Arcidiocesi di Firenze
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arcidiocesi di Firenze Archidioecesis Florentinus chiesa latina |
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arcivescovo | cardinale Ennio Antonelli |
Regione ecclesiastica Toscana | |
diocesi suffraganee Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Fiesole Pistoia, Prato, San Miniato |
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ausiliari: | Claudio Maniago |
Vescovi emeriti: | Cardinale Silvano Piovanelli |
parrocchie: | 318 |
sacerdoti | 402 secolari e 370 regolari 1.055 battezzati per sacerdote |
435 religiosi 1.900 religiose 54 diaconi | |
889.314 abitanti in 2.205 km² 815.210 battezzati (91,7% del totale) |
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Eretta: | I secolo d.C. |
rito: | romano |
Piazza S. Giovanni 3, 50129 Firenze, Italia tel. 055.27.10.71 fax. 055.271.07.41 W @ |
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Dati dall'annuario pontificio 2005 * * | |
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L'Arcidiocesi di Firenze è una arcidiocesi metropolitana della chiesa cattolica italiana. È guidata dall'Arcivescovo di Firenze che serve come metropolita della provincia ecclesiastica. La cattedrale è il Duomo di Firenze.
La provincia ecclesiastica di Firenze comprende inoltre le seguenti diocesi suffraganee:
- Diocesi di Arezzo Cortona Sansepolcro,
- Diocesi di Fiesole,
- Diocesi di Pistoia,
- Diocesi di Prato,
- Diocesi di San Miniato.
La festa patronale è il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista, mentre i patroni della diocesi sono San Zanobi e Sant'Antonino Pierozzi, vescovi della città.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Epoca paloecristiana e alto medioevo
L'evangelizzazione nella Florentia romana viene fatta risalire al II secolo o all'inizio del III. La tradizione leggendaria consolidata dagli storici del Trecento, fa risalire la fondazione della chiesa fiorentina ai discepoli di San Pietro apostolo, San Frontino e San Paolino, suffragata anche dalla presenza dei primi martiri come San Miniato e San Crescenzione. In realtà queste teorie, sebbene care alla devozione popolare, non hanno riscontri storici e l'arrivo del Cristianesimo viene in genere fatto coincidere con la presenza, fissa o saltuaria, di mercanti greci, siriaci e orientali, che vivevano nella zona di Oltrarno appena passato il predecessore del Ponte Vecchio, lungo la Via Cassia. Nella chiesa di Santa Felicita (dedicata a una martire orientale, appunto) sono stati ritrovate le più antiche testimonianze di arte paleocristiana a Firenze. Il primo vescovo storicamente accertato è Felice, che nel 313 era a Roma in un raduno indetto da Papa Milziade.
Un'affermazione più ampia del cristianesimo si ebbe sul finire del IV secolo. Nel 393 Sant'Ambrogio fu ospite a Firenze e durante la consacrazione della chiesa di San Lorenzo, il dottore della chiesa pronunciò la famosa omelia dell'"Exhortatio virginitatis". Al santo milanese, dopo la sua partenza, venne anche attribuita la vittoria contro i barbari di Radagaiso (406), avvenuta nel giorno di Santa Reparata, da allora diventata, secondo la tradizione, protettrice della città. Con il vescovo San Zanobi si ebbe una prima efficacie organizzazione in diocesi, la quale ormai poteva contare diverse chiese fuori dalle mura cittadine: oltre alle citate Santa Felicita e San Lorenzo e l'appena iniziata Santa Reparata, futura cattedrale. Alcuni sostengono che anche San Giovanni sia una chiesa paleocristiana, ma questa convinzione è venuta meno dopo scavi archeologici che ne hanno evidenziato l'origine al XII secolo, con fondazioni ben sopra lo strato di epoca tardo romana. I bizantini e i longobardi, nei secoli successivi, aggiunsero poi le chiese di Sant'Apollinare e San Ruffillo. Altre cheise vennero poi fondate nel periodo carolingio e al clero fiorentino lo stesso Carlo Magno concesse alcuni privilegi, sebbene non sia storicamente valido quanto riportato in una tarda lapide sulla Chiesa di Santi Apostoli che cita la presenza del sovrano francese alla fondazione della chiesa.
La diffusione degli ordini monastici è caratterizzata a Firenze da strutture piuttosto provinciali rispetto ad altre parti d'Italia, almeno fino alla fondazione della Badia fiorentina su iniziativa di Willa e suo figlio Ugo di Tuscia nel 978. Il vescovo di Firenze aveva visto aumentare nei secoli immediatamente precedenti la sua autorità e presenza sul territorio, così alle soglie dell'anno Mille esso deteneva il primato economico-politico in città, riscuotendo le decime, avendo castelli e boschi su un ampio raggio di territorio e inviando podestà nelle cittadine dei dintorni.
[modifica] Basso medioevo
Nel 1013 il vescovo Ildebrando fondò San Miniato al Monte, con l'annesso monastero occupato prima dai benedettini cluniacensi, poi dagli olivetani. Anche i cistercensi possedevano un loro monastero presso la Badia a Settimo.
Il vescovo Gherardo di Borgogna fu il primo presule fiorentino a diventare papa, con il nome di Niccolò II, ma nè la sua presenza nè le riforme tentate da Papa Vittore II riuscirono a frenare la dilagante simonia e il concubinaggio del clero. Insorse allora San Giovanni Gualberto e l'ordine da lui fondato dei Vallombrosani che nel 1060 in un epico confronto presso la chiesa di San Salvi riuscirono a vincere il vescovo Pietro Mezzabarba e ad iniziare una crociata contro la corruzione cittadina.
Alla crescita di importanza di Firenze durante il XII secolo corrisponde anche uno sviluppo della diocesi una crescita di importanza della figura del vescovo: la ricchezza di chiese e monasteri è documenta anche nelle illustrazioni del Codice Rustici.
Il Duecento vede l'arrivo degli ordini mendicanti: prima San Francesco d'Assisi e i francescani (1217), poi i domenicani (1219), seguiti da agostiniani, carmelitani e umiliati, che si dispongono con le loro chiese, future basiliche, a raggiera attorno alle mura. Essi combattono le eresie (come quella dei patarini) e sostengono la popolazione in un momento di vero e proprio boom demografico con una crescita costante di popolazione per il continuo afflusso di genti dal contado. Inoltre la ricchezza cittadina inizia ad essere consistente e accanto agli arricchiti inizano a nascere divergenze sociali, con i poveri e poverissimi tra i salariati e i mestieranti più umili. Nascono in quel periodo le comapgnie del Bigallo, delle Laudi e, tradizionalmente su opera di San Pietro Martire, della Misericordia. Il clero era dotato di uan scuola di perfezionamentoe di un ricovero, presso la Compagnia di Gesù Pellegrino.
Nel 1233 nasce a Firenze l'ordine dei Servi di Maria ad opera dei Sette Santi Fondatori, che si stabilì sul sito della futura basilica della Santissima Annunziata. Nel 1294 Firenze ha ormai una ricchezza che la pone tra le principali città europee e può permettersi di deliberare l'inizio dei lavori per una nuova, grandiosa cattedrale dedicata a Maria che rappresentasse il suo status e la sua potenza: la futura santa Maria del Fiore, per la costruzione della quale viene abbattuta Santa Reparata. Fu in questo epriodo che Dante, sebbene esule per ragioni politiche, scrisse un monumento al cristianesimo quale la "Divina" Commedia. La peste nera segnò solo una crisi temporanea della città, dpo la quale essa si riprese abbastanza velocemente, con il fiorino che ormai è tra le monete più pregiate dei mercati europei.
Tra il 1375 e il 1378 la città si schierò apertamente contro il pontefice Gregorio XI nella cosiddetta Guerra degli Otto Santi, che le valse una scomunica ottennale e l'imposizione di gravi imposte sul clero da parte del comune. Poco tempo dopo Niccolò Acciaiuoli fondò la Certosa di Firenze e il cardinale Pietro Corsini ottenne numerosi privilegi per sè e per Firenze, e nel 1419 il suo parente Amerigo Corsini ottenne la promozione ad arcidiocesi. Lo stesso anno arrivava in città, protetto da Giovanni di Bicci de' Medici l'Antipapa Giovanni XXIII che a Firenze trascorse i suoi ultimi anni di vita.
