Grondona
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 303 m s.l.m. | ||
Superficie: | 25,74 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 20,82 ab./km² | ||
Frazioni: | Variana, Chapparolo, Torrotta, Sezzella, Sasso, Lemmi, Cá di Lemmi | ||
Comuni contigui: | Arquata Scrivia, Borghetto di Borbera, Isola del Cantone (GE), Roccaforte Ligure, Vignole Borbera | ||
CAP: | 15060 | ||
Pref. tel: | 0143 | ||
Codice ISTAT: | 006085 | ||
Codice catasto: | E191 | ||
Nome abitanti: | grondonesi | ||
Santo patrono: | San Sebastiano | ||
Giorno festivo: | 20 gennaio | ||
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Grondona (in piemontese Grondòuna, in ligure Grondonn-a) è un comune della provincia di Alessandria sul torrente Spinti.
Indice |
[modifica] Storia
Di antica origine, non si conosce l'esatta ubicazione dell'epoca e quando e come scomparve. Parte prima dei domini dei vescovi di Tortona, che vi fondarono un castello.
Feudo imperial dei Fieschi dal 1310, passò ai Doria, dopo la caduta della famiglia in seguito alla congiura che da loro prese il nome (1548), e che ne mantennero il possesso fino al 1797, anno della soppressione dei feudi.
Il borgo ed il castello di Variana, documentati a partire dal 1305, furono nell'XI secolo dominio vescovi di Tortona, e poi dal 1419 degli Spinola.
[modifica] Il Castello
Ricostruito nel 1181, su iniziativa dei vescovi di Tortona, che vi costruirono il castello, che era di forma oblunga, con tre torri cilindriche e una cappella, segui la storia di Grondona, dal 1797 venne abbandonato. Venne distrutto da una frana il 12 aprile 1934 che provocò dieci vittime. Il quotidiano Il Secolo XIX di Genova del 14 aprile 1934 scrive della frana in questo modo, all'epoca Grondona era frazione di Arquata Scrivia:
IN UNA FRAZIONE DI ARQUATA SCRIVIA
Arquata Scrivia, 13 aprile. La notte scorsa, nella frazione di Grondona - gruppo di rustiche case annidate nell'alta valle degli Spinti, sotto un grosso castello in parte in rovina - è accaduta fulminea una sciagura gravissima che ha gettato nel lutto più profondo il paese e che ha addolorato e impressionato gli abitanti della regione.Mancavano pochi minuti alle 23, quando dalla vetta del monte soprastante l'abitato di Grondona e sul quale dominava il castello si è
spaccata in due e la parte a levante è precipitata per una larghezza di 200
metri sul borgo Castello.I pochi paesani che ancora non si erano coricati,
avvertirono una forte scossa, seguita da un boato fortissimo. La frana, per
tutta la lunghezza del monte a levante del piccolo paese, che non conta più di
ottocento abitanti, si abbatteva con furore di distruzione sulle case
sottostanti, recando ovunque la rovina e la morte. Le macerie irruppero violente
sopra l'abitato del borgo, radendo al suolo cinque case e lesionandole altre
dieci. La maggior parte della popolazione che a quell'ora era stata sopresa nel
sonno è uscita tutta dalle case senza rendersi subitamante conto di che cosa si
trattasse.L'opera di soccorso è stata subito iniziata per dissoterrare coloro
che sopresi nel sonno, erano stati trovati e seppelliti dalle macerie delle case
e della frana.Poco prima delle 11 mentre la frana continuava a sfaldarsi, con
grave pericolo per il resto del paese di Grondona e di tutti i volenterosi
accorsi che hanno lavorato con grande lena ed elevatissimo spirito altruistico,
tutte le salme sono state estratte dalle macerie. Il triste elenco è il seguente:
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La decima vittima, cioè la possidente Gentile Maria vedova Amadori, da Borghetto di Borbera, d'anni 78, proprietaria d'una villetta in paese, è tuttora sotto le macerie, essendo coperta da molti metri di rovine."
Tuttora del vecchio castello dopo questa frana rimane solo il mastio.
[modifica] Frazioni
Chiapparolo è una frazione dove si può ammirare una vecchia casa patronale con sulla facciata una vecchia meridiana restaurata. L'ultima domenica di luglio si svolge la Festa delle Tinelle mentre la festa patronale è quella della Madonna del Carmine il 16 luglio.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Altro
Dell'antico castello, distrutto da una frana nel 1934, non resta che il mastio.
La chiesa dell'Assunta, (XII secolo), a tre navate, ha un campanile originario decorato con tre file di archetti pensili.
[modifica] Manifestazioni
- Sagra A' Rampanna. Località Lemmi. Arte, tradizioni e musica. 2a domenica di agosto.
- Sagra della capra e della fersulla. Ultimo weekend di agosto.
[modifica] Bibliografia
Autori Vari. Il Secolo XIX 1886-1986. Il Secolo XIX, 1986.