Roncà
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 78 m s.l.m. | ||
Superficie: | 18,22 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 188 ab./km² | ||
Frazioni: | Terossa | ||
Comuni contigui: | Arzignano (VI), Chiampo (VI), Gambellara (VI), Montebello Vicentino (VI), Montecchia di Crosara, Montorso Vicentino (VI), San Giovanni Ilarione | ||
CAP: | 37030 | ||
Pref. tel: | 045 | ||
Codice ISTAT: | 023063 | ||
Codice catasto: | H522 | ||
Nome abitanti: | roncaesi | ||
Santo patrono: | San Pietro | ||
Giorno festivo: | 25 marzo | ||
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Roncà è un comune di 3.385 abitanti della provincia di Verona.
Indice |
[modifica] Geografia
Roncà dista 36 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione est. Confina con la provincia di Vicenza.
[modifica] Storia
L'origine del nome pare derivi dal latino runco o runcare ovvero "disboscare", "rendere coltivabili terre incolte". La testimonianza della presenza di antichi insediamenti sul territorio di Roncà, è stata decisa dal ritrovamento di preistorici attrezzi da lavoro sul monte Calvarina, che sono, a tutt'oggi, conservati nel Museo francescano di Chiampo e dal ritrovamento di una lapide di copertura di un sarcofago romano, che è, attualmente, conservata nel monumento ai Caduti della Libertà. Il periodo Medioevale fu piuttosto travagliato. Ebbe inizio nel 1300, durante il dominio di Alberto della Scala, il quale stabilì patti con un gruppo Cimbro: si poteva coltivare il terreno gratuitamente con il solo obbligo di versare alla fine di ogni anno 20 soldi ed un agnello allo stesso Alberto della Scala. Il periodo storico migliore fu quello sotto il dominio della Serenissima. Quest'ultima ebbe il pregio di regolamentare le varie colture, (la tipica uva Durella era già conosciuta allora con il termine "Durasena"), di bonificare molti terreni, di canalizzare i corsi d'acqua con la possibilità di irrigare oltre all'uva tipica, anche olivi e colture erbacee come il frumento, la segale, il sorgo ed il mais. Roncà attraversò ancora un perido buio. Tra il 1600 e il 1700, le pestilenze descritte anche dal Manzoni nel suo famoso romanzo "I Promessi Sposi" e la carestia colpirono in maniera devastante la popolazione ronchesana sino a ridurla a poche centinaia di persone.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Cultura
[modifica] I monumenti
La chiesa più antica è quella presente a S. Margherita che pare sia del 1300, un periodo che coincide con la presenza dei Cimbri. La chiesa parrochiale è stata progettata dall'architetto don Angelo Gottardi, ed è stata terminata e consacrata nel 1892. Sul territorio di Roncà, vi è la presenza di antiche ville rurali. La maggior parte di queste è stata recentemente restaurata. Si ricordano la Pastoria, corte Cavaggioni, villa Pompei e villa Meneguzzi. A Roncà è imperdibile il Museo dei fossili. É stato temporaneamente dislocato presso le scuole medie, dove è possibile trovare numerosi fossili gasteropodi, nummoli tipici esclusivi della zona denominata "strati di Roncà". La stessa è stata visitata da molti geologi anche per la presenza di colonnati basaltici.
[modifica] Gli appuntamenti
La seconda domenica di febbraio c'è il "carnevale dei ragazzi". Nella terza domenica di maggio, invece, la "sagra del vino di Soave e Durello D.O.C." con chioschi a carattere nazionale per dilettanti di prima e seconda serie. La terza domenica di luglio si apre la "sagra della Madonna del Carmine", mentre la domenica successiva, a Brenton, c'è la "sagra dei SS. Pietro e Paolo". A S.Maria Margherita, il 22 luglio, c'è la "sagra del Patrono". A Terrossa, la 4a domenica di luglio, c'è la "sagra di S. Maria Maddalena con la tradizionale corsa dei mussi". Il 13 dicembre, nelle frazioni, si festeggia S. Lucia.
[modifica] Economia
L'economia è basata principalmente sull'agricoltura ed, in particolar modo, sulla vite. L'uva Durella da cui si ricava un particolare vino, il Durello, riconosciuto D.O.C. nel 1987, è un prodotto tipico di Roncà. Di recente, si sta aumentando la coltivazione anche dell'olivo. La presenza di tante piccole aziende, molte delle quali produttrici di ceramiche artistiche esportate in tutto il mondo, nonché di ditte a conduzione familiare, consentono alla maggior parte degli abitanti di poter lavorare nel paese di residenza limitando così il fenomeno del pendolarismo. É da visitare l'antica "casara", che produce artigianalmente formaggi e salumi
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Lorella Mansoldo in Roncolato dal 14/06/2004, partito: Lista Civica
Centralino del comune: 045 7460017
Fa parte dell'area del Parco della Lessinia e dell'associazione città del vino