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Re Lear (Shakespeare) - Wikipedia

Re Lear (Shakespeare)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Re Lear
di William Shakespeare
Tragedia in 5 atti
Tragedia in un atto unico

"Re Lear e il Buffone nel mezzo del temporale"

di William Dyce (1806-1864)

Titolo originale King Lear
Lingua originale inglese
Versioni dell'autore in altre lingue {{{Lingua2}}}
Genere Tragedia
Fonti letterarie {{{Soggetto}}}
Ambientazione {{{Scena}}}
Composto nel 1605-1606
Prima assoluta
Teatro:
Prima rappresentazione italiana
Teatro:
Versioni successive
Personaggi:
  • Lear re di Britannia
  • Goneril figlia di Lear
  • Regan figlia di Lear
  • Cordelia figlia di Lear
  • Duca di Albany marito di Goneril
  • Duca di Cornovaglia marito di Regan
  • Conte di Gloucester padre di Edgar e di Edmund
  • Conte di Kent nobile fedele a Lear
  • Edmund figlio illegittimo del Conte di Gloucester
  • Edgar figlio legittimo del Conte di Gloucester
  • Oswald servo di Goneril
  • Fool (Buffone)
Autografo: {{{Autografo}}}
Trasposizioni operistiche
Riduzioni cinematografiche
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Re Lear è una tragedia in cinque atti, in versi e prosa, scritta nel 1605-1606 da William Shakespeare.

La storia che ne fornisce l'intreccio principale affonda le radici nell'antica mitologia britannica. È una tragedia straordinaria a doppio intreccio nella quale la trama secondaria contribuisce a far risaltare e a commentare i vari momenti dell'azione principale.

Indice

[modifica] La leggenda del re Lear

Lear era un leggendario sovrano della Britannia, benché sia ovvio che la sua vicenda faccia parte del patrimonio folkloristico delle più svariate culture. Il Lear "storico" sarebbe vissuto poco prima del tempo della fondazione di Roma, ossia nell'VIII secolo a.C.; secondo l'Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth Lear, approssimandosi la vecchiaia, aveva deciso di dividere la Britannia fra le sue tre figlie e i mariti che egli avrebbe loro assegnati, pur mantenendo l'autorità regale.

Quando chiede loro di dichiarare l'affetto che gli portano, Cordelia, la figlia minore, disgustata dalla sfacciata adulazione delle sorelle Gonerilla e Regana, risponde che il suo affetto è quello dovuto da ogni figlia a ogni padre. Lear adirato la disereda, mentre consegna a ciascuna delle sorelle di Cordelia ed ai rispettivi mariti (Duca di Albany e Duca di Cornovaglia), metà del suo regno.

Poco dopo il Re di Francia, e cioè di un terzo della Gallia, avendo notizia della bellezza di Cordelia, la sposa rinunciando alla dote e la porta con sé. Molto tempo dopo i due governatori insorgono contro Lear e lo depongono; egli si reca allora presso la figlia in Gallia, dove viene bene accolto.

Il Re di Francia raduna un esercito e conquista l'intera Britannia, restaurando Lear sul suo trono. Dopo altri tre anni, però, in seguito alla morte sia di Lear che del Re di Francia, Cordelia rimane sola regina di Britannia. Passano altri cinque anni di pacifico governo, allorché il figlio del Duca di Albany ed il figlio del Duca di Cornovaglia si ribellano a Cordelia e dopo una lunga guerra la fanno prigioniera. La regina spodestata si suicida in carcere.

[modifica] La tragedia di Shakespeare

Re Lear è generalmente considerato una delle migliori tragedie di William Shakespeare. Si crede che sia stato scritto nel 1605 ed è basato sulla leggenda di Leir, un re della Britannia prima che questa diventasse parte dell’ Impero Romano. La sua storia era già stata narrata in cronache, poemi e sermoni, così come sul palco, quando Shakespeare intraprese il compito di raccontarla di nuovo.

Dopo la Restaurazione Inglese, la tragedia fu spesso modificata da professionisti del teatro che non amavano il suo sapore nichilista, ma, dalla Seconda guerra mondiale, ha cominciato ad essere considerato uno dei più grandi successi di Shakespeare. Il ruolo di Re Lear è stato recitato da molti grandi attori, ma generalmente è considerato una parte che può essere recitata solo da coloro che hanno raggiunto un’età avanzata.

[modifica] Personaggi

  • Re Lear è il capo della Britannia. È una figura patriarcale che l'errato giudizio sulle figlie porta verso la caduta.
  • Gonerilla è la maggiore delle figlie traditrici di Lear, sposa del Duca di Albany.
  • Regana è la minore delle figlie traditrici di Lear, sposa del Duca di Cornwall.
  • Cordelia (poss. "cuor di leone" ¹) è la più giovane delle figlie di Lear.
  • Il Duca di Albany² è il marito di Gonerilla. Gonerilla lo dileggia per la sua "gentilezza lattiginosa". Si rivolta contro la moglie verso la fine della tragedia.
  • Il Duca di Cornovaglia² è il marito di Regana. Egli ha fatto mettere in ceppi il Conte di Kent, lascia Lear fuori nella brughiera durante una tempesta, e cava gli occhi di Gloucester. Dopo la sua aggressione a Gloucester, uno dei suoi servi lo assale e lo ferisce a morte.
  • Il Conte di Gloucester² è il padre di Edgar e del figlio illegittimo Edmund. Edmund lo inganna a danno di Edgar, e Edgar fugge, assumendo la fittizia identità di Tom di Bedlam.
  • Il Conte di Kent² è sempre fedele a Lear ma viene esiliato dal re per le sue proteste contro il modo in cui Lear ha trattato Cordelia. Egli si traveste e si pone al servizio del re senza fargli conoscere la sua vera identità.
  • Edmund è il figlio illegittimo di Gloucester. Egli si allea con Gonerilla e Regana per realizzare le sue ambizioni, e i tre formano un triangolo amoroso.
  • Edgar è il figlio legittimo del Conte di Gloucester. Travestito da Tom di Bedlam, aiuta il proprio padre cieco. Alla fine del dramma, sale al trono.
  • Oswald è il servo di Gonerilla e viene descritto come "un cattivo servizievole". Prova a uccidere Gloucester, ma viene invece ucciso da Edgar.
  • Il Buffone è un giullare fedele a Lear e a Cordelia, anche se le sue relazioni con entrambi sono abbastanza complesse. Benché senta la mancanza di Cordelia, non li vediamo mai insieme. Ha un rapporto privilegiato con Lear: nessun altro potrebbe permettersi di trattare il Re come fa il Buffone. Quando Lear comincia a riflettere sui sentimenti degli altri e gli effetti delle sue azioni, pensa prima di tutto di aiutare il Buffone.

[modifica] Trama

La tragedia comincia con il conte di Gloucester che tesse le lodi del suo figliastro Edmund al conte del Kent. In seguito, incontriamo Re Lear che certo della sua intenzione di abdicare,illustra la sua mappa con una equa spartizione del suo regno tra le sue tre figlie: Gonerilla, Regana e Cordelia. Gonerilla si sposerà con il duca di Albany, mentre Regana con il duca di Cornovaglia. Cordelia, la piu' giovane, è corteggiata sia dal duca di borgogna che dal re di francia.Quando Lear vorrà ascoltare Cordelia, per meritarsi la terza parte del regno, il suo piano ha un effetto contrario. Cordelia rifiuta di superare le lusinghe delle sorelle maggiori, convinta che i suoi veri sentimenti non sarebbero altro che sviliti da una piaggeria fatta esclusivamente in cambio di una ricompensa. Lear, per ripicca, divide la sua parte di regno tra Gonerilla e Regana e rinnega Cordelia,considerandola estranea al suo cuore paterno e priva di una discendenza regale, una nuova nata al suo odio. Il Re di Francia certo che L'essenza stessa di Cordelia, sia ben già una dote in sé decide di sposarla e di renderla sua regina di francia.Non appena Lear abdica, si rende conto che Gonerilla e Regana l'hanno tradito, ed ha luogo una discussione. Il Conte di Kent, che ha parlato chiaramente in favore di Cordelia ed è stato bandito per i suoi lamenti, ritorna mascherato nei panni del servo Caius, che "non mangerà pesce", per proteggere il re, a cui rimane fedele. Nel mentre, Gonerilla e Regana si lasciano entrambe sopraffare dalla loro attrazione per Edmund -- e vengono costrette ad avere a che fare con un esercito proveniente dalla Francia, condotto da Cordelia, inviato per riportare Lear sul suo trono. Alla fine Gonerilla avvelena Regana per via delle loro discordie, e si pugnala quando Edmund viene ferito.

Un'altra trama secondaria riguarda il Conte di Gloucester, i cui due figli, Edgar, buono, e Edmund, malvagio, sono ai ferri corti, con l'illegittimo Edmund che ha inventato calunnie sul fratello legittimo. Edgar è costretto all'esilio e a fingersi pazzo. Edmund corteggia Gonerilla e Regana, e Gloucester è accecato dal marito di Regana, ma è salvato dalla morte da Edgar, la cui voce egli non riconosce.

Lear appare a Dover dove vaga qua e là delirando e parlando ai topi. Gloucester tenta di gettarsi da una rupe, ma è ingannato da Edgar e si salva, per incontrare poco dopo il Re.

Oltre alla trama secondaria che riguarda il Conte di Gloucester e i suoi due figli, la principale innovazione apportata da Shakespeare a questa vicenda fu la morte di Cordelia e di Lear nel finale. Durante i secoli diciottesimo e diciannovesimo, questo finale tragico fu molto criticato, e furono scritte e rappresentate versioni alternative, in cui i personaggi principali sopravvivevano e Cordelia e Edgar si sposavano.

[modifica] Un inizio sconcertante

Il lettore odierno di "Re Lear" potrebbe trarre vantaggio dalla spiegazione di alcune sottigliezze del testo, dato che Shakespeare spesso tralascia particolari che le sue fonti chiariscono meglio, e che erano forse più noti al pubblico elisabettiano che all'attuale.

La prima scena mostra Re Lear che mette alla prova la fedeltà e l'amore delle figlie. Si prepara ad abdicare. Non avendo un erede maschio, decide di dividere la sua terra fra le figlie, e, per due di esse, i loro mariti. Stabilisce di metterle alla prova chiedendo: "Quale di voi dovrò dire che mi ama di più?". Questo potrebbe colpirci come qualcosa di abbastanza "senile" perché, se Lear ha già stabilito come dividere le terre, la prova appare senza senso. D'altro canto, Shakespeare potrebbe aver pensato che sia stata una pura formalità o un'espressione retorica la frase di Lear "Chi di voi dovrò dire che mi ama di più? Che io possa riversare il mio beneficio più grande là dove la natura sfida il merito". Shakespeare ha trascurato, di proposito o per distrazione, il punto cruciale della situazione, chiaro invece in un'altra versione (il dramma anonimo The True Chronicle History of King Leir): Cordelia ha già giurato di sposarsi per amore, non con l'uomo che suo padre dovesse scegliere, e Lear dà per scontato che la figlia minore starà al suo gioco. Accogliendo le sue dichiarazioni di amore devoto e di fedeltà, egli progetta di indurla a un matrimonio al quale lei non avrebbe più possibilità di opporsi dopo aver manifestato un'obbedienza così totale. Come è noto, l'intrigo si evolve disastrosamente per tutti i partecipanti. Non è chiaro se Shakespeare suponesse che il pubblico fosse consapevole di questo sottinteso o se egli pensasse che i particolari della situazione non fossero importanti.

[modifica] La conclusione tragica

Re Lear piange la morte di Cordelia, James Barry, 1786-1788
Re Lear piange la morte di Cordelia, James Barry, 1786-1788

Gli adattamenti apportati da Shakespeare alla leggenda di Re Lear per elaborare la sua versione tragica sono rivelatori dell'effetto che avrebbero avuto sul pubblico contemporaneo. La storia del re era ben nota allo spettatore medio del teatro elisabettiano (così come lo erano parecchie fonti di Shakespeare) e qualsiasi discrepanza tra le versioni sarebbe stata subito evidente.

La conclusione tragica trae la sua forza proprio da una di queste discrepanze. La leggenda tradizionale e tutte le versioni precedenti a Shakespeare raccontano che Re Lear, riottenuto il trono, lo conserva finché "maturo per la morte" (Edmund Spencer). Cordelia, morte anche le sorelle, sale al trono come erede legittima, ma dopo pochi anni è spodestata e imprigionata dai nipoti, e finisce con l'uccidersi.

Shakespeare colpisce il pubblico portando in scena il Re smarrito ed esausto, con in braccio la figlia minore, morta. L'autore provoca il pubblico con la possibilità che ella sia ancora in vita, quando Lear dice "Questa piuma si muove; è viva!" Ma Cordelia è morta. Questo era davvero troppo desolato perché alcuni potessero accettarlo, anche molti anni dopo. "Re Lear" all'inizio non ebbe successo nel teatro della Restaurazione inglese e solo con la versione a lieto fine di Nahum Tate del 1681 entrò a far parte del repertorio.

Questa versione, in cui Lear sopravvive e trionfa, e Cordelia sposa Edgar, fu rappresentata fino al 1838. Samuel Johnson sostenne questa versione nella sua edizione dei drammi shakespeariani (1875): "Cordelia, dal tempo di Tate, ha sempre concluso la sua vicenda felicemente. E, se il mio parere può aggiungere qualcosa al generale consenso, posso riferire che molti anni fa fui così turbato dalla morte di Cordelia che non so se ho mai più avuto la forza di leggere le ultime scene del dramma finché mi sono accinto a lavorare al'edizione critica".

[modifica] Cordelia e il Buffone

Il personaggio del Buffone, importante nel primo atto, sparisce senza spiegazioni nel terzo (scena sesta). La sua battuta finale è "Ed ora andrò a letto a mezzogiorno"; molti pensano che potrebbe significare che morirà nel momento culminante della sua vita, quando langue in prigione separato dai suoi amici.
Una spiegazione diffusa per la sparizione del Buffone è che l'attore che lo interpretava dovesse interpretare anche Cordelia. I due personaggi non sono mai in scena contemporaneamente, e il doppio ruolo era frequente ai tempi di Shakespeare. Tuttavia, il Buffone sarebbe stato interpretato da Robert Armin, l'attore che normalmente recitava la parte del buffone nella compagnia di Shakespeare; è improbabile che sia stato scelto anche per interpretare un'eroina tragica come Cordelia. Nell'inglese elisabettiano, "fool" (buffone, sciocco, pazzo) era spesso usato col significato di "child" (bambino). (L'inglese moderno usa foolish e childish come sinonimi). Mentre Lear porta in braccio il cadavere di Cordelia, ricorda quando la teneva tra le braccia da bimba, e parla di lei come "my poor fool", dove fool potrebbe essere un accenno diretto al Fool/Buffone o un modo affettuoso per riferirsi a Cordelia.

[modifica] Edmund (figlio bastardo di Gloucester)

Il figlio minore illegittimo di Gloucester è un opportunista, spinto dall'ambizione ad allearsi con Gonerilla e Regana. L'ingiusta posizione sociale in cui si trova Edmund non giustifica le sue azioni successive. Egli rifiuta le leggi dello stato e della società a favore di leggi che egli vede ben più pratiche ed utili, le leggi della forza e dell'astuzia. Il desiderio di Edmund di usare qualunque mezzo per soddisfare i suoi bisogni lo fa apparire all'inizio come un bruto senza coscienza. Ma Edmund ha qualche incentivo concreto per le sue azioni, e agisce per un insieme di ragioni, molte delle quali sono simili a quelle di Gonerilla e Regana. Per liberarsi del padre, Edmund finge dispiacere e deplora che la sua natura, che lo porta a onorare il padre, debba soggiacere alla fedeltà che egli prova verso la patria. Così Edmund giustifica il tradimento del proprio padre, che egli stesso ha intenzionalmente lasciato esposto all'ira del Duca di Cornovaglia. Più tardi, Edmund non ha esitazioni né preoccupazioni sull'uccisione del Re e di Cordelia. Tuttavia, alla fine Edmund si pente e cerca di annullare il suo ordine di uccidere Cordelia e Lear; in questa modesta misura, si mostra degno del sangue di Gloucester.
A causa della legge di primogenitura, Edmund non erediterà nulla dal padre. Questo, insieme al modo in cui Gloucester lo tratta nelle prime battute del dramma, dà motivo a Edmund di tradire suo fratello Edgar e di costruirsi un legame con Gonerilla e Regana. Se Lear, Cordelia e Kent rappresentano il vecchio mondo della monarchia, ordinato e dignitoso, allora Edmund rappresenta un nuovo ordine che si ispira alle idee di Machiavelli per giustificare i suoi tradimenti.

