New Immissions/Updates:
boundless - educate - edutalab - empatico - es-ebooks - es16 - fr16 - fsfiles - hesperian - solidaria - wikipediaforschools
- wikipediaforschoolses - wikipediaforschoolsfr - wikipediaforschoolspt - worldmap -

See also: Liber Liber - Libro Parlato - Liber Musica  - Manuzio -  Liber Liber ISO Files - Alphabetical Order - Multivolume ZIP Complete Archive - PDF Files - OGG Music Files -

PROJECT GUTENBERG HTML: Volume I - Volume II - Volume III - Volume IV - Volume V - Volume VI - Volume VII - Volume VIII - Volume IX

Ascolta ""Volevo solo fare un audiolibro"" su Spreaker.
CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Prima crociata - Wikipedia

Prima crociata

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Le Crociate

Portale Storia

Portale Crociate

modifica

Da fare

La pagina di discussione contiene dei suggerimenti per migliorare la voce: Prima crociata

La Prima Crociata fu lanciata il 27 novembre 1095 dal Papa Urbano II il giorno prima della fine dei lavori del Concilio di Clermont (18-28 novembre 1095), in Francia, con l'obiettivo di portare aiuto alla Cristianità orientale preoccupata dall'insediamento dei Turchi selgiuchidi. La città di Antiochia era infatti caduta dieci anni prima, nel 1085, e una grossa componente selgiuchide - quella che si sarebbe autodefinita "di Rūm", cioè "romea", "dell'area bizantina" - era arrivata a insediarsi a Nicea, attuale Iznik.

L'intento era anche quello di riguadagnare il controllo di Gerusalemme e del suo Santo Sepolcro e di tutta la Terra Santa, facilitando i pellegrini che vi si recavano, e di allentare la pressione sull'Impero Bizantino ad opera dei Selgiuchidi del ramo principale (i Grandi Selgiuchidi), aiutando al contempo la Cristianità orientale.

Dopo la richiesta di aiuto dell'imperatore Alessio, nel marzo del 1095, durante il concilio di Piacenza, a Urbano II premeva infatti il ricongiungimento della Chiesa orientale con quella occidentale visto che dal 1054 esse erano divise a causa di uno scisma non ancora irrimediabile. Alessio, da parte sua, non chiedeva affatto l'intervento degli eserciti occidentali, men che meno di una crociata come la si intende oggi. Voleva che fosse esaudita la sua richiesta di mercenari, che potessero difendere Costantinopoli e riconquistare i territori bizantini che erano stati da poco perduti. Gerusalemme, che si trovava sotto i musulmani fin dal 638, era per lui meno importante di Antiochia, baluardo nei confronti della Siria.
La spedizione inoltre diventava sostitutiva di ogni altra penitenza in remissione dei peccati confessati, come avvenne in Spagna (Reconquista spagnola), e fu chiarito che chi fosse caduto in battaglia avrebbe guadagnato senz'altro il Premio Celeste.

Il Papa - per realizzare l'impresa di riconquista della Siria-Palestina - tenne un discorso decisamente a tinte forti, elencando una serie di crimini orrendi attribuiti agli invasori musulmani e che gli storici hanno dimostrato essere del tutto inventati e pretestuosi(vedi qui). Roberto il Monaco così riporta il discorso di Urbano II che qui viene in parte citato:

«I Turchi hanno distrutto completamente alcune chiese di Dio e ne hanno trasformate altre a uso del loro culto. Insozzano gli altari con le loro porcherie; circoncidono i cristiani macchiando gli altari col sangue della circoncisione, oppure lo gettano nel fonte battesimale. Si compiacciono di uccidere il prossimo squarciandogli il ventre, estraendone gli intestini, che legano a un palo. Poi, frustandole, fanno ruotare le vittime attorno al palo finché, fuoriuscendo tutte le viscere, non cadono morte a terra. Altre le legano al palo e le colpiscono scoccando frecce; ad altri ancora gli tirano il collo per vedere se riescono a decapitarli con un solo colpo di spada. E che dire degli orripilanti stupri ai danni delle donne?» ( Historia Hierosolymitana )

Nella visione di Urbano II, i soldati non avrebbero dovuto fungere da scorta per i pellegrini, ma essere pellegrini essi stessi. Pertanto i privilegi e le ricompense spirituali che il pellegrinaggio al Santo Sepolcro furono accordati anche ai futuri crociati. Il Papa cercò invece di dissuadere con ogni mezzo i chierici, le donne, i monaci, i poveri e gli ammalati dal mettersi in viaggio. Ma l'attrazione esercitata da Gerusalemme fu tale che egli non riuscì a impedire che partissero anche laici inermi. Si trattò soprattutto di gente che ascoltava i sermoni di alcuni zelanti predicatori, e anche di fanatici, di cui non si conosce bene il messaggio.

Indice

[modifica] Crociate dei poveri e dei nobili

[modifica] Crociata informale di Pietro l'Eremita

F. Hayez 1828 - Pietro l'Eremita predica la crociata
F. Hayez 1828 - Pietro l'Eremita predica la crociata

È probabile che Urbano pensasse solo a una spedizione attuata dai signori feudali dell'Europa meridionale e continentale ma l'entusiasmo suscitato nell'opinione pubblica fu tale che a muoversi per prime furono proprio le componenti di pauperes, raccoltesi in modo spontaneo e informale intorno ad alcuni di questi predicatori e ad alcuni cavalieri. Dei primi facevano parte Pietro l'Eremita e Roberto di Arbrissel, dei secondi Gualtiero Sans-avoir (Gualtieri Senza Averi).

Pietro l'Eremita (Pietro d'Amiens) era un predicatore popolare che, per il fatto di girare coperto di stracci e in sella a un umile asino, s'era guadagnato la fama di "eremita". Giunse il 12 aprile 1096, dopo aver percorso le terre centrali del Berry, il territorio di Orléans e di Chartres, la Normandia, il territorio di Beauvais, la Piccardia, la Champagne, la valle della Mosella e infine la Renania. Era un personaggio dotato di grande carisma ed esercitava un'influenza enorme sulla folla.

Con un grosso seguito di Francesi e preceduto dal suo motto tardo-latino Deus le volt (Dio lo vuole), Pietro giunse a Colonia nella speranza di convincere, in quella ricca città tedesca, qualche ricco signore feudale a unirsi al suo gruppo, mentre Gualtiero si mise alla testa di un gruppo alquanto più esiguo di contadini e di cavalieri senza risorse economiche, partendo subito dopo Pasqua alla volta di Costantinopoli. Affermava di essere stato mandato direttamente da Dio e assicurava che, durante un precedente pellegrinaggio, sarebbe rimasto scandalizzato dalla condizione in cui aveva trovato i luoghi sacri e dal dominio musulmano sui cristiani di Gerusalemme. Mentre pregava nel Santo Sepolcro gli sarebbe apparso Cristo per affidargli una missione: tornare in Occidente a predicare la liberazione dei luoghi sacri e dei cristiani d'Oriente.

Nel marzo 1096, assai prima della data che il papa aveva previsto, gente d'ogni sorta - poveri, preti, monaci, donne, ma anche soldati, signori e perfino principi - si mise agli ordini di Pietro e si pose in viaggio: arrivò a Costantinopoli il primo agosto, cioè 15 giorni prima della data fissata per la partenza di Le Puy.

La statua che ricorda il conte Raimbaud II di Orange, che combatté ad Antiochia e a Gerusalemme
La statua che ricorda il conte Raimbaud II di Orange, che combatté ad Antiochia e a Gerusalemme

Gualtieri Senza Averi, signore di Poissy, guidava l'avanguardia delle truppe di Pietro l'Eremita. Egli entrò nella valle del Reno per poi dirigersi verso quella del Danubio.

La via di terra da lui prescelta comportava tempi lunghi e l'improvvisazione della spedizione mise subito in mostra l'inadeguatezza dell'apparato logistico predisposto. La mancanza di vettovagliamenti portò pertanto gli uomini di Gualtieri a razziare, armi in pugno, quelle contrade e inevitabile fu la reazione del comandante militare della piazzaforte di Belgrado che sanzionò duramente le violenze operate in città dagli uomini di Gualtieri che dovette registrare la morte di numerosi suoi seguaci. Un episodio minore, praticamente una scaramuccia, ebbe poi luogo a Semlin.

I 20.000 uomini di Pietro seguirono la stessa via terrestre di Gualtieri. Passarono inizialmente senza troppi problemi attraverso i territori ungheresi di re Coloman, ma a Zemun un incidente si trasformò in scontro aperto fra i seguaci di Pietro e gli Ungheresi. Quattromila di questi ultimi furono trucidati dai Crociati di Pietro e Belgrado parzialmente data alle fiamme. Le autorità bizantine di Niš, guidate dal governatore Nicetas, trucidarono allora buona parte dei Crociati "popolari" che si ridussero alla cifra di 7.500 elementi che giunsero senza ulteriori problemi a Costantinopoli il 1 agosto 1096.

Le forze congiunte di Gualtieri e di Pietro furono trasportate l'8 agosto, su ordine dell'Imperatore bizantino, in Asia Minore. Attestatisi nel campo di Kibotos (dai Crociati chiamato Civetot) alcune migliaia di Francesi si spostarono a metà settembre sotto Nicea per attaccare i Turchi di Rūm e il loro sultano Kilij Arslan ibn Sulayman, saccheggiando il territorio circostante che era tutto di proprietà cristiana e uccidendo un gran numero di loro correligionari.

Il castello di Xerigordon fu da essi conquistato ma qui l'esercito "popolare" si trovò ad essere assediato il 29 settembre dai Selgiuchidi di Rūm. Alla morte per sete e per fame scamparono solo quanti decisero di convertirsi. Tutti gli altri furono uccisi o, catturati, venduti come schiavi nei più lontani mercati del mondo islamico.

Alla notizia dell'accaduto si mossero da Civitot i restanti Crociati, malgrado il consiglio di Gualtieri che consigliava di attendere il ritorno da Costantinopoli di Pietro. Prevalse invece il parere di Goffredo Burel e il 21 ottobre i 20 mila Crociati caddero nelle imboscate che il sultano selgiuchide aveva con ampio anticipo con efficienza predisposto. La strage fu immensa e i pochi sopravvissuti furono salvati dalle truppe dell'Imperatore bizantino che indussero i Selgiuchidi a tornare nelle loro basi di partenza.

[modifica] Crociata informale "dei Tedeschi"

Un'altra "crociata popolare" fu la cosiddetta "Crociata tedesca": profittando dell'appello pontificio alla crociata, alcuni signori tedeschi - primi fra tutti un certo Volkmar (con circa 10 mila seguaci) e un discepolo di Pietro l'Eremita, di nome Gottschalk (con più di 10 mila uomini) - partirono verso le aree balcaniche per seguire lo stesso itinerario terrestre prescelto da Pietro e da Gualtiero prima di loro, mentre il conte Emich von Leisingen (noto per aver espresso una certa predisposizione agli atti di violento brigantaggio) raccoglieva in Renania adesioni per il medesimo fine.

Malgrado gli ordini dell'imperatore germanico Enrico IV vietassero di operare alcuna azione ostile nei confronti delle comunità ebraiche (considerate infedeli alla pari dei musulmani), l'esercito di Emich si abbandonò a un vero e proprio pogrom, vuoi per la volontà di Emich di esprimere tutto il suo zelo di "buon" cristiano, vuoi per evitare di restituire gli interessi concordati per alcuni prestiti da lui sollecitati e ottenuti dalle comunità israelitiche. Varrà la pena infatti ricordare come per il Cristianesimo fosse assolutamente vietato richiedere interessi per prestiti di denaro e come anche il minimo tasso preteso fosse considerato usura, in grado di comportare automaticamente la scomunica a carico del prestatore e l'interdetto per la città che si fosse dedicata al cosiddetto "commercio del denaro".

Le esigenze di una società in rapida trasformazione portavano nondimeno ad una continua richiesta di capitali e l'unico modo di ottenerli era di rivolgersi agli Ebrei, che nel tempo erano riusciti a capitalizzare grandi quantità di denaro grazie al prestito ad interesse, consentito dalla loro religione. Gli Ebrei, infatti, concedendo capitali a non-israeliti, chiedevano un elevato interesse senza commettere alcun peccato religioso, con un tasso che oscillava generalmente tra il 4 e l'8% annuo.

Tra il 20 e il 25 maggio a Worms il massacro della locale comunità israelitica fu portato a compimento, malgrado la difesa esercitata dalla nobiltà e del clero in favore degli Ebrei stessi. Altrettanto avvenne poco dopo a Magonza, dove circa un migliaio di Ebrei furono trucidati. Meno drammatica fu invece l'aggressione a Colonia in quanto gli Ebrei, allertati dalle notizie ricevute, avevano provveduto a nascondersi. Una coda persecutoria si registrò peraltro a Treviri, Metz, Neuss, Wevelinghofen, Eller e Xanten.

Volkmar cercò di emulare Emich a Praga, ma in Ungheria egli si trovò a subire la durissima reazione di Re Coloman d'Ungheria che affrontò, distrusse e disperse le forze tedesche che avevano osato percorrere in armi il suo territorio e tentare di colpire i "suoi" Ebrei.
Gottschalk intanto s'era spostato a Ratisbona per effettuarvi la sua personale strage d'"infedeli" e, dopo aver cercato di resistere all'ordine regio di disarmo dei suoi uomini, assistette impotente al massacro che ne seguì.

Emich intanto, di fronte al rifiuto del permesso di transito decretato per le sue truppe da Re Coloman, impegnò con le truppe del sovrano ungherese un duro combattimento ma dovette anch'egli subire una dura sconfitta.

Questa Prima crociata viene anche chiamata la crociata dei pezzenti, e viene considerata da alcuni storici come una crociata non ufficiale. La 1° Crociata "ufficiale" è infatti considerata quella "dei baroni" che fu voluta dal Papa Urbano II per liberare il Santo Sepolcro e la città di Gerusalemme, precedentemente conquistata dalle truppe Turche, e per allentare la pressione militare esercitata dagli stessi Turchi sui vasti confini dell'Impero Bizantino.

[modifica] Prima Crociata dei nobili o dei baroni

La Crociata dei nobili che qualche storico definisce anche Crociata dei baroni (anche se nessun barone ne fece parte) riuscì a stabilire gli "Stati Crociati" di Edessa, Antiochia, Gerusalemme e Tripoli in Palestina e Siria.

All'impresa - affidata dal Papa alla guida spirituale di Ademaro di Monteil, vescovo di Le Puy - aderirono alcuni nomi famosi dell'aristocrazia feudale europea:

Ugo di Vermandois partì verso il 15 agosto e, non senza vanità, scrisse all'imperatore Alessio I di preparargli un'accoglienza degna di lui. Si imbarcò a Bari alla volta di Durazzo, per raggiungere Costantinopoli percorrendo l'antica via Egnatia, ma le navi incapparono in una burrasca e si dispersero. Raccolto da Alessio I, fu considerato un ospite, ma posto sotto attenta anche se discreta sorveglianza.

L'Imperatore bizantino Alessio I Comneno
L'Imperatore bizantino Alessio I Comneno

Goffredo di Buglione, che aveva seguito la via di Pietro l'Eremita, fu il secondo ad arrivare. Aveva attraversato l'Ungheria, che dopo i primi "passaggi" era già in allarme, e per tutto il tempo fu obbligato a lasciare in ostaggio suo fratello Baldovino. Giunto a Costantinopoli si accampò sotto le mura. Nacque una certa ostilità fra i suoi e gli uomini dell'imperatore, che era accusato di tenere prigioniero Ugo.

Boemondo di Taranto arrivò in aprile. Nemico dichiarato di Alessio I, si era fatto crociato, «per opera dello Spirito Santo» dicono i testi, quando si stavano avvicinando i crociati normanni di Roberto. Non era stato solo per devozione: Boemondo era un uomo forte, astuto, ambizioso e frustrato: suo padre, Roberto il Guiscardo, dopo essersi risposato, gli aveva preferito il fratellastro, Ruggero Borsa. Ambiva ad avere una sua signoria a scapito dell'Imperatore bizantino, sul quale dodici anni prima aveva già riportato una vittoria. Fine conoscitore della mentalità bizantina e musulmana e dei loro metodi, egli sapeva di essere indispensabile. Per rassicurare il diffidente Alessio I, Boemondo evitò che le sue truppe operassero il minimo saccheggio.

Raimondo di Saint-Gilles era uno dei più potenti signori. Aveva 55 anni e possedeva una dozzina di contee; può darsi che avesse partecipato alla Reconquista Spagnola. Già prima del Concilio di Clermont, il papa vide in lui il capo militare della crociata. In autunno, dopo aver lasciato al figlio il governo delle terre, il conte partì insieme con Ademaro, passando per l'Italia settentrionale e l'inospitale costa dalmata. Giunto nelle terre dell'impero, fu scortato dalle truppe peceneghe, che fungevano da polizia militare bizantina, che lo mettono sotto sorveglianza.

Roberto di Normandia, Roberto di Fiandra e Stefano di Blois lasciarono le loro terre nell'autunno del 1096. Passando per Roma, Bari e per la via Egnatia, arrivarono a Costantinopoli nell'aprile-maggio del 1097.

A ognuno l'Imperatore bizantino Alessio richiese nel 1096 a Costantinopoli un giuramento di vassallaggio che li impegnava a restituire all'Impero bizantino gli eventuali frutti dell'impresa.

Goffredo compì alcuni saccheggi in risposta al taglio dei viveri dell'Imperatore, ma alla fine il 20 gennaio 1097 cedette e si sottomise; Boemondo fu ricevuto dall'Imperatore il 10 aprile. Secondo Anna Comnena, Boemondo avrebbe chiesto, in cambio del sostegno militare, il titolo di «Gran Domestico d'Oriente» (comandante generale delle truppe bizantine in Oriente) e una vasta porzione di territorio dietro ad Antiochia. Alessio si sarebbe mostrato reticente. Tuttavia, Boemondo gli giurò fedeltà. Ma suo nipote Tancredi, si rifiutò. Anche Raimondo si rifiutò nettamente di giurare fedeltà affermando di essere pronto a riconoscere come suo signore solo Colui per il quale aveva abbandonato patria e beni. Si arrivò ad un compromesso in base al quale Raimondo giurò che non avrebbe attentato all'onore e alla vita dell'imperatore. Infine Roberto di Normandia, Stefano di Blois e Roberto di Fiandra non si mostrarono riluttanti a giurare fedeltà all'Imperatore.

In Anatolia i Crociati sconfissero Kilij Arslan I il 21 maggio 1097, conquistando la sua capitale nell'assedio di Nicea. A Dorileo/Eskishehir e a Heraclea/Ereğli i Crociati colsero un'ulteriore vittoria. Penetrarono poi in Siria con il grosse delle truppe, puntando su Tarso/Tarsūs e le Porte Cilicie, mentre un distaccamento guidato da Baldovino e da Tancredi, nipote di Boemondo, si diresse verso Edessa, governata dall'armeno T'oros (Theodorus). Questi accolse Baldovino e, non avendo eredi, addirittura lo adottò, ma nel marzo 1098 una congiura - ispirata forse dallo stesso Baldovino - lo portò a morte violenta. Tradendo il suo impegno di vassallatico, Baldovino non restituì la città ad Alessio I, ma elesse la città ed il suo territorio a sua personale contea.

Il grosso dell'esercito crociato poneva intanto Antiochia sotto assedio e attaccò i locali contingenti selgiuchidi, catturando la città 7 mesi dopo grazie a Boemondo ed al tradimento d'un Armeno musulmano. Boemondo sgominò poi le forze inviate dall’atabeg di Mossul e massacrò tutti i Turchi della città conquistata, salvo un gruppetto che scampò nella cittadella.

Anche Boemondo violò il suo giuramento di vassallatico, adducendo come giustificazione il preteso (ma inesistente) infido atteggiamento bizantino, cosicché la città di Antiochia e il suo contado furono erette a suo principato.

Poco dopo la morte il 1 agosto 1098 di Ademaro di Le Puy, massimo tramite con l’Imperatore bizantino e attivo fautore di una corretta politica fra cristiani di rito greco e latino, seguì la cattura da parte del corpo principale dei Crociati di Maˁarrat al-Nuˁmān (11-12 dicembre) con l'eccidio totale della popolazione musulmana.

Il 13 gennaio 1099 Raimondo di Tolosa si diresse verso Gerusalemme e attaccò Bostrys/Batrūn, Byblos, Beirut, Sidone, Tiro, Acri, Haifa, il Monte Carmelo, Cesarea, Ramla (antico capoluogo del governatorato islamico fin dall'età califfale omayyade) che fu sgomberata da quasi tutta la popolazione musulmana e, infine, Betlemme. Il 7 giugno il conte iniziò l'assedio di Gerusalemme, in quel momento sotto il controllo del fatimide Iftikhār al-Dawla. Il 15 giugno la conquista della Città Santa fu realizzata e, grazie ad una torre d’assedio, costruita col legname ottenuto dallo smantellamento delle navi dei Crociati genovesi di Guglielmo Embriaco, Goffredo di Buglione entrò fra i primissimi nella città coi suoi Lotaringi.

I Fatimidi si rifugiarono nella cittadella (da cui poterono uscire sani e salvi poco più tardi dopo aver pagato un fortissimo riscatto) mentre tutti gli altri musulmani, senza eccezione alcuna di sesso e d'età, furono massacrati insieme agli Ebrei della città, inutilmente ammassatisi nella sinagoga.

La corona fu offerta a Raimondo - i cui domini costituivano uno dei tre massimi feudi di Francia col ducato d'Aquitania e il ducato di Normandia - ma egli la rifiutò per il desiderio dei suoi guerrieri di tornare al più presto in patria avendo assolto al votum crucis crociato. Si ripiegò allora su Goffredo che rifiutò di assumere un titolo di re di un territorio dove Cristo aveva conosciuto il supplizio e la morte, accettando invece la titolatura più modesta di Advocatus Sancti Sepulchri (Difensore del Santo Sepolcro), dando così vita al terzo e più prestigioso Stato crociato di Terra Santa.

L'ultimo Stato crociato a costituirsi in Terra Santa fu quello della Contea di Tripoli. Qui il governo era affidato all'epoca al qadi Fakhr al-Mulk, della tribù dei Banū ʿAmmār, favorevole a un accordo coi Crociati che salvaguardasse la città. Grazie a una flotta genovese, Raimondo strappò Tortosa ai Banū ʿAmmār e pose l'assedio a Tripoli, infliggendo con solo 300 cavalieri un'incredibile rotta ai difensori che, coi loro 3000 uomini, aiutati da altri 4000 soldati provenienti da Damasco e Hims, corroborarono nei musulmani di quella parte di mondo l'idea dell'invincibilità degli uomini venuti dall'Europa. Proprio l'esiguità degli uomini a sua disposizione impedì tuttavia al conte di Tolosa di superare le difese murarie di Tripoli.

A fine 1103, con l'aiuto bizantino, fu completata la costruzione del castello di Monte Pellegrino che servì a stringere d'assedio Tripoli, rifornita però dal mare grazie alla flotta fatimide. Raimondo morì di lì a poco (1105) in seguito a una ferita fortuitamente procuratasi l'anno prima ed il problema della sua successione si risolse con difficoltà solo più tardi, con l'assunzione del potere da parte del figlio naturale Bertrando.

[modifica] Bibliografia

  • Steven Runciman, Storia delle Crociate, Torino, Einaudi, 1966 (4^ ed.). Trad. it. dell’originale A History of the Crusades, Londra, Cambridge University Press,1951.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

Portale delle crociate  –  Accedete alle voci di Wikipedia riguardanti le crociate.

Static Wikipedia (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia February 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu