Capurso
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Immagine:Capurso-Stemma.png | |||
Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 72 m s.l.m. | ||
Superficie: | 14 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 1026 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Bari, Casamassima, Cellamare, Noicattaro, Triggiano, Valenzano | ||
CAP: | 70010 | ||
Pref. tel: | 080 | ||
Codice ISTAT: | 072014 | ||
Codice catasto: | B716 | ||
Nome abitanti: | capursesi | ||
Santo patrono: | San Giuseppe | ||
Sito istituzionale | |||
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Capurso è un comune di 15.018 abitanti della provincia di Bari.
Indice |
[modifica] Geografia
Situato pochi chilometri a est del capoluogo.
[modifica] Storia
La fondazione è datata intorno al X sec sebbene recenti ritrovamenti testimonierebbero l'esistenza di tribù indigene relativamente organizzate a partire già dal I millennio a.C.
La leggenda della sua fondazione narra di un orso che si aggirava nella boscaglia razziando le colture e gli allevamenti. Una folta schiera di contadini organizzò una spedizione e, ucciso l'orso, la sua testa (caput ursi) venne portata come trofeo su un carroccio fino al luogo in cui venne fondato il castello di Capurso.
[modifica] Cultura
[modifica] La Madonna del Pozzo
Festeggiata l'ultima settimana di agosto, è una dei culti più importanti del mezzogiorno nonché ex co-patrona del Regno delle due Sicilie assieme a San Gennaro. La storia del ritrovamento della sua sacra effige è fitta di aneddoti; scrive a proposito lo storico locale Gino Pastore: "Si era nell'agosto del 1705 quando il 55enne sacerdote Domenico Tanzella, essendo gravemente ammalato e sentendosi prossimo alla fine dei propri giorni, ebbe la visione di San Pietro d'Alcantara e della Vergine Maria. Quest'ultima gli diceva che «...camperebbe da quel pericolo, e riavrebbe la sanità primiera, se bevuto avesse dell'acqua del pozzo, detto di S. Maria, e qualora promettesse erigere a suo culto una cappella interina, e quindi in progresso di tempo, un Convento dell'Istituto dì San Pietro d'Alcantara». Il Tanzella si procurò dell'acqua di quel pozzo e, dopo averla bevuta, stette subito meglio. Non appena si fu ristabilito del tutto, per ringraziare la Vergine, cominciò a far erigere una Cappella in un proprio podere, che si trovava di fronte all'attuale via Tanzella. L'ultima domenica di agosto di quello stesso anno, col fratello Lorenzo, con un tal Michelangelo Portincasa e col pittore materano Giambattista Converso, si recò al Pozzo di S. Maria, in contrada Piscine, per una sorta di riconoscenza. I cronisti del tempo narrano che il loro stupore fu grande quando sull'intonaco di una parete del pozzo videro dipinta l'immagine di una Madonna di stile bizantino. Pensarono subito di staccarla dalla parete per portarla nell' erigenda cappella. E nel momento in cui il pittore Converso cercò di realizzare tale proposito, si vide l'immagine «...da sé stessa miracolosamente staccare dal muro del pozzo, e darsi nelle mani del pio sacerdote». La notizia di tale miracolo si diffuse rapidamente per tutto il [[Regno di Napoli], anche per merito di Gian Lorenzo Pappacoda, marchese di Capurso. Si videro allora arrivare per la prima volta nel nostro paese moltitudini di pellegrini"
