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| Peugeot Type 161 / Type 172 "Quadrilette" |
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Una Quadrilette Type 172
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Premio Auto dell'anno nel
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Costruttore
Peugeot
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Altre caratteristiche
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Dimensioni e pesi
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| Lunghezza |
2950-3400 mm |
| Larghezza |
1170-1260 mm |
| Altezza |
mm |
| Passo |
{{{passo}}} mm |
| Peso |
kg |
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Altro
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| Altre versioni |
torpedo |
| Progetto |
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| Design |
[[]] |
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{{{design2}}} |
| Altre antenate |
{{{altre_antenate}}} |
| Altre eredi |
Peugeot Type 190 S |
| Della stessa famiglia |
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| Concorrenti |
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| Esemplari prodotti |
circa 60 mila esemplari |
| Note |
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La Quadrilette era una piccola vettura prodotta negli anni '20 dalla Casa francese Peugeot in più modelli e versioni.
Presentata nel dicembre 1919 al Salone di Parigi, la Peugeot Type 161 fu però lanciata oltre due anni più tardi, nel 1922. La Type 161 fu senza dubbio una delle Peugeot più popolari di sempre presso gli appassionati. Nata da un ulteriore sviluppo del progetto che anni addietro portò alla realizzazione della Bebè, la Type 161 fu una variante sul tema della vettura economica. Anch'essa biposto come la sua antenata e anch'essa dotata di una sola portiera per l'accesso ai due sedili, la Type 161 era però più somigliante ad una motocicletta a quattro ruote che non ad una vera e propria autovettura. Infatti una delle più singolari particolarità della Type 161 stava nel fatto di possedere due posti uno dietro l'altro, dando alla vettura una grossa impronta motociclistica. Ciò le valse l'appellativo di Quadrilette, che divenne celebre e arrivò fino ai giorni nostri. Rispetto alla "Bebè", la Quadrilette vantava anche un'impostazione sportiveggiante più marcata, proprio per la sua particolare architettura di tipo motociclistico. Restava in ogni caso una vettura per il popolo, progettata risparmiando sui costi di produzione per limitare al massimo il prezzo di listino finale. Anche le dimensioni erano ridotte: una Quadrilette Type 161 era lunga 2,95 metri e larga appena 1,17, dal momento che due posti sistemati longitudinalmente permettevano un grosso risparmio in termini di ingombri. Il successo non tardò ad arrivare: gli ordini si fecero innumerevoli col passare dei mesi e per la Casa francese fu un ottimo incentivo per lanciare delle nuove versioni: nacquero così la Type 161 E e la Type 172, che avrebbe dapprima affiancato e poi sostituito la Type 161. Durante il 1923 ed il 1924 entrambi i modelli erano in listino, mentre a partire dal 1925 rimase in listino solo la Type 172. Quest'ultima condivideva praticamente tutta la meccanica della sua antenata, compreso il motore. Rispetto alla Type 161 era però più lunga di 20 cm e più larga di 3. Anche per la Type 172 il successo fu grande: nei primi due anni raggiunse 8700 esemplari prodotti, stracciando anche gli alti numeri di vendita della Type 161. Nel 1924, quando la Type 161 era ancora in listino, vennero lanciate due nuove versioni della nuova Quadrilette: la Type 172 BC e la Type 172 BS. La prima era leggermente più grande (6 cm più larga e più lunga) e montava la stessa meccanica della Type 161, mentre la seconda era più corta (solo 2,98 in lunghezza) ma montava un propulsore leggermente rivisto e portato a 720 cc. I due modelli che sancirono definitivamente il grande successo della Quadrilette arrivarono però nel 1926: erano le Type 172 R ed S, le più grandi della gamma 172 (erano lunghe 3,40 metri). Erano equipaggiate con il motore da 720 cc della Type 172 BS e furono vendute in oltre 27 mila esemplari, facendo della Quadrilette l'auto più venduta fino a quel momento dalla Peugeot. Nel 1929 furono presenttae però due nuovi modelli: la 201 e la Type 190 S. Le due vetture furono le sostitute della Quadrilette sia verso l'alto (201) che verso il basso (190 S). In ogni caso, pur essendo più moderne e pur avendo anch'esse numerosi pregi, persero quel fascino particolare che la Quadrilette portava con se' grazie alla sua particolare architettura. La Quadrilette fu perciò definitivamente pensionata nello stesso anno.
[modifica] Meccanica semplice
La Quadrilette Type 161 era equipaggiata da un piccolo motore a 4 cilindri da 667 cc, in grado di erogare una potenza massima di 10 CV a 3000 giri/min ed in grado di spingere la piccola vettura ad una velocità massima di 60 km/h. La trazione era sulle ruote posteriori ed il cambio era a 3 marce. All'interno, il posto guida era semplicissimo ed essenziale: i pedali erano tre, ma quello della frizione era a destra, un po' distanziato dagli altri due. Il pedale del freno e dell'acceleratore erano invece più ravvicinati tra loro, in modo da consentire le manovre di tacco-punta con più facilità. Ciò dimostra anche l'antichità di una simile tecnica, già nota negli anni '20 ed applicata anche a questa piccola sportiva, quasi a sottolinearne la vocazione sportiveggiante. Anche i consumi erano limitati: grazie anche al peso contenuto, e all'economicità del propulsore, si riuscivano anche a percorrere 20 km con un litro di carburante.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
Peugeot
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