Pozzuolo del Friuli
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 67 m s.l.m. | ||
Superficie: | 34,33 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 194,47 ab./km² | ||
Frazioni: | Pozzuolo del Friuli, Cargnacco, Carpeneto, Sammardenchia, Terenzano, Zugliano | ||
Comuni contigui: | Basiliano, Campoformido, Lestizza, Mortegliano, Pavia di Udine, Udine | ||
CAP: | 33050 | ||
Pref. tel: | 0432 | ||
Codice ISTAT: | 030079 | ||
Codice catasto: | G966 | ||
Nome abitanti: | pozzuolési | ||
Santo patrono: | Sant'Andrea Apostolo | ||
Giorno festivo: | 30 novembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Pozzuòlo del Friùli (Puçui in friulano) è un comune di 6.676 abitanti in provincia di Udine.
Indice |
[modifica] Geografia
A 10 km a sud-sud-ovest di Udine. Confina a nord-ovest con il comune di Basiliano, a nord con i comuni di Campoformido e Udine, ad est con il comune di Pavia di Udine, a sud con il comune di Mortegliano e ad ovest con il comune di Lestizza.
Attraversato dal Torrente Cormòr, si estende su un'area centrale dell'alta pianura friulana e, oltre al capoluogo, comprende le frazioni di Cargnacco, Carpeneto, Sammardenchia, Terenzano e Zugliano.
[modifica] Morfologia
Il territorio comunale è situato nell'alta pianura friulana ed ha un'altitudine compresa tra gli 87 m ed i 50 m sul livello del mare. Presenta delle alture nella parte centrale che si elevano ad un'altezza da pochi metri ad una decina di metri rispetto alla pianura circostante. Tali rilievi, alla cui origine si attribuisce un significato tettonico, nel complesso formano un rialto simile ad un'onda in mezzo alla pianura, che si dirige da sud-est a nord-ovest da Pozzuolo per Carpeneto. Nella parte rimanente dell'area comunale la morfologia appare più dolce, conforme al resto della pianura circostante; solo ai confini nord-occidentali del Comune si rileva un antico alveo del torrente Cormor, sub-parallelo all'attuale, e la collina di Breda.
Dal punto di vista geologico, si ebbe inizialmente, verso la fine del Miocene, l'emersione della parte centro-settentrionale del territorio comunale, per la rilevabile sedimentazione marina, con probabile linea di costa ai limiti meridionali del comune. L'area emersa venne, quindi, soggetta ad erosione differenziata e i depositi successivi si sedimentarono su delle superfici tutt'altro che pianeggianti. Nel Pleistocene medio e superiore avvenne il colmamento alluvionale da parte di sedimenti fluvio-glaciali, con la formazione dei rilievi del territorio comunale di provenienza montana affioranti a nord e a nord-ovest di Pozzuolo e nei colli di Carpeneto. Infine, nel periodo olocenico si assistette a un alluvionamento generalizzato di tutta la zona, come avvenne per il resto della Pianura Friulana, con la continua regressione marina fino all'attuale linea di costa. Le importanti faglie inverse dinariche continuarono la loro attività geodinamica durante tutto il Neogene e risultano attive ancora oggi. Tale attività portò ad un continuo generale sollevamento della zona, anche se accompagnato da blandi intervalli di stasi, con la conseguente formazione di pieghe anticlinali ad assi da nord-ovest a sud-est.
[modifica] Idrografia
Il corso d'acqua principale ed unico naturale, che attraversa da nord a sud il territorio comunale, è il Torrente Cormòr (il Cormôr in friulano), il quale trova le sue sorgenti all'interno dell'Anfiteatro Morenico del Tagliamento e, dopo un percorso di circa 15 km, raggiunge la zona di risorgiva presso Castions di Strada e si perde nelle paludi di Paradiso. È a carattere temporaneo e l'acqua scorre copiosa solo nei periodi piovosi. Il suo attuale corso è fiancheggiato da modesti terrazzi fino a nord dell'abitato di Pozzuolo, dove si elevano, principalmente in sinistra orografica, delle scarpate alte in media 7-8 m sul suo letto. Poco a ovest della strada che collega Pozzuolo a Carpeneto, il torrente scorre leggermente sinuoso, chiuso da sponde poco elevate (al massimo 2-2,5 m).
Gli altri corsi d'acqua esistenti in Comune sono tutti artificiali: tra questi si evidenziano il Canale Ledra, la Roggia di Udine, la Roggia di Palma ed il Canale di Castions.
[modifica] Frazioni
Il territorio del comune di Pozzuolo del Friuli storicamente era suddiviso in sei frazioni geografiche, attualmente riconosciute dall'Art. 5 dello Statuto comunale con la denominazione di Comunità. Tali Comunità, il cui territorio corrisponde a quello delle rispettive circoscrizioni parrocchiali, sono Pozzuolo del Friuli, capoluogo, Cargnacco, Carpeneto, Sammardenchia, Terenzano e Zugliano.
Pozzuòlo del Friùli (Puçui in friulano), è un centro abitato di 1.672 abitanti e giace sulla sinistra del Torrente Cormor, a 67 m sul livello del mare. La sua Comunità comprende anche il nucleo abitato di Ferràrie, di 18 abitanti e posto più a sud, a 54 m di altitudine.
Sempre sulla sinistra orografica del Torrente Cormor, ma più a monte, sorge Zugliàno (Çujan in friulano), abitato da 1.200 persone. Adiancente a Zugliano, verso sud-est, c'è Terenzàno (Terençan in friulano), con 1.287 abitanti, che a sua volta è adiacente, verso est, a Cargnàcco (Cjargnà). La Comunità di Cargnacco, che nel complesso è abitata da 850 persone, comprende anche il nucleo abitato di Casàli Tosolìni, posto ancora più a est, a 77 m di altitudine, e abitato da 66 residenti. Le tre Comunità, escluso il suddetto nucleo abitato, formano attualmente un unico centro abitato denominato Zugliano-Terenzano-Cargnacco, posto a 76 m di altitudine, che, con una popolazione complessiva di 3.214 abitanti, è il più popoloso del comune.
Sammardènchia (Samardencje in friulano) è un centro abitato situato ad est dal capoluogo, a 63 m sul livello del mare, con 784 abitanti.
Carpenéto (Cjarpenêt) è un centro abitato di 545 abitanti, situato ad ovest del capoluogo, a 64 m di altitudine.
Nel territorio comunale sono infine presenti tre case sparse, abitate da 12 persone.
[modifica] Strade
Il territorio comunale è attraversato dall'Autostrada A23, che è un tratto della Strada Europea E55, ed ospita al suo interno le aree di servizio Zugliano Ovest e Zugliano Est, nonché l'uscita Udine Sud. Da tale uscita originano il raccordo SS 13-A23 e la Strada Statale 676 Tangenziale Sud di Udine.
Le frazioni di Zugliano, Terenzano ed il capoluogo sono attraversate rispettivamente da nord verso sud dalla Strada Statale 353 della Bassa Friulana, che collega Pozzuolo del Friuli con Udine a nord e con Mortegliano a sud.
Dal capoluogo comunale originano quattro strade provinciali: la SP 7 di Latisana lo collega verso sud-ovest con Lestizza, la SP 89 di Campoformido verso nord-ovest con Carpeneto e quindi con Campoformido, la SP 82 di Chiasiellis, dopo aver attraversato Ferrarie, raggiunge a sud-sud-est Chiasiellis, la SP 85 di Lavariano raggiunge l'omonima frazione del comune di Mortegliano, verso sud-est.
La parte orientale del comune è interessata dalla SP 94 di Bicinicco, che origina da via Lumignacco, nel comune di Udine, e, andando verso sud, attraversa in successione Casali Tosolini, Lumignacco, l'estremità orientale della frazione di Sammardenchia e Risano.
[modifica] Storia
[modifica] Preistoria
Il primo insediamento umano conosciuto nel comune risale addirittura agli albori della civiltà neolitica, cioè al V millennio a.C., quando l'area friulana, fino ad allora sede di raccoglitori e cacciatori mesolitici (8000 – 4500 a.C.), registrò l'arrivo di nuovi colonizzatori provenienti dall'area danubiana e dai Balcani occidentali che diffusero l'agricoltura e l'allevamento e formarono le prime comunità stanziali. Di queste, una delle più vaste oggi conosciute non solo in regione, ma in tutta Europa, è il villaggio di Sammardenchia. In base alle ricerche archeologiche, iniziate nel 1985, si è potuto ipotizzare che le attività economiche praticate in tale villaggio erano l'agricoltura, prevalentemente di farro ed orzo, l'allevamento, la caccia ed il commercio. Quest'ultimo è attestato dal ritrovamento di ceramiche con decorazioni che rimandano alla cultura padana di Fiorano e ad altre aree sia italiane (Veneto orientale, Piemonte), sia europee (cultura dalmata, area centro-danubiana, Carpazi).
In località Braida Roggia, in prossimità della riva destra del torrente Cormor, non molto lontano dall'abitato di Pozzuolo, è stato scoperto un settore destinato a servizi o ad attività di preparazione del cibo rimasto in uso dal XIII fino al X secolo a.C., allorquando un'inondazione del torrente Cormor particolarmente disastrosa causò l'abbandono del sito, che fu in epoche posteriori riutilizzato allo scopo di necropoli (VII e VI secolo a.C.). Il primo vero insediamento in prossimità dell'attuale centro abitato di Pozzuolo del Friuli risale però all'Età del Bronzo e si sviluppò nell'area dei Castellieri: siti posti su due alture, quella dei Cjastiei e la Culine, utilizzate come cinte difensive, delle quali ancor oggi sono ben visibili ai margini opere di fortificazione.
Il villaggio principale era situato sull'altura dei Cjastiei, dove nelle vicinanze delle case si trovavano officine di lavorazione dei metalli e botteghe per la lavorazione delle ossa e delle corna, utilizzate a completamento degli oggetti metallici. All'interno delle abitazioni altro lavoro era costituito dalla filatura e la tessitura. Ai piedi dei Cjastiei sono state ritrovate quattro aree di incinerati, la più importanti delle quali risale all'Età del Ferro (fine dell'VIII secolo a.C. e inizio del V secolo a.C.). Essa attesta che il villaggio in questo periodo godette di una certa prosperità grazie alla favorevole posizione attraversata da vie di traffico che congiungevano territori alpini nord-orientali col mondo veneto e con l'Italia padana e peninsulare. La possibilità dell'approvvigionamento di materie prime consentì un artigianato abbastanza fiorente e una cultura dagli aspetti variegati che durò fino all'epoca romana. Nel tessuto sociale, comunque scarsamente articolato, si distingue una classe di guerrieri che probabilmente erano anche artigiani e producevano armi in ferro. In epoca romana (tra il I secolo a.C. e il I secolo) vi fu nel sito occupato dal villaggio una completa e radicale ristrutturazione ed esso fu occupato da una fattoria con magazzini per derrate alimentare e la parte interna adibita a coltivazione.
A sud-ovest dell'area fortificata, nel terrazzo di Cùppari, sono state ritrovate fosse scavate tra il VII e il VI secolo a.C. che si pensa possano essere state cantine di abitazioni ed utilizzate poi come forni di cottura di oggetti di terracotta o per la cottura o l'essicazione della carne bovina. Accanto e talvolta su di esse sono state ritrovate sepolture altomedievali di inumati.
[modifica] L'epoca romana
La zona di Pozzuolo in epoca romana era attraversata dall'importante strada che da Marano Lagunare saliva attraverso Castions di Strada. Il ritrovamento di un tesoretto con dracme venete fa ipotizzare che nel II secolo a.C. a Pozzuolo si trovavano dei mercenari. Dopo la fondazione di Aquileia (181 a.C.) sono attestati fenomeni che comportarono il fondersi di elementi culturali e materiali appartenenti a popolazioni diverse che si influenzavano reciprocamente, in particolare quella veneta e quella romana. Il ritrovamento di una quantità di fibule maggiore che in altri luoghi del territorio friulano fa pensare ad un'intensa romanizzazione.
Nel I secolo a.C. in corrispondenza dell'attuale abitato di Pozzuolo sorgeva uno dei castrum lungo la via Iulia Augusta, che andava da Aquileia a Forum Iulium Carnicum, l'attuale Zuglio. Secondo la tradizione, in questo periodo Gaio Giulio Cesare volle far costruire un pozzo (in latino puteus, oppure jutens), che diede il nome a Pozzuolo, probabilmente derivato da Puteolum, che poteva essere in origine un villaggio cui diedero vita i legionari qui stabilitisi. Il pozzo, esternamente rifatto nel 1862, è ancora oggi visibile.
[modifica] Il Medioevo
Durante le invasioni barbariche, Pozzuolo, come altri paesi friulani, si raggruppò attorno alla cortina costruita per difendere il paese e vicino alla chiesa.
Bisogna però aspettare il 921 perché il nome di Pozzuolo appaia per la prima volta in un documento, e precisamente nella donazione che l'imperatore Berengario I fece del paese e del castello al Patriarca d'Aquileia. Sempre nell'ambito del patriarcato, Pozzuolo, nel XIII secolo, è retto dalla vicinia (assemblea dei capifamiglia). Più tardi, nei pressi di Pozzuolo, si svolse nel 1411 una battaglia tra Udinesi e Cividalesi.
Nel 1420 Udine, con la vicina Pozzuolo e tutto il territorio del Patriarcato, si trovò sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Durante le scorrerie dei Turchi, e precisamente nel 1477, Pozzuolo fu da questi completamente distrutta e di nuovo, nell'ultimo assalto turco, avvenuto nel 1499, il paese fu devastato da un incendio.
[modifica] La battaglia di Pozzuolo del Friuli
L'episodio più interessante della storia di Pozzuolo riguarda l'omonima battaglia, che si svolse tra il 29 e il 30 ottobre 1917, in seguito alla Disfatta di Caporetto. In quei due giorni una brigata di cavalleria, composta dal Quarto Genova e dal Quinto Novara, e la Brigata di Fanteria Bergamo, contrastarono l'avanzata austro-ungarica, dando la possibilità alla Terza Armata Italiana di attraversare indisturbata il Tagliamento e mettersi in salvo. La strenua e sanguinosa battaglia, che lasciò sul campo centinaia di cavalleggeri e fanti, si svolse nelle vie e sulla piazza del paese e coinvolse anche la popolazione civile. In memoria di questa battaglia, dal 1959 l’unica brigata di Cavalleria dell’Esercito Italiano, oggi equipaggiata con veicoli ruotati, è denominata Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, alcune caserme portano o hanno portato il nome di Pozzuolo del Friuli, ed ogni 30 ottobre si commemora tale evento in concomitanza con la Festa Nazionale dell’Arma di Cavalleria. Inoltre, sulla piazza del capoluogo si trova il monumento dedicato alla cavalleria, mentre all’ingresso nord dello stesso vi è quello dedicato alla fanteria.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Il comune di Pozzuolo del Friuli ha 6.676 abitanti, secondo fonti ISTAT del 2006.
In occasione del secondo Censimento della popolazione italiana, il primo dopo l’annessione del Veneto all’Italia, nel 1871, il comune di Pozzuolo del Friuli risultò avere 4.001 abitanti. Nel cinquantennio compreso tra il 1881 ed il 1931 si assistette ad un costante incremento demografico, tanto che la popolazione passò da 3.998 a 5.962 abitanti. Dopo un leggero calo, la popolazione residente ebbe un'ulteriore importante crescita tra il 1936 ed il 1951, quando da 5.874 raggiunse 6.314 abitanti. Successivamente si sono alternati decenni di incremento con altri di lieve ribasso demografico. Gli ultimi quindici anni, tuttavia, sono caratterizzati da una notevole ripresa nell’aumento della popolazione, che dai 6.194 abitanti del 1991 è passata ai 6.311 dell’ultimo Censimento, quello del 2001, fino ai 6.676 attuali. Questo aumento della popolazione, che continua tuttora, è imputabile alla favorevole posizione nelle vicinanze della città di Udine. Lo stesso fenomeno di espansione demografica che nei decenni passati si era verificato nei comuni confinanti a settentrione e ad occidente di Udine, specialmente in quelli di Tavagnacco, Pasian di Prato e Campoformido, sta, in questi ultimi quindici anni, interessando anche il comune di Pozzuolo del Friuli, in ritardo rispetto ai primi a causa di una maggior vocazione agricola.
[modifica] Luoghi d'interesse
[modifica] Chiese
- Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo in Pozzuolo
- Oratorio di Santa Croce presso la fondazione Sabbatini
- Oratorio di Santa Vittoria presso la casa dei Nobili Masotti
- Chiesetta campestre della Santissima Trinità in Ferraria
- Oratorio della Beata Vergine della Salute
- Sacello di Sant'Antonio di Padova
- Chiesetta di San Martino al cimitero
- Tempio Nazionale Madonna del Conforto in Cargnacco
- Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Carpeneto
- Chiesa di San Michele al cimitero in Carpeneto
- Chiesa parrocchiale di San Leonardo in Sammardenchia
- Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo in Terenzano, costruita dall'architetto Girolamo D'Aronco, fu consacrata nel 1888 e ristrutturata nel 1982.
- Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo in Zugliano
- Chiesetta campestre di San Daniele a Zugliano, risale alle fine del XIV secolo ed è stata restaurata nel 1999. Sulla parete sinistra vi è una delle testimonianze pittoriche più antiche in comune (una mano), di epoca romanica. Un ignoto pittore (o più pittori appartenenti alla medesima «cultura» figurativa) lascia sulle pareti della chiesa tre riquadri contenenti figure di santi spesso accompagnati da una scritta esplicativa contenente anche il nome del donatore: i Santi Vescovi Gottardo e Biagio; San Cristoforo e San Bonifacio; San Rocco e Santa Lucia; San Simone e San Daniele. Il primo riquadro, nell'arco trionfale, appartiene ad un insignificante pittorucolo che intorno al 1520-25 colloca sotto una grande croce due inerti e slavate figure di Vescovi. Di diverso tenore gli altri riquadri che vanno datati al 1510 e considerati lavoro quanto mai interessante di un pittore udinese dalla forte personalità, capace di sentire gli umori popolareschi e di tradurli in immagini con un linguaggio facilmente accessibile che in alcuni episodi si fa coinvolgente a livello emotivo: è il caso ad esempio della figura di San Daniele, frontale, bloccata nel movimento, con una mannaia in mano ed un rotolo nell'altra. Sul copricapo è dipinta la chiesetta a lui intitolata; a terra si accucciano due leoni "umanizzati" mentre in un angolino a destra è raffigurato, in ginocchio, con accanto la zappa, strumento di lavoro, Battista di Giuliano di Porpetto, il donatore-contadino. Pure il San Simone è accompagnato dall'immagine del donatore, che la presenza di un arco e di una freccia fanno ritenere cacciatore. Le figure sono dipinte con tecniche leggermente diverse, più riassuntive nella linea e giocate sul colore a zona quelle di San Daniele e di Santa Lucia, più elaborate quelle di San Rocco e di San Cristoforo (che insiste su un corso d'acqua ricco di improbabili pesci) e soprattutto di San Bonifacio.
[modifica] Cultura
[modifica] Feste e sagre
La Pro Loco Pozzuolo del Friuli dal 1997 organizza nel capoluogo comunale la Sagra dello Struzzo, chiamata anche Festainsieme, che solitamente si svolge tra luglio ed agosto.
[modifica] Sport
A Terenzano si trova una delle più importanti piste di speedway a livello internazionale.
La squadra di calcio maschile Pozzuolo del Friuli milita nel campionato regionale di Prima Categoria.
La squadra di pallacanestro maschile Fiat Garbino Pozzuolo milita nel campionato provinciale di Promozione.
[modifica] Personalità legate a Pozzuolo del Friuli
Domenico Failutti (1872-1923), pittore, nacque a Zugliano.
Tranquillo Marangoni (1912-1992), xilografo, nacque a Pozzuolo del Friuli.
[modifica] Economia
Nel territorio comunale si producono cereali, ortaggi, frutta e foraggi. Anche il settore zootencnico riveste particolare rilevanza.
La frazione di Cargnacco ospita, nella sua estremità orientale, in via Buttrio, una porzione della Zona Industriale Udinese (ZIU), di competenza del Consorzio per lo sviluppo industriale del Friuli centrale, dove hanno sede le due maggiori industrie del comune: le Acciaierie Bertoli Safau (ABS), con un fatturato di 522 milioni di euro nell'ultimo anno e 720 dipendenti, e l'impresa generale di costruzioni del gruppo Rizzani de Eccher, con 400 milioni di euro di fatturato e più di un migliaio di dipendenti.
Altre industrie presenti nel territorio comunale, di minori dimensioni, riguardano il settore conciario (Natco Spa), cartario, del legno, metalmeccanico e dei materiali da costruzione.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Mario Geatti dal 13/06/2004, partito: Lega Nord e Cambiare Assieme
Centralino del comune: 0432 669016
Email del comune: protocollo@com-pozzuolo-del-friuli.regione.fvg.it
L’attuale sindaco di Pozzuolo del Friuli, in carica dal 2004, è il leghista Mario Geatti, succeduto al rappresentante del centrosinistra Sergio Beltrame (1995-2004). Tra i sindaci storici del comune degni di nota sono Vincenzo Pollini (1870-1881), il primo in carica, Francesco Bierti (1886-1892 e 1919-1920), Ugo Masotti (1897-1919), che fu il sindaco che stette in carica per più anni, Florindo Zamparini (1929-1934, come Podestà, e 1951-1960) e Bruno Blasich (1970-1975, 1985-1988 e 1990).
Il comune di Pozzuolo del Friuli, per quanto riguarda le competenze giudiziarie, fa parte del circondario di Udine ed è compreso nella circoscrizione dell'Ufficio del Giudice di pace di Udine; per quelle sanitarie, del Distretto di Udine, che a sua volta fa parte dell'Azienda per i Servizi Sanitari n°4 Medio Friuli; per le competenze relative all'istruzione, rientra nel Distretto scolastico di Udine; infine, le politiche del lavoro nel suo territorio sono gestite dall'Unità Operativa Centro per l'impiego di Udine. Lo stesso comune faceva parte dell'Ambito territoriale ottimale dell'Udinese (Art. 10, L.R. 15/2001, abrogato dalla L.R. 1/2006 in materia di autonomie locali).
[modifica] Gemellaggi
Pozzuolo del Friuli è gemellato con:
[modifica] Voci correlate
Wikisource contiene il testo completo di Relazione sui combattimenti di Pozzuolo del Friuli