed un altro si intercalano i dialoghi estratti dal film, scritti da Quentin Tarantino. Di tanto in tanto, al fianco del rock'n roll degli ZZ Top e dei Tarantula troviamo le note blues di Jimmie Vaughan e sprazzi di musica country firmata Mavericks.
Robert Rodriguez disse che la colonna sonora del film spaziava dal rock texano alle note horror di Graeme Revell.[14] Si compie un viaggio all'interno delle tracce, così come all'interno del film.[14]
- Everybody be cool (George Clooney)
- Dark night (The Blasters)
- Mexican blackbird (ZZ Top)
- Texas funeral (Jon Wayne)
- Foolish heart (The Mavericks)
- Would you do me a favor? (Juliette Lewis/Quentin Tarantino)
- Dengue woman blues (Jimmie Vaughan)
- Torquay (The Leftovers)
- She's just killing me (ZZ Top)
- Chet's speech (Cheech Marin)
- Angry cockroaches (Tito & Tarantula)
- Mary had a little lamb (Stevie Ray Vaughan & Double Trouble)
- After dark (Tito & Tarantula)
- Willie the wimp, and his Cadillac coffin' (Stevie Ray Vaughan & Double Trouble)
- Kill the band (Tom Savini)
- Mexican standoff (Graeme Revell)
- Sex Machine attacks (Graeme Revell)
[modifica] Collegamenti ad altre pellicole
- In Pulp Fiction di Quentin Tarantino, Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) e Vincent Vega (John Travolta) mangiano dei Big Kahuna Burger. In Dal tramonto all'alba, Seth Gecko (George Clooney) compra dei Big Kahuna Burger, che poi porta a suo fratello Richard (Quentin Tarantino).
- Il versetto recitato da Jacob Fuller (Harvey Keitel) per far allontanare i vampiri è la prosecuzione di Ezechiele 25.17, il versetto recitato da Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) in Pulp Fiction di Quentin Tarantino.
- Sul cruscotto dell'auto dei fratelli Gecko è presente un pacchetto di sigarette Red Apple, come quelle presenti ne Le Iene e in Pulp Fiction.
- In Kill Bill vol. 1 di Quentin Tarantino, tra i personaggi c'è lo sceriffo Earl McGraw (Michael Parks), che appare anche in Grindhouse di Robert Rodriguez e Quentin Tarantino. In Dal tramonto all'alba il ranger, però, muore: se ne deduce che le vicende di Kill Bill e Grindhouse sono collocate temporalmente prima di Dal tramonto all'alba.
- La pistola "inguinale" di Sex Machine (Tom Savini) era già presente nell'armamentario del mariachi (Antonio Banderas) in Desperado di Robert Rodriguez.
- La frase «Mangiamoceli vivi», pronunciata da George Clooney, era stata originariamente utilizzata in Una vita al massimo, sceneggiato da Quentin Tarantino.
- Il dialogo «Che cosa c'è in Messico?» - «I messicani», pronunciato da Juliette Lewis e Quentin Tarantino, era stato originariamente utilizzato in Il mucchio selvaggio di Sam Peckinpah.
- Il nome di Santanico Pandemonium (Salma Hayek) prende spunto dal titolo originale del film La novizia indemoniata di Gilberto Martínez Solares.
- Nel film vi sono diversi riferimenti a Distretto 13: le brigate della morte: Scott Fuller (Ernest Liu) indossa una t-shirt sulla quale è scritto "Precinct 13" (il titolo originale del film era Assault on Precinct 13); la frase «Usale per il prossimo stronzo che prova a morderti», pronunciata da George Clooney, è un omaggio alla pellicola. Nell'originale, veniva pronunciata da Austin Stoker.
- La frase «Ricorda che i sei figli della signora 44 sono velocissimi e riescono a raggiungerti ovunque», pronunciata da Seth Gecko, era stata precedentemente utilizzata in F.B.I. - Operazione gatto di Robert Stevenson.
- Diversi sono i riferimenti al film Ragazzi perduti di Joel Schumacher: la frase «Non ucciderò mai mio fratello!», pronunciata da Seth Gecko, era stata precedentemente utilizzata nella pellicola in questione; gli stessi fratelli Gecko di Dal tramonto all'alba sono un riferimento ai fratelli Ranocchi di Ragazzi perduti.
- Nella sceneggiatura originale del film esisteva un riferimento al film La comtesse noire di Jesús Franco: doveva apparire in uno sfondo nero la frase «Desidero con tutte le mie forze che giunga la fine di questa razza sanguinaria alla quale sono costretta ad appartenere», presente nell'incipit di La comtesse noire.[15]
- Nella scena iniziale del film, George Clooney minaccia il barista (John Hawkes) di scatenare "mezzogiorno di fuoco" all'interno del minimarket. In Le Iene di Quentin Tarantino, Mr. Blonde (Michael Madsen) scatena una sparatoria nella gioielleria e Mr. White (Harvey Keitel) lo accusa di aver scatenato "mezzogiorno di fuoco".
- Dietro il Titty Twister compare una scritta al neon che recita "Chango Beer", marca citata anche da Cheech Marin in Desperado di Rodriguez. In una scena cancellata è chiaramente visibile una bottiglia della stessa marca ma nel film, Sex Machine (Tom Savini) la fracassa con una frustata.
- Nel film Zombi 2 di Lucio Fulci, è presente una scena in cui due uomini usano della carta igienica come "bomba" da lanciare contro una trincea di alcol, prima che alcuni zombi oltrepassino questa. La scena in cui Seth (George Clooney) e Richard (Quentin Tarantino) danno fuoco al commesso del Benny's World Liquor è praticamente identica.
[modifica] Slogan promozionali
- «A terrifying evil has been unleashed. And four strangers are our only hope to stop it»
- «Un male terribile è stato liberato. E la nostra sola speranza di fermarlo sono quattro stranieri»;
- «Vampires. No Interviews»
- «Vampiri. Punto»;
- «From Quentin Tarantino. From Robert Rodriguez. From Dusk Till Dawn»
- «Dal regista di "Pulp Fiction". Dal regista di "Desperado". Dal tramonto all'alba»;
- «The Showdown is on»;
- «One night is all that stands between them and freedom. But it's going to be a hell of a night»
- «Solo una notte li separa dalla libertà. Ma sarà una notte d'inferno»;
- «How far can Too Far go?».
[modifica] Curiosità
- A Steve Buscemi e Tim Roth era successivamente stata offerta anche la parte del commesso Pete Bottoms. Entrambi rifiutarono anche questa piccola parte per gli impegni di lavoro di cui sopra.
- Nei titoli di coda di Pulp Fiction, diretto da Quentin Tarantino, il nome del supervisore della post-produzione è Heidi Vogel. In Dal tramonto all'alba, Heidi Vogel è il nome di una delle vittime dei fratelli Gecko.
- Per creare i versi che emette Sex Machine una volta trasformato in vampiro, il regista Robert Rodriguez si ispirò ai suoni che faceva suo figlio appena nato[16].
- La frase «No grazie, ho già avuto una moglie» non era nel copione e venne improvvisata da George Clooney. Il regista Robert Rodriguez aveva pensato di non includerla nel montaggio finale, ma dopo che la casa di produzione la inserì in uno dei trailer, egli si sentì obbligato ad aggiungerla.
- Salma Hayek non aveva un coreografo a disposizione per la scena del ballo. Rodriguez le consigliò di ascoltare la musica e danzare al suo ritmo. Il regista utilizzerà, in seguito, la stessa tecnica con Jessica Alba in Sin City[16].
- Alcune parti del corpo mutilate vennero prese dai set di altri film della coppia Rodriguez/Tarantino.[16]
- Per essere approvato dalla censura, il sangue dei vampiri divenne verde[16].
