Trezzo sull'Adda
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 12 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 966 ab./km² | ||
Frazioni: | Concesa | ||
Comuni contigui: | Cornate d'Adda, Bottanuco (BG), Capriate San Gervasio (BG), Busnago, Grezzago, Vaprio d'Adda | ||
CAP: | 20056 | ||
Pref. tel: | 02 | ||
Codice ISTAT: | 015221 | ||
Codice catasto: | L411 | ||
Nome abitanti: | Trezzesi | ||
Santo patrono: | Gervaso e Protaso | ||
Sito istituzionale | |||
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Trezzo sull'Adda è un Comune di 11.596 abitanti della Provincia di Milano.
Indice |
[modifica] Monumenti
Il castello visconteo è il monumento principale di Trezzo. Esso è situato sopra un promontorio che domina un'ansa del fiume Adda. Dallo stesso córso d'acqua è protetto su due lati, mentre sul terzo si trova una torre quadrata alta 42 metri. Il castello era destinato a difendere un ponte che metteva in comunicazione le due sponde dell'Adda. Questa struttura era a campata unica, con una luce di 72 metri ed un'altezza di 25 metri sul pelo dell'acqua, fortificato e costruito su tre livelli per consentire il passaggio separato di carri e pedoni: per i tempi, costituiva un'opera d'ingegneria davvero notevole.
A ragione della sua posizione strategica la fortezza fu dapprima contesa tra Federico Barbarossa ed il Comune di Milano, in séguito tra le casate déi Visconti e déi Torriani. Fu più volte distrutto, ed altrettante ricostruito. Gli attuali resti appartengono all'edificazione del 1370, ordinata da Bernabò Visconti. In questo castello egli stesso fu tenuto prigioniero dal maggio al dicembre 1385, dopo essere stato arrestato per ordine del nipote Gian Galeazzo, e vi morì avvelenato il 6 dicembre dello stesso anno. Il 23 ottobre 1404 il castello fu conquistato da Paolo Colleoni, padre del più celebre condottiero Bartolomeo, e da alcuni suoi parenti. Da costoro la fortezza fu tenuta come base d'appoggio per scorrerie nel territorio circostante, fino alla riconquista viscontea operata nel 1416 dal condottiero Francesco Bussone, detto Carmagnola, che ordinò la definitiva demolizione del ponte sull'Adda.
Da questo momento iniziò per il complesso fortificato trezzese un lungo declino, che comunque non gli impedì di entrare a far parte della linea difensiva orientale dello Stato di Milano, lungo l'Adda. Oltre a Trezzo, fra XVII e XVIII secolo erano parte di tale sistema difensivo il Forte di Fuentes, Lecco, Lodi, Pizzighettone e Cremona. Nel córso del XIX secolo il castello finì addirittura per essere utilizzato allo scòpo di ricavarne materiale da costruzione da impiegare per l'Arena di Milano.
A Concesa si trova il Santuario della Divina Maternità di Maria. Esso fu voluto nel 1641 dal cardinale Cesare Monti e assegnato all'Ordine dei Carmelitani Scalzi di Santa Teresa. Progettisti del monastero furono gli ingegneri Francesco Maria Richini e Carlo Buzzi (entrambi impegnati per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano).
Villa Gina, come il castello, è costruita sopra uno sperone che domina il fiume Adda, sui resti di un precedente edificio fortificato. Fu eretta nel XVIII secolo e ristrutturata nel 1855 seguendo i dettami dell'eclettismo. I giardini terrazzati digradano sul fiume e sull'incile del Naviglio Martesana. La villa è attualmente proprietà del Comune di Trezzo e sede del Parco Adda Nord.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Roberto Milanesi dal 14/06/2004
Centralino del comune: 02 909331
Email del comune: info@comune.trezzosulladda.mi.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti