Località turistiche della Sardegna
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Le Regioni storiche della Sardegna e le principali località turistiche. Già dal 1918 esistevano guide turistiche sulla Sardegna e sulle sue bellezze naturalistiche, ma si iniziò a parlare di turismo vero e proprio solo agli inizi degli anni Sessanta, con la nascita del simbolo del turismo isolano: la Costa Smeralda. Sorsero così Porto Cervo con il porto, le prime ville, seguirono poi Porto Rotondo, Romazzino, Cala di Volpe, Porto Raphael. Sin dagli inizi si caratterizzò principalmente come turismo di lusso, basato sulla qualità degli spazi abitati, di quelli urbani e sulla qualità indiscussa dell'ambiente circostante.
[modifica] Il Turismo, settore trainante
Mentre la Costa Smeralda si affermava sempre di più tra il jet-set internazionale, in molti comuni costieri dell'Isola iniziarono pian piano una corsa alla costruzione di insediamenti turistici. Ovunque su tutta la costa orientale si moltiplicarono le seconde case, si costruirono alberghi, camping e villaggi turistici che in quegli anni furono una formula vincente.
La Regione Sardegna in questi ultimi anni sta ulteriormente incrementando il ruolo del turismo come elemento trainante dell' economia, arrestando la costruzione disordinata di seconde case e puntando a conservare il valore dell'ambiente, favorendo lo sviluppo di strutture alberghiere, rafforzando le relazioni produttive con l' agroalimentare e con il tessuto sociale di tutte le zone dell'Isola: non solo coste e mare turchese, ma anche l'entroterra con il suo patrimonio storico-culturale.
[modifica] Mare e nuraghi
Sotto questa spinta, lentamente il turismo si sta diversificando e si propongono ai vacanzieri un'offerta molto varia di prodotti turistici che va dall' archeologia, alla storia, all' arte e a tutte le attività che portano a contatto con l'ambiente naturale. Ormai si parla sempre più di turismo subacqueo, di golf, di turismo equestre, di escursionismo, di birdwatching, di vela, di agriturismo, attività che si possono praticare quasi tutto l'anno e che possono contare già su flussi internazionali in cerca di nuove scoperte turistiche.
[modifica] Principali località turistiche nelle Regioni sarde
La Sardegna è, per estensione, la terza regione italiana e la seconda isola del Mar Mediterraneo. Per la varietà dei suoi ecosistemi è da molti considerata come un micro-continente costituito da un alternarsi di paesaggi montuosi e di foreste, di zone completamente disabitate, di lagune, di corsi d'acqua tumultuosi, di lunghissime spiagge sabbiose e di falesie a strapiombo sul mare.
Ecco una lista delle principali località, alcune meno conosciute, suddivise nelle varie Regioni storiche sarde:
[modifica] Gallura e Baronìa
Per approfondire, vedi le voci Gallura e Olbia. |
La Gallura è un territorio molto esteso che occupa tutta la parte nord-orientale della Sardegna. Vi si concentra gran parte del turismo isolano, ma vi sono anche zone completamente selvagge, come il vasto territorio dei Monti di Alà e di Buddusò, facilmente raggiungibili con mezz'ora di auto dalla costa. È una regione montuosa, con poche zone pianeggianti (la piana di Olbia), dominata dalle forme levigate del granito e dal verde scuro della macchia mediterranea. Tutti i comuni costieri sono rinomate località turistiche mentre i comuni dell'interno sono ricchi di preziose testimonianze della civiltà nuragica, di dolmens, menhirs e pozzi sacri, nonché di caratteristici borghi montani (come Aggius) o di scenari naturali tra i più suggestivi e di grande pregio. Ecco alcune celebri località:
- Olbia
- Tempio Pausania
- Porto San Paolo
- Tavolara
- Punt'Aldìa
- Costa Dorata
- Capo Coda Cavallo
- Cala Girgolu
- Palau
- Porto Raphael
- San Teodoro
- Golfo Aranci
- Caprera
- Arzachena
- Budoni
- Cala di Volpe
- La Maddalena
- Cala Ginepro
- Cala Brandinchi
- Cannigione
- Vignola mare
- Li Cossi
- Cala di Volpe
- Porto Rotondo
- San Pantaleo (Olbia)
- Marina di Orosei
- Valle della Luna
- Aggius
- Portobello di Gallura
- Badesi
- Trìnita d'Agultu
- Bèrchida
- Santa Teresa di Gallura
- Dorgali
- Cala Gonone
- Luras
- Santa Lucia
- Caprera
- Liscia Ruja
- Razza di Juncu
- Posada
[modifica] Nurra, Sassarese, Romangia e Anglona
Per approfondire, vedi la voce Sassari. |
Alghero, Capo Caccia, l' Argentiera, Stintino, sono delle località ormai conosciute ovunque. Sassari, con la sua celebre sede universitaria, non nasconde la sua pretesa di essere il centro dell' intellighentia sarda. Il centro storico della città (ed i suoi dintorni) è ricco di monumenti e musei, a testimonianza della sua storia millenaria.
