Paularo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|||
---|---|---|---|
![]() |
|||
Stato: | ![]() |
||
Regione: | ![]() |
||
Provincia: | ![]() |
||
Coordinate: |
|
||
Altitudine: | 690 m s.l.m. | ||
Superficie: | 84 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità : | 35 ab./km² | ||
Frazioni: | vedi elenco | ||
Comuni contigui: | Arta Terme, Dellach im Gailtal (AT-2), Hermagor-Pressegger See (AT-2), Kirchbach (AT-2), Kötschach-Mauthen (AT-2), Ligosullo, Moggio Udinese, Paluzza, Treppo Carnico | ||
CAP: | 33027 | ||
Pref. tel: | 0433 | ||
Codice ISTAT: | 030073 | ||
Codice catasto: | G381 | ||
Nome abitanti: | paularini | ||
Santo patrono: | San Vito | ||
![]() |
Paularo (Paulâr in friulano) è un comune di 2.907 abitanti della provincia di Udine.
Indice[nascondi] |
[modifica] Geografia
Paularo si trova a 690 m (casa comunale) in Val d'Incarojo, nella regione montana della Carnia ed è circondato dai monti Sernio (2.187 m) e Tersadia (1.959 m) , Zermula (2.143 m) e Dimon (2.043 m) a nord, Cimon di Crasulina (2.104 m) a ovest e Salinchiet (1.857 m) a est. Dista 22 km da Tolmezzo e 72 da Udine.
- zona climatica: zona F
[modifica] Frazioni
- Casaso (Cjasâs in friulano) sorge a 673 m s.l.m. in Val Chiarsò, alla destra orografica del torrente , su un terrazzo alla periferia del capoluogo comunale.
- Chiaulis (Cjaulis in friulano) sorge a 610 m s.l.m. alla destra orografica del torrente Chiarsò, e costituisce il borgo più meridionale della valle, alle falde del monte Tersadia (1.959 m), tra il Rio Molini e Trelli. Il nome deriva dal friulano Cèvole, Cèule - voragine, spelonca- .
- Dierico (Gjeri in friulano) sorge a 659 m s.l.m. alla sinistra orografica del torrenteSe ne ha notizia fin dal 1258 come Digeri. Prima di passare sotto Paularo è stato comune autonomo.
- Misincinis sorge a 720 m s.l.m., su di un pendio ben esposto a sud lungo la strada che porta al passo di Lanza. Nel 1995 mentre si stavano effettuando lavori presso un'abitazione del luogo, sono venuti alla luce i resti di una necropoli risalente al VII secolo a.C..
- Ravinis, posta a 810 m s.l.m., a mezzacosta del monte Zermula (2.143 m), è formata da due borghi ("di sopra" e "di sotto") che si vanno saldando in seguito all'espansione delle abitazioni. Sembra che il nome derivi dal latino rupum (rapa) o più probabilmente da ripa (declivio).
- Rio (Riul in friulano) sorge a 670 m s.l.m. Se ne ha notizia fin dal 1327 come Villa de Riu d'Incarojo; il nome deriva dal latino Rivus, ruscello: questo, ora ricoperto, nasceva in paese e dopo un breve percorso confluiva nel torrente Chiarsò. Prima di passare sotto Paularo, era frazione del comune di Villamezzo.
- Salino, posta a 653 m s.l.m., il cui nome deriverebbe dal latino Salina con significato di "sorgente salata" o "terreno ricco di sale, sterile". Formato dai borghi di Salino, Lambrugno, Tavella e Castoia fu un tempo comune di quelle ville prima di passare sotto Paularo. Fu caro ala poetessa Caterina Percoto, che in una casa di Tavella veniva a passare la sue vacanze. Vi si trova una cascata, sulla strada proveniente dal capoluogo comunale.
- Trelli (Treli in friulano) sorge a 775 m s.l.m., sulla destra orografica del torrente Chiarsò, alle falde del monte Tersadia (1.959 m). Se ne ha notizia a partire dal 1285 come Trieli, ma il toponimo è di origine oscura.
- Villafuori (Vile di fûr in friulano) sorge a 701 m s.l.m. alla destra orografica del torrente Chiarsò. Se ne ha notizia fin dal 1279 come Chasas de Incarojo.
- Villamezzo (Vile di mieç in friulano) sorge a 690 m s.l.m. Se ne ha notizia fin dal 1275 come Villa de medio. Per il moderno sviluppo edilizio forma un solo nucleo abitativo con il capoluogo Paularo e le frazioni di Villafuori e Rio. La parte vecchia rimane adagiata sul pendio nella parte nord della valle, sotto i prati di Plais e il bosco di Sortisella.
[modifica] Storia
É difficile ricostruirre gli eventi storici di Paularo a causa della limitata documentazione scritta, in gran parte distrutta dai vari eventi che colpirono la cittadina (fra cui l'incendio del 24 dicembre 1709 che distrusse l'archivio dell'allora comune di Villamezzo).
Il territorio di Paularo sembrerebbe essere stato da sempre una zona di transito e conserva tracce dell’uomo fin dai tempi più remoti. Sono stati infatti rinvenuti oggetti in selce, risalenti al Paleolitico medio, nel corso della sistemazione di una strada in una zona compresa tra le località di "Cason di Lanza" e "Valdolce" ed altri strumenti dello stesso tipo, riferibili invece al Mesolitico, nel territorio di "Casera Valbertad", a circa 1600 metri di quota, nei pressi del Passo di Cason di Lanza.
Gli scavi effettuati nella frazione Misincinis, tra la fine del 1995 e il 1999, hanno riportato alla luce un numero significativo di materiali, databili tra la fine del VIII e il I secolo a.C.. In particolare sono state ritrovate 145 tombe a incinerazione di una necropoli, i cui corredi si riferiscono alla cultura di La Tène e testimoniano la presenza di popolazioni celtiche e transalpine.
Testimonianza di insediamenti tardo-romani, sono una tomba situata nella frazione di Misincinis e i resti di una strada lastricata e di un fortilizio nella località "Chiastilirs", ad est di Paularo, nelle vicinanze della frazione di Dierico.
Sono giunte solo sparse testimonianze di primi nuclei abitati nei secoli successivi e Paularo sembrerebbe non avere subito grandi vicende storiche nel corso del medioevo, ad eccezione forse di una storia locale dal sapore leggendario che attribuisce ad una grotta, in località "Cason di Lanza", il nome di Grotta di Attila. Secondo la leggenda gli abitanti si sarebbero rifugiati nell'anfratto per sfuggire al condottiero unno.
La prosperità della vallata è legata al dominio della Repubblica di Venezia, a partire dall’inizio del XV secolo, quando la Serenissima vide nei boschi una fonte di ricchezza per il suo arsenale. Un importante evento fu la battaglia contro i Turchi, sconfitti nel 1478 sui Piani di Lanza.
Nel Settecento, a Paularo, Jacopo Linussio, grande imprenditore dell’industria tessile in Carnia impiantò degli stabilimenti. La dominazione prima napoleonica prima e quella austriaca coincisero con un periodo di grande precarietà per il paese, le industrie caddero in declino e molti abitanti emigrarono.
Con l’annessione al regno d'Italia nel 1866, Paularo divenne una località di villeggiatura; vi soggiornarono anche il poeta Giosuè Carducci e la scrittrice Caterina Percoto che ne decantarono la bellezza della natura.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
- Palazzo Valesio-Calice, nella frazione di Villamezzo, vi si giunge attraverso una scalinata, denominata Chianburian, residenza di una famiglia della nobiltà veneziana
- Cappella dei Santi Fabiano e Sebastiano, risalente al 1688
- Casa Scala, edificata nel XVII secolo, ospita un museo privato di antichi strumenti musicali detto La Mozartina
- cippo di Maria Teresa, cippo datato 1777, delimitava il confine tra la Repubblica di Venezia e l'Impero austriaco; su un lato vi è impresso il leone di San Marco e sull'altro lo stemma del ducato di Carinzia
- Cascata di Salino
[modifica] Cultura
[modifica] Lingua
A Paularo si parla come lingua di uso domestico e di coversazione il friulano nella variante locale, mentre l'italiano viene usato soprattutto nelle occasioni formali.
[modifica] Manifestazioni
- 5 gennaio Manifestazione epifanica nella frazione di Villamezzo (animazione di tutta la natività )
- 11 febbraio Solennità della Beata Vergine di Lourdes con processione serale lungo via Roma
- 24 maggio Pellerinaggio di tutta la vallata al Santuario della Beata Vergine del Clap in località Castoia
- 2^ domenica di giugno Solennità di San Vito con Messa Solenne, preceduta dalla processione con immagine del Santo
- 2^ domenica di luglio Santa Messa in cima al Monte Zermula
- 1^ domenica di agosto Festa del Santissimo Redentore presso la Cappellina del Monte Pizzul
- 2^ domenica di agosto Festa della Madonna della Cintura a Salino
- 16 agosto Festa di San Rocco a Dierico
- l' ultima domenica di agosto a Paularo si tiene la manfestazione I mistîrs, dedicata agli antichi mestieri e alle tradizioni carniche.
- 2^ domenica di settembre Festa della Madonna Addolorata con processione
- 1^ domenica di ottobre Festa della Madonna del Rosario a Paularo
- 2^ domenica di ottobre Festa della Madonna del Rosario a Ravinis
- 3^ domenica di ottobre Festa della Madonna del Rosario a Casaso
- ultima domenica di novembre Festa di Santa Caterina a Salino
- Ogni anno in una malga del vicino paese austriaco di Rattendorf, si svolge una tradizionale festa che coinvolge gli abitanti di entrambi i paesi.
[modifica] Economia
L'economia di Paularo si basa fondamentalmente sull'artigianato e sul turismo.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Maurizio Vuerli dal 13/06/2006
Centralino del comune: 0433 70026