Volpiano
Da Wikipedia.
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 219 m s.l.m. | ||
Superficie: | 32.42 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 407 ab./km² | ||
Frazioni: | Cascine Di Malone | ||
Comuni contigui: | San Benigno Canavese, Lombardore, Chivasso, Leinì, Brandizzo, Settimo Torinese | ||
CAP: | 10088 | ||
Pref. tel: | 011 | ||
Codice ISTAT: | 001314 | ||
Codice catasto: | M122 | ||
Nome abitanti: | volpianesi | ||
Santo patrono: | San Pietro e San Paolo | ||
Giorno festivo: | 29 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
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Volpiano (in piemontese Volpian) è un centro agricolo ed industriale del Basso Canavese, al limite orientale dell'altopiano della Vauda. È attraversato da vari corsi d'acqua tra cui il torrente Malone, il torrente Bendola, il Rio San Giovanni ed il Rio Ritano. Ha una frazione, Cascine di Malone, posizionata a nord-est rispetto al centro abitato, lungo la riva sinistra del torrente Malone, a circa 3 km dal centro.
È sede del casello autostradale della Torino-Aosta (nella zona est del paese) e dista pochi chilometri dalla Torino-Milano (uscita di Settimo Torinese).
Indice |
[modifica] La storia di Volpiano
Volpiano si trova al margine nord-ovest della bassa padana, ai piedi di un piccolo altopiano di nome Vauda, dal nome tedesco Wualda che significa "selva". Nel 25 a.C. Questo territorio, abitato dai Salassi e dai Taurini, divenne parte dell'impero Romano perché Cesare sconfisse i Salassi. I Romani non si limitano a conquistare ma anche a costruire strade dette Romee. Da Volpiano passava la strada romea che collegava Augusta Taurinorum (Torino) ad Eporedia (Ivrea) e ad Augusta Pretoria (Aosta). Nel V e VI secolo, Volpiano subì le invasioni barbariche e fu sottomessa dai Longobardi. Intorno al 560 venne costruito il castello di Volpiano sulla punta estrema della Vauda per controllare la zona circostante.
Nel 771 Carlomagno mosse guerra contro i Longobardi avviando la riunificazione europea che portò alla costituzione del Sacro Romano Impero. Carlomagno, che non poteva controllare l'impero personalmente, lo divise in parti affidate a uomini di sua fiducia, dando origine al Feudalesimo ma i feudatari cercarono maggiore autonomia e fra essi il conte Roberto da Volpiano, che si sposò con Perinzia, figlia del re d'Italia Arduino. Ebbero quattro figli, Goffredo, Nitardo, Guglielmo, Roberto Iunior. Nel 950 Berengario II si ribellò a Ottone I e Roberto da Volpiano, al servizio di Berengario, si trovò a difendere il Castello di San Giulio sul lago d'Orta e dopo aspri scontri e aver dimostrato più volte la sua fedeltà dovette arrendersi. Ma per riconoscimento del suo valore in guerra Ottone stesso battezzò Guglielmo, uno dei figli di Roberto. Guglielmo fu un grande uomo del suo tempo: fu abate, musico, architetto e partecipò alla riforma dell'abbazia di Cluny. Ereditò il nome "da Volpiano" dal padre, ma anche per la grande opera che svolse sul territorio di Volpiano. Fu incaricato di progettare e costruire l'Abbazia della Fruttuaria che divenne famosissima in tutta Europa: batteva moneta e teneva contatti per tutto il territorio europeo con migliaia di monaci negli anni del suo massimo splendore.
Intorno al 1080 Volpiano divenne un Comune. Nel 1339 i feudatari del Canavese si diedero guerra e Volpiano perse la sua autonomia e se ne impossessò il marchese Giovanni di Monferrato, che alla sua morte non avendo figli adulti lasciò il territorio all'Abbazia. Nel 1435 Volpiano venne ceduta a Amedeo III di Savoia che approfittò della morte dell'abate per impossessarsene. Nel 1536 Volpiano prese parte alla guerra tra Francesco I di Francia e Carlo V. Schierata dalla parte degli Spagnoli, attaccò più volte i Francesi che avevano occupato Torino, ma nel 1555 i Francesi assediarono Volpiano e distrussero il castello. Nel 1631 con il trattato di Cherasco Volpiano passò sotto il dominio sabaudo con il duca Vittorio Amedeo I. Negli anni che seguirono tutto andò bene fino a quando Napoleone conquistò l'Italia. Nel 1815 con il congresso di Vienna venne ridato ai Savoia. Il resto è storia recente: Volpiano divenne parte dell'Italia con i Savoia e alla prima (1917) e alla seconda (1939) guerra mondiale seguirono i giorni d'oggi.
[modifica] La cultura
Volpiano, pur essendo un paese di piccole dimensioni, possiede una vita culturale intensa, relativa ai seguenti aspetti:
- Monumenti
- Associazioni culturali come "Terra di Guglielmo" e Pro-loco
- Manifestazioni come spettacoli, teatro, mostre, musica, concorsi (poesia), proiezioni di film.
A Volpiano si organizzano anche delle manifestazioni per far conoscere le risorse storiche e culturali del paese, come "Volpiano Porte Aperte" è una manifestazione che viene organizzata da alcuni anni dall'associazione "Terra di Guglielmo", questa manifestazione si occupa di far imparare alla gente il passato culturale ed anche il presente di Volpiano.
Tra le associazioni culturali di Volpiano ha un ruolo significativo la Banda Musicale: l'associazione "Filarmonica Volpianese". Fondata per mezzo di una delibera del Comune nel 1956, essa si occupa di allietare il pubblico durante le pubbliche manifestazioni e una volta all'anno organizza il concerto di S. Cecilia, protettrice dei musici, il 4 novembre.
[modifica] Le Chiese
[modifica] Chiesa parrocchiale
Questa chiesa è nata come cappella de Castello, fatta costruire per ordine di Re Arduino, nel 1014 circa, da Guglielmo da Volpiano. La chiesa parrocchiale presenta le linee di uno stile semigotico ma è stata ricostruita molte volte, a causa di continui ampliamenti e ristrutturazioni. La chiesa a tre navate ha una bella ed elegante facciata con degli affreschi del Reffo. L'altare è in stile barocco ed è costruito con marmi. La statua nella parte a destra dell'altare (dopo una colonna d'archi), rappresenta una madonna con Gesù bambino in braccio ed è stata costruita da Stefano Clemente, autore del Gesù in croce che si trova dietro all'altare. Nella chiesa c'è anche un organo a quarantatre canne, costruito in stile moresco intorno all'anno 1884. I dipinti sono stati fatti dai pittori Morgari, Reffo, Defendente Ferrari. Il campanile è in stile bizantino ed è munito di un ottimo concerto di campane.
[modifica] Chiesa della Confraternita
La chiesetta è stata costruita intorno all'anno 1731 su disegno dell'architetto Antonio Maria Lampo in puro stile barocco e venne chiamata Chiesa nuova (Gesia neuva). È il monumento più pregevole del paese e tra le migliori costruzioni barocche della zona. Venne costruito con i materiali di recupero, provenienti dalla mura del castello. Il progetto dell'architetto Lampo risente delle sperimentazioni spaziali che lo Juvarra stava sperimentando in quegli anni. La chiesa presenta una pianta centrale leggermente ovale a cui segue un breve corridoio di passaggio ad uno spazio ovale più piccolo dove è situato l'altare e un bel coro ligneo lungo la parete di fondo. Sopra la porta d'ingresso si trova un pregevole organo a canne.
[modifica] La Chiesa di San Rocco
Nel 1683 la comunità volpianese dopo una epidemia di peste decise di ricostruire una vecchia cappella in onore di San Rocco, protettore dalla peste. All'interno della cappella si trovano 5 dipinti eseguiti su tela, uno dei quali rappresenta San Rocco e San Sebastiano. Sopra l'altare c'è un crocifisso che risale al Seicento. Anche in questa chiesa c'è un organo costituito da 300 canne, alcune ricostruite, altre originali. L'organo è stato restaurato intorno al 1900, infatti è caratterizzato dai tasti in avorio tipici dell'epoca.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti