Parco nazionale dell'Aspromonte
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Tipo di area: | Parco Nazionale |
Codifica EUAP: | EUAP0011 |
Regioni: | Calabria |
Province: | Reggio Calabria |
Class.internaz.: | SIC |
Provvedimenti istitutivi: | D.P.R. 14 gennaio 1994 pubbl. su Gazzetta Ufficiale n. 73 del 29 marzo 1994 |
Superficie a terra: | 76.053 ha |
Gestore: | Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte Via Aurora, snc - 89050 - Gambarie di Santo Stefano in Aspromonte (RC) Tel 0965 743060 Fax 0965 743026 enteparcoaspromonte@tin.it |
Presidente: | Antonio Perna |
Sito istituzionale |
Il Parco nazionale dell'Aspromonte si trova in Calabria, in provincia di Reggio Calabria ed è stato istituito nel 1989.
Indice |
[modifica] Finalità dell'Ente
Le finalità dell'istituzione riguardano la salvaguardia del patrimonio ambientale, storico, culturale, folcloristico ed archeologico e la valorizzazione delle attività economiche e sociali compatibili con la tutela.
Ciò viene attuato attraverso:
- la cura la redazione del Piano e del Regolamento del Parco;
- l'elaborazione del Piano pluriennale di sviluppo economico e sociale;
- la realizzazione la tabellazione, i percorsi di interesse naturalistico e le aree attrezzate;
- la promozione con risorse finanziarie proprie l'espansione dell'agricoltura biologica ed il recupero dei nuclei abitativi rurali;
- l'organizzazione di attività di monitoraggio per il controllo del territorio e per la prevenzione degli incendi boschivi.
L'ente parco collabora inoltre con le amministrazioni locali per la valorizzazione dei beni culturali e la promozione delle strutture ricettive, allo scopo di incrementare il turismo e, favorendo conseguentemente l'occupazione.
[modifica] Territorio
L'Aspromonte costituisce l'ultimo tratto delle cosiddette "Alpi Calabresi", termine con il quale i geologi indicano il complesso montuoso formato dalla Sila, dalle Serre e dall'Aspromonte, per evidenziare il fatto che queste montagne, formate da rocce cristalline e principalmente granitiche hanno un'origine ed una geologia diverse da quella dell'Appennino vero e proprio, che invece è di origine sedimentaria e prevalentemente calcareo, che termina a sud con il Pollino e l'Orsomarso.
Esso si presenta come un’enorme piramide di roccia che, abbracciata da due mari - Jonio e Tirreno - si inerpica fino ai 1.955 m di Montalto, la sua cima più alta: un perfetto belvedere naturale da cui si può ammirare in tutta la sua bellezza lo Stretto di Messina.
Nella sua parte più alta il massiccio si presenta come un complesso di altipiani, mentre i pendii scendono verso il mare talora con giganteschi terrazzi - detti piani o campi - talaltra con strette e suggestive vallate, animate da torrenti dal corso impetuoso che, durante il tragitto, raccolgono l'acqua di affascinanti cascate (Forgiarelle, Maesano etc.).
I torrenti dell'Aspromonte, le "fiumare", si presentano con ampi letti di detriti, secchi per quasi tutto l’anno, ma che con le piogge invernali vengono inondati improvvisamente dall’acqua. Lungo il corso di una di queste, la fiumara Bonamico, una gigantesca frana ha dato origine al lago Costantino, unico lago di sbarramento italiano ad avere una origine recentissima: 31 dicembre 1972.
Tipica dell'Aspromonte è la presenza delle "pietre", grandi conglomerati rocciosi modellati dal vento e l'acqua hanno dato forme particolari che hanno fatto meritare loro nomi particolari: la Pietra di Febo, la Pietra Castello, le guglie delle Torri (Dolomiti) di Canolo, le Rocche di San Pietro, le Rocce degli Smalidetti, la Pietra Cappa, la Pietra Lunga, la Pietra Castello, la Rocca del Drago.
Vicino Natile, per via di insediamenti rupestri, il paesaggio ricorda addirittura le Meteore della Cappadocia.
[modifica] I comuni

Il Parco comprende il territorio dei seguenti comuni, tutti in provincia di Reggio Calabria (in ordine alfabetico):
Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Cardeto, Careri, Ciminà, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Mammola, Molochio, Oppido Mamertina, Palizzi, Platì, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Sant'Agata del Bianco, Santa Cristina d'Aspromonte, Samo, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sinopoli, Staiti, Varapodio.