[modifica] Fonti

  • Re Leir era un semi-leggendario Re dei Britanni come riportato da Geoffrey di Monmouth.
  • King Llyr era un Re semi-leggendario che regnò in Cornovaglia e Devon nell'Inghilterra di oggi. Secondo la Historia Britonum, Llyr potrebbe essere stato portato come prigioniero a Roma, e questa leggenda tradizionale potrebbe essere l'origine del dramma di Shakespeare.
  • Lear potrebbe anche essere Lir, un dio del mare nella Mitologia Celtica; tra i figli di Lir ci sono Bran e Mannanan, il creatore dell'Isola di Man.

Una delle fonti di Shakespeare era un dramma precedente, King Leir. In questo dramma Cordelia e il Re di Francia servono Leir travestiti da contadini. Tuttavia, l'antica leggenda popolare di Lear era esistita in molte versioni precedenti a questa, ed è possibile che Shakespeare ne fosse a conoscenza.

Si ritiene che la fonte più importante di Shakespeare sia stata la seconda edizione di The Chronicles of England, Scotlande, and Irelande di Raphael Holinshed, pubblicata nel 1587. Lo stesso Holinshed trovò il racconto nella più antica Historia Regum Britanniae di Geoffrey of Monmouth, scritta nel secolo XII.

Il nome di Cordelia fu probabilmente tratto da The Faerie Queene di Edmund Spenser, pubblicata nel 1590. Anche la Cordelia di Spenser muore impiccata, come nel "Re Lear".

Altre fonti probabili sono:

  • A Mirror for Magistrates (1574), di John Higgins
  • The Malcontent (1604), di John Marston
  • The London Prodigal (1605)
  • Arcadia (1580-1590), di Sir Philip Sidney, da cui Shakespeare trasse l'impronta generale della trama secondaria di Gloucester
  • i Saggi di Montaigne, tradotti in inglese da John Florio nel 1603
  • An Historical Description of Iland of Britaine, di William Harrison
  • Remaines Concerning Britaine, di William Camden (1606)
  • Albion's England, di William Warner, (1589)
  • A Declaration of egregious Popish Impostures, di Samuel Harsnett (1603), che fornì alcune delle espressioni usate da Edgar quando si finge pazzo.

[modifica] Revisioni

Il testo moderno del Re Lear deriva da tre fonti: due edizioni in quarto (Q) pubblicate rispettivamente nel 1608 e nel 1619 e la prima versione in folio (F) del 1623.
Vi sono differenze significative tra le due versioni, in quanto Q contiene 285 righe di testo che non sono presenti in F, mentre F contiene 100 righe di testo che non appaiono in Q.
I primi editori, ad iniziare da Alexander Pope, scelsero semplicemente di combinare i diversi testi, il che produsse un opera teatrale piuttosto lunga per gli standards del tempo.
Nel 1931 Madeleine Doran suggerì tuttavia che i due testi provenissero da fonti diverse e che le differenze tra di loro non dovevano essere sottovalutate. Tale argomento, tuttavia, non divenne oggetto di discussione fino agli anni Settanta, quando Michael Warren e Gary Taylor sostennero la tesi che Q derivasse dagli scritti originali di Shakespeare, mentre F derivava da una versione per il palcoscenico preparata da Shakespeare o da qualcun'altro.
In breve: Q sarebbe l'originale dell'autore, mentre F sarebbe una riduzione teatrale. Oggi sia il testo tradizionale sia i testi separati dell'in quarto e dell'in folio sono diventati oggetto di pubblicazione.

