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Corbetta - Wikipedia

Corbetta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Corbetta http://www.laltradimensione.it/corbetta
Stato: Italia
Regione: Lombardia
Provincia: Milano
Coordinate:
Latitudine: 45° 28′ 0′′ N
Longitudine: 8° 55′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 140 m s.l.m.
Superficie: 18 km²
Abitanti:
15.520 31-12-04
Densità: 760 ab./km²
Frazioni: Battuello, Castellazzo, Cerello, Soriano; località: Pobbia, Isola Bellaria, Preloreto 
Comuni contigui: Arluno, Santo Stefano Ticino, Vittuone, Magenta, Cisliano, Robecco sul Naviglio, Albairate, Cassinetta di Lugagnano
CAP: 20011
Pref. tel: 02
Codice ISTAT: 015085
Codice catasto: C986 
Nome abitanti: corbettesi 
Santo patrono: San Vittore 
Giorno festivo: 8 maggio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Corbetta (Curbéta nel dialetto locale) è un comune di 15.520 abitanti (2004) della provincia di Milano.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] L'epoca romana

Nel IV sec. a.C. a Corbetta sorse un prima colonia gallo - celtica, sostituita attorno al II sec. da una colonia romana (di cui si sono trovate are votive dedicate agli dei Mani, a Giove ed alle sacre Matrone, divinità tutelari della famiglia). La vicinanza di Milano, divenuta poi sede imperiale, l'ubicazione su vie romane, non poteva certo non favorire lo sviluppo civile di Curia Picta, nella quale risiedeva forse anche un pubblico magistrato (Curia=senato).

[modifica] Dai longobardi a Carlo Magno

A seguito del crollo dell'impero romano e l'assedio di milano ad opera di Vitige, capo dei goti, nel 539 d.C., la città si popolò maggiormente, accogliendo gli esuli provenienti dal capoluogo. Nel 569 d.C., l'arrivo dei longobardi fu segnato da una migliore legislazione e la comparsa dei primi documenti che citano espressamente la presenza del borgo. Un documento del 1162 è la prima volta in cui Curia Picta viene ufficialmente indicata con il nome di Corbetta: viene definita Curbitum dallo storico Wippone, Corio-picta dallo storico Landolfo e ancora Curia-pincta.

[modifica] Il medioevo

Nel IX sec. la borgata ed il castello di Corbetta passarono sotto la signoria dell'Arcivescovo di Milano e negli atti pubblici dell'epoca fino al XII sec. sono denominati Curia Picta Sanctii Ambrosii o anche Castrum Sanctii Ambrosii. Nel 1062 in una bolla di Alessandro III all'arcivescovo Oberto conferma a lui ed alla sua chiesa tutti i suoi diritti e possessi, ma non si fa alcuna menzione del luogo e del castello di Corbetta, facendo supporre che li avesse già perduti a favore dell'Impero. Nel 1037 arde fiera lotta tra l'arcivescovo Ariberto d'Intimiano e l'imperatore Corrado II che, vedendo inutile l'assedio di Milano per la moltitudine dei difensori, il 28 maggio si dirige verso Corbetta e ne occupa il castello con le proprie truppe. Corbetta rimase nel tempo fedele ai milanesi contro gli imperato e nel 1100 la borgata assunse una nuova importanza come luogo principale della Burgaria, uno dei quattro contadi del milanese, la quale si dice divisa in due parti con capoluogo rispettivamente Rosate e Corbetta. Un secolo dopo la visita di Corrado, nel 1154, ecco un altro imperatore appare a Corbetta ed è Federico Barbarossa che, in lotta con i coalizzati comuni lombardi, mette a ferro e fuoco la borgata. Simile triste sorte toccò pure a Rosate, ad Abbiategrasso, a Magenta e a buona parte del milanese. I corbettesi sfilarono nelle file dell'esercito milanese nel 1239 contro Federico II nella famosa Battaglia di Legnano. Federico, disfatto a Rosate si riversa nuovamente con le sue truppe su Corbetta, oltrepassando poi il Po e recandosi poi in Toscana.

[modifica] L'epoca viscontea

Seguendo le sorti di Milano, Corbetta nel 1270 passò sotto la dominazione viscontea, che fu un ritorno quasi alla signoria arcivescovile, perché Ottone Visconti eletto arcivescovo nel 1262, con la famosa battaglia di Desio nel 1277, diventò effettivamente arbitro di Milano, sebbene fossero mantenute le prerogative comunali. Scarsio (o Squarcino) di Lanfranco dei Borri, capitano generale dei nobili esuli milanesi, per i servigi resi a Matteo Visconti, ottiene nel 1275 a ricompensa molti fondi nel borgo di Corbetta, così che i Borri ne diventano i principali proprietari. Nel luglio 1289 a Corbetta convengono i rappresentanti della Repubblica Milanese e Marchese Guglielmo VII del Monferrato al fine di concludere un'alleanza in funzione anti-viscontea. Nel 1292, ripreso il potere a Milano, Matteo Visconti, morto Guglielmo di Monferrato e trovandosi il figlio quindicenne alla corte di Carlo II di Napoli, facendosi precedere dal Podestà di Milano a Bernate Ticino, raccolse a Corbetta il grosso dell'esercito per poi dirigersi a Novara al fine di conquistarla. Con il successo dell'impresa il figlio del Visconti, Galeazzo, venne costituito dal padre podestà o vicario a Novara; ma qui, nel 1299 si ordì la congiura dei sostenitori del Monferrato che conquistano la città: Galeazzo Visconti ha appena il tempo di fuiggire e di rifugiarsi presso il castello di Corbetta. Il 4 gennaio 1363 Magenta e Corbetta vennero conquistate da una compagnia di inglesi al soldo del Marchese del Monferrato ma solo al fine di compiere delle razzie: per questo motivo, Gian Galeazzo Visconti, Conte di Virtù, è mandato dal padre Galeazzo II nel 1376 contro l'esercito del Monferrato in una sfortunata campagna che costringe il Visconti a ritirarsi come il proprio avo a Corbetta ove sostiene un fiero assedio. Gian Galeazzo, divenuto primo Duca di Milano nel 1385 tolse il paese dalla giurisdizione della Burgaria, ponendolo sotto quella del Podestà di Milano assieme a Cisliano, Sedriano, Bareggio, S.Vito, Bestazzo e S. Pietro di Bestazzo. L'immenso edificio politico costruito da Gian Galeazzo minacciò di crollare invece sotto il rovinoso governo del figlio Giovanni Maria che finì ucciso da congiurati, sulla soglia della chiesa di San Gottardo a Milano, il 16 maggio 1412: egli aveva assoldato nel 1407 alcuni avventurieri spagnoli per la difesa del Ticino e li aveva posti nel castello di Corbetta. Nel XIV sec. di 4 contadi se ne erano formati due soli, a nome abbinato: Seprio-Burgaria e Martesana-Barzana, divenendo poi (sotto il governo di Carlo V) Seprio e Martesana.

[modifica] Il governo degli Sforza

Con la salita al potere di Francesco Sforza, Corbetta cambiò la signoria e fu fedele anche ai nuovi principi. La politica estera di Ludovico il Moro non fu felice quanto quella interna: nel 1499 le truppe francesi di Luigi XII invasero il teritorio milanese ed il territorio di Corbetta, trovando debole difesa nei mercenari svizzeri assoldati dal moro per la difesa del ducato. Per questo lo Sforza si rifugiò dapprima in Germania da dove, un anno dopo, nel Febbraio 1500, con l'aiuto degli imperiali, riuscì a riprendere il governo del ducato tenendolo però per soli due mesi, quando i francesi sconfissero le truppe milanesi a Novara e lo mandarono prigioniero in Francia dove morì. Luigi XII tornò padrone di Milano ma per breve tempo: nel 1513 il comandante delle truppe svizzere Schinner, assoldato da Massimiliano Sforza, primo figlio di Ludovico il Moro, rinconquistò il ducato e lo cedette agli sforzeschi. Due anni dopo, Francesco I di Francia riprendeva Milano, passando il governo da Carlo di Borbone a Odetto di Foix, Conte di Lautrec. Per l'ultima volta Milano viene restituita per opera di Carlo V e di Leone X ad un'altro figlio del Moro, Francesco II, alla morte del quale i territori del ducato milanese passarono definitivamente sotto dominio imperiale.

[modifica] Il dominio spagnolo

Carlo V annetté il milanese ai domini spagnoli inaugurando uno dei periodi più nefasti della città di Milano. Sebbene gli spagnoli fossero cattivi governanti e pessimi amministratori, ad arginare l'influenza deleteria dei nuovi dominatori diedero il maggior impulso due grandi arcivescovi, Carlo e Federico Borromeo. Al 15 aprile 1555 risale il famoso evento del primo miracolo. Il 22 novembre 1577 Carlo Borromeo, in occasione di una sua visita, consacrò solennemente la nuova campana maggiore della chiesa di Corbetta ed amministrò la cresima sul sagrato della chiesa. Quattro anni dopo, nel 1581, il 17 giugno, si ricorda un'altra visita del cardinale. Nel 1582 la popolazione corbettese si rivoltò al dominio spagnolo, assalendo gli spagnoli nei loro quartieri e saccheggiando anche la chiesa che fu riconsacrata il 29 luglio dello stesso anno. Nel 1631 le milizie tedesche, di ritorno dall'assedio di Mantova, sfogarono la propria ingordigia col saccheggio del paese e nel 1650 il castello, già in parte rovinato dagli assalti sostenuti, viene quasi interamente smantellato e i pochi avanzi sono adibiti ad abitazione signorile. A questo periodo risale l'edificazione di alcuni edifici storici dell'attuale Corso Garibaldi definiti "Quartiere Spagnolo" o "degli Umiliati" in quanto tali proprietà risultavano inscritte come proprietà della compagnia dei frati Umiliati di Brera.

[modifica] Dal periodo austriaco alla conquista napoleonica

Il primo periodo della dominazione austriaca sotto Giuseppe I (1711) e Carlo VI non fu molto più felice del precedente e nemmeno più pacifico: per le mire espansionistiche di Filippo V di Spagna e dell'alleato Carlo Emanuele III di Savoia, il ducato di Milano venne occupato nuovamente dagli spagnoli ma, con la pace di Vienna (1736) lo stato di Milano tornava all'Austria di Maria Teresa d'Asburgo. In questo periodo corbetta si abbellisce delle sue più sontuose ville gentilizie e ritrova il perduto splendore. Nel 15 maggio 1796, però, il Generale Napoleone Bonaparte entrò a Milano, vincitore degli austriaci, succedendosi al governo della I^ e della II^ Repubblica Cisalpina, della Repubblica Italiana e infine del Regno d'Italia con il quale Milano ha un nuovo periodo di preminenza politica e civile. A Corbetta viene soppresso il Capitolo e viene eretta l'attuale chiesa parrocchiale.

[modifica] Dalla battaglia di Magenta all'unità d'Italia

Il 3 giugno 1859, alla vigilia della Battaglia di Magenta, Corbetta fu quartier generale del Feldmaresciallo austriaco Ferencz Gyulaj (situato nell'allora Villa Massari), arretrato poi ad Abbiategrasso il 5 giugno dopo che i bersaglieri piemontesi ed i soldati francesi avevano sconfitto la seconda armata austriaca, permettendo a Vittorio Emanuele II ed a Napoleone III di entrare trionfanti a Milano l'8 giugno dello stesso anno.

[modifica] La storia contemporanea dalla Prima Guerra Mondiale

Nel 1891 venne inaugurata la nuova chiesa, ma il rovinoso crollo del campanile (2 giugno 1902) ne ritardò il completamento sino al 1908. Durante la Prima Guerra Mondiale Corbetta ebbe 160 caduti. A Corbetta nell'estate del 1944, furono fucilati per ordine del capitano tedesco Theodor Saewecke, responsabile della Strage di Piazzale Loreto a Milano, otto civili tra cui il partigiano locale Pierino Beretta.

[modifica] Le Chiese

[modifica] San Vittore Martire

Piazza del Popolo e Chiesa di San Vittore Martire
Piazza del Popolo e Chiesa di San Vittore Martire

Il primo nucleo del tempio nacque probabilmente nel III secolo d.C. ad opera di San Mona che lo edificò sopra una precedente ara pagana. Dopo numerosi ampliamenti la chiesa venne completamente ristrutturata in epoca longobarda, acquisendo le forme romaniche nel 1037 quando venne completata con l'aggiunta di una cripta dedicata a San Materno. Con il passare dei secoli la chiesa si deteriorò notevolmente al punto che nel 1535 il tetto crollò distruggendo l'altare maggiore, consentendo però il ritrovamento di alcune reliquie donate al capitolo da Arnolfo di Donnino del XIII sec. Nel 1570 san Carlo Borromeo amministrò la cresima sul piazzale, incoraggiando nuovi lavori di restauro che si compirono tra il 1588 ed il 1592, completando il nuovo campanile nel 1612, innalzato nuovamente tra il 1697 ed il 1699. Nel fervore dei nuovi lavori di ristrutturazione la chiesa venne completamente ristrutturata nel 1725 ove furono distrutti alcuni affreschi provenienti dalla precedente chiesa. Nel 1727 si costruì l'attuale sacrestia, ornata di stucchi e dipinti ad affresco.

Chiesa di San Vittore Martire - interno
Chiesa di San Vittore Martire - interno

Nel 1750 la chiesa cadde definitivamente in rovina e se ne decise l'ampliamento grazie ad un progetto dell'architetto Pietro Taglioretti che poté trovare luce solo nel 1792. Dopo che il governo rivoluzionario ne ebbe soppresso il capitolo, i lavori per la costruzione dell'edificio ripresero nel 1806 e terminarono nel 1809, mentre tra il 1845 ed il 1848 venne costruita la facciata ad opera dell'architetto Luigi Cerasoli.

Nell'ottobre del 1891 la canonica venne ufficialmente consacrata ad opera di Paolo Angelo Ballerini, patriarca di Alessandria d'Egitto. I lavori ripresero nel 1898 quando si alzò il campanile a 81 metri, che crollò poi rovinosamente il 2 giugno 1902 (ironia della sorte pochi giorni dopo sarebbe crollato anche il campanile della chiesa di San Marco a Venezia). Nel 1908 il campanile venne ricostruito a 71 metri e rimane oggi il punto più alto del milanese dopo la guglia del Duomo di Milano. Durante i lavori di rifacimento della pavimentazione nel 1971 furono ritrovati, sotto l'altare maggiore, i resti delle precedenti costruzioni ed un cimitero pagano. Ad essa è legata la Confraternita del SS. Sacramento che ha sede nel capitolo parrocchiale.

Per approfondire, vedi la voce Prevosti di Corbetta.
Per approfondire, vedi la voce Organo Bernasconi della Chiesa di San Vittore Martire di Corbetta.

[modifica] Santuario della Madonna dei Miracoli

Madonna dei Miracoli di Corbetta
Madonna dei Miracoli di Corbetta

La storia e l'evoluzione artistica del Santuario della Madonna dei Miracoli, il più importante edificio di culto corbettese, sono legate indissolubilmente all'apparizione miracolosa del 17 aprile 1555. In quel giorno infatti, primo giovedì dopo la Pasqua di Risurrezione, nella piazzetta antistante la piccola chiesa di San Nicolao (oggi parte inferiore del santuario) tre fanciulli, Cesare dello Stampino, Angelo della torre ed il fratello di quest'ultimo Giovanni, sordomuto dalla nascita, giocavano alle bocce sotto il ritratto della Madonna con il Bambino affrescato sulla facciata della chiesa. All'improvviso il piccolo Giovanni Angelo, riacquistando udito e parola, indicava ai compagni la celeste visione del Bambino che, staccatosi dal dipinto, discese tra loro per unirsi al gioco. La Madonna scese per riprendersi il Pargoletto e tornò al dipinto.

Il Santuario
Il Santuario

A quel primo miracolo ne sono seguiti altri; le numerose grazie ricevute infatti, oltre ad essere documentate e conservate presso gli archivi del Santuario, sono esposte all'interno della Cappella delle Benedizioni, luogo ove si possono ammirare oltre duecento ex voto, tradizionale forma di riconoscenza e devozione popolare. A seguito dell'apparizione e per contenere i continui pellegrinaggi, la chiesetta venne ampliata ed abbellita da brillanti nomi della pittura e dell'architettura italiana quali Francesco Croce, Fabio Mangone, Vincenzo Seregni, Francesco Pessina, Carlo Francesco Nuvolone, Giulio Cesare Procaccini, Mosè Bianchi, il Perugino.

L'immagine miracolosa si trova oggi nel santuario superiore, eccellentissimo esempio di barocco lombardo, racchiuso in una teca di cristallo, ancora sulla parete originaria dove fu dipinto da Gregorio Zavattari nel 1475. Ad esso è legata la Confraternita del SS. Rosario, che ha sede presso il Santuario.

[modifica] Sant'Ambrogio

Chiesa di Sant'Ambrogio
Chiesa di Sant'Ambrogio

L’oratorio della Beata Vergine di Sant’Ambrogio è parte di un consistente numero di edifici religiosi edificati nel XVII sec. nella Pieve di Corbetta. L’attuale costruzione fu costruita su un’area già occupata nella seconda metà del cinquecento da un piccolo e fatiscente edificio religioso. Una visita pastorale lo descrive come segue "...non vi era il pavimento, il tetto era rotto, l’altare distrutto e di conseguenza non vi si celebrava la messa...". L'’edificio venne completamente ricostruito a partire dal 1667 e venne inaugurato nel 1680 dal prevosto Pietro Antonio Vigorè. Nel 1732 i deputati di questo oratorio decisero di erigere il campanile che venne poi distrutto nel 1938 perché pericolante. Dal 1835 sino alla fine del XIX sec., la sacrestia della chiesa fu destinata a lavatoio e lazzaretto per l’epidemia di colera.

