Foca di Bisanzio
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Foca (greco: Phocas; 564-610) fu imperatore romano d'oriente dal 602 al 610.
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[modifica] Ascesa al potere
Foca era un centurione dell'esercito bizantino. Nel 600 il re (Khaghān) degli Avari catturò moltissimi soldati bizantini e ne offrì la restituzione previo riscatto di una moneta d'oro per ogni anima. L'imperatore Maurizio I rifiutò sia questa offerta che il pagamento di un riscatto ridotto ad un sesto di moneta d'oro. I prigionieri vennero uccisi e l'esercito mandò una delegazione a Costantinopoli, capeggiata da Foca.
Dopo che Foca ebbe parlato venne schiaffeggiato e maltrattato in tutti i modi alla corte dell'imperatore. Nel 602 Foca ebbe la sua rivincita; Maurizio volle obbligare i soldati a svernare sul lato nord del Danubio per risparmiare le spese di trasferimento. Foca si ribellò, venne acclamato dal popolo ed incoronato imperatore.
[modifica] Regno
Maurizio ed i suoi figli maschi furono giustiziati. Foca venne accolto favorevolmente da molti, poiché ridusse le tasse, che erano state alte durante il regno di Maurizio e iniziò una politica sociale e di assoluta fedeltà a Roma, che gli valse l'amicizia di Papa Gregorio. Il pontefice aveva varato una riforma agraria che eliminava gli appaltatori e riduceva gli utili dei latifondisti proteggendo nel contempo dai soprusi i coloni ridotti in miseria e sfruttati.
Questa politica agraria era anche a vantaggio dei redditi della chiesa,proprietaria di enormi latifondi in Sicilia e in Egitto. I nuovi amministratori (rectores) erano degli ecclesiastici, che dovevano giurare onestà in chiesa e dovevano provvedere ad incassare i giusti canoni che servivano poi a mantenere ospedali, maternità , orfanotrofi e simili istituzioni, delle quali lo stato non si occupava.
[modifica] Ultima edificazione nel foro Romano
L'amicizia per Foca - che socialmente era delle medesime idee - fu espressa dal Papa Bonifacio, successore di San Gregorio con l'ultimo monumento eretto nel Foro Romano, la Colonna di Foca, che ancora ne reca testimonianza, venne fatta erigere a Roma il 1 agosto 608, in onore di Foca.
Questa era originariamente una colonna corinzia, che venne probabilmente costruita nel II secolo, e Foca provvide che fosse riempita di basso rilievi, ed é alta 13,6 metri sul suo cubico di marmo bianco. Il fondamento quadrato di mattoni (immagine a destra) non era originariamente visibile, non essendo stato il livello attuale del Foro scavato fino alla pavimentazione augustea] fino al XIX secolo.
Il motivo preciso per cui questa colonna è stata eretta non è chiaro, nonostante Foca avesse donato formalmente il Pantheon al Papa Bonifacio IV, che lo ridedicò a tutti i Santi Martiri (Maria venne aggiunta in epoca medievale - Santa Maria ad Martyres).
Sulla sommità della colonna fu fatta erigere da Smaragdo, l'esarca di Ravenna, una statua dorata raffigurante Foca, ma questa fu probabilmente tolta poco dopo. Nell'ottobre 610, Foca, sovrano di umili origini ed usurpatore, fu catturato, torturato, assassinato e grottescamente smembrato; a ciò si aggiunse la damnatio memoriae.
Più che una dimostrazione della gratitudine verso il Papa, la statua dorata era un simbolo della supremazia su Roma], che stava cadendo sotto le pressioni dei Longobardi, e un segno di gratitudine di Smaragdo, che era indebitato con l'imperatore poiché questi gli aveva permesso il ritorno da un lungo esilio e la carica a Ravenna.
La colonna fu ricilata e supportava originariamente una statua dedicata a Diocleziano: l'iscrizione precedente fu cancellata per dar spazio a quella presente.
La colonna rimane in situ, in una posizione isolata tra le rovine ma è un riferimento nel Foro, ed appare spesso in vedute ed incisioni. L'innalzamento della colonna rispetto al suolo è dovuto all'erosione: la base non era visibile quando Giuseppe Vasi e Giambattista Piranesi fecero schizzi ed incisioni della colonna a metà del XVIII secolo.
Questa colonna non sarà mai abbattuta, perché i papi apprezzavano molto Foca come Imperatore.
Foca dovette affrontare anche una grande opposizione e congiure, poiché aveva danneggiato molti interessi. Rispose con estrema decisione, e si procurò altri nemici.
Questa colonna sarà molto importante, perché al tempo degli Imperatori Romani era un onore avere una colonna con la storia delle campagne o di altre cose che aveva a che fare con l'Imperatore, ma fu anche l'unica colonna eretta nel medioevo.