L'immagine della Santa Vergine venne anche insignita di un altro grande onore dal re di Napoli come racconta un altro storico locale, Michele Mariella: "Nel 1849, dopo i fatti politici che scossero tutta la Penisola, il duca di Serracapriola, come Sindaco Apostolico degli Alcantarini di Lecce, si preoccupò di salvaguardare i diritti dei suoi protetti, chiedendo al re Ferdinando II la conferma del Regio Patronato sulla Provincia Monastica da lui rappresentata. L'iniziativa naturalmente era partita dai Frati; anzi uno di loro, P. Agostino Pacifico, studioso accanito e storico del nostro Santuario, gli suggerì anche l'idea di implorare dalla sovrana maestà un attestato di particolare benevolenza per il convento-santuario di Capurso, acconsentendo all'incoronazione in oro dell'immagine prodigiosa della Madonna del Pozzo. La richiesta, secondo la prassi, approdò prima nel Consiglio di Stato che, nella riunione del 23 maggio 1850, la fece propria e la presentò al Re Ferdinando II, ancora memore del pellegrinaggio a Capurso ai piedi della Madonna, concesse di buon grado l'approvazione, profondamente convinto di far cosa gradita a tutti i suoi sudditi. Era il 15 maggio 1850. Quando la notizia divenne ufficiale, un'intensa commozione pervase l'animo dei devoti della Madonna del Pozzo e in particolar modo degli Alcantarini, i quali si dedicarono subito alla preparazione dei Titoli da inviare a Roma: la prodigiosa invenzione dell'immagine nel Pozzo, la fama radicata nelle coscienze, il concorso crescente del popolo, i continui miracoli di ogni genere e i numerosi privilegi e indulgenze concessi da Clemente XI, Benedetto XII e XIV, Pio VII, Gregorio XVI e, infine, da Pio IX, allora sul soglio pontificio. Oltre a questi documenti, scelsero dodici miracoli tra i più recenti come testimonianza inoppugnabile, procurandosi così un «processo autentico». Gli «Atti del Processo», integrati dalle lettere postulatorie di molti Vescovi del Regno, il 14 settembre 1851 furono esaminati dal Capitolo Vaticano che, nello stesso giorno, emanò il decreto della "solenne incoronazione in oro della sacra immagine della Madonna del Pozzo". La notizia si diffuse in un baleno, provocando soddisfazione ed entusiasmo. Chi fosse colto da meraviglia per la rapidità con cui si giunse alla positiva soluzione di un'impresa tanto ardua, dimentica la grandissima attrazione esercitata dalla Madonna del Pozzo, conosciuta in quegli anni, per esperienza diretta, dagli umili popolani al Re, dai preti dei paesini al Papa, dai capursesi agli spagnoli ..."E altrettanto rapidamente si svolsero i preparativi del grande evento, fissato per il 20 maggio 1852, mentre con l'appoggio delle autorità centrati e locali, si raccoglievano in tutto il Regno di Napoli le offerte, per sopperire alle ingenti spese da sostenere." Un altro particolare interessante da inanellare tra il rincorrersi di tanti eventi fu la designazione, voluta dal re e dal Papa, del card. D. Mario dei Conti Mattei, arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana, sotto-decano del S. Collegio e prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura e della Fabbrica di S. Pietro, per celebrare la cerimonia. Questi, accompagnato dai Canonici Prelati Alberto Barbolani e Lorenzo dei Conti Lucidi, si mosse da Roma il 9 maggio 1852 e con un viaggio trionfale attraverso la Campania e la Puglia, giunse a Capurso la sera del 16 maggio, accolto da esaltanti manifestazioni di giubilo da tutta la popolazione. Forse allora Capurso toccò l'apice della notorietà non solo nel Regno di Napoli, ma in tutto il mondo cattolico. Erano presenti tra le sue mura un cardinale, uno dei primi del Sacro Collegio; due arcivescovi, mons. Clary e mons. De Bianchi-Dottula; il vescovo di Conversano, mons. Mucedola; il duca dì Serracapriola, vice presidente del Consiglio di Stato; il marchese di Pescara e Vasto, gran cerimoniere della corte reale. Facevano a questi corona mons. D'Elia, gran priore di S. Nicola di Bari; l'intendente Ajossa con tutte le autorità della provincia; nobili e titolari della regione e del regno; canonici e alti dìgnitari ecclesiastici. Tutti erano ospitati nel maestoso e veramente regale convento che fiancheggia il celebre Santuario della Madonna del