Molto suggestive le coste intorno a Capo Caccia e le sue grotte sommerse, la città fantasma dell'Argentiera, l'isola dell'Asinara con il suo parco nazionale. Nell'entroterra, oltre alle vestigia nuragiche e romane, l'antica abbazia di Santissima Trinità di Saccargia, costruita tra il XI ed il XII secolo in stile romanico- pisano, lascia attoniti per la sua bellezza immersa in un paesaggio rurale di grande suggestione.
Ecco alcune famose località turistiche:
- Sassari
- Porto Conte
- Cala Calcina
- Grotta Verde
- Capo Caccia
- Grotta di Nettuno
- Isola Foradada
- Alghero
- Stintino
- La Pelosa
- Porto Ferro
- Torre negra
- Asinara
- Porto Palmas
- Argentiera
- Capo Caccia
- Sìligo
- Ploaghe
- Castelsardo
- Bonorva
- Le Saline
- Torre Pelosa
- Torre Falcone
- Ploaghe
- Ozieri
- Ossi
- Platamona
- Sorso
- Oschiri
[modifica] Il Mandrolisay e le Quattro Barbagie
Il Mandrolisay e le quattro Barbagie (di Ollolai, di Belvì, di Seulo e di Nuoro) sono le regioni che rappresentano il vero cuore della Sardegna, quella sempre indomita, la più selvaggia. Storia e leggenda affermano che i Barbaricini non furono mai sottomessi dai numerosi invasori e queste popolazioni, attraverso l' endogamia e l'isolamento, hanno mantenuto una omogeneità di caratteri genici tra i più puri d' Europa. Le regioni ruotano intorno al massiccio del Gennargentu ed all' altopiano del Supramonte, una catena di montagne di granito, di scisto e di bianco calcare che dalle zone più interne dell'Isola, raggiunge la costa orientale per cadere poi a strapiombo sul mare tra Dorgali e Baunei, disegnando scenari mozzafiato. Ad ovest è delimitato delle cime del Gennargentu ed a est dal mare Tirreno. Esteso per circa 33.000 ettari, interessa i territori comunali di Orgosolo, Dorgali, Urzulei, Oliena ( il paesino che ha dato i natali ad uno dei più forti calciatori della storia del calcio mondiale Sir Gianfranco Zola )e Baunei. Vi si trovano alcune località ancora oggi tra le più inaccessibili della Sardegna, ma di grande bellezza come la dolina de Su Suercone (Orgosolo), il canyon di Su Gorroppu (Orgòsolo -Urzulèi) e soprattutto la foresta Sas Baddes (Orgòsolo), uno degli ultimi esempi rimasti in Europa di lecceta primaria ancora incontaminata.
La Barbagia conserva un ricco e prezioso patrimonio archeologico, di cui i nuraghi sono solo l'aspetto più appariscente perché dolmens, pozzi sacri e menhirs e misteriose necropoli, sono disseminati ovunque tra i boschi e le gole di calcare.
