Casorezzo
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 6 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 771 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Parabiago, Busto Garolfo, Inveruno, Arluno, Ossona | ||
CAP: | 20010 | ||
Pref. tel: | 02 | ||
Codice ISTAT: | 015058 | ||
Codice catasto: | B989 | ||
Nome abitanti: | casorezzesi | ||
Sito istituzionale | |||
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Casorezzo (Casurèss in dialetto locale) è un comune di 4.628 abitanti della provincia di Milano.
Indice |
[modifica] Storia
Casorezzo è indicata nella sua storia con il nome di Casobrecio, Caxorizio, Cosorezo o anche Coxoretio, Casourezo, Consoretio; pare derivino questi nomi dal latino "Domus Retius", ossia casa delle reti. intorno all'anno 1000 a Casorezzo sorgeva un castello con quattro torri, circondato da un fossato, tra folti boschi (fra le cui mura sorgeva l'antica chiesa dedicata a San Giorgio), che doveva essere una costruzione utilizzata come casa di campagna per svaghi di caccia e pesca di patrizi milanesi. Da alcuni documenti si ha notizia che nel gennaio 1009 l'Arcivescovo di Milano Arnolfo operava una permuta dei beni con Giovanni, sacerdote ufficiante nella basilica di San Giorgio. L'Arcivescovo Arnolfo donava al prete edifici e terre di ragione della casa di Sant'Ambrogio e dell'Arcivescovo stesso, ricavandone in cambio beni e fondi a Casorbecio. A Casorezzo esisteva un monastero detto delle Suore Umiliate, chiamato Domus Capucinarum o Casa delle Cappuccine: questa testimonianza ci perviene da uno scritto datato 27 febbraio 1292. Cita espressamente il documento: "...l'Arcivescovo Ottone Visconti concedeva alle suore della casa delle cappuccine di Casorezzo, d'ordine Umiliato, di permutare un sedime con Guidotto Colderarvio". Nella matricola dei nobili fatta nel 1377 si ricordano i "Medici de Casoretio", che fecero un lascito di beneficenza: il 9 dicembre 1415 la nobile Caterina detta Donona figlia di Giovannolo de'Medici e di Aicola De'Ghezi, faceva donazione a Cristoforo de'Medici di una vigna giacente nel territorio di Coxoretio. La vita dell'antico villaggio era dunque imperniata sulla chiesa, sul monastero delle Umiliate e sulle case dei patrizi alternatisi nel possedere le terre e i beni di Casorezzo. Nel 1497, il 24 marzo, Ambrogio de'Crivelli dichiarava di aver acquistato un messale per uso del suo altare posto nella chiesa di San Giorgio in Cosorezio. Il 24 settembre 1523 Umberto Crivelli lasciava per testamento alla fabbrica della chiesa di San Giorgio di Casorezzo 50 lire imperiali da convertirsi in riparazioni alla chiesa ed alla Cappella di Santa Maria. La nobile Margherita Crivelli, con un suo testamento del 28 ottobre 1565 lasciava agli scolari della chiesa di San Giorgio, 3 pertiche di campo al trebbiano. Il 2 ottobre 1564 "Messer Francesco De Litti" (o Litta) abitante in Sacconago sposava Caterina de Crivelli; il matrimonio fu celebrato a Casorezzo. La famiglia Crivelli possedeva dunque beni a Casorezzo e parte di questi erano alle Trebbie, sulla strada per Furato. Un'altra famiglia che abitava ed era in possesso di beni a Casorezzo, era la famiglia Gaio. Altri possidenti in casorezzo erano il nobile Francesco Bernardino e Leandro Visconti.
[modifica] Le Chiese
[modifica] Chiesa di San Giorgio Martire
La costruzione attuale, risalente al 1913, prende in realtà il nome dal castello locale dedicato a San Giorgio, sulle cui rovine sorge l'edificio.
[modifica] Oratorio di San Salvatore
Di origine romanica, l'Oratorio di San Salvatore presenta importanti affreschi dell'XI sec. assieme ad altre opere a fresco realizzate nel XVI sec.
[modifica] Natura
Alcune parti boschive ed agricole del Comune, sono state comprese nel Parco Agricolo Sovraccomunale del Roccolo, del quale in paese vi è attualmente la sede, che comprende anche territori dei confinanti Parabiago, Busto Garolfo ed Arluno, e di Nerviano e Canegrate. Si stà studiando un ampliamento che dovrebbe includervi il Bosco WWF di Vanzago. Lo scopo di tale realtà naturalistica, è quello di preservare flora, fauna ed attività rurali del luogo.
[modifica] Economia
L'economia è qui da sempre legata all'agricoltura. L'industrializzazione iniziò con la filanda, che poteva lavorare il prodotto ottenuto dal baco da seta, coltivato nel territorio, ricco di gelsi. Solo più tardi entrarono in paese le industrie tessili legate, anziché al carattere agricolo del paese, al tipo di industria comune a questa parte della Lombardia; iniziò da quel momento la trasformazione da paese agricolo a paese inserito in una zona industriale. La maggiore azienda agricola del settore operanti in paese a quei tempi, era la filanda del Cavalier Antonio Gaio, fondata dalla famiglia nel 1830. Era nel suo campio una delle più importanti della zona, dal momento che offriva lavoro a circa 150 persone, in massima parte donne, occupando una superficie di 350 mq. La filanda del Cavalier Gaio venne chiusa nell'anno del suo centenario, nel 1930. A Casorezzo nei locali ora occupati dalla società Alfa, operava l'azienda di proprietà della famiglia Ferrario, ove erano prodotti tappeti su telai a mano. Questa attività venne terminata nel 1925. Dal 1924 al 1935 fu in attività la tessitura Colombo. Il primo stabilimento di tessitura costruito nel paese, venne relaizzato ad opera della ditta Cappia Della Porta & C. Quando venne acquistato dal Commendator Ottorino Maderna nel 1898 era in funzione già da qualche anno. Nel 1940 la ditta Ottorino Maderna venne acquistata dai signori Vincenzo Zucchi e Grippa ed è ora la maggiore industria di Casorezzo. La produzione della ditta era ristretta esclusivamente ai tessuti di lino e misto lino per tovagliera, lenzuola, asciugamani, ed ai tessuti di seta pura naturale ed artigianale. Nel 1942 avvenne la separazione: la sede dove era sorta la Manifattura di Casorezzo Vincenzo Zucchi & C.S.A. divenò Ginori & C.S.p.A. che rilevò la parte azionaria del sig. Grippa. La Vincenzo Zucchi si stabilì definitivamente nell'azienda ex Ottorino Maderna.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Roberto Gornati dal 14/06/2004
Centralino del comune: 02 9010012
Email del comune: segreteria@comune.casorezzo.mi.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti