Repubblica Democratica del Congo
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Motto: Democrazia - Giustizia - Unità | |||||||||
Informazioni | |||||||||
Nome completo: | Repubblica Democratica del Congo | ||||||||
Nome ufficiale: | République démocratique du Congo | ||||||||
Lingua ufficiale: | Francese | ||||||||
Capitale: | Kinshasa (4.500.000 ab.) | ||||||||
Politica | |||||||||
Governo: | Repubblica | ||||||||
Presidente: | Joseph Kabila | ||||||||
Indipendenza: | 30 giugno, 1960 | ||||||||
Ingresso all'ONU: | 20 settembre, 1960 | ||||||||
Area | |||||||||
Totale: | 2.345.410 km² (12°) | ||||||||
% delle acque: | 3,3 % | ||||||||
Popolazione | |||||||||
Totale ( ): | 55.225.478 ab. (23°) | ||||||||
Densità: | 24 ab./km² | ||||||||
Geografia | |||||||||
Continente: | Africa | ||||||||
Fuso orario: | UTC +1, UTC +2 | ||||||||
Economia | |||||||||
Valuta: | Franco congolese | ||||||||
PIL (PPA) (2005): | 46.491 milioni di $ (78°) | ||||||||
PIL procapite (PPA) (2005): | 774 $ (177°) | ||||||||
HDI (2004): | 0,391 (basso) (167°) | ||||||||
Energia: | 0,011 kW/ab. | ||||||||
Varie | |||||||||
TLD: | .cd | ||||||||
Prefisso tel.: | +243 | ||||||||
Sigla autom.: | CD | ||||||||
Inno nazionale: | Debout Kongolaise | ||||||||
Festa nazionale: | 30 giugno | ||||||||
La Repubblica Democratica del Congo è uno Stato dell'Africa Centrale.
Confina a nord con la Repubblica Centrafricana, a nord-est con il Sudan, ad est con l'Uganda, il Ruanda, il Burundi e la Tanzania, a sud con lo Zambia e l'Angola, a ovest con l'Oceano Atlantico e la Repubblica del Congo.
Dal 1971 al 1997 era nota come Zaire (pron. Zaïre).
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Preistoria e medioevo
La zona che porta oggi il nome di Repubblica Democratica del Congo è popolata da circa 10.000 anni. Tra il VII e l'VIII secolo vi si installarono tribù Bantu provenienti dall'attuale Nigeria.
Fino all'invasione portoghese il Congo era costituito da grandi regni, che furono devastati dalla tratta degli schiavi e dell'emergere di nuovi rapporti di forza, che sfociarono nella colonizzazione.
La dominazione e lo sfruttamento ufficiale da parte degli europei iniziarono negli anni 1870.
La prima carta europea della regione si deve all'esploratore veneziano al servizio del Portogallo Alvise Cadamosto (XVI secolo). L'esplorazione analitica si deve invece all'inglese Henry Morton Stanley, che esplorò e cartografò l'intero tracciato del fiume Congo, e fu decisiva per la colonizzazione.
[modifica] La colonizzazione belga
Durante la Conferenza di Berlino del 1885 (nel corso della quale l'Africa fu dichiarata res nullius, il che permetteva agli europei di appropriarsene ufficialmene e senza scrupoli), il Congo fu assegnato al re del Belgio Leopoldo II.
Il re fece del paese una sua proprietà personale e gli diede il nome di Stato Libero del Congo. Nome carico di ironia (involontaria?) in quanto la popolazione indigena doveva raccogliere caucciù per conto del re - e ne doveva raccogliere molto, giacché il mercato era in espansione per la crescente domanda di autoveicoli e relativi pneumatici. Questa produzione fece la fortuna di Leopoldo, che in suo onore fece costruire molti edifici a Bruxelles e a Ostenda.
Tra il 1885 e il 1908, i mercenari che lavoravano per conto del re dei Belgi assassinarono tra i 5 e i 15 milioni di Congolesi, anche se non mancarono voci di protesta: in particolare, l'Associazione per la riforma del Congo (CRA), fondata nel 1904 dal giornalista inglese E.D. Morel, diede vita ad un grande movimento di opinione che coinvolse migliaia di persone sia in Europa che negli Stati Uniti, e a cui si unirono anche personalità come Mark Twain, Arthur Conan Doyle e il diplomatico britannico Roger Casement, che in un rapporto aveva condannato i metodi praticati in Congo. L'ampiezza delle proteste, che si protrassero sino al 1913 spinsero Leopoldo a cedere la propria sovranità sulla colonia, cedendola, in cambio di un congruo pagamento, al governo belga.
[modifica] Il Congo Belga
Nel 1908 il Parlamento belga dovette cedere alla pressione internazionale, per mantenere un qualche prestigio in Europa. Da allora il paese divenne il Congo belga, non più oggetto di proprietà personale del re, ma soggetto al Regno: il cambiamento fu pressoché irrilevante.
Lo stato belga continuava così la campagna di abbrutimento e di alienazione delle popolazioni, facendo ricorso a metodi di apartheid basati su classificazioni etniche fittizie, "integrando" la popolazione tramite l'insegnamento della religione cattolica e l'utilizzo di personale autoctono nei corpi militari. Durante la seconda guerra mondiale, ad esempio, il piccolo esercito congolese riportò un certo numero di vittorie sulle truppe italiane nell'Africa del Nord.
Numerosi esponenti delle tante etnie congolesi, tra cui Simon Kimbangu, si opposero fin dall'inizio all'oppressivo regime coloniale: tutti pagarono con la vita.
[modifica] L'indipendenza
Nel 1959, dopo aver lasciato il paese per sottrarsi alla prigione, Patrice Émery Lumumba, uno dei principali protagonisti della lotta per l'indipendenza del paese, decise di partecipare alla Conferenza di Bruxelles sul Congo (20 gennaio - 20 febbraio 1960), riuscendo ad imporsi come uno dei protagonisti di primo piano.
Temendo una guerra d'indipendenza come quella che ancora infiammava l'Algeria, il governo belga ritenne opportuno ritirarsi prima di trovarsi coinvolto in un conflitto: in tal modo il Congo ottenne l'indipendenza il 30 giugno 1960, dopo un decennio di lotte politiche. Lumumba, che era divenuto il primo Primo ministro della Repubblica democratica del Congo, avrebbe voluto fare del Congo uno stato federale, ma valutazioni di carattere politico sconsigliarono tale opzione.
Con la nascita della Repubblica Lumumba era divenuto anche ministro della Difesa. Poco tempo dopo l'indipendenza l'esercito, al cui comando erano rimasti gli ufficiali belgi, si ribellò pretendendo la sostituzione degli ufficiali belgi con personale autoctono: numerosi belgi ritennero opportuno rimpatriare (proprio come fecero in Algeria i piedi neri) svuotando, di fatto, l'impalcatura amministrativa del giovane stato di uomini e competenze necessarie. Negli stessi anni spinte autonomistiche si manifestavano nel bacino minerario della provincia di Katanga.
Il governo belga inviò le proprie truppe per proteggere i connazionali che rientravano proprio mentre Lumumba si rivolgeva all'ONU. Occorre ricordare che tutto cio' avveniva in piena guerra fredda: ciò spiega perché il dibattito al Palazzo di Vetro si fece estremamente acceso. Gli U.S.A. cercavano di imbrigliare la manovra delle Nazioni Unite sia perché non riconoscevano come controparte legittima Lumumba, sospettato di collusione con l'Unione Sovietica, sia perché, in piena sintonia con le multinazionali che continuavano a sfruttare le risorse congolesi, non intendevano minimamente permettere all'URSS di intrecciare rapporti economico-politico-militari con stati centroafricani. In seguito alle pressioni statunitensi l'ONU rifiuto' di inviare, come richiesto da Lumumba, un proprio contingente internazionale incaricato di mantenere l'ordine pubblico nel Katanga; Lumumba, allora, si rivolse verso l'URSS: questa mossa si rivelo' controproducente. Eisenhower e il governo belga decisero di liberarsi definitivamente di lui.
Arrestato dal colonnello Mobutu, Lumumba riuscì a fuggire una prima volta. Nuovamente catturato, venne consegnato, su ordine del ministro degli Esteri belga, nelle mani di Tchombé, in Katanga, dove fu torturato e assassinato. Il suo corpo venne disciolto nell'acido: era il gennaio 1961. Nonostante alcune rivolte di suoi fedeli, il paese rimase nelle mani di Mobutu.
[modifica] Dittatura e guerra civile
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Per approfondire, vedi la voce Guerra civile del Congo. |
Dal 1961 al 1997 Mobutu Sese Seko governò il Paese come un dittatore. Nel 1997 Laurent-Désiré Kabila rovesciò il regime di Mobutu e dal maggio 1997 al suo assassinio nel 2001 fu Presidente della Repubblica Democratica del Congo. 1998 un anno di pace. Dal 1998 al 2003 il Paese è stato teatro di una sanguinosa guerra civile terminata con un governo di unità nazionale nel quale i quattro vicepresidenti si spartirono il territoro. Nel 2001 Joseph Kabila successe al padre Laurent-Désiré come presidente e nel dicembre 2006 è stato rieletto.
[modifica] Geografia
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Per approfondire, vedi la voce Geografia della Repubblica Democratica del Congo. |
[modifica] Province della Repubblica Democratica del Congo
[modifica] Future province previste dalla nuova costituzione del 2005
La nuova costiuzione del Congo del 2005 (articolo 2) ha creato 25 nuove province,accanto alla città/provincia di Kinshasa,la quale rimane la capitale dello stato; questa nuova organizzazione territoriale entrera in vigore entro 36 mesi della promulgazione della nuova constituzione.
- Kinshasa (Capitale : Kinshasa)
- Kongo central (Capitale : Matadi)
- Kwango (Capitale : Kenge)
- Kwilu (Capitale : Kikwit)
- Mai-Ndombe (Capitale : Inongo)
- Kasaï (Capitale : Luebo)
- Lulua (Capitale : Kananga)
- Kasaï oriental (Capitale : Mbuji-Mayi)
- Lomami (Capitale : Kabinda)
- Sankuru (Capitale : Lodja)
- Maniema (Capitale : Kindu)
- Sud-Kivu (Capitale : Bukavu)
- Nord-Kivu (Capitale : Goma)
- Ituri (Capitale: Bunia)
- Haut-Uele (Capitale : Isiro)
- Tshopo (Capitale : Kisangani)
- Bas-Uele (Capitale : Buta)
- Nord-Ubangi (Capitale : Gbadolite)
- Mongala (Capitale : Lisala)
- Sud-Ubangi (Capitale : Gemena)
- Équateur (Capitale : Mbandaka)
- Tshuapa (Capitale : Boende)
- Tanganyika (Capitale : Kalemie)
- Haut-Lomami (Capitale : Kamina)
- Lualaba (Capitale : Kolwezi)
- Haut-Katanga (Capitale : Lubumbashi)
[modifica] Città principali
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[modifica] Demografia
[modifica] Lingue
C'è una stima totale di 242 lingue parlate nella Repubblica democratica del Congo. Di queste, soltanto 4 hanno lo status di lingue nazionali: Kikongo, Lingala, Tshiluba e Swahili.
Il Lingala, é stata fatta lingua ufficiale dell'esercito sotto Mobutu, ma dalle ribellioni dell'esercito nell'Ovest si usa anche lo Swahili. Il Francese è la lingua ufficiale del paese. È usata come lingua etnicamente neutrale e si usa come lingua franca di comunicazione tra i differenti gruppi etnici del paese. Quando il paese era una colonia belga, le quattro lingue ufficiali erano già insegnate nelle scuole primarie: questo fa del paese uno dei pochi ad aver avuto l'insegnamento delle lingue locali durante l'occupazione coloniale europea.
[modifica] Ambiente
La foresta pluviale ricopre gran parte del bassopiano della Repubblica Democratica del Congo e contiene una grande varietà di specie alcune della quali rare ed endemiche, fra queste lo scimpanzé, il bonobo, il gorilla di montagna, l'okapi e il rinoceronte bianco. Cinque dei parchi nazionali del paese sono compresi nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO:
- Garamba National Park,
- Kahuzi-Biega National Park,
- Salonga National Park
- Virunga National Park
- Okapi Wildlife Reserve.
La guerra civile ha seriamente danneggiato le condizioni economiche e molti dipendenti dei parchi hanno abbandonato il lavoro. Tutti cinque i siti sono elencati nel patrimonio in pericolo.
Nell'ultimo secolo la RDC è divenuta il centro principale di quello che è chiamato il problema del bushmeat, considerato uno dei pericoli ambientali più grandi, in pratica consiste nella caccia di animali selvatici con trappole effettuata allo scopo alimentare.
[modifica] Flora
La foresta pluviale della RDC non è fitta come quella della Guinea, le specie più diffuse sono gli alberi della cola, le palme da olio, varie specie di Ficus e di Coffea, molto diradate sono le piante di legno pregiato come il mogano e l'ebano. La foresta pluviale si interrompe a sud per lasciare posto, sui rilievi, alla savana e alle steppe. La savana caratterizza anche i rilievi che circondano la depressione del bacino del Congo, sulle montagne occidentali si trovano tratti di foresta lungo il corso dei fiumi. Nella parte finale del Congo sono diffuse le mangrovie e le palme del genere Phoenix spinosa, nelle aree più interne è coltivata la palma da olio.
[modifica] Fauna
Particolarmente varia e abbondante è la fauna, tra cui si annovera il leone, l’elefante, il leopardo, lo scimpanzé, il gorilla, la giraffa, l’ippopotamo, la zebra, il bufalo e varie specie di rettili e di uccelli; numerosissimi gli insetti, molti dei quali portatori di malattie endemiche, come la mosca tse-tse e la zanzara Anopheles, che trasmette la malaria.
[modifica] Politica
La situazione politica attuale della Repubblica Democratica del Congo è piuttosto ambigua, il paese si trova in una sorta di fase di transizione dalla guerra civile alla trasformazione in una repubblica presidenziale.
La nuova costituzione del 2005, oltre alla modifica della suddivisione amministrativa, prevede un sistema bicamerale composto da un senato ed un'Assemblea nazionale. L'esecutivo è composto da 60 persone guidato da un presidente e quattro vicepresidenti. Il presidente è anche il comandante in capo delle forze armate.
[modifica] Politica interna
[modifica] Politica estera
[modifica] Bibliografia
[modifica] Argomenti correlati
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda della Repubblica Democratica del Congo dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
- I Pigmei africani Cultura e musica dei primi abitanti del Congo, con foto e note etnografiche
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