[modifica] La Flora
Il massiccio reggino dell'Aspromonte è coperto per oltre 40.000 ettari da fitti boschi e foreste di faggio o di faggio e pino laricio (Pinus brutia???) o anche di faggio e abete bianco. Su circa 2.000 metri di dislivello si succedono tutte le principali fasce di vegetazione tipiche dell'Appennino meridionale.
La vegetazione dell'Aspromonte è ricca e variegata grazie ad un clima che, da mite sulla costa, determina ad alta quota inverni freddi, piovosi, nevosi ed estati umide.
Alla zona bassa sempreverde, caratterizzata da ulivi, agrumi e dalla macchia mediterranea (ginestra, cisto, fillirea, corbezzolo, lentisco, leccio e mirto), succede la fascia caratterizzata da castagni fino ai 1.000 m; aceri, frassini, ontani neri e ontani napoletani fino ai 1.200 m.
In particolare le differenze di vegetazione si accentuano spostandosi dal litorale tirrenico a quello jonico. Nel versante montano di questa zona, sono presenti diverse specie di querce, dai roveri e roverelli ai farnetti.
Sulla fascia tirrenica, dove maggiore è l'umidità e più frequenti sono le precipitazioni, prevalgono foreste di faggio, dai 1.200 ai 2.000 m e di abete bianco, fra i 1.000 e i 1.700 m
Nei valloni del pendio tirrenico si trova la felce tropicale Woodwardia radicans, dalle lunghe forche che raggiungono anche i due metri, rarità tipica dei tropici, che sull'Aspromonte è presente a 200-400 m per l'elevata umidità, la poca luce e le minime escursioni termiche.
[modifica] La Fauna
La fauna completa il patrimonio naturalistico dell'Aspromonte.
Protetti dalla fitta vegetazione e dal clima in prevalenza mediterraneo molte specie animali trovano in Aspromonte il loro habitat ideale.
Il parco ospita diversi tipi uccelli quali:
- il Picchio nero, specie poco comune che si sta espandendo sul massiccio aspromontano, ha la sua caratteristica di creare buchi regolari nelle cortecce degli alberi;
- I rapaci costituiscono forse l'elemento più di spicco della fauna vertebrata dell'Aspromonte, sono infatti presenti:
- l'Aquila reale, ritornata recentemente a nidificare nella zona grazie alla riduzione del disturbo dell'uomo, dovuta all'istituzione del Parco;
- il Gufo reale, il più grande rapace notturno europeo, che raggiunge i 3 Kg di peso e un'apertura alare di 180 cm;
- il Biancone, rapace diurno dal piumaggio bruno sul dorso e bianco inferiormente, ha un'apertura alare di circa 2 mt;
- l'Astore;
- lo Sparviero;
- il Falco Pecchiaiolo negli ambienti più aperti nei periodi di passo.
- I rapaci costituiscono forse l'elemento più di spicco della fauna vertebrata dell'Aspromonte, sono infatti presenti:
Fra i mammiferi la montagna aspromontana offre un ottimo rifugio per:
- il lupo, che nei parchi calabresi ha ripreso a riprodursi ed espandersi;
- il gatto selvatico, che differisce dal gatto domestico per le dimensioni maggiori, per il pelo folto di colore grigio-nerastro con striature evidenti sui fianchi, e per la coda corta e grossa con anelli alternati di colore chiaro e scuro.
- il Driomio, roditore presente in Calabria e sulle Alpi orientali;
- la Martora;
- lo Scoiattolo nero, frequente quanto simpatico, sottospecie particolare in quanto differisce dalle popolazioni settentrionali per avere il manto nero anziché rosso-marrone.
Fra gli altri vertebrati ricordiamo:
- alcuni anfibi esclusivi della fauna italiana come la Salamandrina degli occhiali;
- i rettili, la tranquilla quanto minacciata Testuggine comune.
[modifica] I beni culturali
L’estrema bellezza di questa montagna è pari solo alla sua storia. Lo stesso nome “Aspromonte”, che significa “candido, bianco”, risale alle popolazioni greche della costa ionica che ammiravano le candide formazioni montuose del massiccio.
Le presenze storiche, artistiche e archeologiche, testimonianze della cultura di antiche civiltà, sono presenti ovunque nel territorio aspromontano.
La chiesetta di San Leo, ad Africo, rappresenta uno dei pochi reperti basiliani esistenti in Aspromonte.
Bova assieme a Samo, Roccaforte del Greco, Bagaladi e Roghudi conservano forti caratteri della civiltà magnogreca. A Bova, inoltre, è possibile ammirare il castello normanno, da dove si domina la costa ionica. Il centro storico ospita antiche chiese medievali e dimore patrizie.
Gerace, scrigno architettonico, custodisce importanti bellezze artistiche e naturali, come il castello, del XII secolo, le chiese di San Francesco e di San Giovannello e la Cattedrale le cui colonne provengono dai tempi locresi.
San Giorgio Morgeto custodisce importanti resti ellenici. Il castello medievale, la Chiesa di San Francesco e il Monastero di San Domenico sono preziosi splendori dell'arte.
Tra i santuari aspromontani, quello in assoluto più frequentato è il Santuario di Polsi, dove alla fine di agosto e nei primi giorni di settembre si celebra la festa della Madonna della Montagna. La processione caratteristica ed il folklore che anima i giorni della festa sono un tuffo in un misto di fede, sacralità ed antiche usanze pagane.
[modifica] L’artigianato
In Aspromonte è presente un ricco artigianato, la cui diffusione si spiega con il forte attaccamento della popolazione alle tradizioni della propria terra. Il materiale più utilizzato è il legno, usato per fabbricare oggetti di uso agricolo e pastorale (cucchiai, stampi, …) ma anche strumenti musicali, come tamburelli e zampogne dette “ciaramelle”. Con il legno, quello della radice dell’erica arborea calabrese, sono realizzate le pipe, tra i prodotti artigianali più caratteristici. Diffusa, soprattutto a Gerace, la produzione di pizzi e merletti, realizzati all’uncinetto ed al tombolo. Gerace è nota anche per i prodotti in ceramica (fischietti, anfore, pigne, annaffiatoi, …), alcuni molto ricercati dai turisti. Meno diffusa è la tradizionale produzione di ceste e contenitori per usi diversi, realizzati intrecciando a mano il vimine del castagno e della paglia. Nei paesi dell’area grecanica, in particolare a Samo, sono prodotte le “pezzare”, stoffe variopinte realizzate al telaio, fatte da piccole strisce ricavate tagliando vecchi abiti in disuso. Sono, inoltre, prodotte, particolari e molto resistenti coperte di ginestra.
[modifica] I prodotti tipici agroalimentari
I prodotti alimentari dell’Aspromonte sono di tipica tradizione pastorale e contadina: il friabile pane di grano cotto nel forno a legna; il capocollo, salume ricavato dalla spalla o dal lombo del suino; i fagioli “pappaluni”; le patate d’Aspromonte; tra i formaggi, i caprini della Limina, la ricotta affumicata, il canestraio; il torrone ripieno di mandorle; il miele; l’olio extravergine d’oliva; il vino greco passito che si produce in una piccola zona del comune di Gerace, fuori dall’area della DOC Greco di Bianco. Tradizionali della cucina locale sono “i maccaruni ‘e casa”, maccheroni fatti a mano arrotolando un pezzetto di pasta attorno a un giunco oppure a un ferro da calza, conditi di solito con ragù di maiale e manzo o di capra. Ma anche lo stoccafisso, il “pesce che arriva dove il mare non c’è”, caratteristico delle zone di Mammola e Cittanova, dove hanno luogo delle vere e proprie “sagre dello stocco”. Non si può parlare di questa parte della Calabria senza citare la produzione di bergamotto, la cui fama è legata all’invenzione, nel 1704, della prima acqua di colonia a base di essenza di bergamotto, opera di un profumiere piemontese emigrato in Germania, a Colonia. In seguito allo sviluppo della industria profumiera e alla grande richiesta di essenza, le coltivazioni si estesero: nel 1830, nella zona di Melito Porto Salvo, i grandi proprietari terrieri dell’epoca realizzarono i primi impianti industriali di trasformazione. La maggioranza del prodotto attualmente è esportato sotto forma di olio essenziale all’estero, in particolare in Francia, per essere utilizzato dalle case cosmetiche e farmaceutiche. Da citare, infine, la straordinaria presenza nelle faggete dell’Aspromonte di varie qualità di funghi (porcini, pineroli, rositi, …).
[modifica] Come raggiungere il parco
- In auto:
- da Reggio Calabria uscire a Gallico e proseguire lungo la SS 184 per Gambarie;
- dall’autostrada A3 uscire a Bagnara Calabra e proseguire lungo la SS 112 per Sant'Eufemia d'Aspromonte - Gambarie.
