Morsano di Strada
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Morsano di Strada | |||
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Comune: | Castions di Strada | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 18 m s.l.m. | ||
Abitanti: |
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CAP: | 33050 | ||
Pref. tel: | 0432 | ||
Nome abitanti: | Morsanesi | ||
Santo patrono: | San Pellegrino Laziosi e San Pellegrino delle Alpi | ||
Giorno festivo: | 2 maggio | ||
Morsano di Strada (Morsan di Strade in friulano) è l'unica frazione di Castions di Strada, con poco meno di 1000 abitanti.
Indice |
[modifica] Geografia
Si trova al centro della pianura friulana, tra Codroipo e Palmanova, presso la strada statale 252, a 19 km a sud del capoluogo di provincia, Udine. Si trova a 40 km dal mare Adriatico (Lignano Sabbiadoro e Grado), a 50 km dalle Alpi Carniche e due nazioni, la Slovenia e l'Austria distano meno di un'ora d'auto.
Confina a est con Gonars, a sud con Corgnolo (frazione di Porpetto), a ovest con il capoluogo del comune Castions di Strada e a nord con Gris (frazione di Bicinicco) e Chiasiellis (frazione di Mortegliano), verso i quali il confine é disegnato dalla statale n. 252.
[modifica] Storia
Tradizionalmente, si suppone che il nome sia di origine latina e che derivi da un praedium Murcianum o Mursianum ("podere di Murcio" o "di Mursio"), come accade in genere ai toponimi terminanti in "-ano". L'origine di Morsano risalirebbe dunque probabilmente al II secolo a.C., durante il periodo della colonizzazione romana della zona di Aquileia e della bassa friulana, legata forse ad un'assegnazione di terre ad un colono romano di nome Murcius o Mursius. Un abitato si sviluppò in seguito alla vicinanza con la via Postumia, la via che percorreva il territorio, mettendo in comunicazione Genova e Aquileia. Una frequentazione della zona è attestata tuttavia solo da ritrovamenti sporadici nei dintorni (tombe, monete, utensili ecc.).
Durante il dominio longobardo si ebbe forse la dedica di una chiesa a Maria Maddalena, il cui culto era diffuso in particolare presso questo popolo.
La prima testimonianza scritta del nome Morsano risale al 13 luglio 1031 quando fu solennemente consacrata la rinnovata basilica di Aquileia: tra i beni di cui la chiesa viene dotata è la villa de Castellone con la villa de Mursiano e pertinenze, da Sant'Andrat fino a Gonars e al bosco. Il capitolo della cattedrale, prima di Aquileia e poi di Udine (dal 1751 mantenne la signoria feudale sulle terre di Morsano, fino all'abolizione dei domini feudali nel 1797. Nel XII secolo Marsano risulta una "villa" con una propria "curia" separata e mantenne una sua autonomia locale.
Le prime case in muratura, con tetto in coppi, sono attestate solo a partire dal XVI secolo. Nel corso della guerra di Gradisca del 1615 morirono di peste a Morsano dieci soldati veneziani, che vennero seppelliti nel cimitero del paese.
Morsano si trovò al confine tra la Repubblica di Venezia ed un’enclave dell'Impero asburgico che comprendeva Gonars, Fauglis e Castello, all'epoca "contea principesca di Gradisca" e accorpata nel 1754 alla contea di Gorizia ("contea di Gorizia e Gradisca"). Su un muro della canonica di Gonars si conserva una pietra che segnava il confine fra i due comuni, collocata nel 1753, dopo gli accordi fra l'impero austriaco e la Serenissima. Morsano godette quindi di un periodo di prosperità e la popolazione del paese, che non aveva mai superato il centinaio di abitanti, giunse a raddoppiare.
Durante l'occupazione napoleonica Morsano perdette nel 1806 la propria autonomia per divenire frazione di Castions. La chiesa centrale fu spogliata di tutti gli ornamenti di valore e la chiesetta di San Pellegrino fu demolita per favorire il movimento delle truppe.
Nell'Ottocento acquisì la denominazione di "Morsano di Strad' Alta" che divenne quindi parte integrante del nome. La via Postumia, che attraversava il paese (ne furono ritrovate le tracce nel 1862, in passato aveva infatti il nome di Stradalte, ovvero "Strada Alta", in contrapposizione ad una "strada bassa" , la via Annia (attuale statale triestina), la quale passa a qualche chilometro a sud. Attualmente viene invece chiamata impropriamente Stradalte la statale 252, che passa a nord del paese, ricalcando un tracciato di origine medioevale, percorso da crociati e pellegrini che si dirigevano ad Aquileia ad imbarcarsi per l'Oriente e desideravano evitare la zona paludosa verso sud. Tale strada fu anche spesso utilizzata per le incursioni provenienti dall'est, in particolare degli Ungari e viene infatti spesso chiamata "Ungarica" o "Ongaresca". Successivamente venne sistemata dai francesi durante le campagne napoleoniche contro gli austriaci ed è conosciuta anche come "Strada Napoleonica".
Le due famiglie più importanti del paese erani i Mugani e gli Antivari, che hanno lasciato le tombe di famiglia nel cimitero del paese e la villa Mugani. Si trattava dei proprietari della maggior parte dei terreni, nei quali gran parte della popolazione lavorava a mezzadria.
Come il resto del Friuli passò in seguito al trattato di Campoformio sotto il dominio austriaco e nel 1866 al regno d'Italia in seguito al plebiscito tenutosi alla fine della terza guerra d'indipendenza. Le cronache riportano come tutti i morsanesi si siano recati alle urne circondati da bandiere tricolori spiegate e con il “SI” già stampato sulle schede infilate nel cappello. Il confine del regno d’Italia, tra il 21 luglio al 12 agosto 1866 (giorno dell’armistizio di Cormons tra italiani ed austriaci), divideva Morsano italiana dalla contigua Gonars austriaca.
Negli anni 1880 anche Morsano, che allora contava 500 abitanti, fu colpita dalla crisi agricola, che comportò l'inizio del fenomeno dell'emigrazione, prima verso l’Austria (incluso il Friuli austriaco) e la Germania, dove i friulani trovavano impiego nelle industrie tessili e nelle fornaci, e in seguito verso l’Argentina, il Canada e l’Australia. A Castions il clero locale fondò una società cooperativa ("Società cattolica cooperativa Sant'Antonio di mutuo soccorso delle disgrazie dei bovini e della latteria sociale") di cui fecero parte tutti gli agricoltori di Morsano.
Durante la prima guerra mondiale i reparti militari italiani si stanziariono a Morsano già dal 2 aprile del 1915. Dopo la rotta di Caporetto gli austriaci invasero il paese, causando saccheggi e distruzioni e deportando gli uomini nei campi di prigionia. Una violenta epidemia di tifo causò nel 1916 una quarantina di morti. Morsano venne liberata il 4 novembre del 1918.
La tradizione locale ricorda la partecipazione di alcuni giovani morsanesi all'Impresa di Fiume di Gabriele D'Annunzio, che tuttavia non è attestata da alcun documento.
Nel 1926 nacque la "Latteria sociale Turnaria" che fu il centro dell'economia del paese per i successivi sessant'anni. Alcuni morsanesi parteciparono alla conquista dell'Etiopia (1935-1936) e alla guerra civile di Spagna. Morsano vide inoltre l'emigrazione verso l'agro pontino che in quegli anni si andava bonificando.
Durante la seconda guerra mondiale anche Morsano ebbe i suoi caduti, in particolare sul fronte greco-albanese e in Africa, e subì le incursioni degli arei alleati. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 Morsano fece parte dell' "Adriatisches Küstenland", che incluse le province di Gorizia, Trieste, Lubiana, Fiume e Udine nella Germania. Morsano venne occupata da truppe naziste che comprendevano anche cosacchi a cavallo. Vi furono diversi rastrellamenti tedeschi contro i partigiani della "XI brigata Sguazzin", appartenente alla divisione partigiana di Osoppo, di ispiraione liberal-cattolica, e della "III brigata Montina" e della "brigata Rosso", che appartenevano invece alla divisione partigiana "Garibaldi", di ispirazione comunista.
[modifica] Situazione attuale ed economia locale
Nel dopoguerra fu completata la bonifica delle zone a sud del paese ed estesa la rete idrica per l'irrigazione a tutti i terreni. Contemporaneamente si ebbe l'elettrificazione e l'asfaltatura delle strade. Le migliorate condizioni comportarono una crescita economica e demografica (negli anni Ottanta furono raggiunta una popolazione di circa 1.000 abitanti).
Attualmente solo il 2,5 per cento dei morsanesi è ancora impegnato nelle tradizionali attività di agricoltura e allevamento: la latteria sociale venne chiusa negli anni Ottanta e agli inizi degli anni Novanta l’ultima stalla venne chiusa. L'economia si basa su piccole imprese artigianali ( falegnami, costruttori edili e addetti a vario titolo all’industria meccanica).
[modifica] Personaggi di Morsano
Nel 1830 nacque nel paese Pietro Antonio Antivari, che fu vescovo ausiliare di Udine rettore del seminario diocesano dal 1866 alla morte, nel 1899. Fu canonico onorario del capitolo metropolitano e titolare di Eudossiade. Fece erigere a Morsano la chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice. Nel Seminario udinese di viale Ungheria esiste un busto a lui dedicato. Riposa presso il cimitero di Udine.
[modifica] Luoghi di interesse
- Chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena, costruita nel XVIII secolo con il campanile e più volte rimaneggiata, fino agli ultimi restauri nel 1992.
- Chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice. eretta nel 1872 per volere del vescovo ausiliare di Udine, Pietro Antonio Antivari, nativo di Morsano.
- Oratorio a ricordo dei caduti (del 1958).
- Monumento ai caduti civili e militari delle due guerre mondiali
- Colonna di San Pellegrino delle Alpi, eretta nel 1907 per collocarvi la statua del santo proveniente dalla distrutta chiesa di San Pellegrino della Stradalta. Secondo una leggenda locale quando fu demolita la chiesetta gli abitanti del capoluogo comunale di Castions vollero impadronirsi della statua, ma i buoi che trainavano il carro, arrivati a Morsano non ne avrebbero più voluto sapere di proseguire, sicché la statua rimase a Morsano.
- La scuola elementare, istituita nel 1805 in una sala adiacente alla canonica, fu spostata in un edificio dedicato nel 1914 sulla strada verso il capoluogo comunale e in seguito in un nuovo complesso edificato nel 1962, nei pressi della chiesa parrocchiale: la scuola venne quindi chiusa nel 1998 e adibita a centro polifunzionale.
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Attività sportive e culturali
Esistono diverse associazioni paesane. Il gruppo di maschere artistiche "Lis Mascaris" ha partecipato al carnevale di Rio de Janeiro e alla festa per l'anniversario della fondazione delle Frecce Tricolori.
In paese sono presenti diversi impianti sportivi e per molti anni la squadra di calcio locale ha militato nelle serie dilettanti provinciali. Attualmente esiste la squadra degli Amatori Calcio Morsano che milita nel campionato della Lega del Friuli Collinare.
Negli anni Ottanta esisteva anche una squadra ciclistica giovanile.
La manifestazione paesana piú importante si tiene a settembre in concomitanza con la festa religiosa del "Perdón".
[modifica] I borghi
Tradizionalmente Morsano non ha mai avuto una divisione in borghi ben delimitata, ma piuttosto delle zone indicate con toponimi tradizionali. All'inizio degli anni Ottanta venne tuttavia istituito un locale torneo di calcio dei borghi e questi hanno assunto una maggiore rilevanza, con l'istituzione delle feste del borgo, occasionalmente organizzate dagli abitanti di una specifica zona.
- Borc Central ( colore simbolo il bianco)
- Borc di Sôre (colori simbolo il blu e il rosso)
- Borc di Palme (colori simbolo giallo oro e verde)
- Borc dai Siôrs (colore simbolo il rosso). Il borc dai Siôrs, o "borgo dei Signori" é così chiamato perché vi si trova il cimitero e in cimitero tutti sono "signori" o ricchi allo stesso modo.