Pozzo. Il Card. Mattei rimase a Capurso cinque giorni; quando ripartì per Roma, donò al Santuario il magnifico calice indorato, da lui ordinato per la messa dell'incoronazione. Si conserva tra gli oggetti preziosi del Santuario. I festeggiamenti ebbero inizio con un triduo di preparazione. Da per tutto si respirava aria di festa. Le vie del paese erano abbellite da fantasmagoriche luminarie di stile gotico, come la facciata della chiesa e del convento, ai cui lati si ergevano due orchestre per le fanfare e bande musicali; altre orchestre, altri prospetti in piazza; archi luminosi alle entrate principali del paese. II 20 maggio, con tutte le solennità richieste dal rito, il card. Mattei salì fino alla nicchia, in cui è custodita la miracolosa immagine trovata nel pozzo e depose sul capo della Vergine e del Bambino le corone d'oro tra l'osanna dei cori. il suono festoso delle campane e l'applauso frenetico incontenibile dei devoti, giunti anche dai più lontani paesi della Puglia e assiepati dentro e fuori la chiesa. Seguì la processione meridiana della statua lignea della Madonna del Pozzo, con la partecipazione del Card. Mattei e di tutte la autorità religiose civili e militari già nominate. Uno spettacolo unico nella storia delle incoronazioni. In concomitanza si era pensato dì eleggere la Madonna del Pozzo a Protettrice principale e Patrona di Capurso ma, per una serie di contrattempi burocratici, la cerimonia si tenne soltanto il 13 giugno successivo, alla presenza della Giunta municipale, del Clero e della popolazione festante. L'atto pubblico, rogato dal notaio D. Ermenegildo D'Alessandro, venne firmato dal sindaco D. Francesco Mariani, dottore in diritto e consigliere provinciale, e dal P. guardiano del convento, P. Fr. Leone della SS. Trinità. Un anno dopo, il 20 dicembre 1853, la chiesa alcantarina di S. Maria del Pozzo in Capurso veniva insignita da Pio IX del titolo di Basilica Minore, con la partecipazione a tutti gli onori e privilegi connessi. E siccome questa già godeva del diritto di regio patronato fin dalla sua erezione, si fregiò del titolo di Reale Basilica, come ancora oggi si legge sulla sua bianca facciata. Per accrescerne il prestigio, lo stesso Pio IX con un rescrìtto autografo del 23 giugno 1854 l'anno del dogma dell'Immacolata Concezione, autorizzava il Capitolo di S. Giovanni in Laterano ad aggregare la chiesa di S. Maria della Misericordia degli Alcantarini di Capurso alla patriarcale Arcibasilica Lateranense, madre di tutte le chiese del mondo cristiano. La decisione presa nella riunione capitolare del 25 giugno, fu sancita con la Bolla dell'8 luglio, rinnovabile ogni 15 anni. Le insegne esterne di questo singolarissimo privilegio sono l'ombrellone dalle fasce rosse e gialle e il campanello processionale fissato su un lungo bastone, che si portano nella processione meridiana della festa d'agosto."
Le celebrazioni in onore della Vergine Maria portano a Capurso, nell'ultima settimana di Agosto, una moltitudine di pellegrini attirata dalla forza mistica della santa. I riti e gli eventi, nei giorni di festa, si susseguono: la processione dei Ceri, il corteo storico del Carro Trionfale, la Messa Solenne.
[modifica] Monumenti e luoghi di interesse
Il paese presenta edifici di pregio, testimoni della lunga storia che da sempre l'ha coinvolto. In particolare la Chiesa Madre, del XVI secolo, il convento di San Francesco da Paola, del 1300, i preziosi palazzi Baronali e la maestosa chiesa della Madonna del Pozzo.
[modifica] Scuole
- Scuola elementare "San Giovanni Bosco"
- Scuola elementare "San Domenico Savio"
- Scuola media "Gennaro Venisti"
[modifica] Sport
Il Calcio (A.S. Capurso), la Pallacanestro (Pallacanestro Capurso) e il Volley (Polisportiva Orsa) sono praticati a livello agonistico.
[modifica] Eventi
- L'ultima domenica di Agosto si festeggia la Madonna del Pozzo.La domenica dopo (la prima di Settembre) viene allestita un'imponente fiera che si snoda tra le vie della cittadina
- Il paese sta conoscendo rilevanza internazionale a seguito del Multiculturita Jazz Festival. Una serie di eventi, concentrati soprattutto in estate, organizzati da un'associazione locale (Multiculturita), ideati e diretti da Michele Laricchia. Negli anni sono stati ospiti artisti come Beppe Servillo, Javier Girotto, Tullio De piscopo, La Montecarlo nights orchestra, Sarah J. Morris, Nick the Nightfly e altri grandi nomi del panorama jazz italiano e non. Anche quest'anno il festival si terrà nel mese di Luglio ed è prevista la presenza del chitarrista jazz del missouri Pat Metheny con il pianista Brad Mehldau che chiuderanno il cartellone che annovera, tra gli altri, Gino Paoli in un progetto Jazz con Enrico Rava, Roberto Gatto e Danilo Rea.
- Il 7 Dicembre nel centro storico si allestisce la Fanoj, un grande falò coronato da una serie di eventi per le vie della città vecchia.
- Il 20 Maggio si celebra l'Incoronazione dell'immagine di Maria SS. del Pozzo con una serie di eventi civili e religiosi
[modifica] Curiosità
- Da poco è stato ritrovato un olio su tela attribuito a Paolo Finoglio, copia di un Cristo e l'Adultera dello stesso autore conservato a Lecce.
- E' originario della cittadina il famoso cabarettista Luca Medici (alias Checco Zalone) che proprio a Capurso ha cominciato la sua brillante carriera con un'evento nell'ambito della rassegna Multiculturita il 24 ottobre 2004.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Bibliografia
- Gino Pastore, 'Capurso - Tra storia e cronaca', edizione dell'autore, Capurso, 1983.
- Gino Pastore, "I garibaldini a Capurso", estratto da "garibaldi e la Puglia - Celebrazioni del centenario 1882 - 1982", Tipografia Meridionale - Cassano Murge (Ba) 1985.
- Gino Pastore, "Repertorio di soprannomi in uso in Triggiano, in Capurso e in Cellamare tra XVI e XX secolo", pp. 186, Levante Editori, Bari, 1999.
- Gino Pastore, "Racconti popolari. Tra verità e invenzione", pp.126, Levante editori. Bari, 2000.
- Gino Pastore, "Alalà capursesi. Dalla fine della Grande Guerra alla nascita della Repubblica", pp. 295, Levante Editori, Bari, 2001.
- Gino Pastore, "Lessico Capursese - Il linguaggio angelico. Glossario", pp. 235, Levante editori, Bari, 2002.
- Gino Pastore, Michele Bellino, Maria Giovanna Di Capua, Rossana Guglielmo, "L'altra adultera - letture storico - critiche di una tela gemella di "Cristo e l'adultera" del pittore napoletano Paolo Finoglio, pp. 78, Levante editori, Bari, 2003.
- Gino Pastore, "Capurso. L'album sportivo", pp. 244, Levante editori, Bari,2003.
- Gino Pastore, "Entro le mura - Lo sviluppo urbano del centro storico di Capurso dalle origini all'Unità d'Italia. Un problema irrisolto", pp. 142, Levante editori - Bari 2005.
- Gino Pastore, "San Francesco di Paola in Capurso - dalla chiesa di Ara Coeli alla nuova parrocchia", pp. 216, Levante editori, Bari, 2006.
- Michele Mariella, 'La Madonna del Pozzo - Storia'.
- Michele Bellino, Umberto Rizzo ed Angelo Saponara, "Capurso e il culto di San Giuseppe", Edizioni Ragusa Grafica Moderna, Bari, 2005.
- Vito Grittani, "Capurso Città della Madonna del Pozzo - III centenario del rinvenimento di Maria SS.Ma del Pozzo 1705 - 2005", Edizione extracommerciale, 2005.
- Scuola elementare "San Giovanni Bosco di Capurso", "Come acqua di sorgente - storie fantastiche alla ricerca delle radici della devozione popolare", Edizioni dal Sud, Modugno, 2003.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Giuseppe De Natale dal 05/04/2005
Centralino del comune: 080 4551124
Email del comune: sindaco@comune.capurso.ba.it