Ecco alcune tra le località più famose:
- Nuoro
- Mamoiada
- Dorgali
- Cala Luna
- Cala Mariolu
- Orgosolo
- Tonara
- Desulo
- Oliena
- Fonni
- Orune
- Tiscali
- Su Gorroppu
- Bitti
- Monte Ortobene
- Perda Liana
- Gavoi
- Ollolai
- Aritzo
- Grotta del Bue Marino
- Grotta su Marmuri
- Su Gologone
- Su Suercone
- Girgini
- Desulo
- Orani
- Oniferi
[modifica] Ogliastra, Quirra, Sarrabus e Gerrei
Per approfondire, vedi le voci Sarrabus e Ogliastra. |
Dal blu cobalto del Mar Mediterraneo, dove ancora qualcuno scorge la foca monaca, ai rocciai dominati dalle aquile e dai mufloni del Supramonte, fino alle foreste secolari di lecci, ai canyons tra altopiani calcarei, ai nuraghi costruiti sugli scoscesi dirupi del Gennargentu: ecco l' Ogliastra, un immenso anfiteatro naturale dove spiagge, falesie e suggestivi taccus, sembrano amalgamarsi per creare un'incredibile terrazza con vista sul mare. S' ozzastru (l'olivastro selvatico) l'albero emblema della Sardegna che spesso raggiunge dimensioni eccezionali - ed alcuni sono tra gli alberi più vecchi d' Italia - sembra aver originato il nome a questa regione. Altri lo accomunano all' Agugliastra, la celeberrima guglia di calcare che sorge a picco sul mare, considerata dagli appassionati di arrampicata una delle più suggestive vie rocciose di tutta Europa. La caratteristica più evidente del paesaggio ogliastrino sono i Tacchi, altopiani calcarei delimitati da pareti verticali inaccessibili e ricoperti da fitte foreste: Perda Liana è sicuramente il più famoso. Ecco alcune altre celebri località della regione:
- Baunei
- Lotzorai
- Girasole
- Tortolí
- Arbatax
- Bari Sardo
- Cardedu
- Gairo
- Jerzu
- Perdasdefogu
- Lanusei
- Villagrande Strisaili
- Tortolì
- Talana
- Melisensda
- Villaputzu
- Muravera
- Marina di Gairo
- Quirra
- Santa Maria Navarrese
- Porto Frailis
- Porto Corallo
- Sa Perda Pera
- Costa Rei
- Cala di Sìnzias
- Talana
- Ilbono
- Ulàssai
- Burcei
- Donigala
[modifica] Il Cagliaritano, Parteolla e Trexenta
Per approfondire, vedi la voce Cagliari. |
Cagliari è il capoluogo della Regione ed allo stesso tempo la più importante città dell'Isola. E una città di origini antichissime, fu fondata infatti intorno al 500 a.C dai Fenici, ma furono i Romani a lasciare molte testimonianze archeologiche di quel periodo, tra le quali il teatro, che poteva ospitare fino a 10.000 persone. Non si può visitare Cagliari senza soffermarsi, con un binocolo, lungo gli stagni costieri che la circondano. Queste zone umide sono tra le più importanti del Mediterraneo e - praticamente dentro la città - nidifica una immensa colonia di fenicotteri rosa.
- Cagliari
- Geremeas
- Monte Arcosu
- Poetto
- Stagno di Molentargius
- Capitana
- Solanas
- Florinas
- Nora
- Stagno di Cagliari
- Capo Carbonara
- Capo Ferrato
- Villasimius
- Punta Molentis
- Simius
- Notteri
- Sarroch
- Isola dei Cavoli
- Torre Santa Caterina
- Castiadas
- Monte Sant'Elia
- Chia
- Mandas
- Dolianova
- Flumini
- Senorbì
- Domus de Maria
- Laguna di Chia
- Bithia
- Pula
- Forte Village
- Capo Spartivento
- Capoterra
[modifica] L'Iglesiente e la costa Sulcitana
La parte in basso a sinistra della Sardegna è la regione del Sulcis e comprende anche le isole di San Pietro e di Sant'Antioco. È una terra antichissima di grande interesse storico e paesaggistico. Le falesie di calcare di capo Teulada sono fra le rocce più antiche di tutta Europa: si sono originate 500 milioni di anni fa. Nei pressi di Carbonia, c'e la fortezza di Monte Sirai, a testimonianza della colonizzazione punica della regione che interessò anche le isole sottostanti, dove sorgeva Sulci (VIII secolo a.C) e dove nella zona archeologica, uno dei luoghi più interessanti è la necropoli con una miriade di Tophet.