[modifica] Adattamenti

A partire dagli anni Cinquanta, ci sono stati diversi adattamenti di Re Lear. In particolare:

  • Il romanzo A Thousand Acres di Jane Smiley, ambientato in una fattoria dello Iowa, tenta di spiegare le ragioni dell'odio delle due sorelle maggiori nei confronti del padre.
  • L'opera teatrale Lear di Edward Bond
  • Il melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Salvatore Cammarano

[modifica] Curiosità

Alla fine della canzone dei Beatles I Am the Walrus è possibile udire un pezzo della riduzione radiofonica dell'opera trasmessa dalla BBC. La frase di Lear "Seppellite il mio corpo" (Atto IV scena VI) venne interpretata dai fans come prova del fatto che Paul McCartney fosse morto.

[modifica] Film

  • 1915 - La scelta di Maggie di Harold Brighouse, una versione comica dell'opera, ambientata a Manchester intorno al 1880.
  • 1953 - King Lear diretto da Andrew McCullough con Orson Welles nella parte di Lear.
  • 1954 - Hobson il tiranno, diretto da David Lean, un riadattamento da La scelta di Maggie di Harold Brighouse.
  • 1969 - King Lear diretto da Grigori Kozintsev, con Jüri Järvet nella parte di Lear, e musiche di Dmitrij Šostakovič. È considerato da alcuni critici uno dei migliori riadattamenti della tragedia.
  • 1971 - Re Lear, diretto da Peter Brook con Paul Scofield nella parte di Lear, Alan Webb nella parte del Duca di Gloucester, Irene Worth nella parte di Goneril, Susan Engel nella parte di Regan, Anne-Lise Gabold nella parte di Cordelia, Jack MacGowran nella parte del Buffone. Il testo è stato tagliato e riassemblato in numerosi punti.
  • 1974 - King Lear, film per la televisione diretto da Edwin Sherin.
  • 1982 - King Lear, film per la televisione diretto da Jonathan Miller con Michael Hordern nella parte di Lear, molto fedele al testo.
  • 1984 - Re Lear, diretto da Michael Elliott con Laurence Olivier nella parte di Lear. Il film inizia e termina a Stonehenge. Tra gli interperti, si riconrdano Diana Rigg nella parte di Regan, John Hurt nella parte del Buffone e Robert Lindsay nella parte di Edmund.
  • 1985 - Ran diretto da Akira Kurosawa.
  • 1987 - Re Lear diretto da Jean-Luc Godard, versione dell'opera ambientata in un mondo post-apocalittico, con Burgess Meredith nella parte del gangster Don Learo e Molly Ringwald nella parte di Cordelia.
  • 1997 - Segreti, diretto da Jocelyn Moorhouse, con Jason Robards, Jennifer Jason Leigh, Jessica Lange, Michelle Pfeiffer, and Colin Firth. Adattamento dal romanzo di Jane Smiley A Thousand Acres.
  • 1997 - King Lear, film per la televisione diretto da Richard Eyre, con Sir Ian Holm.
  • 1999 - King Lear, film diretto da Brian Blessed con lo stesso Brian Blessed nella parte di re Lear.
  • 2001 - My Kingdom con Richard Harris e Lynn Redgrave. Una versione moderna ambientata nei quartieri malfamati.
  • 2002 - King of Texas, un adattamento televisivo ambientato in Texas e diretto da Uli Edel, con Patrick Stewart nella parte di John Lear.

[modifica] Note

¹ Per il nome di "Cordelia" si è pensato ad una derivazione dal latino "cor" (cuore) seguito da "delia", che sarebbe l'anagramma della parola inglese "ideal" (ideale), oppure alla forma femminile di coeur de lion,, cioè "dal cuore di leone", o ancora ad una parola in gallese dal significato di "gioiello del mare" o di "signora del mare".

² Il primo uso del titolo di Duca di Albany è attestato nel 1398. Il primo uso del titolo di Conte di Gloucester è attestato nel 1122. Il primo uso del titolo di Conte di Kent è attestato nel 1067.

[modifica] Collegamenti esterni

in inglese

in italiano

  • testo completo di Re Lear scaricabile in formato .rtf o .txt
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