Pozzuoli
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 28 m s.l.m. | ||
Superficie: | 43 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 1832 ab./km² | ||
Frazioni: | Arco Felice, Campana Annunziata, Licola Centro, Licola Lido, Lucrino, Montenuovo, Monterusciello, Pisciarelli, Toiano | ||
Comuni contigui: | Bacoli, Giugliano in Campania, Napoli, Quarto | ||
CAP: | capoluogo 80078, Licola Lido 80014, Pisciarelli 80125. Le frazioni aventi i codici 80070 e 80072, a seguito della soppressione del servizio di recapito presso le agenzie di Arco Felice e Monterusciello, hanno acquisito il CAP 80078.
Oggi la cittadina è parte integrante dell'agglomerato urbano di Napoli. |
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Pref. tel: | 081 | ||
Codice ISTAT: | 063060 | ||
Codice catasto: | G964 | ||
Nome abitanti: | puteolani | ||
Santo patrono: | San Procolo | ||
Giorno festivo: | 16 novembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Pozzuoli è un comune della provincia di Napoli che conta oltre 82000 abitanti. È famosa per i ristoranti ed è sede di un importante mercato ittico. È l'unica città al mondo a possedere due anfiteatri romani. Il porto di Pozzuoli ha collegamenti regolari con le isole di Ischia e Procida.
Indice |
[modifica] Posizione e territorio
Situata sull'omonimo golfo, Pozzuoli si trova in un'area vulcanica, i Campi flegrei (cioè campi ardenti), che comprende un vulcano ancora in attività, la Solfatara. Fenomeno geosismico tipico di questa città e dell'intera area dei Campi flegrei è il bradisismo, ossia il sollevamento e l'abbassamento della crosta terrestre a seguito di aumento della pressione sotterranea. Il rapido innalzamento del livello del mare coinvolse negli anni '80 il porto, che fu riposizionato circa 50 metri più avanti rispetto alla collocazione precedente.
[modifica] Storia
Pozzuoli fu fondata nel 528 a.C. da un gruppo di esuli sami, con il nome di Dicearchia (cioè giusto governo[1]. Nel 421 a.C. passò in mano ai sanniti. Dopo la conquista romana della Campania (228 a.C.), Puteoli (così ribattezzata per via delle numerosi sorgenti di acque termo-minerali) cominciò ad acquistare importanza e il suo porto divenne fondamentale per gli scambi commerciali dell'epoca. Nel 194 a.C. Pozzuoli divenne una colonia romana e da quel momento la sua importanza crebbe sempre più, perché i romani ne fecero il loro porto principale. La collegarono con un'ottima rete stradale all'Urbe e alle città più importanti della Campania, mentre tutte le più fiorenti città marittime dell'Oriente vi impiantarono stazioni commerciali. Il declino della città iniziò nel 70 d.C. circa, con l'apertura del porto di Ostia, voluto da Claudio e terminato da Nerone. Il graduale sprofondamento del litorale, causato dal bradisismo, costrinse gli abitanti a lasciare, verso la fine del V secolo, la parte bassa della città e a stabilirsi sull'altura (attuale Rione Terra), che fu cinta di mura e diventò così il castro puteolano. Agli inizi del XVI secolo, Pozzuoli fu sconvolta da scosse telluriche e dal bradisismo. I puteolani, atterriti da tale fenomeno, cominciarono a stabilirsi al di fuori delle mura, sino a formare presso il mare un borgo, costituito da piccole case di pescatori. Nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1538, un terremoto distrusse, tra il lago d'Averno ed il monte Barbaro, il villaggio di Tripergole. La terra si aprì ed eruttò tanto materiale da formare una collinetta, che in seguito fu chiamata Monte Nuovo. Durante la Seconda guerra mondiale, la città fu presa particolarmente di mira dai bombardamenti alleati, a causa del porto (che riforniva di carburante le navi da guerra), dello stabilimento Ansaldo (che produceva artiglierie) e per l'importante linea ferroviaria Napoli-Roma (che l'attraversava). La città antica, il cosiddetto Rione Terra è stato abbandonato a seguito dei moti bradisismici degli anni '70 ed è da ormai molti anni in fase di restauro. Oggi è possibile visitare gran parte dei sotterranei e una parte in superficie. La città è costruita intrecciando vecchio e nuovo. Fra i palazzi ricostruiti dopo il conflitto mondiale si possono trovare favolose strutture antiche.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti
[modifica] Macellum
Il suo nome significa mercato ed è forse il monumento emblema di questa città. Risalente all'epoca romana (I-II secolo d.C.), è anche detto tempio di Serapide. A séguito degli scavi avvenuti nel 1750 sotto il regno borbonico fu rinvenuta una statua del dio Serapide che diede al monumento il suo nome tradizionale. Le tre maestose colonne in marmo cipollino presentano segni di erosione dovuti a molluschi litodomi a testimonianza del livello del mare in epoca più o meno remota quando il monumento risultava in parte sommerso dalle acque. A seguito dell'intensa attività sismica del 1983 risulta adesso quasi completamente sopraelevato rispetto al livello del mare.
