Nerviano
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 13 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 1286 ab./km² | ||
Frazioni: | Garbatola, Sant'Ilario, Villanova, Cantone, Costa S. Lorenzo | ||
Comuni contigui: | Cerro Maggiore, Origgio (VA), Lainate, Parabiago, Pogliano Milanese, Arluno | ||
CAP: | 20014 | ||
Pref. tel: | 0331 | ||
Codice ISTAT: | 015154 | ||
Codice catasto: | F874 | ||
Nome abitanti: | nervianesi | ||
Santo patrono: | San Fermo | ||
Sito istituzionale | |||
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Nerviano (Nervian in Insubre) è un comune di 16.715 abitanti della provincia di Milano. Posta 21 Km a nord-ovest del capoluogo lungo l'antica strada consolare del Verbano, attuale Strada Statale 33 del Sempione. Nerviano è situata in un territorio bagnato dal fiume Olona e attraversato dal canale Villoresi.
Indice |
[modifica] Detto
Quadràa la Tur, quadràa in i ur e quadràa in lùr - traduzione: quadrata è la Torre (emblema di Nerviano), quadrato l'orologio posto sulla Torre e testa quadra pure Loro (i nervianesi).
[modifica] Geografia
Il Comune di Nerviano comprende alcune frazioni:
- Sant'Ilario (Cassina), questo soprannome deriva dall'antico nome (Cassina del Pè), situata oltre il Villoresi, verso Lainate;
- Villanova (Vilanoeva), anch'essa oltre il canale;
- Garbatola (Garbatüla), al dilà del Sempione, verso il confine con Pogliano Milanese;
- Cantone (Cantòn), nei pressi della ferrovia Milano-Gallarate e dei boschi del Roccolo;
- Costa San Lorenzo (Costa San Lörens), sulla S.S. 33 a ridosso della frazione parabiaghese.
[modifica] Storia
[modifica] Antichità ed Alto Medioevo
Di origine antichissima, come è dimostrato dai ritrovamenti archeologici, Nerviano, con la chiesa matrice di S. Stefano, nel Medioevo, fu a capo di una delle più rinomate pievi del contado di Milano. Da essa dipendevano Barbaiana, Caronno, Castellazzo, Cornaredo, Garbatola, Lainate, Lucernate, Mantegazza, Monzoro, Origgio, Passirana, Pogliano, Pregnana, Rho, Saronno, San Pietro all'Olmo, Vanzago e il "prepositus", secondo il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, attribuito a Goffredo da Bussero, poteva vantare l'esistenza di trenta chiese, con trentotto altari sottoposti alla sua giuristizione.
[modifica] Basso Medioevo
Collocato in una posizione strategica importante, il paese, durante l'invasione dell'imperatore Federico I, fu al centro della lotta ingaggiata dai Milanesi contro di lui e dovette sopportare i disagi provocati dal passaggio delle truppe alemanne. Come si legge nei Gesta Federici I Imperatoris, l'imperatore, verso la fine del maggio 1160, operò il taglio delle viti, distrusse le biade e saccheggiò Pogliano, Vanzago, Rho, Nerviano e Legnano, per sbarrare la strada dei rifornimenti a Milano. Né si può escludere che ad attirare il barbarossa concorresse anche il fiorente mercato di Nerviano, di cui abbiamo testimonianza già in un atto del 1158.
Ritornata la tranquillità, dopo il ritiro dalla scena bellica del Barbarossa, nerviano fu ancora al centro di aspre contese, nel 1257, allorché Martino della Torre, capo dei popolani esclusi per opera dell'arcivescovo milanese del rango degli ordinari della metropolitana, pose l'accampamento in paese, nel tentativo di contrastare i nobili. Nella circostanza, Martino aveva fatto venire il Carroccio da Milano e già si predisponeva alla lotta, se gli avversari non fossero scesi a più miti pretese e non avessero preferito firmare una tregua a Parabiago, località equidistante dai due campi. La situazione era però tutt'altro che tranquilla e ben presto si riaccesero le lotte interne, che videro allinearsi sugli opposti schieramenti i Torriani e i Visconti, fino al successo finale di questi ultimi.
