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Mondiali di calcio Germania 2006 - Wikipedia

Mondiali di calcio Germania 2006

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Mondiali di calcio Germania 2006
Deutschland 2006
Il logo di Germania 2006
Il logo di Germania 2006
Squadre partecipanti 198
(fase finale: 32)
Paese organizzatore Germania
Campioni del mondo Italia (quarto titolo)
Partite giocate 64
Reti segnate 147
(2,297 per partita)
Spettatori 3.353.655
(52.401 per partita)
Capocannoniere Miroslav Klose 5 gol
Festa italiana al Circo Massimo
Festa italiana al Circo Massimo
Teamgeist (Spirito di squadra), il pallone dei Mondiali 2006, in una versione ingrandita
Teamgeist (Spirito di squadra), il pallone dei Mondiali 2006, in una versione ingrandita
Mappa dei piazzamenti
Mappa dei piazzamenti

I Mondiali di calcio Germania 2006 (in tedesco Fußball-Weltmeisterschaft 2006), 18a edizione del Campionato mondiale di calcio organizzato dalla FIFA, si disputarono dal 9 giugno al 9 luglio 2006 in Germania.

La Coppa del mondo fu vinta dall'Italia, che in finale sconfisse la Francia per 6-4 ai calci di rigore, dopo che i tempi supplementari si erano conclusi sull'1-1. Per gli Azzurri fu il quarto titolo mondiale della storia.

La Germania ottenne il diritto di organizzare il Mondiale nel giugno 2000, battendo la concorrenza di Inghilterra, Brasile, Marocco e Sudafrica, paese che ospiterà i Mondiali del 2010.

Il motto dell'evento era Il mondo a casa di amici (Die Welt zu Gast bei Freunden).

Indice

[modifica] Assegnazione

Il 7 luglio 2000 l'incontro per decidere chi avrebbe ospitato i Mondiali 2006 si tenne per la sesta volta consecutiva a Zurigo. Il Brasile ritirò la sua candidatura prima della votazione. La Germania batté il Sud Africa. Candidate:

Risultati
Nazione Voto
1 2 3
Germania 10 11 12
Sudafrica 6 11 11
Inghilterra 5 2 0
Marocco 2 0 0
Brasile 0 0 0
Voti totali 23 24 23

[modifica] Le squadre qualificate

Per approfondire, vedi la voce Mondiali di calcio Germania 2006/Qualificazioni.

[modifica] Zona Africana (5 squadre)

A Germania 2006 erano assenti tre grandi del calcio africano: Nigeria e Camerun si erano giocate all'ultima giornata la qualificazione, mentre il Sudafrica aveva terminato il proprio cammino nelle qualificazioni con un deludente terzo posto nel proprio raggruppamento. Aveva fallito la qualificazione anche il Senegal, protagonista ai Mondiali 2002, dove aveva raggiunto i quarti di finale. Non era presente neanche l'Egitto campione continentale in carica. Quattro delle cinque squadre africane ammesse al Mondiale erano esordienti nella manifestazione: Angola, Costa d'Avorio, Togo e Ghana. L'altra nazionale qualificata era la Tunisia, unica delle grandi storiche del calcio africano.

Angola 8 ottobre 2005
Costa d'Avorio 8 ottobre 2005
Togo 8 ottobre 2005
Ghana 8 ottobre 2005
Tunisia 8 ottobre 2005

[modifica] Zona Asiatica (4 squadre)

Le potenze asiatiche - Corea del Sud, Arabia Saudita e Giappone - avevano confermato la loro presenza ai Mondiali. Era assente dalla fase finale la Cina, mentre era presente l'Iran, che ritornava ad un Mondiale dopo l'esperienza di Francia 1998.

Giappone 8 giugno 2005
Iran 8 giugno 2005
Corea del Sud 8 giugno 2005
Arabia Saudita 8 giugno 2005

[modifica] Zona Europea (14 squadre)

Oltre alla Germania, qualificata d'ufficio come paese ospitante, c'erano tutte le grandi nazionali europee: Inghilterra, Olanda, Francia, Italia, Spagna e Portogallo. L'assenza più clamorosa era quella della Grecia campione d'Europa in carica. A mancare l'appuntamento tedesco erano state anche la Turchia (estromessa nei play-off dalla Svizzera), la Russia e la Slovacchia, che, pur avendo conquistato i play-off a spese dei russi, era stata eliminata dalla Spagna. Tra le altre escluse illustri figuravano il Belgio, l'Irlanda e la Danimarca. L'unica debuttante europea al Mondiale era l'Ucraina, che aveva conquistato la qualificazione anche grazie ai gol di Shevchenko.

Germania qualificata d'ufficio
Ucraina 3 settembre 2005
Olanda 8 ottobre 2005
Polonia 8 ottobre 2005
Inghilterra 8 ottobre 2005
Croazia 8 ottobre 2005
Italia 8 ottobre 2005
Portogallo 8 ottobre 2005
Svezia 12 ottobre 2005
Serbia e Montenegro 12 ottobre 2005
Francia 12 ottobre 2005
Svizzera 16 novembre 2005
Spagna 16 novembre 2005
Repubblica Ceca 16 novembre 2005

[modifica] Spareggi europei

Nonostante la sconfitta in Turchia (4-2), la Svizzera, seconda nel proprio girone di qualificazione davanti a Israele e Irlanda e alle spalle della Francia, aveva guadagnato l'accesso a Germania 2006 in virtù della vittoria per 2-0 in casa contro i turchi. Questi ultimi, terzi classificati ai Mondiali 2002, erano stati dunque esclusi, mantenendo così una strana tradizione che vede dai Mondiali del 1990 in poi assente sempre una delle semifinaliste del Mondiale precedente (la Francia nel 1990, l'Inghilterra nel 1994, la Svezia nel 1998, l'Olanda nel 2002 e, appunto, la Turchia nel 2006). I rossocrociati elvetici, invece, tornavano a disputare la fase finale della competizione mondiale a distanza di dodici anni dall'ultima apparizione (Mondiali 1994).

La Spagna, malgrado il secondo posto nel girone della Serbia e Montenegro, aveva conseguito la qualificazione ai play-off. A Bratislava aveva pareggiato per 1-1 con la Slovacchia dopo il roboante 5-1 di Madrid.

La Repubblica Ceca, esclusa illustre dai Mondiali 2002, era stata costretta ai play-off dal secondo posto dietro all'Olanda nel proprio girone di qualificazione. Qui aveva battuto la Norvegia per 1-0 sia all'andata che al ritorno, conquistando così un posto tra le 32 finaliste.

