Classifica calcio Serie A italiana 2000
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Il Campionato di Serie A 1999-00 fu il novantottesimo campionato di calcio italiano, il sessantottesimo giocato a girone unico.
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[modifica] Avvenimenti
Proprio nell'anno del Giubileo, con la città di Roma sotto gli occhi del mondo intero, lo scudetto torna nella Capitale: a conquistarlo è la formidabile Lazio, una delle squadre più forti d'Europa in questo periodo ricca di campioni quali Pavel Nedved, Alessandro Nesta e l'argentino Veron. Non mancano però le polemiche: la Juventus di Ancelotti, è infatti costretta a giocare l'ultima decisiva partita nell'acquitrinio di Perugia finendo col perdere un titolo che sembrava già vinto fino a poche domeniche prima.
La stagione parte il 29 agosto 1999 con le cosidette sette sorelle del calcio italiano tutte in lizza per il tricolore. La nuova Inter di Marcello Lippi rinforzatasi in estate grazie all'acquisto record di 90 miliardi di lire di Christian Vieri è però la squadra sulle quali ricadono le maggiori aspettative. I nerazzurri vanno in testa da soli alla 5.giornata ma vengono ben presto superati dalla Lazio e dalla Juventus che danno vita ad un duello incredibile e bellissimo. Le due squadre si presentano appaiate in classifica allo scontro diretto del 28 novembre all'Olimpico che si risolve però con uno 0-0. I bianconeri di Carlo Ancelotti e i capitolini di Sven Goran Eriksson proseguono a braccetto per diverse domeniche tallonati inizialmente dalla rinnovata Roma di Fabio Capello. Poi il calo dei giallorossi consente alle due squadre di staccarsi dal resto del gruppo. A chiudere l'anno in testa è la Lazio, ma a conquistare il titolo d'inverno è la Juventus il 16 gennaio con un punto di vantaggio sui rivali.
I torinesi riescono a mantenere la vetta per diverse domeniche, ma sono costretti a far fronte anche all'inaspettato assalto del Milan campione uscente che battendo la Lazio 2-1 a San Siro il 20 febbraio si inserisce nella lotta raggiungendo i romani al 2° posto a -4 dai bianconeri. Quello dei rossoneri è però un fuoco di paglia; perdendo infatti il 5 marzo il derby contro l'Inter abbandonano la possibilità di un bis-scudetto. La lotta diventa quindi definitivamente a due, ma il 19 marzo complice la sconfitta della Lazio in quel di Verona i punti di vantaggio della Juve diventano addirittura 9. Il campionato sembra finito, ma a riaprirlo ci pensa il Milan che la domenica dopo batte la Juve a Milano con una doppietta del capocannoniere con 24 gol Andriy Shevchenko e consente alla Lazio, vittoriosa nel derby di portarsi a -6. Il 1 aprile c'è lo scontro al vertice a Torino, la Lazio ha un solo risultato, la vittoria e la vittoria arriva: 1-0 gol fondamentale dell'argentino Diego Simeone.
A questo punto la Lazio torna a crederci, ma alla 30. giornata il pareggio 3-3 a Firenze permette alla Juve di andare a +5. Sono in pochi nell'ambiente laziale a sperare ancora, ma la sconfitta 2-0 della Juve a Verona alla 32. giornata fa riavvicinare la Lazio a -2. Si arriva così all'ultima giornata con il distacco invariato. La Lazio vince facilmente la sua partita casalinga con la Reggina 3-0, la Juve invece crolla inaspettatamente, come ventiquattro anni prima, in quel di Perugia in una partita passata alla storia per la lunga sospensione per pioggia. La Lazio vince così il 14 maggio il suo secondo ed incredibile scudetto.
In coda retrocedono Piacenza,Cagliari,Venezia e Torino tutte prima dell'ultima giornata.
[modifica] Squadra campione
Formazione tipo: Marchegiani, Mihajlovic, Nesta, Negro, Pancaro; Simeone, Veron, Conçeicao, Nedved; Salas, S.Inzaghi
Riserve: Ballotta, Favalli, Couto, Sensini, Almeyda, Stankovic, Mancini, Boksic, Ravanelli
Altri: Gottardi, Lombardo, K.Andersson
Allenatore: Sven Goran Eriksson
[modifica] Classifica finale
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[modifica] Verdetti
[modifica] Note
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[modifica] Altre classifiche
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