[modifica] Avari e Persiani
Foca ebbe anche difficoltà esterne: i Balcani vennero presto persi a causa dell'invasione degli Avari, che avanzarono fino ad Atene. Ad est, il Re Persia Cosroe II usò la morte di Maurizio come pretesto per rompere il suo accordo con l'Impero ed attaccare la Siria e la Palestina. Anche se i persiani subirono perdite sanguinosissime, l'avanzata fu veloce e molte terre furono strappate all'Impero.
[modifica] Caduta e morte

Nel 608, una congiura capeggiata da Eraclio il Vecchio, il potente esarca di Cartagine, diede inizio ad una guerra civile. Eraclio ed altri governatori si misero d’accordo per far scoppiare una rivolta contro l'imperatore Foca.
Uno dei congiurati era Prisco, genero di Foca e prefetto di Costantinopoli, che in precedenza era stato generale sotto Maurizio I di Bisanzio; egli prese contatti con l’Esarca di Cartagine che, nel 608, supportò la sua ribellione.
Il nipote di Prisco, Niceta, attaccò l'Egitto con l’appoggio della potente famiglia degli Apioni, e, dopo aver battuto le truppe fedeli a Foca, si impadronì del paese, avanzando verso la Siria meridionale. Eraclio I, che era a capo della flotta Cartaginese, si diresse contemporaneamente verso Costantinopoli.
Occupate alcune isole lungo il percorso pose Costantinopoli sotto assedio, accampandosi sull'isola di Colonimo e confidando nell’appoggio del popolo. Il 3 ottobre del 610 Eraclio entrò trionfalmente nella capitale dell'Impero bizantino, fece catturare Foca dopo averlo deposto e lo decapitò di persona.
[modifica] Curiosità
Sul patibolo, alle espressioni di scherno rivoltegli da Eraclio, Foca invece che implorare pietà rispose:
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« Credi di poter governare meglio di me?»
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(Foca di Bisanzio)
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senza sapere che, di lì a qualche anno, Eraclio avrebbe schiacciato il Regno di Persia.
[modifica] Bibliografia
- Georg Ostrogorsky. Storia dell'Impero bizantino. Milano, Einaudi, 1968. ISBN 8806173626
- Gerhard Herm. I bizantini. Milano , Garzanti, 1985.
- John Julius Norwich. Bisanzio . Milano, Mondadori, 2000. ISBN 8804481854
- Silvia Ronchey. Lo stato bizantino . Torino, Einaudi, 2002. ISBN 8806162551
- Alexander P Kazhdan. Bisanzio e la sua civiltà . 2a ed. Bari, Laterza, 2004. ISBN 8842046914
- Giorgio Ravegnani. La storia di Bisanzio . Roma, Jouvence, 2004. ISBN 8878013536
- Giorgio Ravegnani. I bizantini in Italia . Bologna , il Mulino, 2004.
- Ralph-Johannes Lilie. Bisanzio la seconda Roma . Roma, Newton & Compton, 2005. ISBN 88-541-0286-5
- Alain Ducellier. Bisanzio (IV-XV secolo) . Milano, San Paolo, 2005. ISBN 8821553663
- Giorgio Ravegnani. Introduzione alla storia bizantina . Bologna , il Mulino, 2006.
[modifica] Voci correlate
Precedessore: | Imperatore bizantino | Successore: |
Maurizio I | Foca (602-610) |
Eraclio I |
Imperatori dell'Impero Romano d'Oriente in ordine cronologico dal 395, anno della separazione dall'Impero Romano d'Occidente, al 1453, anno della definitiva caduta di Costantinopoli
Arcadio | Teodosio II | Marciano | Leone I | Leone II | Zenone I | Basilisco | Anastasio I | Giustino I | Giustiniano I | Giustino II | Tiberio II Costantino | Maurizio I | Foca | Eraclio I | Costantino III | Eraclio II | Costante II | Costantino IV | Giustiniano II | Leonzio II | Tiberio III | Filippico | Anastasio II | Teodosio III | Leone III | Costantino V | Artabasdus | Leone IV | Costantino VI | Irene | Niceforo I | Stauracio | Michele I | Leone V |Michele II | Teofilo II | Michele III | Basilio I | Leone VI | Alessandro | Costantino VII | Romano I | Romano II | Niceforo II | Giovanni I | Basilio II | Costantino VIII | Romano III | Michele IV | Michele V | Zoë | Costantino IX | Teodora | Michele VI | Isacco I | Costantino X | Romano IV | Michele VII | Niceforo III | Alessio I | Giovanni II | Manuele I | Alessio II | Andronico I | Isacco II | Alessio III | Alessio IV | Isacco II | Alessio V | Teodoro I | Giovanni III | Teodoro II | Giovanni IV | Michele VIII | Andronico II | Michele IX | Andronico III | Giovanni V | Giovanni VI | Andronico IV | Giovanni VII | Manuele II | Giovanni VIII | Costantino XI
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