[modifica] Zona del Nord America, America Centrale e Caraibi (4 squadre)

C'era anche la cosiddetta Trimurti nordamericana della CONCACAF: Messico, Stati Uniti e Costa Rica, qualificatesi con relativa facilità. Debuttava ad un Mondiale anche Trinidad e Tobago, vittorioso nello spareggio AFC-CONCACAF con il Bahrain. Nel 1990 Trinidad e Tobago aveva sfiorato la qualificazione, venendo eliminata dagli Stati Uniti all'ultima giornata del girone finale.

USA 3 settembre 2005
Messico 7 settembre 2005
Costa Rica 8 ottobre 2005
Trinidad e Tobago 16 novembre 2005

[modifica] Zona Oceanica (1 squadra)

Australia 16 novembre 2005

L'Australia è tornata ai Mondiali dopo 32 anni. Anche in quell'occasione, Mondiali 1974, si giocava in Germania. I socceroos avevano sconfitto l'Uruguay ai rigori nello spareggio OFC-CONMEBOL. L'Oceania ritrovò così una sua rappresentante dopo 24 anni: l'ultima nazionale oceanica presente ad un Mondiale era stata la Nuova Zelanda nel 1982. In verità non si può parlare di rappresentante della zona oceanica, dato che l'Australia è affiliata all'AFC dal 1° gennaio 2006.

[modifica] Zona del Sud America (4 squadre)

Oltre alle grandi del calcio sudamericano, Brasile e Argentina, erano presenti alla rassegna tedesca Ecuador e Paraguay. L'altra big continentale, l'Uruguay, era stata sconfitta dall'Australia ai rigori nello spareggio OFC-CONMEBOL.

Argentina 8 giugno 2005
Brasile 4 settembre 2005
Ecuador 8 ottobre 2005
Paraguay 8 ottobre 2005

[modifica] Spareggi intercontinentali

Il Bahrain, vincitore dello spareggio AFC con l'Uzbekistan, aveva sfidato Trinidad e Tobago, quarto nel girone finale CONCACAF. A vincere erano stati i centramericani, detti Soca Warriors, capaci di ottenere una storica qualificazione.

Si era poi ripetuta la sfida degli spareggi per i Mondiali 2002 tra Uruguay (quinto nel girone CONMEBOL) e l'Australia (vincitrice del girone OFC). Questa volta, però, a vincere era stata l'Australia.

[modifica] Sorteggio

Le otto teste di serie del Mondiale 2006 erano state selezionate dalla FIFA sulla base di vari criteri, tra cui la posizione nel Ranking mondiale FIFA, e decise il 5 dicembre 2005. Le teste di serie erano state inserite nell'urna A del sorteggio. L'urna B conteneva le squadre qualificate non teste di serie del Sud America, Africa e Oceania, mentre l'urna C otto delle nove squadre europee rimanenti, tranne la Serbia e Montenegro. L'urna D conteneva le squadre della CONCACAF e quelle asiatiche. Un'urna speciale conteneva la Serbia e Montenegro. Il provvedimento era stato adottato per garantire che in un gruppo non ci fossero tre squadre europee. Nell'urna speciale la Serbia e Montenegro (pallina bianca) era stata sorteggiata per prima, poi era stata la volta delle squadre del suo gruppo (Argentina, Olanda e Costa d'Avorio). Le otto teste di serie erano state sorteggiate come prime squadre dei loro gruppi.

Era già stato deciso che la Germania, in quanto paese ospitante, sarebbe stata assegnata al Gruppo A. La FIFA aveva inoltre annunciato in anticipo che il Brasile (campione in carica) sarebbe stato assegnato al Gruppo F.

Urna A Urna B Urna C Urna D Urna Speciale

Argentina
Brasile
Inghilterra
Francia
Germania
Italia
Messico
Spagna

Angola
Australia
Costa d'Avorio
Ecuador
Ghana
Paraguay
Togo
Tunisia

Croazia
Repubblica Ceca
Olanda
Polonia
Portogallo
Svizzera
Svezia
Ucraina

Costa Rica
Iran
Giappone
Corea del Sud
Arabia Saudita
Trinidad e Tobago
Stati Uniti

Serbia e Montenegro

Il 9 dicembre 2005 a Lipsia si era tenuto il sorteggio. Le 32 nazionali ammesse alla fase finale del Mondiale erano state divise in 8 gruppi da quattro squadre (A, B, C, D, E, F, G e H). Dopo il sorteggio molti commentatori di calcio avevano definito il gruppo C il gruppo della morte del Mondiale anche se in verità Argentina e Olanda (inserite in quel raggruppamento) si sarebbero qualificate agli ottavi con un turno di anticipo, battendo abbastanza facilmente Costa d'Avorio e Serbia e Montenegro. [1][2]

[modifica] Riassunto del torneo

Per approfondire, vedi la voce Mondiali di calcio Germania 2006/Partite.
Svezia-Paraguay
Svezia-Paraguay
Togo-Svizzera al Westfalenstadion di Dortmund
Togo-Svizzera al Westfalenstadion di Dortmund
Tifosi angolani a Colonia
Tifosi angolani a Colonia
Tifosi portoghesi a Colonia
Tifosi portoghesi a Colonia
Il rigore di Zidane che decise Portogallo-Francia
Il rigore di Zidane che decise Portogallo-Francia

La fase finale dei Mondiali 2006 ebbe inizio il 9 giugno 2006 ed termine il 9 luglio 2006, per un totale di 64 partite giocate. Nella prima fase, quella a gironi, le 32 squadre erano divise in 8 gruppi da 4 nazionali ciascuno. In ciascun gruppo le gare disputate erano 6, per un totale di 48 partite della prima fase, terminata il 23 giugno 2006. Le prime due classificate di ogni gruppo si qualificarono per la fase a eliminazione diretta, iniziata il 24 giugno con gli ottavi di finale (16 squadre) e proseguita con i quarti di finale (8 squadre), le semifinali (4 squadre), e le due finali: la finale per il terzo posto, giocata l'8 luglio, e la finalissima del 9 luglio 2006.

La finalissima, giocata all'Olympiastadion di Berlino, si concluse con la vittoria dell'Italia sulla Francia per 5-3 dopo i supplementari ed i calci di rigore. I tempi regolamentari e i supplementari, infatti, erano finiti con il punteggio di 1-1. Si trattava della prima finale mondiale con due squadre europee dai Mondiali 1982, anch'essi vinti dall'Italia, e la seconda finale mondiale decisa ai calci di rigore, dopo quella dei Mondiali 1994, che l'Italia aveva perso contro il Brasile per 3-2 dopo che i tempi regolamentari e i tempi supplementari erano finiti con il risultato di 0-0.

La finale per il terzo posto vide la vittoria della Germania, nazionale ospitante, contro il Portogallo per 3-1. I tedeschi, vincitori di tre Mondiali, si erano già classificati al terzo posto ai Mondiali 1934 e ai Mondiali 1970, mentre i portoghesi erano già giunti tra le prime quattro nazionali quarant'anni prima, terzi ai Mondiali 1966. Con l'accesso a questa finale la Germania divenne la nazionale con più piazzamenti tra i primi quattro posti (undici piazzamenti su diciotto edizioni), seguita dal Brasile con dieci piazzamenti tra le prime quattro, dall'Italia con otto, dalla Francia con cinque, dall'Argentina, dalla Svezia e dall'Uruguay con quattro, dall'Olanda con tre e, a seguire, da tutte le altre.

Il torneo vide il ritorno al predominio calcistico mondiale delle nazionali europee. Infatti tutte e quattro le semifinaliste provenivano dal "vecchio continente" (Germania, Italia, Portogallo e Francia). Se si considera che a Germania 2006 tutte le compagini asiatiche furono estromesse dopo la prima fase, la tendenza si scontra con quella dei Mondiali 2002, nei quali una nazionale nordamericana (Stati Uniti), un'africana (Senegal) e un'asiatica (la semifinalista Corea del Sud) erano avanzate nella fase a eliminazione diretta e una nazionale europea non delle più titolate (Turchia) aveva raggiunto il terzo posto, unica a rappresentare il calcio europeo insieme alla Germania, sconfitta in finale dal Brasile.

La fase a gironi premiò in linea di massima le superpotenze calcistiche più quotate, registrando, tuttavia, anche le prime gioie internazionali di squadre quali l'Ucraina, che raggiunse i quarti di finale alla sua prima avventura mondiale, il Ghana, anch'esso alla prima partecipazione, e l'Australia, il cui unico precedente nella massima competizione planetaria risaliva ai Mondiali del 1974 (eliminazione nella prima fase), e infine l'Ecuador, capace di migliorare nettamente il risultato ottenuto ai Mondiali del 2002, centrando la qualificazione agli ottavi dopo sole due partite. Inoltre la manifestazione vide il rinvigorimento di alcune scuole calcistiche molto quotate nel passato e decadute nel corso dei decenni. L'esempio fu quello della Svizzera, che non riusciva a qualificarsi per la fase finale di un campionato del mondo dai Mondiali statunitensi del 1994 e il cui miglior piazzamento nel torneo sono i quarti di finale raggiunti nel 1934, 1938 e 1954 (edizione casalinga).

Il favorito Brasile, campione del mondo in carica, disattese le aspettative venendo eliminato ai quarti di finale dalla Francia, vittoriosa per 1-0. I transalpini ripeterono l'impresa di otto anni prima, quando avevano battuto i sudamericani per 3-0 nella finale dei Mondiali 1998. L'Italia sconfisse in semifinale la Germania per 2-0 con due gol nei minuti finali dei tempi supplementari. Anche ai Mondiali 1970 gli azzurri avevano avuto la meglio sui tedeschi solo ai tempi supplementari, e sempre in semifinale.

Secondo la critica la vittoria fu raggiunta dall'Italia attraverso un gioco corale molto organizzato, un'eccezionale forza fisica e, come nella migliore tradizione italiana, una difesa solidissima[3], che concesse soltanto un gol su rigore e un autogol in sette partite. Un altro fattore decisivo per il trionfo finale fu la capacità di non dipendere da un solo giocatore, come conferma il fatto che i dodici gol dell'Italia nel torneo furono segnati da dieci calciatori diversi.

La Francia raggiunse la finale guidata da Zinedine Zidane, alle sue ultime partite prima dell'annunciato ritiro dall'attività agonistica. Il capitano della Francia fu giudicato dalla FIFA Miglior Giocatore dei Mondiali, sebbene nella finale fosse stato espulso per un fallo di reazione nei confronti del difensore italiano Marco Materazzi.

Alle spalle di Zidane si classificarono due italiani: al secondo posto Fabio Cannavaro e al terzo posto Andrea Pirlo. Per la prima volta nella storia dei Mondiali i primi tre classificati nella graduatoria dei migliori calciatori del torneo non appartenevano a tre squadre diverse.

Nella finale furono messi a segno due gol nei primi venti minuti. Zinedine Zidane trasformò un controverso calcio di rigore assegnato al sesto minuto di gioco; Marco Materazzi pareggiò per l'Italia al diciannovesimo. Entrambe le squadre ebbero buone occasioni per raddoppiare: l'Italia con una traversa colpita da Luca Toni e con un gol di Toni annullato per fuorigioco e la Francia con un colpo di testa nei supplementari di Zinedine Zidane parato da Gianluigi Buffon, eletto Miglior Portiere del Mondiale. Ai rigori l'unico errore fu quello dello juventino David Trezeguet, che colpì la traversa al secondo tiro dei francesi. I rigori francesi furono messi a segno da Sylvain Wiltord, Eric Abidal e Willy Sagnol; quelli italiani, nell'ordine, da Andrea Pirlo, Marco Materazzi, Daniele De Rossi, Alessandro Del Piero e Fabio Grosso, autore della rete decisiva.

[modifica] Curiosità

Tifosi ucraini ad Amburgo in occasione di Arabia Saudita-Ucraina 0-4
Tifosi ucraini ad Amburgo in occasione di Arabia Saudita-Ucraina 0-4
La notte di Norimberga illuminata da un pallone gigante
La notte di Norimberga illuminata da un pallone gigante
Una porta di neon illumina le notti di Amburgo
Una porta di neon illumina le notti di Amburgo
Il cartellone degli sponsor del mondiale
Il cartellone degli sponsor del mondiale
  • Il torneo fu caratterizzato dall'elevato numero di cartellini estratti dagli arbitri per punire azioni fallose. I cartellini gialli furono in tutto 345, mentre i rossi 28 (nuovi record per i Mondiali). La partita con più ammonizioni ed espulsioni fu l'ottavo di finale Portogallo-Olanda, nella quale furono otto gli ammoniti e quattro gli espulsi [4] (nuovo record per i Mondiali).
  • Non si considera la Serbia e Montenegro squadra esordiente, dal momento che la si ritiene la naturale continuazione della nazionale jugoslava che partecipò alla massima competizione calcistica nel 1998. Lo stesso discorso si applica alla nazionale ceca, non reputata esordiente per via delle precedenti partecipazioni ai Mondiali della nazionale cecoslovacca, finalista in ben due occasioni (1934 e 1962). I cechi si qualificarono a scapito della nazionale norvegese, mentre la Slovacchia fu eliminata ai play-off dalla Spagna, che sconfisse gli slovacchi in modo netto ed era tra le favorite per la vittoria finale.
  • L'Australia tornava ai Mondiali per la prima volta dopo la pertecipazione del 1974, anno in cui la competizione si svolse proprio nella Germania Ovest. Nella sua seconda apparizione ad una fase finale i canguri segnarono 5 gol e arrivarono agli ottavi, dove fecero soffrire parecchio i futuri Campioni del Mondo dell'Italia, vincitori grazie ad un dubbio calcio di rigore procurato da Fabio Grosso e trasformato in gol da Francesco Totti.
  • La Serbia e Montenegro partecipò per l'ultima volta ai Mondiali di calcio, dato che il 3 giugno 2006 il Montenegro divenne uno stato indipendente, gettando le basi per la nascita della nazionale di calcio montenegrina. L'indipendenza del Montenegro fu sancita pochi giorni prima dell'apertura dei Mondiali. Ciò creò una situazione singolare, poiché la Serbia e Montenegro rappresentava, di fatto, un'entità statale non più esistente. Nelle prossime competizioni avrebbero poi partecipato due nazionali distinte: quella serba e quella montenegrina.
  • Nessun giocatore ha segnato triplette in questo mondiale, circostanza invece abbastanza consueta nelle passate edizioni.
  • L'Italia confermò la tradizione di finalista dei Mondiali ogni dodici anni ((ogni tre edizioni) a partire dal 1970. In questo periodo gli azzurri persero sempre contro il Brasile (nel 1970 e nel 1994) e vinsero, invece, sempre contro squadre europee (Francia e Germania Ovest), alternando sconfitte e successi: nel 1970 perse contro il Brasile), nel 1982 vinse contro la Germania Ovest, nel 1994 perse contro il Brasile e nel 2006 trionfò contro la Francia.
  • L'ultima volta in cui l'Italia aveva vinto un Mondiale era anche l'ultima edizione dei Mondiali con sole semifinaliste europee (nel 1982 le semifinali erano Francia-Germania Ovest e Polonia-Italia). Nell'edizione del 2006 le semifinaliste furono le stesse, eccezion fatta per la Polonia, sostituita dal Portogallo.
  • Sia nel 1982 che nel 2006 l'Italia affrontò in semifinale la nazionale del pontefice. Nel 1982 l'Italia affrontò la Polonia in semifinale e il papa era il polacco Karol Wojtyła; nel 2006 gli azzurri sfidarono in semifinale la Germania e il papa era il tedesco Joseph Ratzinger.
  • Il portiere dell'Italia, Gianluigi Buffon, è rimasto imbattuto per 460 minuti, superando in questa particolare classifica il portiere brasiliano Leao che nei Mondiali 1978 si fermò a 458 minuti. Meglio di Buffon ha fatto un altro italiano, Walter Zenga, che mantenne la propria porta inviolata per 517 minuti (nel 1990). Seguono l'inglese Gordon Banks (442 primi nel 1966) e il tedesco Oliver Kahn (429 primi nel 2002).
  • Il record negativo dell'animosità in campo spetta, come già accennato, all'incontro Portogallo-Olanda: ben otto ammonizioni e quattro espulsioni. [4] Il giocatore più falloso fu il francese Thierry Henry (venti falli) [6].
  • Per la prima volta nella storia dei Mondiali di Calcio un giocatore fu espulso alla terza ammonizione. Accadde al croato Simunic per mano dell'arbitro inglese Graham Poll durante Croazia-Australia, valida per la terza giornata del Girone F.
  • Con l'espulsione nella finale mondiale Zinedine Zidane eguagliò il record di cartellini gialli (Cafu, 6) e rossi (Rigobert Song, 2) collezionati da un solo giocatore nei campionati del mondo.
  • La Svizzera fu eliminata senza aver incassato un solo goal, se si escludono i calci di rigore al termine dell'ultimo incontro, quello contro l'Ucraina agli ottavi di finale. Si tratta della prima volta di un fatto simile. [7]


  • Secondo alcune stime la FIFA guadagnò dall'organizzazione del Mondiale circa 1,4 miliardi di dollari, molti dei quali provenienti dalla cessione dei diritti televisivi ed una parte importante anche dalla sponsorizzazione del sito web ufficiale (che, coprodotto con Yahoo, registrò un numero di visitatori di assoluta primarietà). Il giro d'affari globale complessivo legato allo svolgimento del Mondiale fu stimato dal britannico Centre for Economics and Business Research in circa 25 miliardi di dollari di incremento di consumi, principalmente in Europa. L'Istituto di Ricerche Economiche di Monaco stimò nello 0,25% il possibile effetto positivo sull'economia tedesca. In uno studio intitolato "Soccereconomics 2006", finanziato dalla banca olandese ABN-AMRO, si teorizzò che i risultati avrebbero influto sul consumo. La conclusione dello studio prevedeva che il maggior influsso sull'economia sarebbe potuto derivare da un'eventuale finale Germania-Italia in cui la Germania avesse perduto. Secondo una previsione di Goldman & Sachs, invece, effettuata secondo calcoli prevalentemente statistici, ci si sarebbe attesa la vittoria del Brasile.
  • Secondo alcune stime circa un miliardo e duecentomila persone nel mondo (pari al 17% della popolazione del pianeta) avrebbero assistito via televisione alla finale. In molti paesi emergenti vi furono rilevanti picchi di incremento nelle vendite di televisori (primo apparecchio), fra questi India, Nepal, Corea e Bangladesh. Nei paesi sviluppati fu questa la prima edizione dei Mondiali diffusa in alta definizione. Negli USA l'incremento di spettatori rispetto alla passata edizione sarebbe del 112%, mentre a Boston per la prima volta 10.000 persone si radunarono per assistere alla partita su un maxi-schermo nella piazza del comune.
  • Per la prima volta la RAI non trasmise tutte le partite del Mondiale, ma solo una al giorno. I diritti di tutti i match furono acquistati da SKY Italia. Per la prima volta in Italia una televisione satellitare si appropriò di tutti i diritti di trasmissione delle partite. Anche in altre nazioni la pay-tv ha trasmesso i Mondiali (in Spagna la Digital+ del gruppo Prisa, in Germania la Premiere). Le 2 nuove reti spagnole nate dalla nuova legge sulla televisione, Cuatro e La Sexta, trasmisero le partite del Mondiale, con la seconda che comprò i diritti per alcune partite e cedette alla prima le partite di interesse generale. Grazie alla finale Cuatro ha vinto il suo primo giorno negli ascolti.
  • La società di analisi web Nielsen NetRatings ha stimato che circa 3.400.000 utenti unici abbiano visitato il sito sportivo della BBC durante la manifestazione, con una media di circa 23 minuti di permanenza media per utente. Il sito inglese sarebbe stato in assoluto il più visto, 3 volte di più di quello della FIFA.
  • La catena di negozi Media World in Italia promise che se l'Italia avesse vinto la finale avrebbe rimborsato ogni acquisto di televisori al plasma o LCD a grande schermo (minimo 32 pollici) nei loro negozi, fatti prima dell'inizio del torneo. Il valore del televisore fu rimborsato in buoni acquisto. Furono in molti ad approfittare di quest'offerta, per un totale stimato in 11 milioni di euro rimborsati da Media World tramite buoni acquisto, che d'altronde ebbero un notevole guadagno di immagine.
  • Da questa edizione la squadra Campione del Mondo otteneva anche il pallone Adidas (colorato in parte d'oro) della finale.