[modifica] Il Rinascimento
Grazie alla nascente potenza dei Medici nel 1439 Cosimo il Vecchio ottenne il trasferimento del Concilio di Ferrara a Firenze, dove tenne la sua fase conclusiva alla presenza di Papa Eugenio IV, l'Imperatore Giovanni VII Paleologo e il Patriarca di Costantinopoli, oltre a niumerosi vescovi e prelati della chiesa latina e greca. In quel periodo fu intrapresa anche una notevole opera di riforma e razionalizzazione del clero, delle istituzioni monastiche e dell'organizzazione in generale della diocesi fiorentina. Fu fondata dal papa il Collegio Eugeniano, una scuola per chierici che rivestì un ruolo di primissimo piano nella storia religiosa della città nei secoli a venire. Fu sempre nella prima metà del Quattrocento che Firenze riscoprì la passione per la bibliografia, quando ancquero le prestigiose biblioteche come la Laurenziana e quella del Capitolo dei Canonici di Santa Maria del Fiore.
Per opera dei Medici San Lorenzo divenne quasi una seconda cattedrale in città, arricchita oltre che dalle magnifiche architetture di Filippo Brunelleschi, anche da un capitolo numeroso e ricchissimo. Fu forse una conseguenza delle lotte politiche per la supremazioa che i Medici tennero con le altre famiglie che fu necessario istituire la Compagnia dei Buonomini di San Martino per venire incontro ai poveri "verghognosi", cioè le famiglie un tempo ricche cadute in disgrazia. Questa fu solo una delle opere di riforma volute dal grande arcivescovo Antonino Pierozzi, uomo di cultura che seppe portare nella diocesi lo spirito razionale e ordinatore dell'umanesimo, anticipando le disposizioni del Concilio di Trento. Un'altra istituzione sorta per sua iniziativa fu lo Spedale degli Innocenti, la prima organizzazione dedicata esclusivamente all'aiuto dei bambini in Europa.
Fino ad allora l'arcidiocesi aveva come diocesi suffraganee Fiesole e Pistoia. Si staccò nel 1460 la collegiata di Santo Stefano di Prato, dichiarata "diocesi nullius", mentre si aggiunsero in seguito Sansepolcro (1517) e San Miniato (1526). Grande splendore a Firenze a alle sue chiese fu profuso nell'epoca dei papi medicei (Leone X e Clemente VII), sebbene furono anni difficile per le lotte che insanguinarono l'Italia. Gli anni del Granducato, a parte qualche contrasto tra Cosimo I e l'arcivescovo Antonio Altoviti, sanato col tempo, furono piuttosto tranquilli e garantirono a Firenze un degno periodo di pace, sebbene serpeggiasse già agli inzizi del Seicento una crisi economica che portò a un ridimensionamento della sua importanza nello scacchiere europeo.
[modifica] Sei e Settecento
Nessuna delle congregazioni previste dal Concilio di Trento nacque a Firenze, ma presto vi arrivarono i Gesuiti, i Barnabiti, gli Scolopi e i Cappuccini. A Firenze nacque il grande riformatore della Roma papale, San Filippo Neri.
L'ercivescovo Tommaso Bonaventura della Gherardesca fondò il Seminario Maggiore nel 1712, affiancato dal 1802 dal seminario di Fiorenzuola, specializzato nella prepaparazione del clero delle località montane, e dal 1859 dal Convitto della Calza.
Nel Settecento si fece sentire forte anche la ventata del Giansenismo che a Firenze, per impulso di riforma dello stesso Granduca Pietro Leopoldo si manifestò con una serie di soppressioni di chiese e monasteri che culminò con l'applicazione delle leggi napoleoniche del 1808. Alla vena riformista di Pietro Leopoldo, modernissima sì, ma a volte anche spregiudicata, fece degna opposizione l'attività dell'arcivescovo Antonio Martini, che in più di un'occasione seppe tener testa ai soprusi granducali. Dietro alle secolarizzazioni si celavano ovviamente anche interessi economici di rilievo: il bilancio del Granducato del 1737-38, a titolo di esempio, presentava le entrate dello stato in circa 335.000 scudi, a fronte di 1.758.000 degli Ecclesiastici, con una popolazione religiosa pari al 3% circa del totale[1].
[modifica] L'epoca contemporanea
Il 25 marzo 1799 Firenze veniva invasa dai francesi. La cosidetta Occupazione francese dell'Arcidiocesi si manifestò nella nomina di un vescovo francese, Mons. Antoine-Eustache d'Osmond, avversato dai fiorentini e dal papa che era prigioniero di Napoleone. Alla fine i francesi imposero la loro decisione, ma poco dopo la restaurazione li vide tornare sui loro passi. L'arcivescovo Pier Francesco Morali ebbe il difficle compito di sanere le fratture tra filofrancesi e filopapali dopo la fine dei conflitti.