- Per meglio visitare il Parco, percorrere la costa jonica o la tirrenica, per dirigersi poi verso l'interno usando come punti di riferimento i 37 comuni del Parco, che aprono la strada alle vallate.
- In treno: le stazioni più vicine sono Villa San Giovanni e Reggio Calabria.
- In aereo: Aeroporto di Reggio Calabria.
[modifica] Vino
[modifica] Cucina
[modifica] Bilbiografia
- A. Picone Chiodo, "I grandi alberi del Parco nazionale dell'Aspromonte", Edimedia, 2003;
- Felice Medici, "Il vecchio mulino ad acqua in Calabria", Laruffa Editore, Reggio Calabria, 2003;
- Giovanni Spampinato, "Guida alla flora dell'Aspromonte", Laruffa Editore, Reggio Calabria, 2002;
- Tonino Perna, "Aspromonte - I parchi nazionali come mezzo di sviluppo locale", Bollati Boringhieri, 2002;
- Maione - Monti - Principato - Rimboni, "Linee guida per la progettazione delle opere di difesa idrogeologica nel Parco nazionale dell'Aspromonte", Bios, 2002;
- F. Ruffino, "Tante meraviglie in una", Reclame, 1998;
- A. Picone Chiodo, "I segni dell'uomo nelle terre alte dell'Aspromote", Edimedia, 2005;
La bibliografia riguardante Reggio Calabria, la sua storia, le sue personalità è pressoché illimitata tanti e tali volumi sono stati scritti su questi argomenti.
Si indica qui, per comodità, una bibliografia essenziale, integrata eventualmente con l'indicazione di volumi strettamente correlati all'argomento trattato in pagina.
Per un approfondimento consulta la bibliografia dettagliata che integra quella essenziale qui riportata.
Bibliografia essenziale
- Francesco Arillotta, Reggio e le sue strade
- Daniele Castrizio, Maria Rosaria Fascì, Renato G.Laganà, Reggio Città d'Arte
- Giuseppe Caruso, Il castello aragonese di Reggio Calabria, Jason, Reggio Calabria, 1990
- Domenico Laruffa, Incontro con Reggio Calabria, Laruffa, Reggio Calabria, 2003, ISBN: 88-7221-196-4
- Renato Laganà, La città e il mare, Gangemi, Reggio Calabria, 1988
- Edward Lear, Diario di un viaggio a piedi. Reggio Calabria e la sua provincia (25 luglio - 5 settembre 1847), Laruffa, Reggio Calabria, 2003, ISBN: 88-7221-202-2
- Domenico Spanò Bolani, Storia di Reggio Calabria dai tempi primitivi al 1797, Barbaro, Oppido Mamertina (RC), 1977
- C. Guarna Logoteta, Storia di Reggio di Calabria dal 1797 al 1860. In appendice: Reggio dal 1860 al 1908, Barbaro, Oppido Mamertina (RC), 1994
Bibliografia dettagliata
- A.A.V.V., Il Museo Nazionale di Reggio Calabria, Laruffa, Reggio Calabria, 2004, ISBN: 88-238-3
- A.A.V.V., La provincia di Reggio, Ente Provinc. Turismo Reggio C. - SAGEP, Genova, 1974
- A.A.V.V., Reggio Calabria e la sua storia musicale in età moderna, Laruffa, Reggio Calabria, 2003, ISBN: 88-7221-200-6
- A.A.V.V., XXI Congresso Eucaristico Nazionale di Reggio Calabria (Atti), Laruffa, Reggio Calabria, 1989, ISBN: 88-7221-020-8
- Filippo Aliquò-Taverriti, Reggio 1908-1958, Reggio Calabria, 1958
- Pasquale Amato, Storia del Bergamotto di Reggio Calabria. L'affascinante viaggio del 'Principe degli Agrumi', Città del Sole, Reggio Calabria, 2005, ISBN: 88-7351-008-6
- Nicola Aricò, Riedificare contro la storia. Una ricostruzione illuministica nella periferia del Regno Borbonico, Gangemi, Reggio Calabria, 1984
- Franco Arillotta, Reggio nella Calabria spagnola...(1600-1650), Reggio Calabria, 1981
- Daniele Castrizio, Reggio Ellenistica, Gangemi, Reggio Calabria, ISBN: 8874486049
- Gaetano Cingari, Il Partito Socialista nel Reggino (1888-1908), Laruffa, Reggio Calabria, 1990, ISBN: 88-7221-050-X
- Gaetano Cingari, Reggio Calabria, Laterza, Roma-Bari, 1988
- Renato Crucitti, Il verde racconta. Piccole storie del mondo vegetale reggino, Laruffa, Reggio Calabria, ISBN: 88-7221-175-1
- G.Currò - G.Restifo, Reggio Calabria, Laterza, Roma-Bari, 1991
- Antonio De Lorenzo, Le Quattro motte estinte presso Reggio di Calabria, Laruffa, Reggio Calabria, 2001, ISBN: 88-7221-154-9
- Antonio De Lorenzo, Monografie e memorie reggine e calabresi, Laruffa, Reggio Calabria, 2000, ISBN: 88-7221-115-8
- Italo Falcomatà, Giuseppe De Nava, un conservatore riformista meridionale, Reggio Calabria, 1977
- Italo Falcomatà, Il Corriere di Calabria e l'opinione pubblica reggina nella grande guerra (1914-1918), Città del Sole, Reggio Calabria, 2004, ISBN: 88-7351-056-6
- Italo Falcomatà, La Grande Reggio di Genoese Zerbi
- Giovanni Giacco, La cruda estate di fuoco del 1943 - Reggio città ignota, Città del Sole, Reggio Calabria, 2004, ISBN: 88 7351 038 8
- Paola Mallamo, La storia, le storie. Gebbione - Luce su un quartiere di Reggio Calabria, Laruffa, Reggio Calabria, 2005, ISBN: 88-7221-283-9
- Costanza Pera, L'uomo del disordine. Ricordo di Italo Falcomatà, Città del Sole, Reggio Calabria, 2005, ISBN: 88-7351-087-6
- Costantino Giorgio Gatto, Nemesis - Un carabiniere, un'antica maledizione, Laruffa, Reggio Calabria, 2003, ISBN: 88-7221-220-0
- Elena Lattanzi, Il Museo Nazionale di Reggio Calabria. Memorie della Magna Grecia, Gangemi, Reggio Calabria, ISBN: 8874480490
- Giuseppe Marcianò, Operazione Baytown. Lo sbarco degli alleati in Calabria, Città del Sole, Reggio Calabria, ISBN: 88-7351-017-5
- Fulvio Mazza (a cura di), Reggio Calabria. Storia, Cultura, Economia, Rubbettino, Soveria Mannelli, 1993
- Antonino Meduri, Santa Caterina e San Brunello. Rioni di Reggio Calabria. Storia civile e religiosa, Città del Sole, Reggio Calabria, 2006, ISBN: 88-7351-084-1
- Luciana Menozzi, Architettura e 'regime'. Reggio Calabria negli anni venti", Gangemi, Reggio Calabria, ISBN: 8849200145
- Biagio Mincione (a cura di), L'Olio di oliva vergine della Provincia di Reggio Calabria, Laruffa, Reggio Calabria, 2000, ISBN: 88-7221-143-3
- Gaetano Passarelli, Mneme (il ricordo). Le icone del Piccolo Museo San Paolo di Reggio Calabria, Laruffa, 2002, Reggio Calabria, ISBN: 88-7221-187-5
- Gerardo Pontecorvo - Giuseppe Meduri, Gambarie in bianco e nero, Città del Sole, Reggio Calabria, 2005, ISBN: 88-7351-058-2
- Gerardo Pontecorvo, Gli alberi di Gambarie, Città del Sole, Reggio Calabria, 1997
- Gerardo Pontecorvo, Gambarie, l'Aspromonte, il Parco, Città del Sole, Reggio Calabria, 1998
- Agazio Trombetta, Reggio Calabria la memoria ricorrente. Cronache di eventi sismici, Città del Sole, Reggio Calabria, ISBN: 88 7351 038 8
- Enzo Vitale, La questione Dante Alighieri, raccolta di articoli pubblicati su Il Quotidiano della Calabria, Città del Sole, Reggio Calabria, 2004, ISBN: 88-7351-046-9
- Enzo Vitale, Da Destra a Destra, raccolta di articoli pubblicati su Il Quotidiano della Calabria, Città del Sole, Reggio Calabria, 2004, ISBN: 88-7351-046-9
- Enzo Vitale, Le chat de la Mediterranée, raccolta di articoli pubblicati su Il Quotidiano della Calabria, Città del Sole, Reggio Calabria, 2004, ISBN: 88-7351-041-8
- Enzo Vitale, L'utopia della 'Città libera', raccolta di articoli pubblicati su Il Quotidiano della Calabria, Città del Sole, Reggio Calabria, 2004, ISBN: 88-7351-046-9
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