[modifica] Convocazioni

Per approfondire, vedi la voce Convocazioni Mondiali di calcio Germania 2006.

[modifica] Gli stadi e le città

Un totale di 12 città tedesche è stato selezionato per ospitare la fase finale del torneo:

Città Stadio Squadra di casa Capacità Cartina
Berlino Olympiastadion Hertha Berlino 76.176
Dortmund Westfalenstadion Borussia Dortmund 66.981
Francoforte sul Meno Commerzbank-Arena Eintracht Francoforte 48,132
Gelsenkirchen Veltins-Arena Schalke 04 53.804
Amburgo AOL Arena Amburgo SV 51.055
Hannover AWD-Arena Hannover 96 44.652
Kaiserslautern Fritz-Walter-Stadion 1. FC Kaiserslautern 41.170
Colonia RheinEnergieStadion 1. FC Colonia 46.120
Lipsia Zentralstadion FC Sachsen Leipzig 44.199
Monaco di Baviera Allianz Arena Bayern Monaco e Monaco 1860 66.016
Norimberga Frankenstadion 1. FC Norimberga 41,926
Stoccarda Gottlieb-Daimler-Stadion Stoccarda 54.267

[modifica] Le partite

[modifica] Fase a gironi

Commons

Su Commons trovi tutte le formazioni delle squadre nei vari incontri.

[modifica] Girone A

[modifica] Incontri

Venerdì
9 giugno 2006
18:00
Germania 4 – 2 Costa Rica Allianz Arena, Monaco
Pubblico: 66 000
Arbitro: Elizondo (Argentina)
5' Lahm,

17', 61' Klose,

87' Frings

12', 73' Wanchope

Venerdì
9 giugno 2006
21:00
Polonia 0 – 2 Ecuador Veltins-Arena, Gelsenkirchen
Pubblico: 52 000
Arbitro: Kamikawa (Giappone)
24' Tenorio,

80' Delgado


Mercoledì
14 giugno 2006
21:00
Germania 1 – 0 Polonia Westfalenstadion, Dortmund
Pubblico: 65 000
Arbitro: Medina Cantalejo (Spagna)
90' Neuville

Giovedì
15 giugno 2006
15:00
Ecuador 3 – 0 Costa Rica AOL Arena, Amburgo
Pubblico: 50 000
Arbitro: Codjia (Benin)
8' Tenorio,

53' Delgado,

90' Kaviedes


Martedì
20 giugno 2006
16:00
Ecuador 0 – 3 Germania Olympiastadion, Berlino
Pubblico: 72 000
Arbitro: Ivanov (Russia)
3', 44' Klose,

57' Podolski


Martedì
20 giugno 2006
16:00
Costa Rica 1 – 2 Polonia AWD-Arena, Hannover
Pubblico: 43 000
Arbitro: Maidin (Singapore)
25' Gomez 33', 67' Bosacki

[modifica] Classifica
Nazione P.ti V P S GF GS DR
Germania 9 3 0 0 8 2 +6
Ecuador 6 2 0 1 5 3 +2
Polonia 3 1 0 2 2 4 -2
Costa Rica 0 0 0 3 3 9 -6

[modifica] Girone B

[modifica] Incontri

Sabato
10 giugno 2006
15:00
Inghilterra 1 – 0 Paraguay Commerzbank-Arena, Francoforte
pubblico: 48 000
Arbitro: Rodríguez (Messico)
4' Gamarra (Ag)

Sabato
10 giugno 2006
18:00
Trinidad e Tobago 0 – 0 Svezia Westfalenstadion, Dortmund
pubblico: 62 959
Arbitro: Maidin (Singapore)

Giovedì
15 giugno 2006
18:00
Inghilterra 2 – 0 Trinidad e Tobago Frankenstadion, Norimberga
pubblico: 41 000
Arbitro: Kamikawa (Giappone)
83' Crouch,

90' Gerrard


Giovedì
15 giugno 2006
21:00
Svezia 1 – 0 Paraguay Olympiastadion, Berlino
pubblico: 72 000
Arbitro: Micheľ (Slovacchia)
89' Ljungberg

Martedì
20 giugno 2006
21:00
Svezia 2 – 2 Inghilterra RheinEnergieStadion, Colonia
pubblico: 45 000
Arbitro: Busacca (Svizzera)
51' Allback,

90' Larsson

34' Cole,

85' Gerrard


Martedì
20 giugno 2006
21:00
Paraguay 2 – 0 Trinidad e Tobago Fritz-Walter-Stadion, Kaiserslautern
pubblico: 46 000
Arbitro: Rosetti (Italia)
25' Sancho (Ag),

86' Cuevas


[modifica] Classifica
Nazione P.ti V P S GF GS DR
Inghilterra 7 2 1 0 5 2 +3
Svezia 5 1 2 0 3 2 +1
Paraguay 3 1 0 2 2 2 0
Trinidad e Tobago 1 0 1 2 0 4 -4

[modifica] Girone C

[modifica] Incontri

Sabato
10 giugno 2006
21:00
Argentina 2 – 1 Costa d'Avorio AOL Arena, Amburgo
pubblico: 49 480
Arbitro: De Bleeckere (Belgio)
24' Crespo,

37' Saviola

82' Drogba

Domenica
11 giugno 2006
15:00
Serbia/Montenegro 0 – 1 Olanda Zentralstadion, Lipsia
pubblico: 37 216
Arbitro: Merk (Germania)
18' Robben

Venerdì
16 giugno 2006
15:00
Argentina 6 – 0 Serbia/Montenegro Veltins-Arena, Gelsenkirchen
pubblico: 52 000
Arbitro: Rosetti (Italia)
6', 41' Maxi Rodriguez,

31' Cambiasso,

78' Crespo,

84' Tevez,

88' Messi


Venerdì
16 giugno 2006
18:00
Olanda 2 – 1 Costa d'Avorio Gottlieb-Daimler-Stadion, Stoccarda
pubblico: 52 000
Arbitro: Ruiz (Colombia)
23' van Persie,

27' van Nistelrooy

38' Koné

Mercoledì
21 giugno 2006
21:00
Olanda 0 – 0 Argentina Commerzbank-Arena, Francoforte
pubblico: 48 000
Arbitro: Medina Cantalejo (Spagna)

Mercoledì
21 giugno 2006
21:00
Costa d'Avorio 3 – 2 Serbia/Montenegro Allianz Arena, Monaco
pubblico: 66 000
Arbitro: Rodríguez (Messico)
37' Drogba (Cdr), 67' Dindane,

86' Kalou (Cdr)

10' Žigić,

20' Ilic


[modifica] Classifica
Nazione P.ti V P S GF GS DR
Argentina 7 2 1 0 8 1 +7
Olanda 7 2 1 0 3 1 +2
Costa d'Avorio 3 1 0 2 5 6 -1
Serbia/Montenegro 0 0 0 3 2 10 -8

[modifica] Girone D

[modifica] Incontri

Domenica
11 giugno 2006
18:00
Messico 3 – 1 Iran Frankenstadion, Norimberga
pubblico: 41 000
Arbitro: Rosetti (Italia)
28', 75' Bravo,

77' Zinha

36' Golmohammadi

Domenica
11 giugno 2006
21:00
Angola 0 – 1 Portogallo RheinEnergieStadion, Colonia
pubblico: 45 000
Arbitro: Larrionda (Uruguay)
4' Pauleta

Venerdì
16 giugno 2006
21:00
Messico 0 – 0 Angola AWD-Arena, Hannover
pubblico: 43 000
Arbitro: Maidin (Singapore)

Sabato
17 giugno 2006
15:00
Portogallo 2 – 0 Iran Commerzbank-Arena, Francoforte
pubblico: 48 000
Arbitro: Poulat (Francia)
63' Deco,

80' C. Ronaldo (Cdr)


Mercoledì
21 giugno 2006
16:00
Portogallo 2 – 1 Messico Veltins-Arena, Gelsenkirchen
pubblico: 52 000
Arbitro: Micheľ (Slovacchia)
6' Maniche,

24' Simão (Cdr)

29' Fonseca

Mercoledì
21 giugno 2006
16:00
Iran 1 – 1 Angola Zentralstadion, Lipsia
pubblico: 38 000
Arbitro: Shield (Australia)
76' Bakhtiarizadeh 60' Flávio

[modifica] Classifica
Nazione P.ti V P S GF GS DR
Portogallo 9 3 0 0 5 1 +4
Messico 4 1 1 1 4 3 +1
Angola 2 0 2 1 1 2 -1
Iran 1 0 1 2 2 6 -4

[modifica] Girone E

[modifica] Incontri
Lunedì
12 giugno 2006
18:00
Stati Uniti 0 – 3 Rep. Ceca Veltins-Arena, Gelsenkirchen
pubblico: 52 000
Arbitro: Amarilla (Paraguay)
5' Koller,

36', 76' Rosicky


Lunedì
12 giugno 2006
21:00
Italia 2 – 0 Ghana AWD-Arena, Hannover
pubblico: 43 000
Arbitro: Simon (Brasile)
40' Pirlo,

83' Iaquinta


Sabato
17 giugno 2006
18:00
Rep. Ceca 0 – 2 Ghana RheinEnergieStadion, Colonia
pubblico: 45 000
Arbitro: Elizondo (Argentina)
1' Gyan,

82' Muntari


Sabato
17 giugno 2006
21:00
Italia 1 – 1 Stati Uniti Fritz-Walter-Stadion, Kaiserslautern
pubblico: 46 000
Arbitro: Larrionda (Uruguay)
22' Gilardino 27' Zaccardo (Ag)

Giovedì
22 giugno 2006
16:00
Rep. Ceca 0 – 2 Italia AOL Arena, Amburgo
pubblico: 50 000
Arbitro: Archundia (Messico)
26' Materazzi,

87' Inzaghi


Sabato
17 giugno 2006
16:00
Ghana 2 – 1 Stati Uniti Frankenstadion, Norimberga
pubblico: 41 000
Arbitro: Merk (Germania)
21' Draman,

46' Appiah

42' Dempsey

[modifica] Classifica
Nazione P.ti V P S GF GS DR
Italia 7 2 1 0 5 1 +4
Ghana 6 2 0 1 4 3 +1
Rep. Ceca 3 1 0 2 3 4 -1
Stati Uniti 1 0 1 2 2 6 -4

[modifica] Girone F

[modifica] Incontri

Lunedì
12 giugno 2006
15:00
Australia 3 – 1 Giappone Fritz-Walter-Stadion, Kaiserslautern
pubblico: 46 000
Arbitro: El Fatah (Egitto)
85', 89' Cahill,

90' Aloisi

26' Nakamura

Martedì
13 giugno 2006
21:00
Brasile 1 – 0 Croazia Olympiastadion, Berlino
pubblico: 72 000
Arbitro: Archundia (Messico)
44' Kaká

Domenica
18 giugno 2006
15:00
Giappone 0 – 0 Croazia Frankenstadion, Norimberga
pubblico: 41 000
Arbitro: De Bleeckere (Belgio)

Domenica
18 giugno 2006
18:00
Brasile 2 – 0 Australia Allianz Arena, Monaco
pubblico: 66 000
Arbitro: Merk (Germania)
49' Adriano,

90' Fred


Giovedì
22 giugno 2006
21:00
Giappone 1 – 4 Brasile Westfalenstadion, Dortmund
pubblico: 65 000
Arbitro: Poulat (Francia)
34' Tamada 47', 81' Ronaldo,

53' Juninho,

59' Gilberto


Giovedì
22 giugno 2006
21:00
Croazia 2 – 2 Australia Gottlieb-Daimler-Stadion, Stoccarda
pubblico: 52 000
Arbitro: Poll (Inghilterra)
3' Srna,

57' Kovač

39' Moore,

79' Kewell


[modifica] Classifica
Nazione P.ti V P S GF GS DR
Brasile 9 3 0 0 7 1 +6
Australia 4 1 1 1 5 5 0
Croazia 2 0 2 1 2 3 -1
Giappone 1 0 1 2 2 7 -5

[modifica] Girone G

[modifica] Incontri

Martedì
13 giugno 2006
15:00
Corea del sud 2 – 1 Togo Commerzbank-Arena, Francoforte
pubblico: 48 000
Arbitro: Poll (Inghilterra)
53' Lee Chun Soo,

71' Ahn

30' Kader

Martedì
13 giugno 2006
18:00
Francia 0 – 0 Svizzera Gottlieb-Daimler-Stadion, Stoccarda
pubblico: 52 000
Arbitro: Ivanov (Russia)

Domenica
18 giugno 2006
21:00
Francia 1 – 1 Corea del Sud Zentralstadion, Lipsia
pubblico: 43 000
Arbitro: Archundia (Messico)
9' Henry 80' Park Ji-Sung

Lunedì
19 giugno 2006
15:00
Togo 0 – 2 Svizzera Westfalenstadion, Dortmund
pubblico: 65 000
Arbitro: Amarilla (Paraguay)
16' Frei,

89' Barnetta


Venerdì
23 giugno 2006
21:00
Togo 0 – 2 Francia RheinEnergieStadion, Colonia
pubblico: 45 000
Arbitro: Larrionda (Uruguay)
55' Vieira,

61' Henry


Venerdì
23 giugno 2006
21:00
Svizzera 2 – 0 Corea del Sud AWD-Arena, Hannover
pubblico: 43 000
Arbitro: Elizondo (Argentina)
23' Senderos,

77' Frei


[modifica] Classifica
Nazione P.ti V P S GF GS DR
France Svizzera 7 2 1 0 4 0 +4
Francia 5 1 2 0 3 1 +2
Corea del Sud 4 1 1 1 3 4 -1
Togo 0 0 0 3 1 6 -5

[modifica] Girone H

[modifica] Incontri

Mercoledì
14 giugno 2006
15:00
Spagna 4 – 0 Ucraina Zentralstadion, Lipsia
pubblico: 43 000
Arbitro: Busacca (Svizzera)
13' Xabi Alonso,

17', 48' (Cdr) Villa,

81' Torres


Mercoledì
14 giugno 2006
18:00
Tunisia 2 – 2 Arabia Saudita Allianz Arena, Monaco
pubblico: 66 000
Arbitro: Shield (Australia)
23' Jaziri,

90' Jaïdi

57' Al-Qahtani,

84' Al-Jaber


Lunedì
19 giugno 2006
18:00
Arabia Saudita 0 – 4 Ucraina AOL Arena, Amburgo
pubblico: 50 000
Arbitro: Poll (Inghilterra)
4' Rusol,

36' Rebrov,

46' Shevchenko

84' Kalynychenko


Lunedì
19 giugno 2006
21:00
Spagna 3 – 1 Tunisia Gottlieb-Daimler-Stadion, Stoccarda
pubblico: 52 000
Arbitro: Simon (Brasile)
71' Raul,

77', 90' Torres

8' Mnari

Venerdì
23 giugno 2006
16:00
Arabia Saudita 0 – 1 Spagna Fritz-Walter-Stadion, Kaiserslautern
pubblico: 46 000
Arbitro: Codjia (Benin)
36' Juanito

Venerdì
23 giugno 2006
16:00
Ucraina 1 – 0 Tunisia Olympiastadion, Berlino
pubblico: 72 000
Arbitro: Amarilla (Paraguay)
71' Shevchenko

[modifica] Classifica
Nazione P.ti V P S GF GS DR
Spagna 9 3 0 0 8 1 +7
Ucraina 6 2 0 1 5 4 +1
Tunisia 1 0 1 2 3 6 -3
Arabia Saudita 1 0 1 2 2 7 -5

[modifica] Fase a eliminazione diretta

[modifica] Albero della fase a eliminazione diretta

Sono indicati gli orari locali (UTC +1)

Ottavi Quarti Semifinali Finale
                           
24 giugno - 17:00            
  Germania  2
30 giugno - 17:00
  Svezia  0  
  Germania  1 (5)
24 giugno - 21:00
    Argentina  1 (3)  
  Argentina  2
4 luglio - 21:00
  Messico  1  
  Germania  0
26 giugno - 17:00
    Italia  2  
  Italia  1
30 giugno - 21:00
  Australia  0  
  Italia  3
26 giugno - 21:00
    Ucrania  0  
  Svizzera  0 (0)
9 luglio - 20:00
  Ucraina  0 (3)  
  Italia  1 (5)
25 giugno - 17:00
    Francia  1 (3)
  Inghilterra  1
1 luglio - 17:00
  Ecuador  0  
  Inghilterra  0 (1)
25 giugno - 21:00
    Portogallo  0 (3)  
  Portogallo  1
5 luglio - 21:00
  Olanda  0  
  Portogallo  0
27 giugno - 17:00
    Francia  1   Terzo posto
  Brasile  3
1 luglio - 21:00 8 luglio - 21:00
  Ghana  0  
  Brasile  0   Germania  3
27 giugno - 21:00
    Francia  1     Portogallo  1
  Spagna  1
  Francia  3  

[modifica] Ottavi di Finale


Sabato
24 giugno 2006
17:00
Germania 2 – 0 Svezia Allianz Arena, Monaco di Baviera
pubblico: 66 000
Arbitro: Simon (Brasile)
4’ , 12’ Podolski

Sabato
24 giugno 2006
21:00
Argentina
 
2 – 1
d.t.s.
Messico
 
Zentralstadion, Lipsia
Pubblico: 43 000
Arbitro: Busacca (Svizzera)
10’ Crespo
98’ Rodriguez

 
6’ Márquez

Domenica
25 giugno 2006
17:00
Inghilterra 1 – 0 Ecuador Gottlieb-Daimler-Stadion, Stoccarda
Pubblico: 52 000
Arbitro: De Bleeckere (Belgio)
60’ Beckham

Domenica
25 giugno 2006
21:00
Portogallo 1 – 0 Olanda Frankenstadion, Norimberga
Pubblico: 41 000
Arbitro: Ivanov (Russia)
23’ Maniche

Lunedì
26 giugno 2006
17:00
Italia 1 – 0 Australia Fritz-Walter-Stadion, Kaiserslautern
Pubblico: 46 000
Arbitro: Medina Cantalejo (Spagna)
90’ (R) Totti

Lunedì
26 giugno 2006
21:00
Svizzera
 
0 – 3
d.c.r.
Ucraina
 
RheinEnergieStadion, Colonia
Pubblico: 45 000
Arbitro: Archundia (Messico)
RIGORI
Streller (0-0)
Barnetta (0-1)
Cabanas (0-2)
(0 - 0)
RIGORI
(0-0) Shevchenko
(0-1) Milevskiy
(0-2) Rebrov
(0-3) Gusev

Martedì
27 giugno 2006
17:00
Brasile 3 – 0 Ghana Signal Iduna Park, Dortmund
Pubblico: 65 000
Arbitro: Micheľ (Slovacchia)
5’ Ronaldo
46’ Adriano
84’ Zé Roberto

