Stazione di Roma Termini
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La stazione ferroviaria di Roma Termini costituisce il più importante scalo ferroviario della città di Roma e d'Italia.
Si trova alle coordinate 41° 54′ 00″ N, 12° 30′ 00″ E.
Indice |
Storia e architettura
Dopo l'apertura delle prime due linee ferroviarie dello Stato Pontificio, la ferrovia Roma Frascati - 14 luglio 1856, che si attestava a ridosso delle mura Aureliane presso la stazione di Porta Maggiore e la ferrovia Roma-Civitavecchia - 16 aprile 1859, poi successivamente prolungata fino a Pisa, che aveva capolinea presso la stazione di Porta Portese, e già noti i progetti delle linee Roma-Ceprano e Roma-Ancona, si pose il problema di dare un assetto al nodo ferroviario di Roma e, in particolare, di decidere se Roma avrebbe avuto un'unica stazione centrale o una stazione per ciascuna linea.
Su pressione di monsignor de Merode che aveva interessi nella zona di Termini e dell'attuale via Nazionale (pure da esso tracciata), prevalse la prima ipotesi e per la nuova stazione venne individuata l'area di Termini. Questa, situata sul colle dell'Esquilino, prende il nome dalle antiche Terme di Diocleziano, poco distanti. Si trova sul sito di un popoloso quartiere del II secolo, poi abbandonato, che comprendeva fondi rurali di famiglie patrizie. Nel Cinquecento vi fu costruita la villa Montalto-Peretti, di proprietà del cardinale Felice Peretti (poi papa Sisto V). La villa fu in seguito acquisita dalla famiglia Massimo, che la cedette allo Stato Pontificio al momento della realizzazione della stazione, e infine demolita.
La prima stazione fu edificata a partire dal 1862 ed aperta al pubblico il 25 febbraio 1863 con il nome di "Stazione Centrale delle Ferrovie Romane", in concomitanza con l'inaugurazione del collegamento ferroviario di Roma con Ceprano e quindi Napoli. Il 2 luglio 1868 iniziarono i lavori preliminari della Nuova Stazione Termini con una cerimonia d'inaugurazione alla presenza del papa Pio IX[1] fino al momento della scelta del progetto definitivo che avvenne nel 1869 sul progetto dell'architetto Salvatore Bianchi; dopo varie interruzioni i lavori furono conclusi nel 1874. Seguendo lo schema standard di quell'epoca, la stazione di Roma Termini era dotata di due fabbricati viaggiatori paralleli, uno per gli arrivi ed uno per le partenze, riuniti da una tettoia metallica centrale,[1] simile a quella costruita poco prima a Parigi alla Gare de l'Est. Sotto la tettoia trovavano posto sei binari di testa, di cui due senza marciapiede. All'esterno della tettoia, a nord della stazione si trovavano lo scalo merci, il deposito locomotive e l'officina per la manutenzione delle carrozze. Tutti questi impianti sono stati in seguito spostati per consentire l'ampliamento del fascio di binari e la creazione di nuovi marciapiedi per il servizio viaggiatori.
La facciata della vecchia stazione era di circa 200 m più avanzata rispetto ad oggi e raggiungeva l'attuale via Cavour. Nel 1883 venne installata l'illuminazione elettrica sotto le tettoie e nei locali interni della stazione. Nel 1935 la rete elettrica di alimentazione arriva dal nord fino a Termini consentendo l'arrivo dei treni a trazione elettrica provenienti da Firenze.
Negli anni trenta del XX secolo si decise infine di ammodernare il nodo ferroviario di Roma, e naturalmente l'opera principale di questo intervento (e una delle poche, almeno in parte, realizzate) sarebbe dovuta essere la costruzione di una nuova stazione Termini.
Nel 1939 venne approvato il progetto di Angiolo Mazzoni per la realizzazione del nuovo impianto ferroviario e la vecchia stazione fu subito demolita. Nel 1943 i lavori furono interrotti con il collasso dello stato fascista e i lavori si interruppero.
Dopo la guerra Mazzoni venne epurato come fascista, il suo progetto fu ritenuto superato e si decise di indire un concorso per il completamento dell'opera. La stazione fu dunque completata dagli architetti Montuori e Vitellozzi realizzando il frontone e la pensilina d'ingresso considerata una delle opere più significative del Razionalismo italiano e infine inaugurata nel 1950.
La nuova stazione, cioè l'attuale si caratterizza esteriormente per la lunga sinuosa pensilina in cemento popolarmente chiamata "il dinosauro", che fino a non molto tempo fa conservava volutamente sul fronte le macchie di fumo di un incendio scoppiato al principio degli anni settanta e per l'edificio degli uffici, la cui orizzontalità è accentuata dalle sottili finestre continue. L'accesso ai treni avviene tramite la Galleria Gommata, una vera e propria strada pedonale trasversale che collega via Giolitti a via Marsala, dalla quale sono immediatamente raggiungibili tutti i principali servizi di stazione. La Galleria offre un'ampia offerta di esercizi commerciali che formano, insieme con il piano sotto terra, il Forum; tra i più conosciuti negozi si annoverano Benetton, Sachs, Mango e Nike, ristoranti come Mc Donald, W.O.K. (che propone una cucina fusion orientale) e Spizzico, e numerosi caffè.
Sul piazzale antistante, fu eretta la altissima Lampada Osram, che per la sua immediata riconoscibilità è stata per anni un tipico punto d'incontro per romani e visitatori.
Ristrutturata in occasione del Giubileo del 2000, la stazione è divenuta un importante punto di riferimento per turisti e cittadini romani, soprattutto grazie alla presenza di numerosi servizi quali il Forum Termini, un grande centro commerciale situato nella stazione.
Caratteristiche ferroviarie
Il terminal ferroviario è composto da 29 binari tronchi, 22 dei quali raggiungono la galleria gommata, 4 sono dedicati alle cosiddette "Linee Laziali", e 2, senza pensilina, sono stati ricavati da ex binari di servizio.
La circolazione è regolata da un sistema ACS (Apparato Centrale Statico), il primo e finora il maggiore installato in Italia, attivo dal 1997. Prima, era attivo un Apparato Centrale a Leve, costituito da oltre 750 “maniglioni”, tramite i quali venivano formati gli itinerari di ingresso e di uscita dei treni. Il vecchio apparato era manovrato da più persone contemporaneamente, dirette a voce da un coordinatore situato su una pedana; oggi la sala che ospita l'ACS ha un'atmosfera ovattata ed è dominata da un enorme schermo che riporta in tempo reale l'occupazione dei binari e lo stato di tutti gli enti di stazione.
Traffico
Termini è la più trafficata stazione ferroviaria d'Italia, con circa 800 treni al giorno (tra arrivi e partenze 400.000 passeggeri al giorno) per un totale di circa 150 milioni di viaggiatori all'anno.
A Termini sono presenti servizi ferroviari di tutte le categorie oggi esistenti, dall'AV, agli Eurostar, agli Intercity (con le varie sfumature), ai servizi notturni nazionali ed internazionali. Sono inoltre presenti numerosissimi treni interregionali, regionali e diretti, oltre ai servizi suburbani ‘'FR: (FR4, FR5, FR6, FR7, FR8), A Termini si attesta anche il servizio "Leonardo Express", che fornisce un collegamento diretto con l'Aeroporto di Roma-Fiumicino.
Trasporto pubblico
Roma Termini può essere raggiunta con le linee A e B della metropolitana di Roma oltre che da numerose linee di autobus e tram, ed è il principale terminale cittadino per i taxi.
Curiosità
Nel 1953 fu teatro delle riprese di un omonimo film, Stazione Termini, diretto da Vittorio De Sica, scritto da Truman Capote e Cesare Zavattini, ed interpretato da Jennifer Jones, Montgomery Clift, Gino Cervi, con Paolo Stoppa in una particina anonima.
Il 23 dicembre 2006 la stazione è stata dedicata a papa Giovanni Paolo II. Alla presenza del sindaco della città Walter Veltroni, del segretario di Stato Vaticano cardinale Tarcisio Bertone e del presidente della CEI cardinale Camillo Ruini, sono state inaugurate due steli commemorative alte 12 m e realizzate dall'architetto Roberto Malfatto[2].
Note
- ↑ (L'Osservatore Romano, 3 luglio 1868, pag. 594)
- ↑ La stazione Termini dedicata a Papa Giovanni Paolo II sito delle Ferrovie dello Stato. URL consultato il 22 gennaio 2007.
Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Stazione di Roma Termini
Collegamenti esterni
- Foto aerea da Google Maps. Vedi QUI sulla Mappa di Google - QUI su Google Earth.
- Depliant illustrativo di Roma Termini di Grandi Stazioni
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