Ampezzo (UD)
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 560 m s.l.m. | ||
Superficie: | 73 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 16 ab./km² | ||
Frazioni: | Oltris, Voltois | ||
Comuni contigui: | Forni di Sotto, Ovaro, Sauris, Socchieve | ||
CAP: | 33021 | ||
Pref. tel: | 0433 | ||
Codice ISTAT: | 030003 | ||
Codice catasto: | A267 | ||
Nome abitanti: | ampezzani | ||
Santo patrono: | San Pietro e San Paolo | ||
Giorno festivo: | 28 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
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Ampezzo (Dimpeç in friulano) è un comune di 1.100 abitanti della provincia di Udine. Fu capitale della repubblica libera della Carnia nel 1944.
Indice |
[modifica] Geografia
Il comune sorge a 560 m su un vasto spuntone tra il Tagliamento e il Lumiei, nella regione alpina della Carnia, posto lungo la statale che sale al Passo della Mauria e al Cadore. Oltre al capoluogo il comune è composto dalle piccole frazioni di Oltris e Voltois.
[modifica] Frazioni
Voltois (loc. Valtoias), sorge a 628 m alle falde del monte Nolia, tra la Val Tagliamento e la Val Lumiei. Tutti gli attuali abitanti del paese, oggi ridottisi ad una quarantina (sessant'anni fa erano circa 300) portano lo stesso cognome, Spangaro. Le case di Voltois hanno mantenuto una classica struttura medioevale, e sono pregevoli esempi di architettura carnica con le tipiche arcate e i ballatoi in legno.
[modifica] Storia
Il primo documento scritto che fa il nome di Ampezzo (la cosiddetta donazione sestense) risale al 762. Il paese, come tutta la Carnia, venne ceduto nel 1077 dall'imperatore Enrico IV al patriarcato di Aquileia, il cui territorio passò quindi, nel 1420 alla Repubblica di Venezia. I veneziani fecero ampio uso del legname dei ricchi boschi della Carnia per costruire le proprie navi. Nel 1797, col trattato di Campoformio anche Ampezzo passò all'Impero asburgico e quindi entrò a far parte del regno d'Italia nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza.
Durante la prima guerra mondiale Ampezzo venne occupata dagli Austriaci dopo la rotta di Caporetto nel 1917, e finalmente liberata dai cavalleggeri italiani il 2 novembre del 1918 Durante la seconda guerra mondiale la popolazione subì molti lutti: quasi ogni famiglia aveva un parente fra gli alpini della Brigata Alpina Julia. Nel 1943 vennero portati in localita Plan dal Sac 280 prigionieri neozeladesi. Ampezzo assunse poi un ruolo primario durante la guerra di liberazione (1943 - 1945), quando divenne capitale della Repubblica libera della Carnia.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
- Chiesa di San Daniele.
- Chiesa della Santissima Trinità (Oltris).
- Museo geologico della Carnia, presso Palazzo Unfer.
- Palazzo Beorchia - Nigris del secolo XVII, tipico esempio di architettura carnica.
[modifica] Economia
In paese sono presenti due piccole zone industriali dove operano diverse industrie nel settore metalmeccanico, verniciatura del legno e materie plastiche.
L'artigianato è rappresentato da imprese operanti nella lavorazione del ferro e serramenti, nell'edilizia, estrazione boschiva (molto fiorente considerato il notevole patrimonio comunale) e nelle segherie.
Il commercio è costituito , oltre che dagli esercizi pubblici, (alberghi, ristoranti, bar, agriturismo) da negozi di vari prodotti e tabelle merceologiche che coprono e soddisfano il fabbisogno della popolazione locale.
L'allevamento è fra i più sviluppati della Carnia: sono presenti 12 aziende che con i loro 250 bovini forniscono buona parte del latte al Caseificio Val Tagliamento di Enemonzo.