Martedì
27 giugno 2006
21:00
Spagna 1 – 3 Francia AWD-Arena, Hannover
Pubblico: 43 000
Arbitro: Rosetti (Italia)
27’ (R) Villa 41’ Ribéry
83’ Vieira
90’ Zidane

[modifica] Quarti di Finale


Venerdì
30 giugno 2006
17:00
Germania
 
5 – 3
d.c.r.
Argentina
 
Olympiastadion, Berlino
Pubblico 72 000
Arbitro: Micheľ (Slovacchia)
80’ Klose
RIGORI
Neuville (2-1)
Ballack (3-2)
Podolski (4-2)
Borowski (5-3)
(1 - 1)
49’ Ayala
RIGORI
(2-2) Cruz
(3-2) Ayala
(4-3) Rodriguez
(5-3) Cambiasso

Venerdì
30 giugno 2006
21:00
Italia 3 – 0 Ucraina AOL Arena, Amburgo
Pubblico: 50 000
Arbitro: De Bleeckere (Belgio)
6’ Zambrotta
59’ e 69’ Toni

Sabato
1° luglio 2006
17:00
Inghilterra
 
1 – 3
d.c.r.
Portogallo
 
Veltins-Arena, Gelsenkirchen
Pubblico: 52 000
Arbitro: Elizondo (Argentina)
RIGORI
Lampard (0-1)
Hargreaves (1-1)
Gerrard (1-1)
Carragher (1-2)
(0 - 0)

RIGORI
(0-1) Sabrosa
(0-1) Viana
(1-1) Petit
(1-2) Postiga
(1-3) C. Ronaldo

Sabato
1° luglio 2006
21:00
Brasile 0 – 1 Francia Waldstadion, Francoforte
Pubblico: 48 000
Arbitro: Medina Cantalejo (Spagna)
57’ Henry

[modifica] Semifinali


Martedì
4 luglio 2006
21:00
Germania
 
0 – 2
d.t.s.
Italia
 
Signal Iduna Park, Dortmund
Pubblico: 65.000
Arbitro: Archundia (Messico)

 
119’ Grosso
120’ Del Piero

Mercoledì
5 luglio 2006
21:00
Portogallo 0 – 1 Francia Allianz Arena, Monaco
Pubblico: 66.000
Arbitro: Larrionda (Uruguay)
33’ (R) Zidane

[modifica] Finale 3° posto


Sabato
8 luglio 2006
21:00
Germania 3 – 1 Portogallo Gottlieb-Daimler-Stadion, Stoccarda
Pubblico: 52 000
Arbitro: Kamikawa (Giappone)
56', 78' Schweinsteiger

60' Petit (Au)

88' Nuno Gomes

[modifica] Finale

Domenica
9 luglio 2006
20:00
Italia
 
6 – 4
d.c.r.
Francia
 
Olympiastadion, Berlino
Pubblico: 75 000
Arbitro: Elizondo (Argentina)
19' Materazzi
RIGORI
Pirlo (2-1)
Materazzi (3-2)
De Rossi (4-2)
Del Piero (5-3)
Grosso (6-4)
(1 - 1) 7' Zidane (R)
RIGORI
(2-2) Wiltord
(3-2) Trézéguet
(4-3) Abidal
(5-4) Sagnol

[modifica] Campione

Campione del mondo 2006

Italy

Italia
(Quarto titolo)

[modifica] Classifica marcatori

Miroslav Klose è stato il miglior marcatore del torneo e ha ricevuto la scarpa d'oro dall'Adidas e dalla FIFA. In totale sono stati segnati 149 gol (incluse 4 autoreti).

5 gol

3 gol

2 gol

1 gol

Autoreti

[modifica] Ufficiali di gara

[modifica] Arbitri

   

[modifica] Guardalinee

  • Aboudou Aderoudjou
  • Dramane Dante
  • Mamadou N'Doyé
  • Celestin Ntangungira
  • Eisa Ghuloum
  • Nathan Gibson
  • Yoshikazu Hiroshima
  • Dae Young Kim
  • Prachya Permpanich
  • Ben Wilson
  • Matthias Arnet
  • Martin Balko
  • Francesco Buragina
  • Cristiano Copelli
 
  • Lionel Dagorne
  • Victoriano Giraldez Carrasco
  • Nikolai Golubev
  • Evgoueni Volnin
  • Peter Hermans
  • Pedro Medina Hernández
  • Jan-Hendrik Salver
  • Alessandro Stagnoli
  • José Luis Camargo
  • Leonel Leal
  • José Ramírez
  • Héctor Vergara
  • Amelio Andino
  • Manuel Bernal
  • Ednilson Corona
 
  • Aristeu Tavares
  • Pablo Fandino
  • Darío García
  • José Navia
  • Rodolfo Otero
  • Walter Rial
  • Fernando Tamayo
  • Christian Schraer
  • Philip Sharp
  • Roman Slysko
  • Vincent Texier
  • Glenn Turner
  • Walter Vromans


[modifica] Note e riferimenti

Per approfondire, vedi la voce Mondiali di calcio Germania 2006/Premi.
Per approfondire, vedi la voce Mondiali di calcio Germania 2006/Classifica.
  1. Paul Wilson. An easy group? Draw your own conclusions. The Observer, 2005-12-11. URL consultato il 2006-06-26 .
  2. Kevin Palmer. Group C Tactics Board. 2006-05-24. URL consultato il 2006-06-26 .
  3. Cfr. la pagina del sito cbc sports nella sezione "strengths"
  4. 4,0 4,1 Cfr. Portogallo-Olanda 1-0:la partita con più cartellini
  5. Cfr. Statistiche
  6. Cfr. Statistiche falli commessi
  7. Cfr. Svizzeri fuori senza un gol subito
  8. "Angola team profile,", FourFourTwo's "Complete Guide To...World Cup 2006" published by Haymarket, giugno 2006.
  9. Il Divo to perform Official Song “Time of Our Lives”. FIFA, 2006-02-14. URL consultato il 2006-06-14 .

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Campionato mondiale di calcio
Uruguay 1930 | Italia 1934 | Francia 1938 | Brasile 1950 | Svizzera 1954 | Svezia 1958 | Cile 1962
Inghilterra 1966 | Messico 1970 | Germania Ovest 1974 | Argentina 1978 | Spagna 1982 | Messico 1986
Italia 1990 | Stati Uniti 1994 | Francia 1998 | Giappone-Corea del Sud 2002 | Germania 2006 | Sudafrica 2010
Sudamerica 2014 | Mondiali di calcio 2018
Sport
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