Paternò
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 225 m s.l.m. | ||
Superficie: | 144 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 310 ab./km² | ||
Frazioni: | Sferro | ||
Comuni contigui: | Belpasso, Biancavilla, Castel di Judica, Centuripe (EN), Ragalna, Ramacca, Santa Maria di Licodia | ||
CAP: | 95047 | ||
Pref. tel: | 095 | ||
Codice ISTAT: | 087033 | ||
Codice catasto: | G371 | ||
Nome abitanti: | paternesi, patornesi. | ||
Santo patrono: | Santa Barbara - San Vincenzo martire(compatrono) | ||
Giorno festivo: | 4 dicembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Paternò (Patennò in siciliano) è un comune di 50.000 abitanti della provincia di Catania.
Indice |
Storia
Il sito di Paternò è stato occupato oltre 3500 anni prima della nascita di Cristo, quando nel vulcanetto preistorico che sovrasta la città si insediarono i primi abitanti. La cittadina che sorse era di origine Sicana, nonostante fosse in territorio dei Siculi, e fin dall'inizio prese il nome di Inessa. Relativamente poco tempo dopo, alcuni abitanti provenienti da Catania, che in quel tempo si chiamava Aitna, chiamarono l'antica Paternò Inessa-Aitna. Da qui il nome Paternò che forse deriva da Paeter Aitanon, cioè la "Rocca degli Etnei". Nel territorio paternese, però, con molta probabilità esistevano due città, infatti non c'era solo Inessa-Aitna, ma molti autori indicano anche la presenza di Hybla Mayor o Galeatis, che sorgeva nella parte a Nord-Ovest dell'attuale città. Città di media importanza durante il periodo greco e romano si spopolò quasi del tutto nei tre secoli precedenti l'anno mille. Nel periodo della dominazione saracena il borgo era chiamato Batarnù. In seguito alla conquista normanna iniziata negli anni 40 del XI secolo, il sito venne denominato Paternionis, e iniziò un periodo di grande splendore civico ed economico, giacché la città fu sede di re e regine. I territori di Paternò, infatti, furono inseriti nella cosiddetta Camera Reginale che venne costituita da Federico III d'Aragona come dono di nozze alla consorte Eleonora d'Angiò e che poi venne ereditata dalle Regine che si susseguirono, sino alla sua abolizione. Il periodo di magnificenza di Paternò durò fino al XV secolo, quando la città venne infeudata e ne iniziò un lento ma inarrestabile declino.
Del periodo medievale sono presenti tuttora interessanti testimonianze tra cui il magnifico Castello, dalla carattestica forma a Parallelepipedo, simile ai donjon francesi ed ai castelli scozzesi fortificati nello stesso periodo. Caratteristico anche il convento di S. Francesco, la chiesa della Gancia e tutto il borgo.
Della dominazione normanna si possono, addirittura intravedere ancora gli influssi in chiave antropologica, come la presenza di alcuni tratti fisici caratteristici delle popolazioni nordiche in una parte della popolazione. Uno dei problemi principali del paese tra fine 800 e inizi 900 era quello di essere una zona malarica, problema da tempo risolto, giacché ormai sono state del tutto bonificate le zone paludose nella Piana di Catania. Lo sviluppo urbanistico della città ha avuto una grande accelerazione negli anni '60 e '70 del secolo scorso, periodo in cui la "geografia" urbana e stradale della città si è meglio definita secondo gli standard moderni e meglio adattata alle esigenze delle nuove classi emergenti della borghesia medio-alta. Accanto al "salotto" classico della antica e suggestiva Via Vittorio Emanuele ricca di dimore patrizie (detta "strada dritta" per via della sua struttura lineare) si affianca, a partire dagli anni '70, la Via Emanuele Bellia (più larga della "strada dritta") nella quale si affacciano condomini di lusso di oltre 10 piani e appartamenti esclusivi. Negli anni '80 la città subisce nuove spinte centrifughe che la portano ad una successiva espansione verso il fronte orientale a partire dal Corso Italia e dal Corso Del Popolo che vedono il fiorire di nuove palazzine e ampliamenti delle strade con l'aggiunta di viali alberati e giardini. Il complesso di Piazza Della Repubblica ospita poi l'edificio del municipio (costruito in stile moderno ricorda vagamente i grattacieli americani) e i relativi uffici nelle vicinanze della scuola media statale Don Milani e del suo ampio auditorium. Gli ultimi anni '90 hanno visto lo sviluppo delle più lontane periferie e la riqualificazione di alcuni spazi della ricca Via Emanuele Bellia (come lo spazio verde con parcheggio creato nella Piazza dei Caduti di Nassiriya dietro Piazza Della Regione).
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Monumenti
Di notevole interesse architettonico sono alcuni edifici della Collina Storica tra cui la Chiesa Madre eretta nel 1342 e intitolata a S. Maria dell'Alto, ma profondamente modificata agli inizi del XVIII secolo, periodo in cui fu variato l'orientamento dell'ingresso e gli interni vennero adeguati allo stile dell'epoca, il barocco. Molto interessante anche il complesso di San Francesco alla Collina, del 1346, con una pregevole chiesa con delle caratteristiche architettoniche marcatamente gotiche, brevi lacerti di pregevoli affreschi e alcuni residui dell'apparato decorativo barocco. Poco lontana, la chiesa di Cristo al Monte modificata nel XVIII secolo secondo lo stile rococò. Sulle pendici del colle si trova la chiesa di S. Maria della Valle di Iosaphat (o della Gancia) fatta edificare nel 1072 dalla contessa Adelasia con uno splendido portale gotico. Il monumento più rilevante dell'intero territorio è sicuramente il Castello Normanno fatto erigere nel 1042 dal conte Ruggero e in seguito più volte rimaneggiato. Realizzata nel XVIII sec., risulta di grande impatto scenografico la Scalinata della Matrice, che collega il sagrato della Chiesa Madre con la Porta del Borgo, che è ubicata nella parte mediana della collina storica ed era l'antico ingresso principale alla cinta muraria medievale. Appena fuori dalla Porta del Borgo si trova il Palazzo Moncada appartenuto alla potente famiglia di origine spagnola che per molto tempo fu la feudataria della Città. Nella città bassa, che si sviluppò a partire dal XIV sec. alla base del colle, sorgono altri importanti monumenti tra i quali spiccano il complesso dell'ex monastero della Santissima Annunziata, la chiesa di Santa Barbara e la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria.
Elenco dei Monumenti
- Castello Normanno
- Chiesa Madre di Santa Maria dell'Alto
- Ex monastero della Santissima Annunziata
- Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
- Chiesa e monastero di San Francesco alla Collina
- chiesa di Santa Maria della Valle di Josaphat
- Chiesa di Cristo al Monte
- Chiesa di Santa Barbara
Galleria fotografica
Ambiente
Dall'antico vulcanetto, ormai estinto, dove sorgono i più importanti monumenti cittadini è possibile ammirare l'Etna e la valle del Simeto, con i rigogliosi agrumeti e le aree protette di Ponte Barca e di Pietralunga. Particolarmente importanti sono anche le fonti di acqua gassata disseminate per il territorio e la perenne eruzione delle "Salinelle", vulcanetti di fango legati all'attività sismica del vulcano siciliano.
Cultura
Uno dei paternesi che la storia ci tramanda come illustre protagonista delle vicende a lui contemporanee fu il geografo Giovan Battista Nicolosi (1610-1670), che prestò la sua opera di studioso presso la corte vaticana. Fra i nomi di illustri paternesi citiamo quello di Emanuele Rapisarda (1900-1989) insigne latinista e docente all'Università di Catania che fondò il "Movimento Europeo per la difesa del latino". Altro insigne studioso paternese è Salvo Randazzo (1960), professore di Diritto romano, Antropologia giuridica e Fondamenti del diritto europeo nell'Università di Bari. Giurista e storico del diritto, autore di autorevoli trattati scientifici, ha insegnato anche presso università americane ed australiane. Tra le figure più rilevanti anche lo storico Vincenzo Fallica (1940), noto per i suoi studi sulla Sicilia, in particolar modo di Catania. Molto apprezzate, infatti, le sue ricerche sulla Catania Risorgimentale. Un aspetto che i libri di storia non trattano. Notevole è poi l'attività letteraria di altre figure: Barbaro Conti (1930) è poeta e ricercatore, autore di vari libri relativi a personaggi e vicende della città («Canto per il mio paese», «I castelli di Paternò, Adrano, Motta S. Anastasia»; «Umili e illustri, penne e pennelli, onorevoli e poverelli»; «Il culto ecumenico di S. Barbara»), nonché di una «Enciclopedia dal paleolitico ai nostri *giorni» in parecchi volumi; Carmelo Ciccia (1934), italianista e latinista, è autore di una serie di pubblicazioni, in cui ha affrontato sia problematiche relative alla città («I cognomi di Paternò»; «Il mito d'Ibla nella letteratura e nell'arte»; «Il suono delle campane a Paternò intorno alla metà del sec. XX», «Ioannes Baptista Nicolosius geographus insignis»), sia scrittori e momenti della letteratura italiana, con particolare riguardo a Dante, impegnandosi pure nella narrativa con alcuni volumi di «Storie paesane», che prendono l’avvio dai bombardamenti di Paternò del 1943 e che sono state tradotte all’estero.
SCRITTORI, SAGGISTI E STORIOGRAFI
- Giovan Battista Nicolosi (1610-1670) sacerdote e geografo
- Gerardo Ansaldi (1654-1692)
- Sebastiano Barbagallo (1920)
- Placido Bellia (1755-1837) frate cappuccino e storico
- Salvatore Borzì (1906-1982)
- Francesco Cannavò (1866-1974)
- Nunzio Carmeni (1909-1919)
- Alessandro Chiarenza (1606-1672)
- Mimmo Chisari (1950)
- Alfio Ciccia (1952)
- Ezio Costanzo (1954)
- Franco Rosario Corsaro (1920)
- Angelino Cunsolo (1928)
- Felice Cunsolo (1917-1979)
- Rosario Cunsolo (1887-1979)
- Andrea Felice (1731-1800)
- Alfio Ferrisi (1916-2005)
- Luigi Gennaro (1887-1973)
- Gabriele B. Fallica (1975)
- Salvatore Gennaro (1923)
- Francesco Alberto Giunta (1926)
- Vincenzo La Russa (1938)
- Salvatore Orto (1934)
- Salvatore Damiano Randazzo (1925)
- Barbaro Rapisarda (1917-1995)
- Carmine Rapisarda (1960)
- Gaetano Savasta (1865-1922) prelato e storico
- Placido Sergi (1945)
- Franco Uccellatore (1945)
- Giuseppe Virgillito (1921-1999)
- Pippo Virgillito (1939)
- Franco Vitellino (1929-1986)
GIURISTI
- Emanuele Bellia (1791-1860)
- Nino Franco Ciccia (1937-1987)
- Salvo Randazzo (1960)
SCIENZIATI
- Vincenzo Chisari (1707-1767)
- Antonino Ciancitto (1934)
- Gaetano Cutore (1869-1955)
PITTORI, SCULTORI E CERAMISTI
- Michele Cannavò (1864-1941) scultore
- Beniamino Carmeni (1913-1981)
- Giuseppe Carmeni (1906-1964)
- D'Inessa (1922-2006) pittore e scultore
- Alfio Fallica (1907-1977)
- Giacinto Gioco (1857-1928) scultore
- Enzo Indaco (1940)
- Barbaro Messina (1944)
- Francesco Messina (1946)
- Carmelo Navarria (1942)
- Gaetano Palumbo (1922-2006) pittore
- Salvatore Palumbo (1889-1957)
- Pietro Russo (1949)
- Luigi Spoto (1944)
- Mariano Ventimiglia (1927-2006) scultore
- Giovanni Verna (1915)
COMPOSITORI MUSICALI
- Carmelo Bellia (1909-1963)
- Barbaro Michele Finocchiaro (1933)
- Alfredo Grasso (1913-1990)
CANTANTI
- Giulio Crimi (1885-1939) tenore
- Franco Lo Giudice (1893-1990) tenore
- Silvio Lo Giudice (1895-1982) tenore
ANIMATORI CULTURALI
- Totuccio Bottino (1936-1992)
CANTASTORIE
- Ciccio Busacca (1925-1989)
- Ciccio Rinzinu (1922)
Economia
Il principale settore produttivo è quello primario, con la produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Il territorio circostante, infatti, produce i migliori agrumi a polpa rossa della zona, nonché olive, uva e frutta, ed presente è anche l'allevamento di bovini e ovini per via di alcune aree adibite a pascolo. In ambito artigianale sono particolarmente pregevoli i lavori di pietra lavica ceramicata e la variegata produzione di terre cotte.
Enogastronomia
Molto ricercata la prelibatissima pasticceria locale, nonché i prodotti di culinari, tra cui le famose Larunghie, cioè le rane, il cui utilizzo in cucina sembra derivi dagli influssi francesi sulla cucina locale in seguito alla loro dominazione.
Sport
- La società calcistica locale è il Paternò calcio 2004, rifondata dopo il fallimento del 2004, militante in serie D dopo due promozioni consecuitive. La vecchia società ha militato anche in serie C1.
- Paternò vanta una tradizione nel baseball: i Warriors Paternò militano in serie A2 e hanno giocato per diverse stagioni nella massima serie; i Normanni Paternò 2007, militano in serie C1. Il Sagittarius è squadra di baseball e softball.
- Nella classe 250 del campionato del mondo di motociclismo corre Alessio Palumbo.
- Nel campo dell'atletica leggera è di Paternò il velocista Alessandro Cavallaro.
Frazioni
Sferro è la principale frazione del comune di Paternò. È uno dei più importanti centri agrumicoli della piana di Catania. Vi si svolse una battaglia tra britannici e tedeschi nel corso della seconda guerra mondiale.
Curiosità
- Una curiosità di costume che riguarda i paternesi è il loro particolare accento nella pronuncia della lingua siciliana.
- A Paternò è dedicata la canzone comica La palla di pelle di rana, uno dei tanti successi dei Brigantini.
Amministrazione comunale
Sindaco: Giuseppe Failla (detto Pippo) dal 11/06/2002
Centralino del comune: 095 7970111
Email del comune: info@comune.paterno.ct.it
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Paternò online: storia, cultura, tradizione, news ed eventi
- Storia, cultura, monumenti e arte della città
- Sito del Castello Normanno di Paternò
- Sito del Carnevale di Paternò
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