[modifica] Epoca Rinascimentale
L'esercizio del potere da parte loro fu tuttavia insidiato da ostacoli vari, tra cui una congiura preparata contro Matteo Visconti, vicario imperiale per la Lombardia. La trama fu ordita da Pietro Visconti, marito di Antiochia discendente dal ceppo dei Crivelli che, dalla sede di Nerviano, avevano ramificato il loro potere su alcuni territori del Seprio. Come conseguenza si ebbe il tracollo di Matteo e il rientro dei Torriani a Milano. L'attività politica di costoro fu però turbata da una nuova congiura, in cui, tra gli altri nobili, fu coinvolto Cressone Crivelli che, esiliato, entrò in Nerviano nel 1305, cercò di provocare una sollevazione, ma in seguito all'arrivo dei Milanesi, dovette abbandonare il paese, poi dato alle fiamme.
Ancora al centro della lotta tra Azzone Visconti e suo cugino Lodrisio aspirante al potere in Milano, Nerviano sembrò recuperare tranquillità dopo la Battaglia di Parabiago del 1339, svoltasi sui campi di confine tra i due borghi, e fu oggetto di continue attenzioni e privilegi, per tutto il XIV secolo, da parte dei pontefici Giovanni XXII e Benedetto XII. Fu ancora un membro della stessa famiglia, Ugolino Crivelli, a sostenere, nel 1468, la costruzione del monastero olivetano di Santa Maria Incoronata, soppresso dalla Repubblica Cisalpina, nel 1798. Numerosi furono, all'inizio del 1500, i privilegi concessi dagli Sforza al monastero, preoccupati di tenerlo sotto la propria egida, quasi in concorrenza con quello di Parabiago, affidato allora ai monaci di Sant'Ambrogio ad Nemus.
[modifica] Epoca Moderna
Con la dominazione spagnola, Nerviano fu avvolta, come altri centri della Lombardia, da una sorta di neofeudalesimo, che vide l'investitura da perte dell'imperatore, prima a Marcello Fossati, nel 1650, poi a Prospero Crivelli, nel 1671, e successivamente a Gaspare Uberto Po.
Censita, nel 1730, per un'estensione pari a circa 16.000 pertiche, valutate £. 87.000, Nerviano vide la popolazione scensere da 2800 anime a 2062, come era dimostrato dalle numerose case sfitte. Quando Napoleone scese in Italia e costrinse gli Austriaci a ritirarsi, Nerviano prestò giuramento di fedeltà, per bocca dei suoi amministratori e quando gli Austriaci ritornarono, si affrettò a salutarli con un solenne Te Deum, cantato nella chiese della "Colorina". Un altro canto del genere fu intonato, in segno di entusiasmo religioso e patriottico, quando sorse, a Milano, il Governo Provvisorio del 1848.
In seguito Nerviano partecipò alle operazioni di voto, in occasione del plebiscito per l'annessione della Lombardia al Piemonte, che iniziarono il 12, nelle case parrocchiali, e terminarono il 29 maggio, giorno consacrato alla battaglia di Legnano. Il risultato vide emergere la preferenza per l'annessione immediata, che però non ebbe luogo, per il ritorno degli Austriaci. Non mancò per questo il contributo dei Nervianesi nelle lotte del Risorgimento, alla quali parteciparono numerosi, distinguendosi in particolare con Giulio Cesare Lampugnani, caduto in Sicilia.
Nel 1859, dopo la battaglia di Magenta, il Re Vittorio Emanuele II, sostò a Nerviano, come è ricordato da due lapidi, una nel capoluogo, l'altra nella frazione di S. Ilario Milanese. Proprio in memeoria del suo passaggio, il Sovrano concesse alle famiglie residenti dell'epoca, soprattutto nella frazione, il prefisso Re-: ad esempio Re Cecconi, Re Sartò (e Re Sarto), Re de'Paolini (quindi Redepaolini), ecc.; anche se un'improbabile leggenda popolare recita che egli in loco, si dette ai piaceri della vita, corteggiando le donne di Sant'Ilario e passando con esse alcune notti, tali relazioni avrebbero creato una sorta di discendenza reale nell'abitato.
[modifica] Dall'Unità d'Italia ai Giorni Nostri
Con la proclamazione del Regno d'Italia e con il censimento del 1861, il paese contava una popolazione presente di 3.854 persone; aveva una Guardia Nazionale costituita da una compagnia, con 102 militi attivi. Nei primi del 1900 Nerviano ha vissuto gli avvenimenti legati alle trasformazioni sociali e politiche in atto ed ha assistito alla graduale emancipazione delle masse popolari, più manifesta presso gli operai che non presso i contadini diditi alle tradizionali coltivazioni. Il paese ha conosciuto le sofferenze legate al primo conflitto mondiale, al quale hanno pagato il contributo di sangue numerosi abitanti.
Durante il primo dopoguerra si ebbero profondi rivolgimenti sociali ed conomici sul piano nazionale; del disorientamento e della crisi approfittò il fascismo, per impadronirsi del potere. Poi anche il fascismo si avviò al tramonto e, con la caduta caratterizzata da soluzioni violente anche in quel di nerviano, il secondo conflitto mondiale volse a conclusione. Quindi il grande salto di qualità: le trasformazioni industriali hanno cambiato radicalmente la fisionomia del paese. Grandi imprese come l'Aeritalia, l'Ipisystem, la Farmitalia si sono installate sul territorio e a loro hanno fatto da corollario altre piccole e medie aziende operanti prevalentemente nel settore metalmeccanico e in quello del legno, mentre il ramo tessile ha subito un notevole ridimensionamento.
Gli ultimi anni hanno visto l'Amministrazione comunale costantemente proiettata al miglioramento delle strutture esistenti, all'approvazione di un piano di adeguamento e di sviluppo industriale e commerciale, al reperimento di aree per la creazione di attrezzature sportive, con l'attenzione di migliorare gli interventi nel settore della sanità, dell'istruzione, della difesa dell'ambiente e della casa, con la volontà di effettuare un'importante serie di opere pubbliche, compreso il restauro degli edifici storici più rappresentativi e tali da mutare la realtà urbana di Nerviano che, grazie alle trasformazioni sopra accennate, ha potuto assumere un nuovo aspetto, con l'installazione di svariate attività.
[modifica] Personalità legate a Nerviano
- Paolo Caccia Dominioni, nato a Nerviano nel 1896, è stato ingegnere, architetto, scrittore, artista. Ha combattuto nelle due guerre mondiali e al termine della seconda ha svolto volontariamente, nel deserto egiziano, la missione di recupero di migliaia di salme dei caduti di ogni nazione che oggi riposano nel Sacrario Militare Italiano di El Alamein, da lui progettato e costruito.
- Luciano Re Cecconi (1 dicembre 1948 - Roma, 18 gennaio 1977) è stato un calciatore della S.S. Lazio e della Nazionale. A lui è intitolato lo stadio comunale.
- Alessandro Bisentini (nato a Milano l'11 maggio 1971), appartenente al duo comico televisivo Ale e Franz, domiciliato a Nerviano fin dall'infanzia.
[modifica] Edifici
A darle un tono di civetteria concorrono antichi manieri di nobili casate, quali quelli dei Crivelli, Silvia, Caccia Dominioni, Caimi, Belloni, Lampugnani, Piazzi. L'arricchimento artistico del paese è assicurato dalla presenza di numerosi monumenti religiosi. Oltre alla già detta chiesa di Santo Stefano e del Santuario abbazia della Colorina, conviene ricordare l'ultima costruita e dedicata a Maria Madre della Chiesa, senza dimenticare gli edifici adibiti al culto di Sant'Ilario, Garbatola, Cantone, Villanova, mentre da una particolare angolatura storica ed artistica vanno viste le costruzioni del Lazzaretto e della Rotondina.
[modifica] Natura
- I boschi ed i prati nei pressi e oltre la frazione di Cantone, fanno parte del Parco Agricolo Sovraccomunale del Roccolo, che comprende anche altre aree boschive dei comuni di Canegrate, Busto Garolfo, Casorezzo, Arluno e Parabiago, atto alla difesa di fauna, flora e attività agricole locali, è in progetto una sua estensione fino al Bosco WWF di Vanzago.
- Attualmente in via di istituzione, è il nuovo Parco Agricolo Sovraccomunale dei Mulini, che dal Parco Castello di Legnano, scenderebbe lungo le rive del fiume Olona, attraversando i Comuni di Canegrate, San Vittore Olona e Parabiago; nel Comune di Nerviano comprenderebbe i Prati della Bergamina e le rive del fiume fino al Monastero degli Olivetani. Sarà punto di slancio per il recupero e la salvaguardia delle acque.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Enrico Cozzi dal 12/06/2006.
Centralino del comune: 0331 438911
Email del comune: info@comune.nerviano.mi.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti