Campomorone
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 118 m s.l.m. | ||
Superficie: | 26,2 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 286 ab./km² | ||
Frazioni: | Campora, Cravasco, Gallaneto, Gazzolo, Isoverde, Langasco, Pietralavezzara, Santo Stefano di Larvego | ||
Comuni contigui: | Bosio (AL), Ceranesi, Fraconalto (AL), Genova, Mignanego, Voltaggio (AL) | ||
CAP: | 16014 | ||
Pref. tel: | 010 | ||
Codice ISTAT: | 010009 | ||
Codice catasto: | B551 | ||
Nome abitanti: | campomoronesi | ||
Santo patrono: | Madonna del Santo amore | ||
Giorno festivo: | 24 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
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Campomorone (Campomon in lingua ligure) è un comune di 7.501 abitanti della provincia di Genova.
Indice |
[modifica] Geografia
Campomorone è situato in Val Polcevera e fa parte della Comunità Montana Alta Val Polcevera.
[modifica] Storia
I numerosi ritrovamenti di manufatti di varia natura, risalenti all'età del ferro, segnano la presenza dell'uomo in queste valli già in epoca preistorica.
In epoca romana, precisamente nel 148 a.C., fu costruita la Via Postumia ad opera del console dell'Impero Romano Postumio Albino. Già in epoca romana contese tra i Liguri Genuates e i Veiturii Langenses (abitanti dell'alta Val Polcevera) dominavano per queste valli, tanto da ricorrere nel 117 a.C. ad un intervento diretto del Senato di Roma.
Nel III secolo le prime incursioni barbariche portarono allo spopolamento del paese verso Genova, ma in seguito si ricominciò a ripopolare la zona facendo rifiorire l'attività agricola e riattivando le vie di comunicazione. Nel dominio bizantino sulla Liguria (intorno al 537) i paesi sulla Via Postumia, quindi anche Campomorone, divennero presidi politico-militari. Purtroppo non esistono fonti storiche riguardo il Medioevo, lasciando nella storia del paese poche e sporadiche notizie, tra i quali le invasioni dei Saraceni nel IX e X secolo.
Nel 1163 in un documento scritto viene citato il toponimo Campomorone relativo alla vendita di terre e campi ad un console di Genova.
Nel XVI secolo Campomorone cominciò ad acquistare maggiore importanza sia politica, ma soprattutto economica. La Repubblica di Genova, divenuta nuova proprietaria del villaggio già dal XII secolo, rese carreggiabile il percorso di fondovalle del Polcevera fino al passo della Bocchetta, inaugurando la nuova strada il 5 dicembre del 1583. In seguito fu costruito il Palazzo Pinelli, ora Palazzo Balbi e sede del municipio, mentre verso la fine del secolo era già operante l'attività estrattiva del marmo verde di Pietralavezzara.
Nel XVII secolo fu costruita la Cappella di San Bernardo ampliando la preesistente Cappella di Santa Caterina. L'edificio divenne punto di riferimento degli abitanti assorbendo parte degli uffici parrocchiali della Pieve di Langasco. Nel 1702 si inaugurò la Cappella di Nostra Signora della Misericordia ampliandone l'edificio.
Tra il 1746 e il 1747 il territorio subì l'invasione degli Austriaci e molte frazioni di Campomorone vennero abbandonate dagli abitanti, tra cui Cravasco dove gli invasori saccheggiarono la chiesa portando via la campana, gli arredi, bruciando le carte e i documenti dell'archivio. Tra le varie distruzioni compiute dall'esercito austriaco si ricorda inoltre la devastazione della chiesa romanica di Santo Stefano, dove fu lasciato in piedi soltanto il campanile.
Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Durante la Seconda guerra mondiale tanti furono i partigiani di queste valli che contribuirono con il loro sacrificio alla liberazione d'Italia.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi di interesse
[modifica] Architetture religiose
- Chiesa parrocchiale di San Bernardo
- Secondo alcune testimonianze storiche la chiesa fu costruita nel luogo dove già nel XV secolo sorgeva una cappella dedicata a Santa Caterina d'Alessandria. Nel XVI secolo la cappella fu sostituita da un altro edificio di culto, intitolato poi a San Bernardo. La costruzione subì diverse modifiche e ampliamenti nel 1618, nel 1696 e nel 1736. Nel 1887, grazie ai lavori di costruzione su progetto dell'architetto Maurizio Dufour, assunse l'attuale aspetto completando l'opera il 29 novembre 1891. Il nuovo campanile venne invece inaugurato il 24 ottobre 1893, mentre la consacrazione ufficiale della chiesa risale al 1921. Al suo interno è custodita una tela di Giovanni Andrea De Ferrari raffigurante la Madonna con il Bambino Gesù e i Santi Monica e Agostino.
[modifica] Palazzi
- Palazzo Balbi
- La costruzione del palazzo è risalente tra il 1590 e il 1595 ad opera del marchese Costantino Pinelli. Nel territorio di Campomorone erano già presenti alcune ville dei più accreditati nobili genovesi che qui crearono dei veri e propri traffici commerciali grazie a investimenti specie nell'entroterra. L'edificio, a pianta irregolare, presenta al piano terreno ambienti a volta mentre un ampio scalone permette di raggiungere il piano nobile dello stabile. Nel XVII secolo divenne proprietà del marchese Giacomo Antonio Balbi che nel 1777 fece costruire un altro edificio, chiamato localmente Cabanun, dove nel piano inferiore accoglieva fontane e piccole grotte. Nel palazzo soggiornò il pontefice Pio VII nel 1815 dove dalla finestra più elevata impartì la benedizione alla popolazione; l'evento è testimoniato in una lapide murata all'ingresso posta nel 1923. Ceduta dal Balbi fu acquistata dalla famiglia Spinola e in seguito dal nativo Luigi Dellepiane che nel 1942 convertì lo stabile in casa di soggiorno per anziani. Dal 1961, dopo l'acquisto da parte del comune, è diventato sede del Municipio cittadino.
- La Saliera
- Costruito nel XVII secolo dalla famiglia D'Amico come deposito del sale si presenta in un edificio quadrangolare a corte su due piani. Il sale fu molto importante per l'economia di Campomorone, ma soprattutto per la Repubblica di Genova della quale aveva il monopolio. Il deposito fu anche usato come magazzino per merci varie. Il torrione della saliera, chiamata nel gergo locale saea, è sicuramente la testimonianza di un edificio già esistente costruito con forma irregolare in pietra di fiume. Il piano superiore era destinato per la sosta e il riposo del personale del deposito, detti in loco stapulieri. Essendo un bene prezioso sia per il comune sia per l'antica Repubblica genovese la saliera era dotata di due guardiole per la difesa e controllo dell'edificio.
[modifica] Cultura
[modifica] Musei
- Museo della Croce Rossa Italiana
- Aperto al pubblico nel 1986 presso la locale sede della stessa raccoglie oggetti, attrezzi e mezzi di trasporto storici della croce rossa di Campomorone.
- Museo Civico di Paleontologia e Mineralogia
- Il museo fu inaugurato nel 1980 nelle sale dell'ultimo piano di Palazzo Balbi, sede del comune. All'interno sono ospitati reperti fossili e mineralogici oltre che a laboratori didattici e sale per conferenze o proiezioni.
- Museo delle Marionette
- Inaugurato nel 1996 è anch'esso ubicato presso il palazzo comunale Balbi. La collezione è completa di diversi campioni di marionette, nonché attrezzi e copioni per le scene donati dal concittadino Angelo Cenderelli al Centro Assistenza Infantile di Campora. Acquisiti dal comune nel 1980 sono ora esposti presso il museo.
- la Biblioteca Balbi.
[modifica] Manifestazioni
[modifica] Feste, fiere e sagre
- Festa patronale della Madonna del Santo amore la prima settimana di settembre
- Festa di San Giovanni Battista il 24 giugno
[modifica] Economia
Si basa principalmente sull'attività agricola e sul turismo. Anticamente oltre alle decine di mulini, pastifici ed officine mettalurgiche poste ai margini del torrente Verde si possono ricordare nella frazione di Isoverde le cave di gesso. Inoltre erano presenti piccole aziende, le più gestite da famiglie, atte nella lavorazione della juta e del cotone. In localita Galata (Campora) era attiva una tintoria dove a cavallo tra il 1800 e il 1900 si tingeva di blu, da una sola faccia, il tessuto in cotone prodotto dai cotonifici locali. Il tessuto così trattato veniva spedito negli Stati Uniti d'America e serviva per confezionare i celebri Blue-jeans. Ancora oggi numerose sono le piccole e medie industrie sparse sul territorio del comune di Campomorone. Cominciando dall'alta Val Verde : Acquedotto Ex De Ferrari Galliera, Cave di Cravasco, la Cartiera di Isoverde, raffinerie dei Fratelli Parodi, Siroflex, Precetti ed altre realtà produttive.
[modifica] Gastronomia
La specialità alimentare di Campomorone è il Panmorone, una variante del pandolce genovese a base di farina di castagne contenente pezzetti di cioccolato.
[modifica] Trasporti e vie di comunicazioni
[modifica] Strade ed autostrade
Campomorone è situata lungo la Strada Provinciale 5 della Bocchetta la quale collega il comune con la Strada Statale 35 dei Giovi. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Genova Bolzaneto sull'Autostrada A7 è l’uscita consigliata per raggiungere la destinazione.
[modifica] Linee ferroviarie
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Genova Pontedecimo a circa 2 Km dal centro di Campomorone.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Giancarlo Campora dal 14/06/2004, partito: Centro-Sinistra
Centralino del comune: 010 722411
Email del comune: info@comune.campomorone.ge.it
[modifica] Curiosità
È, assieme a Mignanego, una delle località della Val Polcevera in cui si pratica il calcio anormale.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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