Alfred Hitchcock
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«Il cinema non è un pezzo di vita, è un pezzo di Torta»
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(Alfred Hithcock)
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Sir Alfred Joseph Hitchcock (Leytonstone, 13 agosto 1899 - Los Angeles, 29 aprile 1980) è stato un noto e molto apprezzato regista inglese, conosciuto specialmente - grazie ai suoi capolavori gialli - come maestro del brivido.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Origini
Terzogenito di William, il piccolo Alfred è un bambino pauroso e solitario, con pochi amici: questi elementi, assieme alla avversione per la polizia (maturata in seguito ad un episodio della sua infanzia che lo vede rinchiuso per punizione in un commissariato) saranno molto presenti nei suoi film.
Riceve una rigida educazione religiosa, e viene mandato a frequentare il Collegio Cattolico di Saint Ignatius, proseguendo gli studi presso la scuola di Ingegneria e Navigazione che abbandona per motivi economici nel 1914, alla morte del padre.
Da giovane Hitchcock è attratto molto dal mondo del crimine: risulta che collezionava saggi ed articoli e che usava visitare continuamente il museo del crimine di Scotland Yard.
Trova il suo primo lavoro nel 1915 come disegnatore presso la Henley telegraph and cable Company. Ma il suo primo lavoro nel mondo del cinema lo ha nel 1920 presso un nuovo studio londinese,dove disegna i titoli dei film per i due anni successivi.
Nel 1923 Hitchcock è assunto dalla Gainsborough Pictures dove si occupa di tutto, dalla sceneggiatura, ai disegni, dai titoli alle scenografie fino al montaggio e all'aiuto regia.
[modifica] Periodo inglese
Finalmente nel 1925, gli viene affidato il suo primo film da regista: The Pleasure Garden girato in parte sul Lago di Como.
Nel 1926, Hitchcock, sposa Alma Reville. La moglie collaborerà come sceneggiatrice a molti dei suoi film. Alma e Alfred ebbero una figlia, Patricia (1928) che appare in alcuni dei film del padre.
Il suo primo vero film di successo è Il pensionante dove affronta per la prima volta una delle sue tematiche ricorrenti: l'innocente accusato ingiustamente di un crimine.
Nel 1929, Hitchcock dirige Ricatto il primo film sonoro inglese. Negli anni successivi dirige una serie di film di successo come L'uomo che sapeva troppo, Il club dei trentanove, Giovane e innocente e La signora scompare.
[modifica] Periodo americano
Diventato ormai il regista di punta del cinema inglese nel 1940 viene chiamato a Hollywood da David O. Selznick, il produttore di Via col vento. Inizialmente Hitchcock deve dirigere un film sulla tragedia del Titanic ma sceglie un altro soggetto tratto dal bestseller di Daphne Du Maurier, Rebecca, la prima moglie che vince l'Oscar come miglior film dell'anno.
Nel giro di pochi anni dirige una serie di film indimenticabili da Il sospetto a L'ombra del dubbio, da Io ti salverò a Notorius, l'amante perduta. All'inizio degli anni cinquanta passa alla Warner con cui gira Delitto per delitto e La finestra sul cortile.
Nel 1955 inizia a produrre e a girare alcuni episodi del famoso telefilm Alfred Hitchcock presenta. Dopodiché una serie ininterrotta di capolavori Caccia al ladro, L'uomo che sapeva troppo, La donna che visse due volte, Intrigo internazionale, Psyco e Gli uccelli.
Nel 1976 gira il suo ultimo film Complotto di famiglia. Muore a Los Angeles il 29 aprile 1980 mentre lavora ad un nuovo film che avrebbe dovuto chiamarsi La notte breve (The Short Night).
Hitchcock amava fare dei piccoli cameo nei suoi film.
[modifica] Il cinema hitchockiano
[modifica] Il MacGuffin
Il MacGuffin, un artificio introdotto nello svolgimento della trama del film, di scarsa rilevanza sulla storia in sè, ma che è necessario per spiegarne alcune motivazioni, è un concetto del tutto peculiare nel cinema di Alfred Hitchcock e viene descritto dal regista in una piccola storiella, nel celebre libro-intervista con François Truffaut:
- Due viaggiatori si trovano in un treno in Inghilterra. L'uno dice all'altro: «Mi scusi signore, che cos'è quel bizzarro pacchetto che ha messo sul portabagagli? — Beh, è un MacGuffin. — E che cos'è un MacGuffin? — È un marchingegno che serve a catturare i leoni sulle montagne scozzesi. — Ma sulle montagne scozzesi non ci sono leoni! — Allora non esiste neppure il MacGuffin! » .
Considerando il film come uno spettacolo di per sé e non già come una copia conforme della realtà, e potendo sacrificare talvolta anche la verosimiglianza della storia, Hitchcock si serve dunque di questo espediente per manipolare lo spettatore e per far sì che si immedesimi nella stessa paura provata dall'eroe o dall'eroina del film.
Il MacGuffin («scappatoia, trucco, espediente», come lo definisce il regista) è dunque un elemento della storia che serve come inizializzazione o come giustificazione ma che di fatto si manifesta senza grande importanza nel corso dello sviluppo della trama del film.
Alcuni esempi di MacGuffin:
- In Psycho (1960) il MacGuffin è rappresentato dal denaro sottratto da Marion al suo datore di lavoro all'inizio del film; l'episodio costituisce un pretesto narrativo per condurre Marion al Motel di Norman Bates; quest'ultimo la ucciderà non sapendo nemmeno dell'esistenza del denaro.
- In Notorius (1946), il MacGuffin è l'uranio contenuto nelle bottiglie di vino. È il motivo per cui la storia si sviluppa ma non è importante che nelle bottiglie ci sia ad ogni costo dell'uranio. Infatti durante la realizzazione del film si era discusso di sostituire l'uranio con dei diamanti.
- In Intrigo internazionale (1959), il MacGuffin è la non meglio precisata informazione segreta di cui avrebbe dovuto essere a conoscenza Kaplan, l'uomo per cui è scambiato Roger Tornhill (Cary Grant). Grant, per tutto il film cerca di trovare il fantomatico Kaplan senza capire che in realtà non esiste.
[modifica] La suspense
La suspense, ben distinta dalla sorpresa (più caratteristica del genere horror) e a cui Hitchcock la preferisce, è ottenuta grazie ad uno scollamento tra ciò di cui è a conoscenza lo spettatore e ciò di cui è a conoscenza il personaggio sulla scena; lo spettatore è in un'ansiosa attesa, spesso rinforzata da temi musicali accentuati, ombre o luci particolari.
Mentre nel cinema horror l'effetto sorpresa consiste nel far apparire improvvisamente un qualcosa (o un qualcuno) che lo spettatore non si attende, nei film di impronta hitchcockiana l'effetto ansiogeno e di paura dello spettatore sono commisurati al grado di consapevolezza o di incoscienza del pericolo che grava sul personaggio.
Esempio paradigmatico è La finestra sul cortile, in cui soltanto chi guarda il film vede il vicino di casa sospetto uscire di notte con una donna, mentre il personaggio Jeffry in quel momento sta dormendo. Allo stesso modo, in Psycho lo spettatore, mentre il detective sale le scale della casa di Norman, vede la porta aprirsi, riuscendo addirittura a prevedere l'omicidio del malcapitato.
[modifica] Le apparizioni
Caratteristica comune a quasi tutti i film di Hitchcock, ad eccezione di quelli girati in Inghilterra nel periodo giovanile, è la sua presenza in almeno una scena. Il regista riferì che all'inizio della sua carriera si prestava per presenze casuali, laddove ci fosse bisogno di una comparsa; successivamente le sue apparizioni cameo divennero una consuetudine scaramantica e infine una specie di gioco per gli spettatori, che ad ogni uscita di un nuovo film dovevano cercare di individuare in quale inquadratura si fosse nascosto. Memorabili gli espedienti usati per le apparizioni nei film "claustrofobici", in cui il set era interamente costituito da un'unica scena ed era difficile inserire una "comparsata": ad esempio, ne I prigionieri dell'oceano, tutto girato su una barca di naufraghi, compare in una foto sulla pagina di un giornale; analogamente, ne Il delitto perfetto, che si svolge quasi per intero all'interno di un appartamento, lo si può riconoscere in una foto di compagni di scuola mostrata dal protagonista.
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Per approfondire, vedi la voce Lista dei cameo di Alfred Hitchcock. |
[modifica] Il linguaggio cinematografico
Pur nel rigore dei suoi lavori minuziosamente studiati (era uno dei pochi registi che arrivava al momento di girare con degli storyboard dettagliatamente disegnati da lui stesso), Hitchcock è stato un geniale sperimentatore di linguaggi visivi nuovi, basti pensare alla sequenza onirica di Io ti salverò, al montaggio della famosa scena della doccia in Psyco, che si compone di ben 70 inquadrature in soli 45 secondi di durata, o viceversa all'intero film Nodo alla gola, che si svolge apparentemente senza tagli di montaggio: in realtà i tagli ci sono (dovuti necessariamente alla durata di un rullo di pellicola che era all'incirca di dieci minuti) ma sono abilmente mascherati da movimenti della macchina da presa o degli attori che vi passano davanti. Le zoomate improvvise sui volti dei protagonisti, o le inquadrature "in soggettiva" di immagini distorte o turbinanti, che oggi sembrano banalità, sono invenzioni registiche di Hitchcock, così come l'effetto della carrellata all'indietro mentre lo zoom si avvicina, usato in La donna che visse due volte per dare il senso della caduta dall'alto.
In un'epoca in cui gli effetti speciali erano alla preistoria, le sue innovazioni, anche apparentemente banali come la lampadina nascosta nel bicchiere di latte in Il sospetto per attirare meglio l'attenzione dello spettatore, costituivano modelli irraggiungibili nella loro perfezione tecnica e nella resa narrativa del lavoro cinematografico.
[modifica] Le donne
In molti film di Hitchcock si rivela l'ossessione del regista per una figura femminile tipica: si tratta di solito di una giovane donna bionda, dai lineamenti sottili e dall'aspetto rassicurante, che quasi sempre si rivela un personaggio ambiguo e malvagio come, ad esempio, la Melanie Daniels de Gli uccelli o la Judy de La donna che visse due volte.
Alla base di questa ossessione sembra ci fossero i rapporti difficili con le donne del giovane Alfred, che almeno fino ai 20 anni resterà un giovane molto solitario.
Inoltre, in Hitchcock è sovente presente l'analisi della figura della madre, posta in contrapposizione con i figli, presenza incombente e inquietante: emblematiche le figure della madre che ha paura di essere abbandonata dai figli ne Gli uccelli e su tutte quella della madre di Norman Bates in Psycho che instaura con il figlio un rapporto parossistico che tanta rilevanza ha nel crudo svolgimento del film.
[modifica] Il cibo
Complessato per il suo peso, ereditato dal padre amante della buona tavola, Hitchcock soleva invitare a pranzo gli attori e le maestranze che lavoravano con lui durante le riprese, per approfondirne la conoscenza e discutere del film davanti a una tavola riccamente imbandita.
Nei suoi film il cibo ha un ruolo importante: ad esempio il desiderio di Norman Bates per Marion Crane in Psycho aumenta quando usa il pretesto di portarle dei sandwich per poter parlare con lei.
L'invito a cena rappresenta spesso il desiderio da parte di uno dei personaggi di approfondire la conoscenza e di andare oltre, come ad esempio in La donna che visse due volte quando Scottie invita Judy o come ne Gli uccelli Mitch invita Melanie; celebre infine, la battuta con cui Jeffry apostrofa Lisa ne La finestra sul cortile, quando la donna gli serve la cena: « Perfetta, come sempre ».
[modifica] Gli altri temi ricorrenti
Oltre alle donne e al cibo, altre tematiche ricorrono sovente nel cinema di Hitchcock:
- il doppio, inteso come scambio di persona (ad esempio in L'ombra del dubbio, La donna che visse due volte, Delitto per delitto), che raggiunge il suo apice nel patologico sdoppiamento di personalità di Norman Bates in Psyco.
- la persona accusata ingiustamente: ricorre in Il ladro, Il club dei trentanove, Io confesso, Il peccato di Lady Considine, Paura in palcoscenico e in moltissimi altri.
- la psicoanalisi: in Io ti salverò, Psyco, Marnie.
- il treno: in Intrigo internazionale, Delitto per delitto, La signora scompare, L'agente segreto, Il sospetto.
- il mare: in Rebecca, Prigionieri dell'oceano, Sabotatori.
[modifica] Premi
Il film Rebecca, la prima moglie ha vinto il Premio Oscar come miglior film nel 1940, ma la statuetta fu data al produttore David O. Selznick. Come produttore Hitchcock ricevette una nomination per Il sospetto (1941). Fu nominato come Miglior Regista cinque volte ma non vinse mai: Rebecca, la prima moglie (1940), I prigionieri dell'oceano (1944), Io ti salverò (1945), La finestra sul cortile (1954), e Psyco (1960). Nel 1967 riceve l'Irving Thalberg Memorial Award durante la notte degli Oscar. Hitchcock fu nominato baronetto nel 1980.
[modifica] Filmografia
[modifica] Regia
- Number 13 (1922) - incompleto
- Always Tell Your Wife (1922) - non accreditato
- Woman to Woman (1922) - aiuto-regista
- The Prude's Fall (1923) - aiuto-regista
- The White Shadow (1923) - aiuto-regista
- The Passionate Adventure (1924) - aiuto-regista
- The Blackguard (1925) - aiuto-regista
- The Pleasure Garden (1925)
- The Mountain Eagle (1926) - tutte le copie di questo film sono andate distrutte
- Il pensionante (The Lodger: A Story Of The London Fog) (1926)
- Downhill (1927)
- Virtù facile (Easy Virtue) (1927)
- Vinci per me! (The Ring) (1927)
- La moglie del fattore (The Farmer's Wife) (1928)
- Tabarin di lusso (Champagne) (1928)
- L'isola del peccato (The Manxman) (1929)
- Ricatto (Blackmail) (1929)
- Elstree Calling (1930) - co-regia di André Charlot, Jack Hulbert e Paul Murray
- Giunone e il Pavone (Juno and the Paycock) (1930)
- Omicidio! (Murder!) (1930) - di questo film Hitchcock girò anche una versione tedesca intitolata Mary
- Fiamma d'amore (The Skin Game) (1931)
- Ricco e strano (Rich and Strange) (1932)
- Numero diciassette (Number Seventeen) (1932)
- Vienna di Strauss (Waltzes from Vienna) (1933)
- L'uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much) (1934) - di questo film ha girato egli stesso un remake nel 1956
- Il club dei trentanove (The 39 Steps) (1935)
- L'agente segreto (Secret Agent) (1936)
- Sabotaggio (Sabotage) (1936)
- Giovane e innocente (Young and Innocent) (1937)
- La signora scompare (The Lady Vanishes) (1938)
- La taverna della Giamaica (Jamaica Inn) (1939)
- Rebecca, la prima moglie (Rebecca) (1940)
- Il prigioniero di Amsterdam (Foreign Correspondent) (1940)
- Il signore e la signora Smith (Mr. & Mrs. Smith) (1941)
- Il sospetto (Suspicion) (1941)
- Sabotatori o Danger (Saboteur) (1943)
- L'ombra del dubbio (Shadow of a Doubt) (1943)
- I prigionieri dell'oceano (Lifeboat) (1944)
- Bon Voyage (1944) - cortometraggio
- Aventure Malgache (1944) - cortometraggio
- Io ti salverò (Spellbound) (1945)
- Notorious, l'amante perduta (Notorious) (1946)
- Il caso Paradine (The Paradine Case) (1947)
- Nodo alla gola, riedito come Cocktail per un cadavere (Rope) (1948)
- Il peccato di Lady Considine o Sotto il capricorno (Under Capricorn) (1949)
- Paura in palcoscenico (Stage Fright) (1950)
- L'altro uomo, riedito come Delitto per delitto (Strangers on a Train) (1951)
- Io confesso (I Confess) (1953)
- Il delitto perfetto (Dial M for Murder) (1954)
- La finestra sul cortile (Rear Window) (1954)
- Caccia al ladro (To Catch a Thief) (1955)
- La congiura degli innocenti (The Trouble with Harry) (1955)
- L'uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much) (1956) - remake dell'originale del 1934
- Il ladro (The Wrong Man) (1956)
- La donna che visse due volte (Vertigo) (1958)
- Intrigo internazionale (North by Northwest) (1959)
- Psyco (Psycho) (1960)
- Gli uccelli (The Birds) (1963)
- Marnie (Marnie) (1964)
- Il sipario strappato (Torn Curtain) (1966)
- Topaz (Topaz) (1969)
- Frenzy (Frenzy) (1972)
- Complotto di famiglia (Family Plot) (1976)
[modifica] Regia (Telefilm)
- Vendetta (Revenge) (1955)
- Il caso del signor Pelhalm (The Case Of Mister Pelhalm) (1955)
- Crollo nervoso (Breakdown) (1955)
- Un sabato di pioggia (Wet Saturday) (1956)
- Ci rivedremo a natale ( Back For Christmas) (1956)
- Il segreto del Signor Blanchard (Mr. Blanchard's Street) (1956)
- Ancora un miglio (One More Mile To Go) (1957)
- Delitto perfetto (The Perfect Crime) (1957)
- Four O'Clock (1957)
- Come servire un agnello (Lamb To The Slaughter) (1958)
- Concorso a bordo (A Dip In The Pool) (1958)
- Veleno (Poison) (1958)
- L'ospite d'onore (Banquo's Chair) (1958)
- Arthur (Arthur) (1959)
- La bara di ghiaccio (The Crystal Tench) (1959)
- La signor Bixby e la pelliccia del colonnello (Mrs. Bixby And The Colonel's Coat) (1960)
- Incident At A Corner (1960)
- Cavallo vincente (The Horseplayer) (1961)
- Bang, sei morto (Bang You're Dead) (1962)
- I Saw The Whole Thing (1962)
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