- Nella vita reale, Salma Hayek odia i serpenti[16].
- La parte di Seth Gecko era stata offerta a John Travolta, Tim Roth, Steve Buscemi, Christopher Walken e Michael Madsen: tutti e cinque rifiutarono per altri impegni cinematografici (Buscemi stava girando cinque film, Walken quattro, gli altri tre).[16]
- La trama del film influenzò pesantemente il video musicale di "Engel", canzone dei Rammstein.[16]
- I fratelli Gecko stanno cercando di raggiungere la città fittizia di El Ray, in Messico: riferimento a Getaway, il rapinatore solitario, racconto di Jim Thompson in cui è presente una città inventata in cui trovano rifugio pericolosi criminali ricercati.[16]
[modifica] Note
- ↑ Scheda "date di uscita" per From Dusk Till Dawn. Internet Movie Database. URL consultato il 07-02-2007 .
- ↑ Scheda From Dusk Till Dawn. Internet Movie Database. URL consultato il 07-02-2007 .
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 Scheda "Alternate Versions per From Dusk Till Dawn (1996). Internet Movie Database. URL consultato il 06-02-2007 .
- ↑ Peter Hanson. The Cinema of Generation X: A Critical Study of Films and Directors. McFarland & Company. ISBN 0786413344.
- ↑ 5,00 5,01 5,02 5,03 5,04 5,05 5,06 5,07 5,08 5,09 5,10 Gerald Peary. Quentin Tarantino: Interviews. Roundhouse Publishing. ISBN 1578060516.
- ↑ 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 6,5 6,6 6,7 6,8 6,9 Dati tratti dai contenuti speciali del DVD, edizione speciale 2 dischi
- ↑ 7,0 7,1 7,2 7,3 James Berardinelli. From Dusk Till Dawn - A Film Review. URL consultato il 25-01-2007 .
- ↑ Roger Ebert. Articolo. rogerebert.suntimes.com. URL consultato il 25-01-2007 .
- ↑ Scheda From Dusk till Dawn. www.boxofficemojo.com. URL consultato il 26-01-2006.
- ↑ Damian Cannon. From Dusk Till Dawn (1996) - a review. URL consultato il 28-01-2007 .
- ↑ Tullio Kezich su Il Corriere della Sera, 6 gennaio 1997.
- ↑ 12,0 12,1 Marco Lodoli. Dal Tramonto all'Alba. URL consultato il 10-02-2007.
- ↑ 13,0 13,1 Critica di Chuck Dowling, disponibile qui; ultimo accesso il 7 febbraio 2007.
- ↑ 14,0 14,1 Intervista a Robert Rodriguez sulla colonna sonora del film, disponibile qui; ultimo accesso il 26 gennaio 2007.
- ↑ Dati forniti dalla sceneggiatura originale di Dal tramonto all'alba, disponibile qui; ultimo accesso il 19 febbraio 2007.
- ↑ 16,0 16,1 16,2 16,3 16,4 16,5 16,6 16,7 Dati forniti dalla sezione "Trivia for 'From Dusk Till Dawn' (1996)" della scheda dell'IMDb, disponibile qui; ultimo accesso il 7 febbraio 2007.
[modifica] Bibliografia
- Peter Hanson. The Cinema of Generation X: A Critical Study of Films and Directors. New York, McFarland & Company, 2002. ISBN 0786413344
- Gerald Peary. Quentin Tarantino: Interviews. Boston, Roundhouse Publishing, 1998. ISBN 1578060516
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Dal tramonto all'alba
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Dal tramonto all'alba dell'Internet Movie Database;
- (EN) Finale alternativo del film scritto da Quentin Tarantino;
- (EN) Copione;
- (EN) Trailer del film su YouTube.com;
- (EN) Sito ufficiale;
- (EN) Articolo su clivebarker.info - introduzione al film a cura del regista.
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