L' Iglesiente è stato uno dei distretti minerari più importanti d'Europa e le vecchie miniere abbandonate sono un esempio di architettura mineraria e di archeologia industriale. Uno dei luoghi più straordinari di tutta la Sardegna è il deserto di Piscinas: dune di sabbia dorata penetrano per tre Km nell'entroterra formando un deserto in miniatura. Le dune sono attive e spostate dal vento si muovono verso l'interno. Ai limiti del deserto crescono ginepri contorti e la macchia mediterranea è abitata da numerosissimi animali tra cui il cervo che talvolta si ha la fortuna di osservare mentre attraversa le dune e scende fino al mare.
- Porto Flavia
- Masua
- Ingurtosu
- Piscinas
- Marina di Arbus
- Torre dei Corsari
- Is Arenas
- Buggerru
- Cala Domestica
- Portoscuso
- Isola di San Pietro
- Isola di Sant'Antioco
- Teulada
- Porto Pino
- Carloforte
- Calasetta
- Sant'Anna Arresi
- Iglesias
- Gonnesa
- Fluminimaggiore
- Domusnovas
- Nebida
[modifica] Monreale, Marmilla, Sarcidano
- Costa verde
- Capo Frasca
- San Gavino Monreale
- Barumini
- Villacidro
- Guspini
- Sanluri
- Terralba
- Mogoro
- Siligo
- Lunamatrona
- Arbus
- Sardara
- Giara di Gesturi
- Torre dei Corsari
- Is Arenas
- Gonnosfanadiga
- Porto Palma
[modifica] Arborea, Marghine, Montiferru, Meilogu
Tharros è una delle più affascinanti città antiche di tutto il Mediterraneo: fu fondata dai Fenici e fu abitata per 1900 anni prima di essere abbandonata. Le rovine del porto sono imponenti, ma solo una piccola parte della sua reale stensione è stata scavata. La penisola del Sinis è un angolo di paradiso con le bellissime spiagge di Is Arutas e Mari Ermi (i piccoli granuli di quarzite che le compongono sono ormai sotto tutela) e gli stagni costieri pieni di fenicotteri. Oristano ebbe il periodo di maggior splendore tra l'anno 1100 e 1400, durante il Giudicato di Arborea. Dell'antica cinta muraria rimangono la torre di San Cristoforo e l'opposta Portixedda. Nel centro storico, con al centro la piazza Eleonora d'Arborea, si può visitare la cattedrale e le chiese di San Francesco e di Santa Chiara. Appena fuori Oristano si trova l'immenso stagno di Cabras e la laguna di Mistras dove sostano a migliaia i cormorani e i fenicotteri, ma anche anatre , folaghe, aironi bianchi, polli sultani, cavalieri d'Italia.
Ecco alcune famose località:
- Is Arutas
- Oristano
- Cabras
- Sapo Man Marco
- Tharros
- Capo Mannu
- Sa Marigosa
- Santu Lussurgiu
- S'Archittu
- San Vero Milis
- Cuglieri
- Ghilarza
- Tresnuraghes
- Magomadas
- Bosa
- Isola Rossa di Bosa
- Busachi
- Putzu Idu
- Santa Caterina di Pittinuri
- Macomer
- Fordongianus
- Sedilo
- Ghilarza
- Abbasanta
- Seneghe
- Torre Colombargia
- Sa Marigosa
- Mari Ermi
- Ala Birdi
[modifica] Planargia, Goceano e Montacuto
(da riordinare)
- Burgos
- Illorai
- Ittiri
- Siligo
- Mara
- Thiesi
- Villanova Monteleone
- Osilo
- Nule
- Bonorva
- Torralba
- Bonnanaro
- Bono
- Florinas
- Pozzomaggiore
- Benetutti
- Anela
- Romana
- Bolotana
- Padria
- Banari