Durante l'epoca di Firenze capitale (1865-1871) fu arcivescovo Giovacchino Limberti, il quale si trovò improvvisamente in una posizione di primissimo piano a livello nazionale. Se la sua opera pastorale e caritativa fu notevole, non si può dire altrettanto del suo operato politico. Perseguitato dalla massoneria, fu chiamato per esempio a difendere Pio IX e l'interesse vaticano dopo la Breccia di Porta Pia contro il governo italiano, ed egli cercò di tenere una posizione conciliatoria che scontentò entrambe le parti.
Sotto l'episcopato di Alfonso Maria Mistrangelo (1899-1930) l'Azione cattolica ebbe la prima sede stabile a Firenze. Grande conforto alla popolazione durante momenti difficili come la Seconda Guerra Mondiale e l'alluvione di Firenze fu dato dagli arcivescovi-cardinali dell'epoca: rispettivamente il benemerito Elia Dalla Costa e l'amato Ermenegildo Florit.
[modifica] Elenco di Vescovi e Arcivescovi
[modifica] Epoca paloecristiana e alto medioevo
La lista si limita ai nomi attestati storicamente, le date si riferiscono agli anni del vescovado.
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- Felice, attestato nel 313
- San Zanobi, V secolo fino al 469 circa
- Maurizio, deceduto nel 550
- Vescovo anonimo attestato da corrispondenza con papa Pelagio I tra il 578 e il 590.
- Reparato attestato nel 684
- Specioso attestato nel 715 e nel 724.
- Tommaso attestato nel 743
- Aliprando attestato nell'833
- Radingo attestato nell'852
- Andrea attestato nell'871
- Grasulfo, 900 circa
- Rambaldo, 930 - luglio 964
- Sichelmo, dal 964
- San Podio, dal 985
[modifica] Basso medioevo
- Guido, 1002 attestato almeno fino al 1004
- Ildebrando, 1008 attestato almeno fino al 1020
- Lamberto, 1025 - 1032
- Atto, 1034 attestato almeno fino al 1037
- Gherardo di Borgogna, gennaio 1045 - luglio 1061, diventato Papa Niccolò II nel 1059.
- Pietro Mezzabarba 1062 circa
- Ranieri dal 1071, attestato fino al 1073
- Gottifredo degli Alberti attestato nel 1114
- Atto II attestato nel 1145 circa
- Ambrogio 1155-1158
- Giulio attestato nel 1158
- Bernardo attestato nel 1181
- Pietro attestato nel 1188
- Giovanni da Velletri 1205 circa - 1230
- Ardengo Trotti o Dei Foraboschi 1231-1249
- Filippo Fontana 1250
- Giovanni dei Mangiadori 1251-1273
- Iacopo da Castelbuono 1286
- Andrea dei Mozzi 1287-1294
- Francesco Monaldeschi 1295-1301
- Lottieri della Tosa 1301-1309
- Antonio d'Orso 1309-1321
- Francesco Silvestri 1323-1341
- Angelo Acciaioli I 1342-1355
- Francesco Atti 1355
- Filippo dell'Antella 1356-1361
- Pietro Corsini 1361-1369
- Angelo Ricasoli 1370-1382
- Angelo Acciaioli II 1383-1387
- Bartolomeo Uliari 1385-1389
- Onofrio Visdomini 1389-1400
- Alamanno Adimari 1400-1401
- Iacopo Palladini 1401-1410
- Francesco Zabarella 1410-1411
[modifica] Il Rinascimento
Da Amerigo Corsini la carica diventa quella di Arcivescovo:
- Amerigo Corsini 1411-1435
- Giovanni Vitelleschi 1435-1437
- Ludovico Scarampi 1437-1439
- Bartolomeo Zabarella 1440-1445
- Antonino Pierozzi (santo) 1446-1459
- Orlando Bonarli 1459-1461
- Giovanni de' Diotisalvi 1462-1473
- Pietro Riario 1473-1474
- Rinaldo Orsini 1474-1508
- Cosimo de' Pazzi 1508-1513
- Giulio de' Medici 1513-1523, poi papa Clemente VII
- Niccolò Ridolfi 1523-1532
- Andrea Buondelmonti 1532-1542
- Niccolò Ridolfi (iterum) 1543-1548
- Antonio Altoviti 1548-1573
- Alessandro de' Medici 1574-1605, poi papa Leone XI
[modifica] Sei e Settecento
- Alessandro Marzi Medici 1605-1630
- Cosimo de' Bardi 1630-1631
- Pietro Niccolini 1632-1651
- Francesco Nerli senior 1652-1670
- Francesco Nerli junior 1671-1682
- Jacopo Antonio Morigia 1683-1699
- Leone Strozzi 1700-1703
- Tommaso Bonaventura della Gherardesca 1703-1721
- Giuseppe Maria Martelli 1722-1740
- Francesco Gaetano Incontri 1741-1781
[modifica] L'epoca contemporanea
- Antonio Martini 1781-1809
- Occupazione francese durante il periodo napoleonico 1809-1814
- Antoine-Eustache d'Osmond 1811-1813 non ufficializzato
- Pier Francesco Morali 1815-1826
- Ferdinando Minucci 1827-1856
- Giovacchino Limberti 1856-1874
- Eugenio Cecconi 1874-1888
- Agostino Bausa 1889-1899
- Alfonso Maria Mistrangelo 1899-1930
- Elia Dalla Costa 1931-1961
- Ermenegildo Florit 1962-1977
- Giovanni Benelli 1977-1982
- Silvano Piovanelli 1983-2001
- Ennio Antonelli 2001-
[modifica] Elenco dei sinodi diocesani
Oltre ai sinodi veri e propri sono citati anche i raduni del clero dei quali si abbia notizia, le cui differenze rispetto a un sinodo sono difficilmente riscontrabili per i periodi più antichi.
- 1073 - Vescovo Ranieri.
- 1139 - Vescovo Gottifredo degli Alberti.
- 1286, 3 aprile - Vescovo Jacopo da Castelbuono
- 1310, 13 agosto - Vescovo Antonio D'Orso.
- 1327, 1 agosto - Vescovo Francesco di Silvestro da Cingoli.
- 1343 - Vescovo Angelo Acciaioli senior.
- 1350, marzo - Vescovo Angelo Acciaioli senior.
- 1372, 13-14 gennaio - Vescovo Angelo Ricasoli.
- 1393, 3 luglio - Vescovo Onofrio Visdomini.
- 1415 - Vescovo Amerigo Corsini.
- 1446, 22 aprile - Arcivescovo Sant'Antonino Pierozzi.
- 1508 - Arcivescovo Cosimo Pazzi.
- 1517 - Arcivescovo cardinale Giulio de' Medici
- 1565, 29 marzo - Arcivescovo Antonio Altoviti.
- 1569, 5 maggio - Arcivescovo Antonio Altoviti.
- 1573, 9 aprile - Arcivescovo Antonio Altoviti (sinodo provinciale)
- 1589, 26 marzo-11 giugno - Arcivescovo cardinale Alessandro de' Medici.
- 1603, 17 giugno - Arcivescovo cardinale Alessandro de' Medici.
- 1610, 27 maggio - Arcivescovo Alessandro Marzi Medici.
- 1614, 4 giugno - Arcivescovo Alessandro Marzi Medici.
- 1619, 14-15 maggio - Arcivescovo Alessandro Marzi Medici.
- 1623, 17 maggio - Arcivescovo Alessandro Marzi Medici.
- 1627, 18 maggio - Arcivescovo Alessandro Marzi Medici.
- 1629, 10 maggio - Arcivescovo Alessandro Marzi Medici.
- 1637, 16 giugno - Arcivescovo Pietro Niccolini.
- 1645, 17 maggio - Arcivescovo Pietro Niccolini.
- 1656, 4 aprile - Arcivescovo cardinale Francesco Nerli senior.
- 1663, 26 settembre - Arcivescovo cardinale Francesco Nerli senior.
- 1666, 23 settembre - Arcivescovo cardinale Francesco Nerli senior.
- 1669, 25 settembre - Arcivescovo cardinale Francesco Nerli senior.
- 1674, 12 settembre - Arcivescovo cardinale Francesco Nerli iunior.
- 1678, 31 agosto - Arcivescovo cardinale Francesco Nerli iunior.
- 1681, 27 agosto - Arcivescovo cardinale Francesco Nerli iunior.
- 1691, 26 settembre - Arcivescovo Jacopo Antonio Morigia.
- 1699, 24 settembre - Arcivescovo Jacopo Antonio Morigia
- 1710, 10 settembre - Arcivescovo Tommaso Bonaventura Della Gherardesca.
- 1732, 24 settembre - Arcivescovo Giuseppe Maria Martelli.
- 1905, 21-23 novembre - Arcivescovo Alfonso Maria Mistrangelo.
- 1936, 10-12 settembre - Arcivescovo cardinale Elia Dalla Costa.
- 1946, 8-9 maggio - Arcivescovo cardinale Elia Dalla Costa.
- 1988 - Arcivescovo cardinale Silvano Piovanelli.
- 1992 - Arcivescovo cardinale Silvano Piovanelli.
[modifica] L'arcidiocesi oggi
L'arcidiocesi oggi è divisa in ventiquattro vicariati.
- Vicariati urbani
- San Giovanni - 25 parrocchie
- Porta a Prato - 22 parrocchie
- Porta alla croce - 17 parrocchie
- Porta Romana - 28 parrocchie
- Vicariati suburbani
- Antella e Ripoli - 27 parrocchie
- Brozzi e Campi Bisenzio - 12 parrocchie
- Impruneta e Galluzzo - 15 parrocchie
- Scandicci - 22 parrocchie
- Vicariati foranei
- Barberino di Mugello - 23 parrocchie
- Borgo San Lorenzo - 19 parrocchie
- Castelfiorentino - 10 parrocchie
- Certaldo - 13 parrocchie
- Empoli - 21 parrocchie
- Firenzuola - 29 parrocchie
- Le Signe - 18 parrocchie
- Montelupo - 9 parrocchie
- Montespertoli - 19 parrocchie
- Palazzuolo - 13 parrocchie
- Pontassieve - 22 parrocchie
- San Casciano - 34 parrocchie
- Scarperia e San Piero a Siene - 24 parrocchie
- Sesto Fiorentino e Calenzano - 25 parrocchie
- Tavarnelle - 22 parrocchie
- Vicchio - 27 parrocchie
[modifica] Arcivescovo
Ennio Antonelli
Arcivescovo di Firenze
Cardinale del titolo di Sant'Andrea delle Fratte
Metropolita della provincia ecclesiastica fiorentina.
[modifica] Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 889.314 persone contava 815.210 battezzati, corrispondenti al 91,7% del totale.
anno | popolazione | sacerdoti | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | per battezzato |
uomini | donne | |||
1950 | 845.000 | 850.000 | 99,4 | 1.280 | 640 | 640 | 660 | 428 | 2.850 | 478 | |
1970 | 800.000 | 850.000 | 94,1 | 926 | 514 | 412 | 863 | 1 | 554 | 2.918 | 498 |
1980 | 897.527 | 937.651 | 95,7 | 832 | 476 | 356 | 1.078 | 5 | 437 | 2.500 | 499 |
1990 | 867.530 | 885.450 | 98,0 | 750 | 416 | 334 | 1.156 | 24 | 422 | 1.972 | 321 |
1999 | 826.484 | 874.172 | 94,5 | 665 | 410 | 255 | 1.242 | 34 | 294 | 1.869 | 319 |
2000 | 806.787 | 854.243 | 94,4 | 659 | 406 | 253 | 1.224 | 36 | 301 | 1.862 | 318 |
2001 | 810.247 | 858.339 | 94,4 | 691 | 401 | 290 | 1.172 | 38 | 353 | 1.285 | 418 |
2002 | 811.547 | 865.259 | 93,8 | 660 | 407 | 253 | 1.229 | 52 | 418 | 1.900 | 318 |
2003 | 814.315 | 868.242 | 93,8 | 645 | 424 | 221 | 1.262 | 53 | 302 | 1.870 | 318 |
2004 | 815.210 | 889.314 | 91,7 | 772 | 402 | 370 | 1.055 | 54 | 435 | 1.900 | 318 |
[modifica] Note
- ↑ Registro delle Entrate e Uscite dei Granduchi di Toscana.
[modifica] Bibliografia
- La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze, 1970.
- Florence in Catholic Encyclopedia. (in inglese) Encyclopedia Press, 1917.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Arcidiocesi di Firenze
[modifica] Collegamenti esterni
- Annuario pontificio del 2005 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]
- Sito ufficiale della diocesi
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