[modifica] San Sebastiano

La chiesetta di San Sebastiano
La chiesetta di San Sebastiano

La chiesa di San Sebastiano fa risalire le proprie origini al 1609 quando il Conte Carlo Borri e Giovanni Battista Lampugnano posarono rispettivamente la prima e la seconda pietra dell'oratorio. Notevoli donazioni provengono al capitolo dal testamento del prevosto Orsino Spadense da Urbino deceduto il 28 marzo 1620. Nel 1635 l'edificio è una chiesa sussidiaria e come tale non dispone di alcun prete. la chiesa rimane in questo stato sino al 1787 quando la chiesa viene definitivamente profanata. Nel 1880 la chiesetta viene abbellita e ristrutturata negli interni, per poi essere venduta al capitolo della parrocchia nel 1921, inaugurandone un nuovo altare nel 1927. Il 9 luglio 1933, grazie al personale interessamento del prevosto Mons. Pasquale Carnaghi, la chiesetta di San Sebastiano viene riconsacrata e restituita al pubblico culto.

[modifica] Edifici notevoli

[modifica] Villa Pisani Dossi

Villa Pisani Dossi nel 1908
Villa Pisani Dossi nel 1908

La villa, situata in via Mussi, fu costruita verso la metà del Quattrocento dal Conte Ambrogio Varese da Rosate. La dimora venne poi venduta dagli stessi conti Varese nel 1811 al commendatore Francesco Mussi che, alla propria morte, lasciò la palazzina alla nipote Carlotta Borsani la quale, nel 1892, sposò il Conte Carlo Alberto Pisani Dossi (Carlo Dossi). Il nobile diplomatico frequentava architetti, pittori e letterati aderenti al movimento milanese della Scapigliatura, di cui lo stesso entrò a far parte. Nel 1898 il Dossi scopre, sotto l'intonaco della casa, i resti della dimora quattrocentesca ed inizia subito ad occuparsi del restauro ancora oggi ben visibile: vengono riaperte le finestre originarie, ricostruiti il portone borchiato e il camino con la canna fumaria sporgente dal fronte, completando i lavori con l'affresco della facciata decorato, per quanto possibile, con i motivi ornamentali rinvenuti. Gli interni, eleganti e raffinati, ospitano un museo privato con reperti archeologici di notevole valore e la biblioteca costituita da volumi e da documenti di varie epoche, raccolte storiche curate dallo stesso Pisani Dossi. E' attualmente proprietà della famiglia Pisani Dossi - Macchi di Cellere.

[modifica] Villa Borri Manzoli

Villa Borri Manzoli
Villa Borri Manzoli

La nobile famiglia Borri assunse, sin dalla seconda metà del Duecento, un ruolo di primo piano tra i possidenti gentilizi di Corbetta. I Borri fecero costruire la loro villa durante il XVIII sec., per poi completare ed ampliare la dimora nell'Ottocento, presentando così due stili architettonici ed artistici differenti; la facciata verso Piazza del Popolo è infatti in stile barocchetto ed è caratterizzata da un doppio porticato centrale mentre quella rivolta verso il parco è invece di gusto neoclassico, più sobria ed ornata da un piccolo pronao retto da due colonne che protegge l'ingresso al giardino. Il materiale in parte utilizzato per la costruzione della villa proviene dalla demolizione, avvenuta nel 1650, del vicino Castello di S.Ambrogio. Gli interni, riccamente decorati ed arredati, presentano ampi saloni, quasi tutti in stile neoclassico, con volte, affreschi, stucchi e bassorilievi mentre il parco della villa, molto vasto, arriva sino alla via 2 Giugno. Situata in Piazza del Popolo, la villa è di proprietà della famiglia Manzoli.

[modifica] Villa Frisiani Mereghetti Maggi

Villa Frisiani Mereghetti Maggi
Villa Frisiani Mereghetti Maggi

Collocata tra il Castelletto e la villa Borri Manzoli presso l'attuale Piazza del Popolo, la villa Frisiani Mereghetti Maggi è la dimora più antica di Corbetta; alcune parti della costruzione risalgono infatti al '300. Anticamente la villa era stata annessa al Castello di S.Ambrogio, venne poi adibita ad abitazione privata, decorata nel Cinquecento con vari dipinti e successivamente ristrutturata nel '600 ad opera dell'architetto Francesco Maria Richini, assumendo l'aspetto attuale. La dimora venne allora accorpata ad un edificio esistente, risalente al Quattrocento, le cui pareti erano state allora affrescate. Gli interni, ben conservati, sono decorati con soffitti a cassettoni lignei ed eleganti porte. Nella volta sopra lo scalone monumentale a doppie rampe, è possibile ammirare alcuni dipinti del Seicento di Carlo Francesco Nuvolone, mentre il parco si presenta agli occhi del visitatore ampio e ben tenuto. La villa è di proprietà della famiglia Maggi.

[modifica] Castelletto

Il Castelletto
Il Castelletto

Il Castello di S.Ambrogio rappresenta l'ultimo frammento murario di una costruzione risalente al IX sec. (Vedi La Storia) La costruzione odierna, situata in Piazza Corbas, presenta solo alcune parti originarie compresa la torretta che si affaccia sulla piazza stessa, ed è frutto di un'opera di restauro dell'architetto Piero Portaluppi degli anni Quaranta del XX sec.

[modifica] Villa Frisiani Olivares Ferrario

La Villa

Villa Frisiani Olivares Ferrario
Villa Frisiani Olivares Ferrario

La villa, situata in via Cattaneo ed attuale sede municipale, risale al XVIII sec. La dimora venne eretta dai conti Frisiani e nel 1721 già appare nelle piantine del Catasto Teresiano anche se la struttura architettonica la distingue rispetto alle dimore gentilizie del medesimo periodo. La tradizionale pianta a U presenta infatti le ali laterali molto distanziate e di eguale altezza al corpo centrale, mentre la facciata è ripartita su due piani, terreno e loggiato, con due ordini di porticati, ciascuno dotato di sette archi a tutto sesto, retti da colonne di granito alte e sottili. Numerosi elementi dell'edificio farebbero supporre che esso sia stato edificato sopra un convento degli Umiliati del '500. Attrasverso il portico si accede allo splendido parco "all'inglese" voluto da Alessandro Olivares, la cui famiglia divenne proprietaria della villa nell'Ottocento. Dopo essere divenuta proprietà della famiglia Ferrario nel dopoguerra, la villa ospita dagli anni '80 gli uffici comunali ed il parco è adibito a spazio pubblico, uno dei migliori dell'hinterland milanese.

Il parco

Il parco della villa ospita numerose varianti di essenze arboree ed è abbellito da un romantico laghetto alimentato dal Fontanile Madonna, al cui centro si erge una finta grotta retta da colonne per il ricovero delle barche. Al centro del bacino è situata una splendida statua in pietra di Nettuno (forse di origine settecentesca) con tridente in ferro, pogiante su un basamento barocco. Gran parte delle statua che adornavano il complesso naturale del parco sono oggi in stato di degrato o andate distrutte: presso l'isoletta dell'imbarcadero si possono ancora notare i basamenti in pietra di due putti che facevano corona alla discesa decorati con motivi floreali e frutti. Di gusto romantico è anche il piccolo ponticello in mattoni che conduce all'isola, costeggiando una delle due grandi colline in terriccio, realizzate durante lo scavo del laghetto. Presso la villa, nella scala che conduce al lavatoio del fontanile si trova una statua di Atlante che sorregge la scalinata di discesa. Il fontanile Madonna scorre parallelamente al laghetto e vi si innesta con delle chiuse.

[modifica] Palazzo Brentano

Palazzo Brentano
Palazzo Brentano

Il Conte Carlo Giuseppe Brentano, tesoriere generale del ducato di Milano, acquistò il terreno nel 1730 dal Marchese Ferrante Villani Novati e affidò il progetto di costruzione di una villa di campagna a Francesco Croce, architetto del Duomo di Milano, il quale curò la costruzione tra il 1732 ed il 1737, realizzando così la dimora gentilizia più importante di Corbetta, situata nell'attuale via S.Sebastiano. L'ampio cortile d'onore, a cui si accede dopo aver oltrepassato un grandioso cancello a pilastri, apre alla vista la facciata dell'elegante palazzo, completata da una gradinata di granito rosa; l'imponente impianto prospettico è completato da due torrette belvedere. Attraversando il portico ed il salone centrale si giunge al giardino, come documenta Marc'Antonio Dal Re nel suo "Ville di delizia" datato 1740. Gli ampi saloni interni, riccamente decorati con stucchi ed affreschi settecenteschi di Giovanni Antonio Cucchi, Giovanni Angelo Borroni, Mattia Brotoloni, Giuseppe Pellegrini, Ferdinando Porta e Giovan Battista Sassi. La famiglia Brentano ne fu proprietaria sino al 1837 quando l'erede, Pompeo Litta Biumi la vendette ai Carones; dopo essere passata al Prof. Italo Tonta, venne acquistata dal Comm. Pagani che la cedette alla congregazione dei Padri Somaschi che vi eresse l'attuale istituto di scuola media dedicata al fondatore San Girolamo Emiliani.

[modifica] Villa Massari

Villa Massari
Villa Massari

La villa, situata in via Madonna, dove è presente l'ingresso principale, è stata edificata nel 1730 su progetto di Francesco Croce e divenne proprietà della famiglia spagnola dei Carones. La dimora, articolata sul classico schema a U presenta due ali laterali con varie decorazioni, mentre il corpo centrale offre la vista di un porticato a colonne binate. Presso il portico ed all'interno della villa si possono ammiare splendidi stemmi araldici affrescati appartenuti al Feldmaresciallo Ferencz Gyulaj che la abitò dal 1857 al 1859 sino ai giorni della battaglia di Magenta, stabilendovi il quartier generale austriaco dello scontro. Il maestoso retro con il parco di gusto romantico si affaccia sulla piazza I° Maggio. Attualmente la villa è di proprietà della famiglia Massari.

[modifica] Villa Favorita

Villa Favorita, ricavata ristrutturando alcuni fabbricati rurali preesistenti (un tempo parte delle proprietà Brentano), presenta una disposizione architettonica articolata con vari corpi edificati, ampi porticati e colonne, delimitanti i cortili interni. Attualmente la dimora ospita la scuola elementare omonima e la biblioteca comunale.

[modifica] Villa Archinto Pisani Dossi

Adiacente alla Villa Pisani Dossi, risale al Settecento. L'aspetto attuale è dovuto anche al fatto che la famiglia che la fece edificare non terminò mai il progetto per mancanza di fondi e la struttura rimase incompleta di alcune sue parti. Sulla facciata si possono ammirare ancora il porticato ed alcune finestre a cornicione. Acquistata nell'Ottocento dalla famiglia Pisani Dossi, attuale proprietaria, giace oggi in stato di semi abbandono.

[modifica] Villa Pagani Della Torre

Villa Pagani Della Torre
Villa Pagani Della Torre

La villa, situata in Piazza 25 Aprile, risale ai primi anni del Novecento ed è attualmente sede della Pro Loco della città. La costruzione presenta all'esterno decorazioni ad affresco ed incisioni che si riallacciano ai motivi tipici del villino borghese, seguendo la moda liberty dell'epoca. La casa sorge su quanto rimane del giardino dell'antica Ca'Erba che si estendeva dall'attuale via Verdi a via Battisti. Iniziata nella costruzine nel 1925, dal 1929 al 1934 divenne la residenza del podestà di Corbetta, Mario Pagani. Nel 1971 venne acquistata dal comune ed intitolata ad Angelo Della Torre, il bambino miracolato dalla Madonna del santuario. Da allora fu sede prima dell'ufficio tecnico, poi del magazzino comunale ed attualmente è sede della Pro Loco. Il portico d'ingresso, retto da colonne binate in cemento decorativo, è ornato da due grandi graffiti a tratto nero su sfondo ocra, che riproducono un duello fra cavalieri e una figura in armatura con valletti, inquadrati in una prospettiva architettonica.

[modifica] Villa Olivares Zari Mereghetti

Risalente al Settecento, la dimora svolgeva la funzione di foresteria della Villa Frisiani Olivares Ferrario per l'alloggio degli ospiti. La facciata è ancora oggi decorata con affreschi riproducenti nicchie e statue. Situata in via Cattaneo, attualmente è di proprietà della famiglia Mereghetti.

[modifica] Lo Stemma

Sulla base di un'antica pergamena, è stato accertato che l'attuale stemma del comune di Corbetta, veniva già utilizzato sin dal 15 gennaio 1892. La sua più attendibile origine, sulla base di quanto viene sostenuto da autorevoli studiosi locali, parrebbe riferirsi in particolare a considerazioni di carattere storico e descrittivo del territorio. Infatti, l'aquila di nero, sul capo d'oro, sembra possa fare riferimento al periodo in cui il territorio di Corbetta era soggetto al dominio dell'Impero austriaco. Il fasciato d'argento e d'azzurro ed il palato d'azzurro e d'argento, alluderebbero invece ai trentatré fontanili che si intersecano sul territorio comunale. Notevoli somiglianze sono anche state ravvisate con lo stemma della famiglia Frisiani, residente a Corbetta già dal XVI sec.

[modifica] Personaggi celebri nati a Corbetta

  • Venerabile Luigi Maria Olivares, vescovo di Sutri e Nepi
  • Simone da Corbetta, XIII sec., pittore
  • Daniele Cucchiani, scrittore e poeta
  • Luciano Prada, scrittore e poeta
  • Paolo Frisiani, astronomo

[modifica] Personaggi celebri vissuti a Corbetta

  • Carlo Dossi (Carlo Alberto Pisani Dossi), scrittore, letterato, poeta, archeologo e diplomatico
  • Conte Ambrogio Varese da Rosate, medico e archiatra di Ludovico il Moro
  • Conte Giuseppe Brentano, tesoriere generale del Ducato di Milano e consigliere intimo di Giuseppe II
  • Conte Pompeo Litta Biumi, genealogista
  • Suor Michelina, religiosa impegnata nella cura dei malati e dei bisognosi
  • Venerabile Don Carlo Chierichetti, rettore del Santuario (m.1898)
  • Mons. Pasquale Carnaghi, prevosto della pieve e Cameriere Segreto di S.S. Pio XI
  • Dott. Francesco Mussi, fratello del sindaco di Milano Giuseppe Mussi

[modifica] Gemellaggi

  • Corbas - Francia
  • Tărgovište - Romania

[modifica] Il Territorio e l'Ambiente

L'ambiente corbettese è caratterizzato da una flora tipica dell'area della lombardia. Il comune, parte del Parco Agricolo Sud di Milano, possiede numerose aree verdi situate nelle zone periferiche con fitti boschi caratterizzati dalla presenza della robinia, dell'ontano, della betulla e dell'acero. Notevole è anche la presenza del gelso, retaggio delle antiche coltivazioni per la produzione del baco da seta. La campagna è ricca di luoghi e di edifici di notevole interesse, meta di gite durante la bella stagione, a piedi e in bicicletta. In particolare numerose e caratteristiche sono le cascine, pregevoli anche dal punto di vista architettonico. La grande attrazione del territorio sono le risorgive, ricchi di acqua limpida e vegetazione lussureggiante. Sparsi nella campagna troviamo lazzaretti e piccole cappelle come quella della "Madonnina" situata in via Montebianco o il lazzaretto presso la cascina Cantona famoso perchè luogo di sofferenza durante la peste del 1630 e visitato da San Carlo Borromeo. Rilevante è anche la presenza di frutteti e boschi come quello presso la cascina Cantalupa e quello denominato "Eremo Locatelli". Nel cuore della città sono situate numerose aree verdi, oltre al parco di Villa Ferrario e quello di Villa Pagani, aperto al pubblico in occasione di manifestazioni culturali e ricreative. Di recente realizzazione anche il bosco urbano composto da oltre 1300 essenze arboree e dotato di piste ciclopedonali.

[modifica] Le Cascine

Sul territorio sono presenti numerose cascine che costituiscono il principale patrimonio dell'architettura rurale del paese, rimasto prevalentemente agricolo sino alla fine dell'Ottocento. La maggior parte di esse è già compresa nel catasto teresiano 1760, ma la loro edificazione risale ad un periodo di poco precedente. Le principali cascine del territorio sono: Americana, Brambilla, Buscaglia, Cantalupa, Chiappana, Cucca, Leone Santi, Magentola, Malpaga, Malpiazza, Nuova, Pobbietta, Preloreto e Sacra Famiglia.

[modifica] I Fontanili

Patrimonio naturale di inestimabile valore sul territorio comunale sono i numerosi fontanili (alcuni dei quali vessano purtroppo in cattive condizioni) che sono all'origine dello stemma comunale e che per diversi secoli hanno alimentato e continuano ad alimentare le principali coltivazioni del paese. Leggenda vuola che sul territorio corbettese sin dalle epoche più remote fiorissero ben 33 fontanili che ancora oggi si possono ammirare: Boldirone, Borra, Borretta, Bosera, Broeus, Castellazzo, Cavo d'Adda, Delle Monache, Fasolo, Fiandrina, Frati, Gadera, Grande, Guasta, Luna, Lungo, Madonna o Manzoli, Magistroni, Malpaga, Marcione, Margherita, Negri o Garavaglia, Nuovo, Pietrasanta, Pobbietta o Cucca, Pontirolo, Regè o Regiò, Resta, Rinzo, Tre Teste (una a Corbetta e due a Vittuone), Uccello, Uccello Nuovo, Varesino (solo una testa in Corbetta). Ultimamente, notevoli abbellimenti sono stati apportati al fontanile di Castellazzo de'Stampi, che è considerato oggi uno dei meglio conservati del territorio.

[modifica] Curiosità

[modifica] La leggenda di Sant'Ambrogio

L'etimologia del nome del paese, come vuole la tradizione popolare, è da riferirsi all’accaduto riguardante la vita di Sant’Ambrogio: egli, fuggendo da Milano rincorso dalla popolazione che voleva proclamarlo vescovo, sostò in questo luogo. Braccato dalla folla incalzante, spronò la propria mula al grido dialettale di “Cur Betta! Cur Betta!” da cui si farebbe quindi derivare il nome del paese. A memoria del leggendario accaduto, in località Isola, si erge oggi la Chiesa di Sant'Ambrogio.

[modifica] Il crollo del campanile e l'angelo

Il campanile di Corbetta, particolare dell'orologio
Il campanile di Corbetta, particolare dell'orologio
Il campanile di Corbetta
Il campanile di Corbetta

Il tragico crollo del campanile della collegiata nel 1902 fu, secondo la tradizione popolare, guidato dalla Madonna dei Miracoli: essa infatti, con il proprio manto, avrebbe permesso che il campanile cadesse su se stesso senza danneggiare le case circostanti. Si narra anche che al crollo del campanile, uno degli angeli presenti sulla torre campanaria si sia staccato dalla sua sede e sia volato miracolosamente nel vicino parco del Castelletto dove ancora oggi si trova.

[modifica] Le lancette del campanile

Un altro particolare che accompagnò la tragica storia del campanile di Corbetta si fa risalire al perido della seconda guerra mondiale quando una lancetta dell'orologio si staccò in pieno giorno e precipitò sul capo di un passante, Enrico Trezzi.

[modifica] Il Comune di Cascina Pobbia

L'attuale località di Cascina Pobbia era anticamente un comune indipendente da Corbetta che contava poco più di ottocento abitanti e che venne inglobato al territorio comunale nel 1880. Nei registri comunali, ancora oggi conservati, venivano accuratamente segnalati di anno in anno i residenti, i deceduti, gli emigrati e gli immigrati.

[modifica] Il vino di Corbetta

Anche se attualmente è poco diffusa, un tempo il territorio corbettese era rinomato soprattutto per la produzione di vino, di ottima qualità. Famosissimo era il "bianco di Cerello", prodotto nel Seicento nell'omonima località del comune. Tracce di una cantina per il deposito del vino sono state trovate anche nel cortile della Chiesa di Sant'Ambrogio in località Isola. Le prime coltivazioni sembrano risalire all'epoca romana.

[modifica] Eventi e cultura

  • 17 aprile: Festa del Primo Miracolo
  • Primo giovedì dopo Pasqua: Festa del Perdono ed indulgenza plenaria in forma giubilare in occasione della quale viene conferito il premio "Suor Michelina" ai cittadini benemeriti
  • Prima settimana dopo Pasqua (da giovedì a domenica): Fiera del Perdono
  • Primo sabato di Maggio: passeggiata tra le ville storiche
  • Seconda domenica di settembre: Festa della Madonna Addolorata - rione Isola
  • Tutte le prime domeniche del mese: mercatino dell'antiquariato (in Via Madonna - nei mesi estivi in Piazza XXV Aprile presso Villa Pagani Della Torre)
  • Tutti i sabati del mese (salvo imprevisti e seguendo la liturgia) in Chiesa Parrocchiale, ore 18.00: messa cantata e con la presenza dell'organista Andrea Balzarotti al grand'organo Bernasconi (1895).
  • 19 marzo: Festa di San Giuseppe a Castellazzo de' Stampi
  • 1 maggio: Festa delle Associazioni
  • Il mercato si svolge il Sabato dalle ore 8 alle ore 13

[modifica] Istruzione

Corbetta è da tempo sede di istituzioni scolastiche. La prima scuola pubblica fu aperta nel 1795, ma l'opera più grande fu senz'altro la fondazione dell'Asilo Comm. Francesco Mussi (1891), tutt'oggi presente ed attivo con oltre un centenario di operato alle spalle, affidato sino agli anni '60 alle Suore del Beato Cottolengo e gestito poi dagli eredi del Mussi. Sul territorio comunale sono attualmente presenti scuole materne, elementari, medie e supriori. Sul territorio sono presenti le seguenti strutture scolastiche:

  • Asilo Nido "G.Rodari", Via Caldara, 24
  • Scuola Materna "G.Rodari", Via Caldara, 24
  • Scuola Materna "A.Moro", Via Parini
  • Scuola Materna "F.Mussi", Via Petrarca, 29
  • Scuola Materna Parrocchiale, Via Cavour, 38
  • Scuola Materna "Casa degli Angeli", Via Casnati, 58
  • Scuola Elementare "A.Moro", Via Parini
  • Scuola Elementare "G.Mazzini", Piazza Don Cermenati
  • Scuola Elementare "La Favorita", Via S. Sebastiano, 12
  • Scuola Elementare "Santa Gianna Beretta Molla", Via S. Sebastiano, 8
  • Scuola Media "Simone da Corbetta", Piazza I Maggio, 16
  • Istituto Scuola Media "San Girolamo Emiliani", Via S. Sebastiano, 8
  • Istituto Superiore di Odontotecnica "Mainardi", Via Roma

[modifica] Musica

La città di Corbetta è uno dei principali poli di attrazione musicale dell'area est del milanese. In città sono presenti numerosi enti per la promozione e la diffusione della musica, tra cui è bene segnalare il Corpo Filarmonico Gaetano Donizzetti (Nato nel 1946 dopo l'ampliamento della precedente fanfara Giuseppe Verdi nata nel 1905). In questo corpo ha militato per quasi cinquant'anni il Maestro Cav. Aurelio Fanciosti, spirito stesso del corpo bandistico recentemente scomparso. Di rilievo è anche l'attivita dell'Accademia Musicale San Girolamo Emiliani, con sede presso l'istituto dei Padri Somaschi in Palazzo Brentano. Numerosi concerti si tengono in occasione delle feste del paese e numerosi scambi culturali sono stati realizzati, a parire dal 1997, con la città austriaca di Salisburgo, patria natale del musicista Mozart. Notevole è anche l'attenzione riposta alla musica sacra come compendio durante le celebrazioni liturgiche dove si segnalano il Gruppo Animazione Corale e gli organisti Maurizio Albusceri (occasionale in Santuario) e Andrea Balzarotti (in Chiesa Prepositurale). La fama musicale del paese si arricchì notevolmente nei secoli con l'impianto, già nel 1570, del primo organo nella chiesa prepositurale (l'attuale è stato sostituito nel 1895), uno dei primi nei comuni dell'Est milanese. Le principali associazioni musicali del paese sono:

  • Corpo Filarmonico Gaetano Donizetti
  • Accademia Musicale San Girolamo Emiliani
  • Gruppo Animazione Corale
  • Civico Coro Polifonico Curia Picta
  • Gruppo Musicale "Gamba De Legn"

Per quanto riguarda il teatro Corbetta beneficiava un tempo di una pregevole struttura teatrale edificata alla fine dell'Ottocento presso l'attuale via Verdi che cadde però in disuso dal dopoguerra. Attualmente lo stabile è occupato da un supermercato.

[modifica] Arte e Musei

Il fenomeno artistico è presente su tutto il territorio comunale e si articola su numerosi fronti. Oltre ai resti della basilica longobarda murati sulle mura perimetrali della canonica ed i resti del castello medioevale, Corbetta è divenuta famosa per le splendide ville gentilizie presenti sul territorio comunale. Nel paese sono presenti i seguenti musei:

Presso la Sala delle Colonne, nel palazzo comunale, vengono organizzate sovente delle mostre di pittura o di fotografia di numerosi artisti contemporanei od ispirati alla storia della città.

[modifica] Sport

Nella città sono numerose le sedi di associazioni sportive tra cui:

  • A.S. Corbetta F.C.
  • Equipe Ciclistica Corbettese
  • Corbetta Basket Club
  • A.C. Isola Corbetta
  • Volley Corbettese
  • Auto Moto Amatori Corbetta
  • Moto Club Corbetta
  • Sci Club Corbetta
  • Piscina Ondaverde

[modifica] Trasporti

La città è posta sulla linea di trasporti pubblici Milano-Torino; il territorio, presso il vicino comune di Santo Stefano Ticino, usufruisce inoltre della linea ferroviaria che collega appunto Milano, Novara e Torino. La Strada Statale 11 costituisce uno dei nuclei fondamentali per l'economia del paese. Un tempo, il centro abitato, era attraversato dalla famosa tramvia "Gamba de Legn" che collegava il paese con Milano e che per oltre mezzo secolo ha contraddistinto gran parte degli influssi sull'economia del paese.

[modifica] Economia

La città gode di un certo apparato industriale, in particolare nella zona ovest dove, tra il finire dell'Ottocento ed i primi del Novecento, aprirono i battenti numerose filiali ed aziende milanesi.

Le principali attività economiche sono:

  • Agricoltura: Frumento e Mais
  • Industria metallurgica
  • Industria tessile
  • Industria meccanica
  • Industria elettronica

Corbetta è uno dei comuni convenzionati con il Parco Sud di Milano ed è sede storica del un consorzio agrario della zona.

[modifica] Servizi

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Ugo Parini; Vice Sindaco Domenico Scarfò dal 14/05/2001
Centralino del comune: 02 97204213
Email del comune: servizio.urp@comune.corbetta.mi.it

GIUNTA COMUNALE

  • Ugo Parini

Sindaco con delega in materia di polizia locale, servizi cimiteriali, sviluppo e tutela del territorio

  • Domenico Scarfò

Vice Sindaco; Assessore allo sviluppo locale, allo sport, ai gemellaggi ed alla comunicazione sociale

  • Luciano Oldani

Assessore alle infrastrutture ed alla viabilità

  • Guido Cova

Assessore alle risorse, al personale ed alle case popolari

  • Vittorio Lanzetti

Assessore al welfare comunale

  • Loredana Vanzulli

Assessore alla pubblica istruzione ed alla cultura

  • Antonio Ferré

Assessore all'urbanistica ed all'edilizia privata

  • Luigina Milanese

Assessore all'ambiente, all'energia ed al progetto pace del magentino

[modifica] Elenco cronologico dei sindaci di Corbetta

Di seguito viene riportata la serie cronologica dei sindaci del Comune di Corbetta:

  • Nobile Giuseppe Carones (1860 – 1864)
  • Dott. Giuseppe Mussi (1864 – 1868)
  • Ing. Francesco Bruni (1868 – 1879)
  • Dott. Giuseppe Mussi (1879 - 1886)
  • Ing. Giovanni Olivares (1886 – 1889)
  • Rag. Giuseppe Bianchi (1896 – 1902)
  • Nobile Giovanni Carones (1902 –1908)
  • Luigi Ranzani (1908 – 1910)
  • Ing. Carlo Zari (1910 – 1911)
  • Giuseppe Meroni (1910 – 1920)
  • Dott. Mario Miceli (1920 – 1922)
  • Tomaso Capsoni (1923 – 1928)
  • Cav. Enrico Pagani (1929 – 1934)
  • Dott. Ambrogio Chiavolini (1934 – 1938)
  • Nobile Franco Pisani Dossi (1938 – 1942)
  • Guido Corbellini (1942 – 1945)
  • Giuseppe Scazzosi (1945 – 1950)

....

  • Antonio Faoro
  • Francesco Prina
  • Ugo Parini

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Collegamenti esterni

  • Comune di Corbetta [2]
  • Pro Loco Corbetta [3]
  • Parrocchia di Corbetta [4]
  • Frazione di Castellazzo de' Stampi [5]

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