Nizza Monferrato
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 138 m s.l.m. | ||
Superficie: | 30,41 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 332,75 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Fontanile, Incisa Scapaccino, Mombaruzzo, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vinchio | ||
CAP: | 14049 | ||
Pref. tel: | 0141 | ||
Codice ISTAT: | 005080 | ||
Codice catasto: | F902 | ||
Nome abitanti: | nicesi | ||
Santo patrono: | San Carlo Borromeo | ||
Giorno festivo: | 4 novembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Nizza Monferrato (Nissa dla Paja in piemontese) è un comune di 10.119 abitanti della provincia di Asti.
Nizza Monferato è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Indice |
[modifica] Storia
Si ritiene che Nizza Monferrato (detta anche Nizza della Paglia) sia stata fondata nel 1225 d.c. ad opera di abitanti della zona dopo la distruzione di alcuni castelli da parte degli alessandrini. La città sorse attorno all'abbazia di San Giovanni in Lanero. Dieci anni più tardi venne eretta a comune e nel 1264 d.c. si unì al Marchesato del Monferrato.
Nella sua storia Nizza venne assediata più volte, a partire dal 1268 d.c. da parte delle truppe di Carlo I d'Angiò alle quali resistette per quaranta giorni. La città passò di mano più volte; fu prima sotto il controllo degli Aleramici, poi dei Paleologi e successivamente nel 1391 d.c. fu devastata dalle milizie del conte d'Armagnac. La città passò poi sotto il controllo dei Gonzaga, desiderosi di impadronirsi delle sue risorse. Dopo un periodo molto fiorente la città dovette nel 1613 d.c. respingere l'attacco del duca Carlo Emanuele I di Savoia, venne poi ripetutamente attaccata dai francesi e dagli spagnoli nel 1625 d.c., nel 1628 d.c., nel 1629 d.c.. Nel 1630 d.c. venne messa in ginocchio da carestie e pestilenze e fu nuovamente attaccata da francesi e spagnoli nel 1637 d.c.. Dieci anni più tardi la città venne rasa al suolo e le sue mura abbattute dagli aragonesi. La seconda metà del XVII secolo fu ancora un periodo rovinoso per la città, in quanto il duca Ferdinando Carlo Gonzaga per pagare i debiti portati dalla penosa amministrazione del ducato spogliò completamente Nizza di qualsiasi cosa di valore e di tutte le risorse della zona.
La fine di questi periodi turbolenti giunse con il definitivo passaggio della città nelle mani dei Savoia e nella sua nomina a città ducale nel 1703 d.c.. L'economia fatta a pezzi dal precedente periodo di guerre iniziò a rifiorire verso la fine del XVIII secolo, con l'incremento della produzione di seta, da sempre prodotto tipico. Il vento rivoluzionario giunto nel 1799 d.c. non attecchì nella città, dove al grido di "Viva il re, viva i Savoia" i controrivoluzionari cacciarono via a randellate gli insorti dei paesi vicini.
Dopo che, con il Congresso di Vienna, la monarchia Sabauda venne ripristinata la città poté riprendere il suo sviluppo, anche grazie alla nomina a sindaco del cav. Pio Corsi di Bonsasco. Il cavaliere fece illuminare la città con lampade a olio, fece ripristinare la rete stradale urbana, fece creare il primo sistema fognario e incentivò il commercio. Grazie alla sua attenta amministrazione Pio Corsi riuscì a riportare la città al benessere di un tempo.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Maurizio Carcione dal 13/06/2004
Centralino del comune: 0141 720511
Email del comune: info@comune.nizza.at.it