Cesate
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 5 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 2462 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Limbiate, Solaro, Caronno Pertusella (VA), Senago, Garbagnate Milanese | ||
CAP: | 20020 | ||
Pref. tel: | 02 | ||
Codice ISTAT: | 015076 | ||
Codice catasto: | C569 | ||
Sito istituzionale | |||
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Cesate ( in milanese Cesà ) è un comune di 13.100 abitanti della provincia di Milano.
Indice |
[modifica] Storia
Il nome In "Cesate: abitanti, storia e arte, territorio - dall´invasione gallica ad oggi", volume edito dall´Amministrazione comunale nel 1980, a cura di A. Deiana, S. Ettorre, Y. Panin, si legge: "il nome del paese compare, per la prima volta, in un´iscrizione funeraria su un antico sarcofago in pietra, tutt´ora conservato in Cesate" . presso la sede storica della biblioteca civica, sita in via Piave al n. 5. L´iscrizione risalirebbe all´età carolingia (secc. VIII-IX): Hoc. Est. Sepvl. Illorum. De. Cixate, che significa questo è il sepolcro dei nobili di Cesate. Cesate anni 60 L´antico nome del paese era quindi Cixate, lo stesso compare tre volte anche nel manoscritto della fine del XIII secolo di Goffredo da Bussero (1220-1289), come sede di chiese. Il nome del paese compare anche più tardi, alla fine del secolo XIV, in un altro manoscritto, il Notizia cleri mediolanensis de anno 1938, quantunque scritto in modo diverso: Cixate, Cizate, Cyzate, Cyxate. Secondo alcuni, in realtà, il nome Cesate è composto dal radicale Caesa e dal suffisso -ate. Ablativo locativo, allusivo a proprietà di famiglie o di persone; in tal senso, quindi Cesate equivarrebbe a tenuta, proprietà, possedimento di Cesar. Talvolta però il suffisso -ate è inteso come una forma addolcita e attenuata di un suffisso di origine gallica, nel qual caso si dovrebbe pensare a Cesate come ad un insediamento di origine gallica, poi romanizzato
Sindaci dal dopoguerra ad oggi:
- Picozzi Giovanni dal 1946 al 1951
- Cattaneo Giuseppe dal 1951 al 1956
- Galli Pietro dal 1956 al 1963
- Fittavolini Gianvalentino dal 1963 al 1965
- Castelli Angelo dal 1965 al 1969
- Poli Antonio dal 1969 al 1970
- Borroni Ettorina dal 1970 al 1975
- Santoni Mauro dal 1976 al 1980
- Veltri Nicola dal 1980 al 1981
- Poli Roberto dal 1981 al 1990
- Bulzi Sergio dal 1990 al 1993
- Poli Roberto dal febbraio al luglio 1993
- Cino Salvatore dal luglio al novembre 1993
- Manini Bruno dal 1993 al 1997
- Giancarlo Bettaglio dal 1997 al 2002
- Roberto Giuseppe Della Rovere dal 2002 al 2007
[modifica] Araldica
La figura delle due zampe di aquila è stata tratta dallo stemma della famiglia de Cixate. Quanto all’aspetto naturalistico, l’inserimento nello stemma della figura dell’albero indica quale sia la natura più vera del territorio comunale, che comprende boschi, brughiere e campi di cereali
[modifica] Arte
Affresco della madonna del latte
Affresco di anonimo luinesco, detto della Madonna del latte, in quanto in origine, la Madonna raffigurata allattava effettivamente il bambino. Le madri cesatesi pare offrissero i loro averi più preziosi, sete finemente ricavate, gioielli e ori, alla Madonna, affinché donasse latte ricco e nutriente. Gli oggetti venivano poi messi all´asta l´ultima domenica di ottobre ed il ricavato serviva per la manutenzione della chiesetta dedicata a S. Maria delle Grazie.
Affresco della Madonna e dei santi
Quasi certamente opera di bottega, l´affresco appare assimilabile ad alcune opere contemporanee di Bernardino Luini. La schematicità delle figure, alcune rigidezze nel disegno e, a tratti, la pesantezza nei panneggi delle vesti della madonna fanno attestare la datazione del dipinto intorno alla metà del ´400. Volti assorti e fortemente rilevati, gesti ieratici e didascalici nei profili dei santi: S. Bernardino con il libro aperto e con le tre tiare a terra, simbolo della predicazione, e S. Rocco, protettore degli appestati, la cui mano vistosamente mostra la piaga aperta. Predominano i colori bruni, gli ocra caldi e terrosi, le terre bruciate, in una splendida osmosi cromatica.
Ambrogio da Cesate
Pittore, nel 1507 riveve dall'Amadeo 3 Lire per le cornici di rame dorato da lui poste allo scudo reale posto all'entrata del Lazzaretto di Milano; al termine dei lavori dorò nel 1519 la banderuola della statua posta alla sommità del gugliotto dell'Amadeo sul Duomo di Milano.
La Via crucis e L´ultima cena di Nastasio
Quattordici tavole di legno incise, suggestioni potenti di arte astratta, tratto forte e deciso a sottolineare con vigoroso figurativismo i momenti più struggenti della Via Crucis. Linee vibranti, stacchi netti, irregolari, definiscono le figure, dove è leggibile solo la tensione estrema. Un´impaginazione volutamente dimessa ne evidenzia l´intensa drammaticità. Al centro della navata, dietro l´altare, un´immensa opera di 20 mq: "L´ultima cena" interpretata da Nastasio. Come nelle incisioni lignee della via Crucis.
Le Corti
Anticamente Cesate era strutturato in corti. Nel corso degli ultimi anni alcune corti sono state recuperate dal punto di vista urbanistico: il complesso delle corti cesatesi è tra i più grandi della Lombardia
[modifica] Geografia
La città è collegata con il capoluogo lombardo tramite le Ferrovie Nord e può essere raggiunta prendendo il treno omnibus verso Saronno sia da Cadorna sia con il servizio Passante. Geograficamente Cesate è diviso in due parti, Cesate Villaggio costruito attorno agli anni 50 con un progetto di architettura popolare d'avanguardia di villette a schiera. La zona è servita dalla parrocchia San Francesco. Cesate Vecchio è il nucleo più antico dove si possono notare le vecchie corti che ricordano ai cittadini la vita del borgo di alcuni secoli fa. In questa parte della città si trova l'edificio del comune e l'antica parrocchia dei Santi Alessandro e Martino: [http://http://www.oratoriocesatecentro.it/iframe.php?file=parrocchia/index.htm .Da Cesate si raggiunge il percorso della salute del Parco delle Groane, una delle poche zone boschive della provincia di Milano.
[modifica] Curiosità
- Navigando in rete può capitare di scoprire notizie curiose.
Ad esempio, nel nostro paese, secondo quanto sostenuto nel sito http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/inf33.htm è stato commesso un delitto, punito da Dante Alighieri nell´inferno della Divina Commedia. Siamo nel Canto XXXIII dell´inferno, nel IX cerchio, zona 3, Tolomea, dove i traditori degli ospiti, sono immersi nel ghiaccio. Sono in posizione supina, per cui le lacrime ristagnano negli occhi e si ghiacciano immediatamente, tanto da impedire l´uscita di altre lacrime le quali, non trovando sbocco, si riversano all´interno acuendone il dolore. Qui Dante, sempre accompagnato dal suo maestro Virgilio, incontra Alberigo di Ugolino dei Manfredi di Faenza, frate gaudente, uno dei capi guelfi.
Rispose adunque: «I´son frate Alberigo; i´ son quel da le frutta del mal orto, che qui riprendo dattero per figo».
Il nostro frate, infatti, con il pretesto di volersi riconciliare con i suoi parenti, Manfredo e Alberghetto dei Manfredi, il 2 maggio 1285, li invitò nella sua villa di Cesate e , come afferma il Buti (probabilmente Francesco da Buti - 1385/95, uno dei primi commentatori della Divina Commedia) "quando ebbero desinato tutte le vivande, elli comandò che venissero le frutta et allora venne sua famiglia armata, com´elli aveva ordinato, et uccisono tutti costoro alle mense, com´erano a sedere; e però s´usa dire: Elli ebbe delle frutta di frate Alberigo".
- Durante gli anni 80' e nei primissimi anni 90' nei giorni della festa del paese, alla fine di agosto, venivano organizzati grandi festeggiamenti; tra qusti il palio dei rioni: il paese veniva diviso in 4 contrade:, il Manuè, di colore verde,(parte del paese vicina ai boschi e all'omonimo laghetto), il Fupùn , colore giallo,(zona vicino alla corte bindelina e alla "cosiddetta Fopa dal Butasc", e corti di via dei Martiri e Palazzetta), il Poss, di colore azzurro, (dal nome del cotonificio, chiuso nel 1960).Si svolgevano tornei di vario tipo con partecipanti esponenti di ognuna di queste parti.Vi partecipavano oltre 2000 persone.
- Durante l'inverno 2001/2002 l'assessorato ai lavori pubblici ha promosso una rivoluzione per quanto riguarda la viabilità delle strade del comune milanese. Alcuni interventi, decisamente infelici e distruttivi, nel senso vero e proprio della parola, hanno suscitato le ire di molti cittadini.
- Tuttavia, bisogna rendere conto alla giunta di una ferrea volontà di proteggere e conservare i boschi del parco delle groane all'interno del comune, mettendosi contro numerose altre giunte di paesi vicini, tra cui quelle molto pericolose di Senago, la quale sta mirando ad allargare un proprio quartiere, il Mascagni all'interno del parco stesso, versando cemento su cemento, così come l'amministrazione di Garbagnate Milanese, con richieste di espansione urbana e progetti di recupero urbanistico delle vaste aree delle tre antiche fornaci da mattoni e Limbiate che vorrebbe edificare anch'essa nel parco.
- E infatti Cesate è uno dei comuni più verdi della Lombardia: infatti il 55 % del territorio è occupato da parchi, prati, boschi ed altre aree verdi.
- Gli abitanti di Cesate sono notoriamente longevi: negli ultimi anni quasi una ventina di persone sono arrivate al traguardo del secolo di vita. In special modo la signora Ida Bonolo, nata nel lontano 1897 e spentasi nel dicembre 2003, e' arrivata ai 106 anni. Attualmente la persona più anziana del paese è Giulia Mauri che è arrivata al traguardo dei 107 anni.
- Molti cesatesi furono deportati durante la seconda guerra mondiale nei campi di concentramento: pochi furono i superstiti. Uno di loro, il Cav. Giuseppe Castelnovo (n.1925), deportato a Mauthausen, attuale presidente dei partigiani italiani delle sezioni di Cesate e Garbagnate, da anni tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio tiene convegni e partecipa a discussioni nelle scuole di ogni ordine e grado, raccontando la sua tremenda esperienza, e aiutando a tenere vivo il ricordo e la memoria di tutta la gente che mori' durante le deportazioni nei campi di concentramento.
Cesate è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valore Civile.
- La sera di sabato 10 febbraio 2007 un fatto di sangue ha sconvolto la tranquilla cittadina: la pensionata Maria Rampinini, 67 anni, è stata ucciso dal figlio minore, bisognoso di denaro per soddisfare la dipendenza dalla droga, con una spranga di ferro , nell'abitazione di via Verdi. Il fatto ha avuto un grande riscontro nelle cronache nazionali.
[modifica] Svago
Esiste un corpo musicale, di nome Vincenzo Bellini, fondato nel 1938 e svolge attività di bandistica. L'attuale presidente e' Fiorigi Tiengo. Nel 2004 la banda si è classificata prima tra le bande lombarde e seconda migliore d'Italia superando una selezione di oltre 2600 bande , vincendo la medaglia d'argento nella gara svoltasi a Firenze.
Le squadre di calcio paesane sono Real Cesate, P.O.Cesatese http://www.oratoriocesatecentro.it e San Francesco Cesate(oratoriana)http://www.oratoriosanfrancesco.it, i derby tra le due squadre oratoriane sono sempre accompagnati da ondate di pubblico che rendono memorabili le gesta dei campioni.
Il comune organizza il concorso cesate in fiore che premia giardini, attici e balconi con la più gradevole composizione floreale. Appuntamenti tradizionali annuali sono la Scuola in Marcia, Il cinema all'aperto la sagra del paese (25 agosto - 1 settembre).
La P.A. Croce Viola Cesate (http://www.croceviolacesate.it) è l'unica associazione di volontariato ad effettuare l'attività di primo soccorso sul territorio cesatese, annualmente organizza un corso di primo soccorso in collaborazione con il comune o altre associazioni aperto a tutta la popolazione.
Inoltre c'è il Quetal , centro di aggregazione giovanile.
[modifica] Toponomastica
I cognomi più diffusi di Cesate sono:
- Castelnovo
- Galli
- Maltagliati
- Castelli
- Radice
- Borroni
- Clerici
- Basilico
- Banfi
- Romanò
- Bianchi
- De Ponti
- Cattaneo
- Picozzi
- Sinelli
- Gadda
- Castelnuovo
- Colombo
[modifica] Vita religiosa
Il paese e' ospita tre edifici religiosi: la chiesa dei SS. Alessandro e Martino, e la chiesetta- Santuario di Santa Maria delle Grazie (Madonna Del Latte), a cesate centro; la chiesa di San Francesco nel villaggio I.N.A. L'attuale parroco dei Santi Alessandro e Martino è don Maurizio Pessina (n.1960), subentrato nel giugno 2002 a don Carlo Gaggioli (n.1927), attivo in paese dal 1965. La parrocchia del villaggio I.N.A e' stata retta dal 1956 al 2005 da don Umberto Sanvito.Dal 2005 è parroco di San Francesco Don Antonio Angelo Ferrario. Responsabile della pastorale giovanile dei due oratori (Cesate Centro e San Francesco)è Don Antonio Fico
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Roberto Giuseppe Della Rovere dal 28/05/2002
Centralino del comune: 02 994711
Email del comune: comune.cesate@comune.cesate.mi.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti