Renato d'Angiò
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Renato d'Angiò (16 gennaio 1409 - 10 luglio 1480, anche noto con il nome di Renato I di Napoli, detto il Buono) fu duca d'Angiò e conte di Provenza (1434 - 1480), conte di Piemonte e duca di Bar (1430 - 1480), duca di Lorena (1431 - 1453), re di Napoli (1438 - 1442), re titolare di Gerusalemme (1438 - 1480), nonché re di Aragona (incluse Sicilia, Maiorca e Corsica dal 1466 al 1480).
Indice |
[modifica] Vita
Nacque nel castello di Angers e fu il secondogenito di Luigi II d'Angiò, re di Napoli e di Iolanda di Aragona. Fu il fratello di Maria d'Angiò che sposò il futuro re Carlo VII di Francia e divenne regina di Francia.
Luigi II morì nel 1417 e i suoi figli insieme con il loro cognato, futuro Carlo VII di Francia, vennero posti sotto la tutela legale della madre. Il più anziano Luigi III ereditò la corona di Sicilia e il ducato d'Angiò, René divenne Conte di Guise. In seguito al contratto di matrimonio (1419) con Isabella figlia più anziana di Carlo II, duca di Lorena ereditò il ducato di Bar, che venne rivendicato come eredità di sua madre Iolanda e per diritto di sua moglie, erede del ducato di Lorena sotto la tutela di Carlo II e di Luigi, cardinale di Bar, entrambi i quali erano appartenevano alla fazione borgognona ma mantenne il diritto di usare lo stemma degli Angiò.
Non era un simpatizzante dei borgognoni e unendosi all'esercito francese a Reims nel 1429 fu presente all'incoronazione di Carlo VII. Quando Luigi di Bar morì nel 1430 Renato entrò in possesso del suo ducato e nell'anno successivo alla morte del genero egli successe al ducato di Lorena. Ma quest'ultima eredità veniva rivendicata anche dall'erede maschile Antoine de Vaudemont che con l'aiuto dei borgognoni sconfisse Renato a Bulgneville nel luglio 1431. La duchessa Isabella strinse una tregua con Antoine de Vaudemont, ma il duca rimase prigioniero dei borgognoni fino all'aprile 1432 quando venne liberato sulla promessa di cedere come ostaggi di suoi due figli Giovanni II, duca di Lorena e Luigi d'Angiò.
Il suo titolo di duca di Lorena venne confermato dal suo signore feudale, l'imperatore Sigismondo a Basilea nel 1434. Questo suscitò l'ira del duca di Borgogna, Filippo III che gli richiese all'inizio dell'anno successivo di ritornare in sua custodia, dalla quale venne rilasciato due anni più tardi dopo il pagamento di un pesante riscatto. Successe al trono del Regno di Napoli in seguito alla morte del fratello Luigi III e a quella di Giovanna II d'Angiò, regina di Napoli e ultima erede della precedente dinastia. Luigi era stato adottato da lei nel 1431 ed ora questa lasciò la sua eredità a Renato.
Il matrimonio di Maria di Borbone, nipote di Filippo di Borgogna, con Giovanni, duca di Lorena, figlio primogenito di Renato, cementò la pace tra i due principi. Dopo avere nominato un reggente in Bar e in Lorena, egli visitò le province di Anjou e di Provenza e nel 1438 si recò in nave a Napoli, che era stata governata in suo nome dalla duchessa Isabella.
La prigionia di Renato e la povertà delle risorse degli Angioini a causa del riscatto pagato, obbligarono Alfonso V di Aragona, che era stato prima adottato e quindi ripudiato da Giovanni II, ad acquisire territori nel regno di Napoli, specialmente dopo essere entrato in possesso della Sicilia. Nel 1441 pose assedio a Napoli che conquistò dopo un assedio di sei mesi. Renato ritornò in Francia quello stesso anno e, sebbene conservasse il titolo di re di Napoli, non ne recuperò mai il potere effettivo. Tentativi successivi di recuperare i suoi diritti in Italia fallirono. Sua madre Iolanda, che aveva governato l'Anjou in sua assenza, morì nel 1442. Renato prese parte ai negoziati con gli Inglesi a Tours nel 1444 e consolidò la pace con il matrimonio a Nancy della sua figlia più giovane Margherita d'Angiò con Enrico VI di Inghilterra.
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Renato cedette il governo di Lorena a Giovanni, duca di Calabria, che comunque venne formalmente insediato come duca di Lorena solo dopo la morte della regina Isabella nel 1453. Renato godeva della fiducia di Carlo VII e si dice che abbia dato via alla riduzione dei soldati professionisti iniziata dal re, con le cui operazioni militari contro gli Inglesi egli era strettamente associato. Entrò con lui in Rouen nel novembre 1449 e fu con lui anche a Formigny e Caen.
Dopo il suo secondo matrimonio con Jeanne de Laval, figlia di Guy XIV, conte di Laval, e di Isabella di Bretagna, Renato diminuì il suo impegno negli affari pubblici e si dedicò maggiormente a quelli artistici e letterari. In età anziana le fortune della sua casata declinarono:
- Nel 1466 la Catalogna ribelle gli offrì la corona di Aragona e il duca di Calabria, privo di successo in Italia, venne inviato a intraprendere la conquista di quel regno. Comunque morì apparentemente avvelenato a Barcellona il 16 dicembre1470
- Nicola, il figlio più vecchio del duca perì nel 1473, anche lui forse avvelenato;
- La figlia Margherita venne sconfitta nella Guerra delle due rose. Suo marito Enrico VI e suo figlio il principe Edoardo vennero uccisi ed ella stessa divenne un ostaggio che dovette essere riscattato da Luigi XI nel 1476.
Renato II, duca di Lorena, nipote di Renato e unico discendente maschio rimasto, passò dalla parte di Luigi XI, che sospettava il re di Sicilia di complicità con i suoi nemici il duca di Bretagna e il conestabile Saint-Pol.
Renato si ritirò in Provenza e nel 1474 stese un testamento con il quale lasciò Bar al nipote Renato II, duca di Lorena; Angiò e la Provenza al nipote Carlo, conte di Le Maine. Luigi XI si impossessò dell'Angiò e di Bar e due anni più tardi tentò di obbligare Renato a scambiare i due ducati con una pensione. L'offerta venne rifiutata ma ulteriori negoziati assicurarono alla corona l'eredità del ducato di Angiò e l'annessione della Provenza venne solo posposta fino alla morte del conte di Le Maine. Renato morì il 10 luglio 1480 a Aix-en-Provence. Venne sepolto nella cattedrale di Angers.
Le sue opere caritatevoli gli guadagnarono il soprannome di "il buono". Nel 1464 istituì l'Ordine della Luna Crescente, che fu anteriore alla fondazione regale di St. Michael, ma non sopravvisse a Renato.
[modifica] Renato e le arti
A causa della fama di Renato come pittore dilettante gli vennero attribuiti molti dipinti in Angiò e in Provenza, in molti casi semplicemente perché vi era il suo stemma. Queste opere sono generalmente di stile fiammingo e furono probabilmente eseguite sotto il suo patronato e la sua direzione, quindi si potrebbe dire che formò una scuola di arti in scultura, pittura, gioielleria in oro e arazzi.
Due delle più famose opere che gli sono state erroneamente attribuite sono il trittico Buisson Ardent ("roveto ardente"), nella cattedrale di Aix-en-Provence, che mostra i ritratti di Renato e della sua seconda moglie Jeanne de Laval, e un Libro delle ore miniato conservato nella Bibliothèque nationale a Parigi. Il Buisson Ardent è in realtà opera di Nicolas Froment, un pittore di Avignone. Tra gli altri letterati collegati alla sua corte ci furono Antoine de la Sale, che fu tutore di suo figlio, il duca di Calabria. Incoraggiò la rappresentazione di commedie bibliche, nel 1462 durante la rappresentazione del mistero della Passione a Saumur in 1462 egli scontò quattro anni di tasse alla città e la rappresentazione della Passione a Angers fu eseguita con la sua sponsorizzazione.
Scambiò versi con il suo parente, il poeta Carlo di Orleans. Il migliore dei suoi poemi è Idyl of Regnault and Jeanneton, che rappresenta il suo corteggiamento di Jeanne de Laval. Le Livre des tournois, un libro di cerimoniali e il romanzo allegorico Conquests qu'un chevalier nomme le Cuer d'amour espris feist d'une dame appelee Doulce Mercy, con altri lavori a lui attribuiti che furono forse dettati ai suoi segretari o perlomeno compilati sotto la sua direzione.
[modifica] Matrimoni e discendenti
Renato sposò:
- Isabella di Lorena (1410–29 febbraio 1453) nel 1420
- Jeanne de Laval, il 10 settembre 1454, nell'abbazia di San Nicola in Angers
Figli (tutti da Isabella):
- John II, Duke of Lorraine (1425–1470)
- Renato (1426)
- Luigi d'Angiò (1427, Nancy – 1443), Marchese di Pont-à-Mousson
- Nicola (1428, Nancy – ??? ), morto giovane
- Iolanda di Lorena (21 novembre 1428 – 23 marzo 1483), sposata nel 1445 a Nancy con Frederick, conte di Vaudémont
- Margherita (23 marzo 1429 – 25 agosto 1482), sposata con Enrico VI d'Inghilterra.
- Carlo (1431 – 1432), conte di Guise
- Isabella, morta giovane
- Luisa (1436 – ???), morta giovane
- Anna (1437 – ???), morta giovane
Ebbe anche diversi figli illegittimi:
- Giovanni, bastardo d'Angiò (morto nel 1536), Marchese di Pont-à-Mousson, sposato nel 1500 a Marguerite de Glandeves-Faucon
- Jeanne Blanche (morta nel 1470), Lady di Mirebeau, sposata a Parigi nel 1467 con Bertrand de Beauvau (morto nel 1474)
- Madeleine (morta dopo il 1515), contessa di Montferrand (dopo il 1515), sposata a Tours nel 1496 con Louis Jean, signore di Bellenave
[modifica] Curiosità
- Compare come "Reignier" nella commedia storia di William Shakespeare, Enrico VI, parte Prima.
- Agnès Sorel, futura amante di Carlo VII aveva una posizione nella casata di Renato quando Carlo la incontrò
- Trascorse 8 anni a Napoli e successivamente trascorse il suo tempo tra i suoi castelli in Angers, Tarascona e Aix-en-Provence.
- Sarebbe stato il 19° Gran Maestro del Priorato di Sion, una presunta società segreta, sulla cui reale esistenza discettano più i letterati e i cultori dell'esoterismo che gli storici.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
Predecessore: Luigi II? |
Conte di Guisa bef. 1418–1431 |
Successore: Carlo |
Predecessore: Giovanna II |
Re di Napoli 1435–1442 |
Successore: Alfonso I |
Predecessore: Luigi III |
Duca d'Angiò 1434–1480 |
Successore: Carlo III di Provenza |
Conte di Provenza e Forcalquier 1434–1480 |
||
Conte del Piemonte 1434–1480 | Successore: — |
|
Conte del Maine 1434–1441 |
Successore: Carlo di Le Maine |
|
Duca di Calabria 1434–1435 |
Successore: Giovanni II |
|
Predecessore: Carlo I |
Duca di Lorena con Isabella 1431–1453 |
|
Predecessore: Luigi d'Angiò |
Marchese di Pont-à-Mousson 1443–1444? |
|
Predecessore: Luigi |
Marchese di Pont-à-Mousson 1419–1443 |
Successore: Luigi d'Angiò |
Duca di Bar 1430–1480 |
Successore: Iolanda |
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