Castelnuovo Scrivia
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 85 m s.l.m. | ||
Superficie: | 45,43 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 122,36 ab./km² | ||
Frazioni: | Gerbidi, Ova, Pilastro, Secco | ||
Comuni contigui: | Alzano Scrivia, Casei Gerola (PV), Guazzora, Isola Sant'Antonio, Molino dei Torti, Pontecurone, Sale, Tortona | ||
CAP: | 15053 | ||
Pref. tel: | 0131 | ||
Codice ISTAT: | 006053 | ||
Codice catasto: | C243 | ||
Nome abitanti: | castelnovesi | ||
Santo patrono: | San Desiderio | ||
Giorno festivo: | 23 maggio | ||
Sito istituzionale | |||
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Castelnuovo Scrivia (in piemontese Castelneuv da Scrivia) è un comune della Provincia di Alessandria, situato nella Pianura Padana, sulla destra del torrente Scrivia.
Vi nacque, nel 1485, il novelliere Matteo Maria Bandello
Indice |
[modifica] Storia
Fortificato per ordine di Teodorico, re degli Ostrogoti, intorno al 500, fu ampliato dal re longobardo Liutprando, nel 722. Alleato di Federico Barbarossa, partecipò alla distruzione di Tortona nel 1155, ottenendo in cambio privilegi.
In costante guerra con Tortona, fu per breve tempo libero comune, finché nel 1300 circa, entrò a far parte del Ducato di Milano, sotto la signoria di vari feudatari: Bandello, Torriani, Visconti, Carmagnola e Sforza.
Nel 1570, mutata la denominazione da Castelnuovo di Tortona in Castelnuovo Scrivia, divenne feudo dei marchesi Marini, e dopo l'estinzione di questa famiglia, dal 1778, dei Centurione.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Altro
La chiesa parrocchiale, dedicata ai santi Pietro e Paolo, in stile romanico, risale al XII secolo, sebbene rimaneggiata nel XVI e nel XIX secolo. interessante il portale con leoni stilofori, lunetta e capitelli, eseguiti dal magister Albertus all'epoca di Federico Barbarossa (come attesta l'iscrizione stessa). L'interno, a tre navate, conserva un dipinto su tavole di Alessandro Berri, L'Ultima cena, un affresco del XV secolo rappresentante la Madonna della Misericordia, e quattro capitelli del 1100, residui della antica pieve. Tra le cappelle merita una menzione quella del SS. Sacramento (cappella lunga).
Il palazzo pretorio (castello dei Torriani e Bandello) ha un bel porticato ogivale, bifore e arengo. Al piano superiore alcune sale con affreschi dei secoli XV e XVI. Il castello è dominato da una torre merlata, alta 39 metri.
La chiesa di Sant'Ignazio (XVII secolo), ospita pregevoli opere tra cui: il Cristo deposto, a grandezza naturale, in legno rosa di Rodi; la statua lignea di Santa Caterina d'Alessandria; la tavola raffigurante Cristo fra santi attribuita a Gabriel da Castronovo.
Palazzo Centurione, di impronta genovese, del XVII secolo, è oggi sede del museo civico.
Della cinta muraria, abbattuta nel 1828, non resta oggi che un grande arco secentesco.
All'interno del centro storico si trovano, tra l'altro, alcune case quattrocentesche e la casa natale di Matteo Bandello.
Da segnalare inoltre l'antica Fraz.Ova impreziosita dall'omonima Villa Ova.