Carlo I d'Inghilterra
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Carlo I (19 novembre 1600-30 gennaio 1649) fu re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda dal 27 marzo 1625 fino alla sua morte.
Sostenitore, come il padre Giacomo I del diritto divino dei re, sostenne nella prima fase del suo regno una dura lotta di potere contro il Parlamento che gli si oppose risolutamente, temendo le sue aspirazioni assolutistiche, soprattutto nel tentativo di riscuotere le tasse senza l'assenso del Parlamento.
Altra causa di attrito con una parte della società inglese fu la sua politica religiosa: perseverando nel sentiero intermedio della Chiesa Anglicana, fu ostile alle tendenze riformate di molti dei suoi sudditi inglesi e scozzesi e da questi accusato di essere a sua volta troppo vicino al cattolicesimo.
Le tensioni politiche e religiose accumulate nel corso degli anni esplosero nella guerra civile inglese: contro di lui si scontrarono le forze del Parlamento, che si opponevano ai suoi tentativi di accrescere il suo potere in senso assolutistico, e dai Puritani, che erano ostili alle sue politiche religiose. La guerra si concluse con una disfatta per Carlo, che fu catturato, processato, condannato e giustiziato con l'accusa di alto tradimento. La monarchia fu abolita e fu stabilita al suo posto una repubblica, che però, morto il principale leader della rivoluzione, Oliver Cromwell, entrò rapidamente in crisi, consentendo al figlio di Carlo, Carlo II d'Inghilterra di restaurare la monarchia. Carlo I viene venerato come Santo dalla Chiesa anglicana, che lo ricorda il 30 gennaio.
Indice |
[modifica] Primi anni
Carlo, secondo figlio di Giacomo I d'Inghilterra e di Anna di Danimarca, nacque nel palazzo di Dunfermline il 19 novembre 1600. Debole e malaticcio, a tre anni era ancora incapace di parlare: quando, dopo la morte di Elisabetta I, Giacomo divenne re d'Inghilterra, il bambino fu in principio lasciato in Scozia, a causa della sua salute, e raggiunse l'Inghilterra solo l'anno successivo, dove grazie alle cure di Lady Carey, a cui era stato affidato, imparò a camminare e a parlare.
Carlo non era ben visto come il fratello maggiore Enrico, Principe di Galles: Carlo stesso adorava Enrico e cercava di imitarlo. Nel 1605, come era usanza per il secondogenito del re, fu creato Duca di York, in Inghilterra, mentre già nel 1603 gli era stato conferito in Scozia il titolo di Duca d'Albany. Quando suo fratello maggiore morì di febbre tifoidea nel 1612, Carlo divenne l'erede apparente, assumendo il titolo di Principe di Galles e conte di Chester nel novembre 1616. Dopo il matrimonio della sorella Elisabetta, Carlo rimase praticamente figlio unico.
Il nuovo principe di Galles fu profondamente influenzato dal cortigiano favorito del padre, Gerge Villiers, primo duca di Buckingam, che lo condusse con sé in Spagna nel 1623 allo scopo di trattare il suo matrimonio con l'infanta Maria di Spagna, figlia del re Filippo III. La missione si concluse in un nulla di fatto, dal momento che gli spagnoli richiesero la conversione al cattolicesimo del Principe di Galles. Dopo il loro ritorno dalla Spagna, sia Carlo che Buckingham domandarono a Giacomo I di dichiarare guerra alla Spagna (la guerra dei trent'anni era allora in pieno svolgimento).
Con l'incoraggiamento dei suoi consiglieri protestanti, Giacomo convocò il Parlamento per richiedere finanziamenti allo sforzo bellico, ed assieme di dare l'approvazione al matrimonio tra Carlo e Enrichetta Maria di Francia, sorella di Luigi XIII. Il parlamento diede la sua approvazione, ma fu estremamente critico nei confronti del precedente tentativo di stringere un'alleanza matrimoniale con la Spagna. Per Giacomo, che stava iniziando a dare segni di declino senile, controllare il Parlamento si dimostrò particolarmente difficile, lo stesso problema che avrebbe afflitto Carlo durante il suo regno. Nel corso dell'ultimo anno di vita del padre, fu lui, di fatto, assieme a Buckingham, a detenere il potere.
[modifica] Primi anni di regno
Carlo ascese al trono nel marzo 1625 e il 1 maggio dello stesso anno si sposò per procura con Enrichetta, più giovane di lui di nove anni. Il suo primo Parlamento, di cui egli aprì la sessione in maggio, era contrario al suo matrimonio con Enrichetta, cattolica, temendo che Carlo avrebbe eliminato le pesanti limitazioni a cui i cattolici erano sottoposti e minare la posizione ufficiale della parte protestante. Sebbene avesse promesso al Parlamento che non avrebbe attenuato le leggi restrittive contro i cattolici, Carlo promise l'esatto contrario nell'accordo segreto di matrimonio che aveva stretto con il re di Francia. La coppia si sposò il 13 giugno 1625 a Canterbury, e Carlo fu incoronato il 2 febbraio 1626, ma senza la moglie per questioni religiose. La coppia ebbe nove figli, di cui tre figli e tre figlie sopravvissero all'infanzia.
La sfiducia nei confronti della politica religiosa di Carlo si accrebbe a causa della controversia intorno all'ecclesiastico Richard Montague. Questi aveva argomentato in un pamphlet contro gli insegnamenti di Calvino, provocando l'immediata ostilità dei Puritani. Un membro puritano della Casa dei Comuni, John Pym, attaccò il libello di Montague durante il dibattito, a cui questi rispose con un altro pamphlet intitolato "Appello Caesarem" ("mi appello a Cesare, una allusione all'appello contro le persecuzione dei Giudei fatto da San Paolo. Carlo offrì all'ecclesiastico la sua protezione, aumentando l'ostilità dei Puritani nei suoi confronti.
La principale preoccupazione di Carlo durante i suoi primi anni di regno fu la politica estera. Federico V Elettore Palatino, il marito della sorella Elisabetta, uno dei protagonisti della prima fase della Guerra dei Trent'anni, aveva perso i suoi possedimenti e ci si attendeva da Carlo che soccorresse il cognato entrando in guerra contro il re di Spagna, per poter fare pressione sull'Imperato (i due rami degli Asburgo erano alleati durante il conflitto).
Il Parlamento optò per un poco costoso attacco navale alle colonie spagnole del Nuovo Mondo, sperando che la cattura della flotta spagnola e dei suoi carichi preziosi potesse finanziare la guerra. Carlo, al contrario, propendeva per una più aggressiva e più costosa azione nel Continente. La Camera dei Comuni concesse al re un finanziamento d £140000 sterline, cifra che il re ritenne insufficiente. Inoltre la Camera dei Comuni concesse al re la riscossione di alcune importanti tasse solo per un anno, sebbene ai precedenti sovrani sin dal 1414 tale diritto fosse sempre stato concesso a vita. Il questa maniera, la Camera dei Comuni sperava di poter controllare il potere di Carlo costringendolo a rinnovare la concessione ogni anno.
Gli alleati di Carlo I nella Camera dei Lord, guidati da Buckingham, rifiutarono di approvare il provvedimento, e così, sebbene nessuna concessione ufficiale gli fosse stata data, Carlo continuò a raccogliere le tasse.
[modifica] Figli
Nome | Nascita | Morte | Note |
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Carlo Giacomo, Duca di Cornovaglia | 13 marzo 1629 | 13 marzo 1629 | |
Carlo II | 29 maggio 1630 | 6 febbraio 1685 | sposa nel 1662 Caterina di Braganza; senza discendenti |
Giacomo II | 14 ottobre 1633 | 16 settembre 1701 | (1) sposa nel 1659, Lady Anna Hyde; con discendenza; la moglie morì nel 1671 (2) sposa nel 1673, Maria d'Este; con discendenza |
Enrico, duca di Gloucester | 8 luglio 1640 | 18 settembre 1660 | |
Maria | 4 novembre 1631 | 24 dicembre 1660 | sposa nel 1648, Guglielmo II, Prince di Orange; con discendenza |
Elisabetta Stuart | 29 dicembre 1635 | 8 settembre 1650 | |
Anna Stuart | 17 marzo 1637 | 8 dicembre 1640 | |
Caterina Stuart | 29 gennaio 1639 | 29 gennaio 1639 | |
Enrichetta Anna Stuart | 16 giugno 1644 | 30 giugno 1670 | sposa nel 1661, Filippo I, duca di Orléans; ha discendenza |
[modifica] Carlo I nella letteratura
Gli ultimi giorni e la fine fine di Carlo I sono presentati nel romanzo di Alexandre Dumas Vent'anni dopo, continuazione del celeberrimo I tre moschettieri.
[modifica] Voci correlate