[modifica] Anfiteatro Flavio
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Per approfondire, vedi la voce Anfiteatro Flavio (Pozzuoli). |
Sorge a pochi passi dalla fermata della Linea 2 della metropolitana di Napoli. È il terzo anfiteatro in Italia dopo il Colosseo e l'anfiteatro di Capua. Edificato sotto Nerone e Vespasiano, poteva contenere fino a 20000 spettatori. Nei sotterranei, purtroppo attualmente non visitabili, sono tuttora visibili parti del sistema per sollevare le gabbie che portavano nell'arena belve feroci.
[modifica] Anfiteatro minore
Più piccolo del più noto anfiteatro Flavio, è stato diviso in due parti agli inizi del XX secolo per la realizzazione della linea ferroviaria direttissima Napoli-Roma. Attualmente se ne possono scorgere solo alcuni frammenti.
[modifica] Altri resti romani
Numerosissimi sono i resti del periodo romano. In particolare, sono da notare la necropoli romana di via Celle, attualmente in stato di abbandono, e il cosiddetto tempio di Apollo sul lago d'Averno.
[modifica] Santuari
Va anche ricordato il santuario di San Gennaro situato nei pressi del luogo dove il martire fu decapitato. Qui, come al duomo di Napoli, si liquefa, secondo la tradizione locale, il sangue che ancora è visibile sulla pietra del supplizio.
[modifica] Natura
Il comune di Pozzuoli conta due laghi.
Il lago d'Averno, di origine vulcanica (dal greco "senza uccelli" perché il gas sulfureo uccideva gli uccelli), era molto famoso nell'antichità perché lo si credeva la porta dell'inferno: attualmente lo stesso lago invece è uno dei pochi ad essere proprietà privata pur essendo pregno di storia e di reperti archeologici di notevole interesse.
Il lago di Lucrino deve il nome al termine Lucrum e cioè lucrare: infatti il senatore Sergio Orata nell'antica Roma lo aveva trasformato in un allevamento ittico, essendo lo stesso lago in comunicazione tramite un canale con il mare.
Nel 37 a.C., per opera di Marco Vipsanio Agrippa, il lago d'Averno ed il lago Lucrino furono collegati al mare attraverso un canale artificiale per la realizzazione di un colossale porto militare (Portus Julius).
Sul cono del vulcano Montenuovo si trova l'oasi naturalistica del Monte Nuovo.
[modifica] Frazioni
- Arco Felice è una frazione situata tra Cuma, Licola e Lucrino. Al confine con Pozzuoli l'ex comprensorio Olivetti, divenuto oggi un importante centro direzionale.
- Lucrino, dove si trova l'omonimo lago. Il suo nome deriva dalla parola lucrum (guadagno). Nel I sec. a.C., infatti, un tal Sergius Orata, nelle acque del lago impiantò una coltivazione di ostriche, ricavandone grandi ricchezze. Prima dell'eruzione del Montenuovo del 1538 dove ora c'è Lucrino c'era Tripergole, un villaggio termale. L'eruzione lo distrusse completamente.
- Pisciarelli è quella parte della località di Agnano Terme ricompresa nel territorio del comune di Pozzuoli. La restante parte di Agnano fa parte dell'ex frazione Bagnoli del comune di Napoli.
- Monterusciello è una frazione costruita a seguito del bradisismo avvenuto negli anni '80 [2]. Megaquartiere dormitorio, solo questa frazione conta circa 30.000 abitanti ma priva di punti aggregativi (ad eccezion fatta delle parrocchie) o di agglomerati commerciali. Il nome deriva dall'appellativo con cui veniva chiamata la montagna su cui si trova, questa montagna veniva chiamata infattti "Monte rusiello" cause del particolare colore della terra, da li si arriva quindi al nome attuale "Monteruscello" oppure "Monterusciello". Nel 1982, vennero create qui case prefabbricate nelle quali vennnero trasferiti gli sfollati in seguito al bradisismo di Pozzuoli; in seguito, l'edificazione continuò per portare ad un complesso di numerosi gruppi di prefabbricati (cosiddetti "lotti"). Ogni gruppo di prefabbricati viene appunto chiamato "lotto" seguito da un numero; questa bizzarra maniera di chiamare gruppi simili di case prefabbricate é una costante in questa frazione di Pozzuoli, dove, dai "paesani", oltre al nome para ufficiale , ad esempio "Lotto 18" viene attribuito un extra appellativo/vezzeggiativo , che in questo caso è "Lotto delle Mutande" (a cause dei balconi che somigliano a mutande). Un grande centro commerciale era stato costruito alla sua nascita ma, mai utilizzato, è stato saccheggiato e caduto in rovina.
[modifica] Tradizioni e Feste
Oltre ai festeggiamenti nella importante ricorrenza di San Gennaro il 19 settembre, il 15 agosto viene festeggiata l'Assunta con la competizione del cosiddetto palo di sapone. Un pennone in legno viene tenuto in posizione quasi orizzontale su un molo del porto e cosparso di sapone. I concorrenti locali provano a turno a raccogliere delle bandierine poste all'estremità del palo, cadendo, nella maggior parte dei casi, a mare. La sera la ricorrenza viene festeggiata con una processione e con un bellissimo spettacolo di fuochi d'artificio.
[modifica] Politica
Il Comune di Pozzuoli nel dicembre del 2005 è stato commissariato per sospetti di infiltrazioni camorristiche.
In seguito allo stato di degrado civile e politico di cui è stato sintomo e inevitabilmente anche causa lo stato di commissariamento, gli abitanti del capoluogo flegreo hanno dato vita alla "Rete per il Nuovo Municipio di Pozzuoli" rivolta a tutta la cittadinanza puteolana.
La "Rete per il Nuovo Municipio di Pozzuoli" è stata fondata con l'obiettivo di agevolare la partecipazione dei cittadini alla vita politica della città, la responsabilizzazione degli eletti nelle istituzioni e l'interazione tra le forze vive di Pozzuoli.
L'iniziativa dimostra la vitalità del tessuto sociale della zona a cui molti cittadini responsabili e attivi continuano a fornire il loro contributo.
[modifica] Note
- ↑ Secondo un'altra tradizione, che non menziona la fondazione da parte dei sami, Dicearchia sarebbe stata un porto cumano. In realtà si tratta solo di una contraddizione apparente. E' infatti molto probabile che i cumani avessero fondato in quel luogo uno di quegli scali che gli garantivano il controllo del golfo di Napoli. I sami sarebbero invece giunti in un secondo momento, quando cioè, con l'ascesa del tiranno Policrate, molti aristocratici furono costretti ad abbandonare Samo e dirigersi in Italia meridionale. Del resto Cuma era all'epoca retta da un'oligarchia terriera. Ed è logico pensare che, pressati dagli etruschi, i cumani abbiano accettato con favore l'arrivo di altri aristocratici e che si siano avvalsi di loro per difendere quello che era uno dei punti chiave del loro sistema di stazioni costiere.