Uscio
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 361 m s.l.m. | ||
Superficie: | 9,6 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 238 ab./km² | ||
Frazioni: | Calcinara, Caprile, Colonia Arnaldi, Terrile | ||
Comuni contigui: | Avegno, Lumarzo, Neirone, Sori, Tribogna | ||
CAP: | 16030 | ||
Pref. tel: | 0185 | ||
Codice ISTAT: | 010064 | ||
Codice catasto: | L507 | ||
Nome abitanti: | usciesi | ||
Santo patrono: | Sant'Ambrogio | ||
Giorno festivo: | 7 dicembre | ||
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Uscio (Aosci - Ousci in lingua ligure , IPA ['ɔʊʃi]) è un comune di 2.289 abitanti della provincia di Genova.
Indice |
[modifica] Geografia
Uscio è situata in Val Fontanabuona ed il suo territorio fa parte della Comunità Montana Fontanabuona insieme ad altri sedici comuni liguri.
[modifica] Storia
Gli studi effettuati dagli storici sull'intero territorio comunale hanno permesso il ritrovamento di reperti archeologici, datando i primi insediamenti umani già nel Neolitico. Sempre secondo gli storici le primitive popolazioni locali erano per lo più composte da pochi individui, a causa delle condizioni ambientali sfavorevoli o dalla mancanza di bacini d'acqua e ripari naturali come grotte e anfratti nella zona.
Intorno al 121 a.C. l'Impero romano riuscì a conquistare e a sottomettere la popolazione locale includendo il piccolo villaggio di Uscio nella IX regione romana, insieme ad altri paesi liguri, sotto il governo dell'imperatore romano Augusto.
Nel 570 il vescovo di Milano e parte del clero - patrizio milanese si stabilì a Genova, per sfuggire ai Longobardi, e l'influenza vescovile fece sì che nei borghi di Recco, Rapallo, Camogli e Uscio si costituissero le prime quattro pieve ambrosiane, tra le più antiche della Liguria.
Nel 1190 i genovesi ottennero dall'imperatore Federico Barbarossa l'estensione del loro dominio su tutta la Liguria (da Monaco a Portovenere), inglobando quindi anche Uscio. Venne nominato un podestà comune per tutta la Val Fontanabuona, con il compito di amministrarla e riscuoterne i tributi, scatenando la reazione dei Fieschi reclamanti i loro diritti feudali sull'entroterra di Recco e buona parte della Val Fontanabuona.
A testimonianza della forte potenza dei Fieschi, conti di Lavagna, ad Uscio rimane il nome di una località, detta Castello vecchio, vicina al passo delle Casette. Quest'ultimo costituiva il tragitto principale tra Recco e la Val Fontanabuona fino alla seconda metà del XIX secolo quando venne progressivamente abbandonato. Rimangono ancora i ruderi di un fortino presso il monte Tuggio che, costruito dai Fieschi a difesa del passo della Spinarola, divenuto poi dominio della Repubblica di Genova dal 1366.
Nella seconda metà del XV secolo molti abitanti del paese si trasferirono a Recco o a Genova dove trovarono occupazione nel porto o nelle nascenti fabbriche. Nel XVI secolo, al contrario, gran parte della popolazione di Recco si rifugiò sulle alture di Uscio e Avegno per sfuggire alle aggressioni compiute dai pirati turchi che diventavano sempre più frequenti, incrementando la popolazione locale. Nel 1606 la Repubblica di Genova nominò il primo capitano del nascente Capitanato di Recco, alla quale venne posto il villaggio di Uscio, affiancando la nuova giurisdizione al già presente Capitanato di Chiavari e Rapallo, quest'ultimo creato nel 1608.
Seguì successivamente la storia della repubblica genovese e del capitanato recchese, fino al 1797, anno in cui la repubblica venne annessa alla Francia di Napoleone Bonaparte. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi di interesse
[modifica] Architetture religiose
- Chiesa di Sant'Ambrogio. Risalente al XI secolo e costruita in stile romanico per opera del vescovo di Milano. La chiesa è stato dichiarato dal Ministero dei Beni Culturali monumento nazionale.
- Chiesa parrocchiale di San Rocco e Sacro Cuore di Gesù. Eretta già nel 1400 come una piccola cappella dedicata a San Rocco, venne successivamente ingrandita per la liberazione della frazione dalla peste nel 1467 e dal 1646 chiesa parrocchiale di Terrile. Al suo interno sono conservati, oltre all'altare maggiore del 1755, un dipinto raffigurante la Madonna della Salute del 1832. Altro quadro pregiato è quello raffigurante San Sebastiano di Luca Cambiaso e la scultura lignea di San Rocco del XVII secolo.
[modifica] Cultura
[modifica] Manifestazioni
[modifica] Feste, fiere e sagre
- Festa Campestre, il 1 maggio, in località Calcinara
- Festa "du ciappaieu" la prima domenica di maggio
- Festa di Nostra Signora dell'Assunta il 13 - 14 e il 15 agosto, in località Calcinara
- Festa di San Rocco, il 16 e 17 agosto a Terrile
- Festa di Nostra Signora Addolorata, la terza domenica di settembre
- Sagra delle fave, la terza domenica di maggio, in località Terrile
- Sagra dei Battolli e dei Maronsini di Uscio (piatto e dolce tipico locale) la seconda domenica di settembre), con fiera di merci varie.
- Sagra del Castagnello (dolce con farina di castagne) la terza domenica di ottobre
[modifica] Economia
Basa la sua produzione sull'attività agricola, ma anche sul turismo. La cittadina è famosa in Italia e all'estero per la nota produzione e fabbricazione di orologi da torre e da campanile, fabbrica di orologi Trebino, esportati in tutta Europa.
La produzione di orologi da torre e da campanile risale al XVIII secolo; si tratta di una produzione nota in tutto il mondo. La svolta in questa attività tradizionale fu data all'inizio del XIX secolo da Giuseppe Terrile, contadino, falegname, fabbro ferraio e riparatore di piccoli orologi, il cui non comune ingegno gli permise di studiare quella tecnica particolare divenendo esperto della fabbricazione dei grandi meccanismi per gli orologi da torre. Nel corso del secolo l'attività fu sviluppata da diverse famiglie: ai Terrile si aggiunsero i Bisso, e i Trebino. Si ricordano nel caso le fonderie Picasso e la ditta Roberto Trebino. In proposito un nuovo museo ad Uscio fu dedicato agli orologi da torre ed inaugurato dalla provincia di Genova in collaborazione col Comune e la ditta Trebino, quest'ultima attiva dal 1824.
[modifica] Trasporti e vie di comunicazioni
[modifica] Strade ed autostrade
Uscio è situata lungo la Strada Provinciale 333 di Uscio la quale collega Recco con la Val Fontanabuona, precisamente il comune di Moconesi sulla Strada Provinciale 225 della Val Fontanabuona (Orero - Bargagli). Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Recco sull'Autostrada A12 è l’uscita consigliata per raggiungere la destinazione.
[modifica] Linee ferroviarie
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Recco sulla linea Genova – Roma nel tratto locale compreso tra Genova e La Spezia.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Massimiliano Bisso dal 28/06/2004, partito: Lista Civica
Centralino del comune: 0185 919401
Email del comune: comuneuscio@split.it
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
Luoghi di interesse e Cultura: |
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Provincia di Genova | Val Fontanabuona, terra di estrazione e lavorazione ardesiaca | Comunità montana |
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